con il camper in Libia

località: akakus, takerkiba, cirene, apollonia, bengasi, tripoli, sabrata etcc etcc
regione: tutta
stato: libyan arab jamahiriya (ly)

Data inizio viaggio: mercoledì 30 settembre 2009
Data fine viaggio: venerdì 23 ottobre 2009

LIBIA
2009
L’itinerario
Italia: Arezzo - Civitavecchia. Imbarco su Grimaldi
Lines con sosta a Trapani arrivo a Tunisi.
Libia: Nalut-Gadames-takerkiba-akakus-Waddan-
cirene-apollonia-bengasi-Golfo Sirte-tripoli-Sabrata.
Tunisia: El Jem-Tunisi.Imbarco,sosta a Trapani.
Civitavecchia-Arezzo.

30/9/09 - 01/10
Alle 13 appuntamento
con i compagni di viaggio a
Civitavecchia per l’imbarco,
alle 16 lasciamo l’Italia.Il
pomeriggio e la notte
scorrono tranquilli, alle 8
del 01/10 attracchiamo a
Trapani ; in Tunisia
arriviamo alle 16.
Effettuate le pratiche
di entrata in Tunisia
andiamo in centro di Tunisi
dove, alle 18 facciamo sosta
in un grande parcheggio a meno di 500 metri dalla Medina. E’ sera e visitiamo le
vie centrali di Tunisi, noi ceniamo in un locale caratteristico.
02/10
Partiamo di buonora, superiamo Hammamet, Sfax, Gabes , finalmente
arriviamo a Medenine dove, dopo un po' di affanno dovuto alla ricerca del
parcheggio, riusciamo a sostare per la notte.
03/10
Siamo a circa 130 km dal confine Libico, partiamo presto sperando di superare
velocemente le 2 dogane, incontrare la nostra guida libica e proseguire per Nalut.
L’itinerario che percorriamo è diverso da quello indicato nel programma proposto
dall’agenzia, che prevedeva la sosta nelle vicinanze del confine libico vicino a
Nalut e cioè a sud rispetto alla strada che ora percorriamo e che si snoda lungo
costa fino a raggiungere il confine a Ras’ Ajdir, chiediamo spiegazioni e
DIARIO
ci viene detto che la nostra guida ci aspetta a questo confine perché ritenuto più
facile da superare!!!
Arriviamo alle 9.30 sbrighiamo la frontiera Tunisina e si entra in Libia,
paghiamo la tassa di eu.140,00 a camper, lasciamo i documenti alla guida libica
per sbrigare velocemente le pratiche e.......facciamo sosta per oltre 7 ore. Poi,
finalmente alle 16.30, senza alcuna spiegazione del ritardo ma solo supposizioni
sul perché e sul per come, ci vengono restituiti i passaporti e consegnate le
targhe libiche che applichiamo ai camper.
Partiamo e velocemente decidiamo di superare Nalut tralasciando di vedere il
suo granaio, così da percorrere la maggior parte di strada possibile che ci
separa da Gadames dove dovremmo sostare al campeggio per questa sera, ma
che non possiamo raggiungere
visto il ritardo di oltre 7 ore
accumulato!
Si fa buio pesto che ancora
viaggiamo a forte velocità;
arriviamo e superiamo Nalut
tanto non possiamo vedere nulla
perché sono le 21, poi la guida
(da ora in poi s'intende la guida
libica), ci dice che troveremo un
distributore dove potremo fare
gasolio e riposare per la notte.
Sono le 22.30 e dormiamo
nel parcheggio del distributore.
04/10
Ancora il sole deve sorgere, noi dobbiamo percorrere circa 300 km e dobbiamo
recuperare il tempo perso in dogana. La sosta per il rifornimento,e sarà
sempre così per tutto l'itinerario, è sempre molto
complicata c’è solo una o al massimo
2 pompe utili per il gasolio quindi,
il rifornimento richiede molto tempo
(siamo in 11 camper e 1 auto)
Arriviamo a Gadames che sono le
11,30, subito andiamo a visitare il
museo locale e successivamente con la
stessa guida locale visitiamo la città
antica di Gadames, ora inserita
dall’Unesco fra il patrimonio mondiale
dell’umanità.
Interessante la visita, i vicoletti bui
della città antica si aprono in piccoli piazzali dove le tribù portavano
le loro mercanzie. Una buona parte è stata riportata all’antico splendore e
restaurata così che vediamo come vivevano qui anticamente.
Ancora esiste la sorgente di acqua dolce
che ha permesso agli antichi di sopravvivere
in questi posti sperduti. Il sole picchia sulle
nostre teste e fa molto caldo; sui tetti delle
case, dove ci dicono vivevano le donne, il
caldo è ancora più caldo, il cielo ha un color
azzurro turchese ed è limpidissimo.
Sono le 15,30 ed entriamo in una casa
completamente restaurata ed ora adibita a
ristorante per i turisti.
Qui entriamo scalzi e ci mettiamo a sedere
per terra sopra i tappeti ; alcune signore , Mary compresa, viste le difficoltà de

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