Una meravigliosa avventura tra i colori del Kenya

località: watamu, tsavo est, malindi, gedi
regione: mombasa
stato: kenya (ke)

Data inizio viaggio: venerdì 18 settembre 2009
Data fine viaggio: sabato 26 settembre 2009

Il nostro viaggio ha inizio il 18 settembre 2009: alle 22.30 il nostro aereo parte puntualissimo dall’aeroporto di Fiumicino, alla volta di Mombasa. Atterriamo in perfetto orario il giorno seguente alle 6.00, ora locale (il fuso orario in Kenya è di +1 ora quando in Italia vige l’ora legale, +2 se vige l’ora solare). L’impatto è emozionante: colpiscono immediatamente i vestiti colorati delle donne e la fitta vegetazione che da Mombasa arriva fino a Watamu, costituita per lo più da palme e Baobab. Dopo circa 3 ore di macchina, su strada sterrata, arriviamo a Watamu, più precisamente all’Eden Village Watamu Beach, posizionato sulla splendida spiaggia di Jacaranda. Il villaggio è a mio avviso molto curato e allo stesso tempo essenziale. In spiaggia incontriamo i Beach Boys, con cui subito stringiamo amicizia: Agostino di Torino, Benjamin, Piccolo Fortunato, Delfino, Peppe, Barakka Obama, sono solo alcuni dei ragazzi che hanno reso questo viaggio indimenticabile e che ci hanno fatto scoprire un po’ d’Africa. Con loro abbiamo fatto passeggiate tra gli splendidi atolli di sabbia bianca, che vengo fuori con la bassa marea, fino alla barriera corallina, scoprendo stelle marine, ricci e coralli meravigliosi. Per quanto riguarda le escursioni, abbiamo commissionato l’intero pacchetto a Tuffo, un ragazzo di Watamu, che lavora per un’agenzia locale (come del resto la maggior parte dei beach boys) e di cui avevamo sentito parlare davvero bene. C’eravamo già sentiti via email dall’Italia. Tuffo è molto disponibile, puntuale e parla molto bene l’italiano. Così come deciso, ci siamo, infatti, incontrati fuori dalla sbarra dell’Eden Village, alle 17.00 del giorno del nostro arrivo. Abbiamo così stabilito le escursioni da fare e i prezzi, che a dire il vero sono molto vantaggiosi rispetto a quelli proposti dal villaggio, pur garantendo gli stessi servizi. Optiamo così per un safari di 2 giorni allo Tsavo est, safari blu, visita alle rovine di Gedi e tour di Malindi. Ora c’è una cosa che vorrei precisare: in alcuni casi, il lavoro dei beach boys, nonché le loro escursioni, vengono screditati, da parte dei villaggi o dei tour operator; i beach boys lavorano per agenzie locali, proprio come i ragazzi che propongono le escursioni all’interno dei villaggi!!!! Quindi hakuna matata! Non c’è bisogno di preoccuparsi! Il giorno del safari allo Tsavo est, Tuffo viene a prenderci di buon ora e ci accompagna a fare colazione presso un bar di italiani. Ha offerto lui la colazione, così come tutte le altre consumazioni che ci sono state durante le escursioni. Incontriamo poi Mimmo Centoleoni, che sarà la nostra guida durante il safari, il nostro autista Mohamed, attento e responsabile e Gatto Nero, un simpaticissimo ragazzo Kenyota che ci accompagnerà durante tutto il safari! Procediamo alla volta dello Tsavo est, e man mano vediamo il paesaggio cambiare: la fitta vegetazione di Watamu lascia il posto a scenari più aridi e la terra si tinge di rosso. Al nostro passaggio i bambini ci salutano e ci vengono incontro. Qualche buona caramella fa sempre piacere e i loro sorrisi non hanno prezzo. Subito prima di entrare allo Tsavo est incontriamo elefanti, struzzi e gazzelle. Non appena dentro andiamo a far visita ai coccodrilli, rigorosamente a piedi!!! Riprendiamo la Jeep e andiamo alla ricerca degli animali della savana; incontriamo giraffe, elefanti, zebre, antilopi, antilopi d’acqua, gazzelle, impala, dik-dik, ippopotami e infine il re della savana, il leone, in swahili, simba. Con un pizzico di fortuna e la grande abilità della nostra guida Mimmo, riusciamo a vedere la caccia di un bufalo, ad opera della leonessa, aiutata dal leone. Un po’ affascinati e un po’ dispiaciuti per il povero bufalo, proseguiamo per il nostro game drive nella savana. Facciamo visita alla tribù Masai, dove questi ci invitano ad entrare nella loro capanna per raccontarci delle loro usanze. I grandi ci offrono delle danze e i bambini tanti sorrisi. Rientriamo al lodge per la cena e per la notte. Il mattino seguente ci svegliamo molto presto per continuare il safari. Vediamo altri leoni, uno appena sveglio e l’altro ancora a nanna; altri simba più grandi con tanto di criniera e gli ippopotami. Sulla strada del ritorno verso Watamu ci fermiamo presso una scuola primaria, dove lasciamo il materiale scolastico, che ci eravamo procurati in Italia, e della farina, comprata sul posto grazie all’aiuto di Mimmo. Un’esperienza indimenticabile, che credo segni profondamente la vita di chiunque la viva: i bimbi fanno lezione in una capanna, seduti su tronchi di albero o sassi, senza banchi o sedie. Il problema dell’acqua è evidente, così come quello della carenza di cibo. Un po’ tristi per il fatto di non poter fare di più, lasciamo la scuola e riprendiamo la strada verso Watamu. Anche lì sono tantissimi i bimbi che si riversano per le strade al passaggio della nostra Jeep… ci salutano con sonori “ciao”. Il giorno successivo al safari ci vediamo con Tuffo alle 14.00 per la visita a Malindi e alle rovine di Gedi. Malindi si rivela una bellissima sorpresa: la città e vivace, animata. Tuffo ci conduce attraverso il mercato di Malindi, la vera Africa, così com’è, non un posto costruito ad hoc per i turisti. La gente è sorpresa di vederci… Visitiamo anche la fabbrica di legno, dove degli abilissimi scultori creano oggetti rifinitissimi, a partire dal legno ricavato da alberi di cocco, Baobab e tanti altri. Ci dirigiamo poi verso i resti dell’antica città araba di Gedi. Queste rovine sono oggi popolate da simpatiche scimmiette, con cui giochiamo e a cui diamo le banane che Tuffo ci aveva procurato!! La visita a Gedi si rivela molto interessante, grazie anche alle accurate spiegazioni della guida. Facciamo ritorno in albergo molto soddisfatti, pronti per l’avventura del giorno successivo. Tuffo viene a prenderci, puntualissimo come sempre, alle 9.00 per il safari blu. Prima di prendere la barca, ci porta a sorpresa a fare un giro nella cittadina di Watamu, dove lui stesso vive. Ci accompagna anche all’isola dell’amore, dopo di che ci avviamo verso la barca con cui faremo il safari blu nel parco marino di Malindi. In barca raggiungiamo la barriera corallina per un po’ di snorkeling: abbiamo visto numerosi pesci colorati e bellissimi fondali. Riprendiamo la navigazione per fermarci poi dove l’acqua, cristallina e calda, è alta pressappoco un metro. Dopo il bagno ci rechiamo alle mangrovie, inserite in uno scenario estremamente suggestivo, caratterizzato da lingue di sabbia bianche, contrastate dall’intenso verde degli alberi e dall’azzurro turchese dell’acqua. Qui ci fermiamo per un ottimo pranzo a base di pesce. Rientriamo in albergo nel pomeriggio, ancora una volta soddisfatti.
Purtroppo arriva anche l’ultimo giorno di permanenza a Watamu. Lo dedichiamo al mare e alle passeggiate tra gli atolli. La sera salutiamo un po’ tristi i nostri amici della spiaggia, con la promessa di ritornare non appena possibile e di scriverci dall’Italia! Lasciamo loro qualche indumento e i saponi non utilizzati. Ritengo la nostra esperienza in Kenya davvero significativa. Il ritorno dall’Africa è sempre un po’ sconvolgente: i ricordi dei sorrisi dei bambini, dell’affabilità delle persone, dei mille colori della savana, delle avventure tra gli animali durante i safari, restano impressi in maniera vivida nella memoria e sono un costante richiamo a far ritorno in questa terra ricca di tesori da scoprire. Consiglio vivamente a chiunque si rechi in Kenya di vedere l’Africa con gli occhi di un vero africano, uscendo dalla ristretta sfera riservata ai turisti. Solo così si riesce a sentire il fascino di questa terra, meravigliosa e al tempo stesso piena di contraddizioni. Tuffo è un’ottima guida in questo e di seguito lascio i suoi recapiti. email: tuffo1@yahoo.com

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