OLTRE L'ORIZZONTE

località: tamanrasset, tamekrest, tahifet, tazrouk, ideles. hirafok, assekrem
regione: hoggar
stato: algeria (dz)

Data inizio viaggio: lunedì 26 dicembre 1988
Data fine viaggio: lunedì 2 gennaio 1989

UN PERCORSO AD ANELLO NELL'HOGGAR CON PARTENZA ED ARRIVO A TAMANRASSET

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LA PARTENZA

lunedì 26 dicembre 1988

La sveglia alle 5,30 è traumatica, poi il viaggio si dipana senza ulteriori travagli.
Giunti ad Algeri non vediamo nessuno del gruppo, dovevamo essere in 6, troviamo solo un compagno e l'agenzia algerina ci conferma che saremo solo in 3.
Sotto una pioggia insistente veniamo portati al nostro albergo che si trova sulla costa, circa 30 km dalla capitale.
A letto presto perchè la sveglia domani suonerà alle 3,30.

TAM

martedì 27 dicembre 1988

Alle 5 siamo all'aeroporto, un omino dell'agenzia prende i biglietti e scompare, riapparirà poco prima della partenza per caricare i bagagli e ridarci i biglietti.
Il volo sul deserto è affascinante, ci stiamo addentrando nel nulla.
A TAMANRASSET (Tam) sbarchiamo, il deposito bagagli è un grosso capannone ed i bagagli arrivano su di un carretto trainato da 2 persone.
Un Tuaregh imponente ci prende in consegna e ci trasporta al nostro albergo, dovremo ancora ritornare in aeroporto perchè una borsa non è arrivata.
Alle 17,30, dopo che la carrovana di fuoristrada si è composta iniziamo la nostra avventura nell'Hoggar.
Sulla nostra Land oltre a noi 4 italiani (si è aggiunta una ragazza di Savona) c'è anche una francese.
Alle 20 l'autista ci avverte che siamo arrivati al campo, guardiamo fuori ma non vediamo tende.
Nel mentre il Tuareg si è fermato e ci ha fatto scendere.
Alla mia richiesta di dove fosse ubicato il campo, seraficamente si guarda intorno e risponde QUI.
La notte la passeremo su di una brandina da spiaggia, sverlo saputo ci portavamo il sacco a pelo.
La cena è molto buona, forse anche il nostro appettito, menù composto da verdura cotta e cruda e sardine sottolio, per frutta ... datteri naturalmente.

SOTTO LE STELLE

mercoledì 28 dicembre 1988

Il freddo dellal notte non ci ha fatto apprezzare appieno la meraviglia di dormire sotto un cielo stellato che in Italia non si vede più.
Per lavarci troviamo una sorgente tra le rocce, poi riprendiamo il "cammino", dopo TAHIFET saliamo al colle di Azzon.
Pranzo con le solite verure cotte e sardine.
La pista verso TAZROUK corre in un paesaggio di pietre scure.
Alle 16 siamo arrivati già al posto del bivacco notturno.
Dopo la cena trascorriamo la serata a cantare con il gruppo di algerini.
Ci prepariamo per un'altra notte al fresco.

giovedì 29 dicembre 1988

Ci svegliamo con il sole, alle 8,30 il nostro compagno di viaggio misura una temperatura di - 4°C, per fortuna che il sole riscalda subito l'aria.
Dopo aver caricato il fuoristrada con i letti ripartiamo.
Quest'oggi il paesaggio cambia, ci troviamo a percorrere una zona caratterizzata da grandi blocchi di pietra.
Dopo il pranzo ci inoltriamo tra di essi.
Nel pomeriggio raggiungiamo Ideles, il villaggio si trova nel mezzo di una pianura vastissima, un gruppo di palme indica la direzione giusta.
Troviamo anche una bottega di fabbro, finalmente potremo spendere un pò di soldi (ci hanno detto che bisogna spendere almeno 100.000 durante i corso del viaggio)
Riprendiamo il viaggio, la pista diventa incerta e le auto corrono sulla pianura ognuna seguendo un suo percorso dandoci un senso di piena libertà.
Questa notte con le brandine di faremo una tenda, per materasso il deserto.

venerdì 30 dicembre 1988

L'ultima notte in bivacco è trascorsa bene anche se il "materasso" lasciava un pò a desiderare.
Iniziamo l'avvicinamento all'ASSEKREM, iniziamo anche a vedere strane formazioni rocciose, il tempo però peggiora rapidamente e quando arriviamo al rifugio il cielo si è coperto completamente, anche per oggi non ci sarà il previsto tramonto.
Mentre le guide preparano la cena, saliamo all'eremo di padre Foucauld, il vento è molto forte ed i colori quasi assenti.
Ritorniamo per cena nel rifugio, il nostro gruppo ha a disposizione un salone, facciamo cena, poi si sparecchia ed al posto delle tovaglie si mettono dei materassi.
Dormiamo un pò accatastati ma almeno al caldo.

sabato 31 dicembre 1988

Ci svegliamo alle 6,30, sistemiamo i bagagli, poi ci avviamo verso l'eremo per la messa.
Fuori dal rifugio troviamo un nebbione tipo pianura padana ed anche un pò di pioggia, le guide dicono che erano parecchi anni che non si aveva una giornata così, che fortuna ...
Dentro l'eremo si sta bene, anche perchè vi è una stufa che ci riscada.
Ritornati al rifugio si parte per Tam, i tempo migliora decisamente.
Alle 16 siamo a Tam, nel nostro albergo.
Il cenone lo consumiamo alle 18,30 poi trascorriamo parte della serata per le vie deserte, poi un piccolo spettacolo di danze Tuaregh e si va a dormire.

CAPODANNO

domenica 1 gennaio 1989

Si parte per Algeri, ritorniamo nel nostro albergo, cerchiamo un taxi che ci porti in città, ma siamo praticamente isolati.
Decidiamo con gli altri 2 amici di strafogarci con una cena alla carta, purtroppo in albergo l'unica carta è quella dei tovaglioli, risultato la solita carne con riso, pazienza.
Ci prepariamo per il ritorno in Italia con ancora le immagini del deserto che non ci lascieranno tanto facilmente.