Ritorno a Luanda
località: ilha, miramar, sambizanga, talatona
regione: luanda
stato: angola (ao)
Data inizio viaggio:
sabato 31 ottobre 2009
Data fine viaggio:
sabato 31 ottobre 2009
Luanda, 31/10/2009
Pensavamo che la Norvegia avesse prezzi imbattibili! Questo solo sino a qualche minuto fa, quando abbiamo ripreso contatto con la cittá di Luanda a distanza di 15 anni dal nostro ultimo passaggio. Nel 1995 l’Angola era ancora un Paese immerso nella guerra, oggi é un Paese in ricostruzione. Le dimensioni della cittá si sono moltiplicate, intere zone residenziali costruite, come Talatona con la sua serie interminabile di condomini privati. I nuovi ghetti per ricchi del XXI secolo.
All’aeroporto ci ha accolto Dino, l’autista della Guest House Soleme, che abbiamo prenotato via Internet. È sabato mattina ed il caotico traffico di Luanda sembra concedere una tregua, in circa 15 minuti raggiungiamo la Guest House Soleme (Rua Kwammw N’Krumah, 1 – web-site: www.soleme.com. Trovare un Hotel in Luanda sembra essere sempre abbastanza problematico, dopo una serie di tentativi a vuoto, abbiamo trovato per caso il sito di Soleme su internet, contattati e ricevuto risposta in meno di mezza giornata, abbiamo confermato. La Guest House si rivela all’altezza delle immagini del site, camere pulite con aria condizionata, internete e TV satellitare, anche il servizio è eccellente. Si trova inoltre in una posizione strategica nel pieno centro di Luanda a 500 metri dal palazzo presidenziale e dai principali ministeri, zona quindi molto sicura. Contrattiamo con Dino per un giro panoramico della cittá per vedere un pó i cambiamneti subiti in 15 anni.
Iniziamo con il quartiere di Miramar con la rsidenza privata di Dos Santos, il presidente, la zona delle residenze degli ambasciatori e le magnifiche viste sulla baia di Luanda e sull’Ilha, ma anche sul quartiere popolari di Sambizanga dove sorge uno dei piú vasti mercati africani, il Roque Santeiro, una vera giungla e una zona estremamente pericolosa. Proseguiamo verso il porto, con vista sulle baraccopoli che sorgono giusto dietro il muro di cinta. La marginal su cui é in corso un faraonico progetto di riqualificazione dell’intera area, con il drenaggio della sabbia dalla baia per costruire spiagge artificiali su cui costruire nuove installazioni turistiche. Passiamo sotto la Fortaleza di san Miguel, per raggiungere l’imbocco “da Ilha”. Sull’Ilha sorgono tutta una serie di Hotel e di ristoranti di lusso, ma nache piccoli ristorantini economici frequentatissimi dai locali soprattutto verso sera o nei fine settimana. Al “Ponto Final” l’estremitá dell’Ilha ci concediamo una “Cuca”, la birra locale, stupendamente gelata. Nuvoloni si profilano sul settore nord di Luanda ed il vento tenta di portarsi le tendine da ombra malamente legate a dei massi. Tempo di partire, passiamo per la Cidade Alta, con i vari ministeri, il palazzo del presidente, la chiesa dl Bom Jesus, ma nache le baracche di “Hong Kong”. Dino ci spiega che in Angola sono molto creativi, un vecchio palazo occupato è stato ribattezzato “Cecenia”, un altro quartiere un pó problematico “Bagdad”, adesso manca solo Kabul, ma forse non esistono posti del genere in Angola. Passando nei pressi della residenza di Dos Santos, zona altamente proibita e iper protetta ai tempi di Savimbi, ci dirigiamo verso il nuovo quartiere di Talatona. 15 anni fa qui c’era solo foresta, ora sorge il maggior centro commerciale di Luanda, il Belas Shopping e una serie interminabile di condomini privati di super lusso.
Motivi dominanti in tutta la cittá i cartelloni pubblicitari della CAN 2010 (Coppa africana delle nazioni, di calcio) e della campagna contro l’AIDS.
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domenica 1 novembre 2009
Alle 5,30 Dino arriva puntuale, partiamo per l’aeroporto. Il nostro ciclista non é ancora arrivato, cerchiamo un telefono per chiamarlo, ma impossibile trovare un telefono in tutto l’aeroporto di Luanda. Procediamo con il nostro ceck in, riesco poi dall’aeroporto e finalmente è arrivato. I controlli all’aeroporto sono numerosissimi, primo precontrollo all’entrata (biglietto e documenti), controllo pre ceck in, ceck in, pre controllo documenti, controllo documenti, controllo bagagli, controllo fiscale (ricordarsi che é proibito esportare Kwanzas), finalmente ultimo controllo per l’imbarco. Totale 8 controlli, non male! Partiamo con il volo TAAG stranamente in orario, scalo a Lubango dopo un’ora di volo, ripartiamo e in circa 1h50 siamo a Windhoek.