Egitto 2007 (Parte Seconda e Parte Ottava)

località: leptis magna, as sultan, tobruk, oasr libiya, apollonia, cirene
stato: libyan arab jamahiriya (ly)

Data inizio viaggio: giovedì 22 febbraio 2007
Data fine viaggio: sabato 7 aprile 2007

Questo viaggio è stato deciso nel tempo di 24 ore: quest’anno si era deciso di fare capodanno in Spagna ed in gennaio fare un giro da Barcellona a Siviglia con degli amici torinesi e nel periodo estivo la Gran Bretagna, purtroppo dopo la festa di fine anno siamo dovuti rientrare velocemente a casa, avvertiti dal nostro vicino, per una perdita di gas per cui sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco, al nostro rientro dopo aver sistemato il guasto era impossibile riprendere il viaggio iniziale e ritrovare gli amici che avevano continuato il viaggio da soli.
Per caso Tina, mia moglie, legge su Plein Air un’annuncio di una coppia di camperisti che stava organizzando un viaggio in Egitto, subito la telefonata, subito l’invio del programma, subito la risposta affermativa e subito l’acquisto di cartine, guide e ricerche di notizie riguardanti al viaggio il tutto in 24 ore.
Siamo pronti………… si parte !!!!


Condividi questo articolo se ti è piaciuto...

Frontiera Tunisia/Libya – Parcheggio Polizia – 522/1131 - tempo coperto/sole 22°/pioggia

lunedì 26 febbraio 2007

Segue da "EGITTO 2007" Parte Seconda

Leptis Magna – Camping – 343/1474 – coperto sole coperto

martedì 27 febbraio 2007

Partenza ore 6.45, alle 7 eravamo in frontiera tunisina, iniziano le lunghe e burocratiche pratiche, a peggiorare le cose è stata una componente del gruppo che all’entrata in Tunisia ha presentato la carta d’identità e non il passaporto, era in possesso del passaporto ma per risparmiare non lo aveva bollato, in uscita dalla Tunisia, la dogana, deve apporre un timbro che servirà per l’entrata in Libya, timbro che non possono effettuare sulla carta d’identità, dopo qualche fax alle autorità e l’intervento di Luisa con tentativi di corruzione finalmente dopo quasi 4 ore il tutto magicamente si sblocca.
CONSIGLIO: Pagate il bollo del passaporto e non usate la carta d’identità
Passata la dogana tunisina dall’altra parte conosciamo il nostro accompagnatore/guida Sofian che nel frattempo aveva già fatto le varie pratiche del “carnet de passage” con il ritiro delle targhe provvisorie, non più da attaccare esternamente come la volta precedente ma una apposta davanti al cruscotto e l’altra al finestrotto posteriore.
Si porta l’orologio in avanti di un’ora.
Alle 12.30 finalmente liberi usciamo dalla dogana libica e ci sistemiamo nel piazzale antistante per il pranzo.
Nel frattempo il camper urtato ieri sera si accorge che i danni per l’urto sono evidenti, nel buio non si vedevano, ma, purtroppo non si può far nulla per addebitare i danni allo scriteriato automobilista.
Si riparte in un traffico caotico e disordinato, la bolgia infernale è sulla tangenziale di Tripoli, qui gli autisti sono scatenati ti sorpassano da destra e sinistra, ma, o sono molto bravi o molto fortunati: le loro macchine non hanno ammaccature.
Il paesaggio è bello: palme, dune di sabbia con piccoli arbusti, il tutto però circondato da cartacce e sacchi di plastica, l’immondizia raccolta viene ammucchiata ai confini dei paesi, poi il vento la sparpaglia ovunque.
Si arriva a Leptis Magna che sono già le 20, la nostra guida ci accompagna in un piccolo camping, dove, finalmente, troviamo l’acqua e poi sul tardi la corrente, Tina può lavare qualche indumento.
Stò scrivendo questo diario quando Tony mi bussa la porta e mi mostra una bottiglia di grappa, io non rinuncio mai ad un’offerta del genere e mi precipito, bicchiere in mano, ad assaggiare questo nettare degli dei, passiamo in allegria la fine giornata e poi a nanna, domani mattina c’è la visita agli scavi, bellissimi ed interessanti ma già visti nel viaggio precedente, pertanto domani mattina noi si dormirà più del solito.

Sedra (Bengasi) – Parcheggio Centro Comm. – 522/1996 – sole 23

mercoledì 28 febbraio 2007

Per chi voleva visitare le rovine di Leptis Magna l’appuntamento era per le 8, li abbiamo sentiti partire, poi con calma ci siamo alzati, caffè e rabbocco acqua ai serbatoi, un breve giretto nei dintorni, acquisto del pane, al rientro della compagnia: partenza.
Come ieri strada sconnessa e caotica, in particolare nell’attraversamento dei centri abitati, poi si prosegue in una zona desertica con terra rossa e piccoli arbusti in un rettilineo alquanto noioso se non fosse per i sorpassi da destra e sinistra di questi autisti sconsiderati, dopo pranzo il fondo stradale si fa più liscio con meno buche, si viaggia più spediti.
Sosta a As Sultan con visita alle statue dei fratelli Fileni ed il resto di un’arco con scritte dell’epoca fascista.
Alle 19.30 nelle vicinanze di Bengasi chiediamo il permesso di sostare nei pressi di un centro balneare ancora chiuso, le guardie ci fanno sistemare in un parcheggio del complesso.
Domani si và a Tobruk.

Tobruk – Parcheggio Hotel – 628/2624 – sole

giovedì 1 marzo 2007

Partenza ore 8, giornata di trasferimento attraverso un deserto brullo con piccoli cespugli, si è attraversato piccole cittadine con dossi rallentatori formati, alle volte, da semplici cordoni di canapa messi sull’asfalto, i posti di blocco sono numerosi, ogni volta bisogna fermarsi, la guida consegna l’elenco dei partecipanti e poi si riparte. Continua la sporcizia, i sacchetti di plastica portati dal vento, sono ovunque, quello che poteva essere un magnifico paesaggio si trasforma in una discarica a cielo aperto, la strada ha un fondo discreto con poche buche.
Questa sera sosta in un’importante Hotel di Tobruk dove si è potuto fare il pieno d’acqua, però niente corrente, dopo una bella doccia quasi tutti in un ristorante, dall’aspetto buono ma senza pretese dove abbiamo cenato bene: un grosso pesce al cartoccio con contorni vari, il vino lo abbiamo portato noi, il tutto alla modica spesa di 27 dinari (16 €)
Al ritorno tutti a cantare in riva al mare diretti dal nostro famoso alpino “Tony”.

Salum – In riva al mare – 164/2788 - sole

venerdì 2 marzo 2007

Partenza ore 8.30, prima visita al cimitero dei caduti tedeschi, un’imponente costruzione quadrata con quattro torrioni senza alcuna finestra, nell’atrio Tony, con il suo berretto di alpino ed io con il fex dei bersaglieri, ha recitato una preghiera per i caduti, è stato un bel gesto molto commovente, nel grande cortile lungo le pareti con archi i nomi dei caduti (7.000) scritti con piastrine di mosaico.
Seconda visita: al cimitero inglese e polacco, molto più piccolo ma raccolto e ben tenuto, infine al cimitero francese con le sue croci di Lorena.
Quello italiano non esiste più perchè le salme sono state traslate in Italia da tempo.
Si riparte per il confine Libico/Egiziano, prima facciamo gasolio, in Libya costa meno che in Egitto perciò conviene fare il pieno anche se non necessario.
All’uscita dalla Libya ci sbrighiamo velocemente: rendiamo le targhe provvisorie e con poche pratiche in meno di un’ora siamo liberi, nel frattempo si è pranzato e tolto il CB perché in Egitto è proibito l’uso, purtroppo nella dogana egiziana le cose si complicano: oltre ai vari documenti vogliono vedere i numeri di telaio e di motore, fortunatamente io all’Iveco altri alla Fiat e Ford, abbiamo chiesto i dati necessari che non sono trascritti sul libretto di circolazione, ci consegnano le nuove targhe da apporre sopra le nostre, dopo tante lungaggini burocratiche siamo usciti dalla dogana alle 18.00, l’ultima persona che ci ferma prima dell’ultimo cancello è un’ufficiale: io gli porgo i passaporti, lui li rifiuta e mi allunga la mano destra, ci stringiamo la mano e mi dice “welcome”……… questo è un buon segno di ospitalità.
Conosciamo i nostri accompagnatori sono:
Aiman: sarà la nostra guida ufficiale
Atef: Capo gruppo, anche lui guida
Ghead: Il nostro accompagnatore che si occuperà di pratiche
Hamed: L’autista del fuoristrada
Più un poliziotto in borghese che cambierà ogni regione
Una macchina della polizia con da 2 a 5 uomini armati che ci seguiranno ovunque
Ormai è tardi ci dirigiamo verso la città di confine che ci ospiterà per la notte, arriviamo dall’alto di una collina, la vediamo al calar del sole: una baia con il mare calmo e le case illuminate……….. molto bello, purtroppo non posso fermarmi a fare qualche foto.
Alle porte della città sostiamo in una spiaggia, la nostra guida ci proibisce di muoverci: di non andare al mare e di non inoltrarci in città, essendo un paese di confine la circolazione è molto limitata, la polizia ci fermerebbe subito, oltre alle guardie ci sono un branco di cani semi-selvatici che circolano che non ispirino molta fiducia, rimontiamo i CB.

Continua su "Egitto 2007" Parte Terza

Marsa Matruh – Parcheggio lungo il mare – 502/8486 – sole/coperto

giovedì 29 marzo 2007

Continua da "Egitto 2007" Parte Settima

Ore 6 partenza, traffico ancora tranquillo, usciamo dal Cairo senza problemi, sulla macchina delle guide non c’è Atef, non ci neanche salutati quando ci ha lasciati: è stato molto maleducato.
Dopo aver fatto gasolio, si arriva a El Natrun per la visita al monastero copto di Bishoy, bello ed interessante spiegato e descritto da un monaco in arabo e tradotto da Aiman, abbiamo riscontrato che il monaco avrebbe preferito parlare in inglese con qualcuno di noi e non dover dipendere da un musulmano.
Le visite in Egitto sono terminate ora si va verso il confine, si fa sosta per la notte a Marsa Matruh, lungo il mare nelle vicinanze della spiaggia di Rommel dove abbiamo sostato nell’andata, le nostre guide in primo luogo ci avevano proposto per la notte un campo sterrato pieno di sporcizia alla periferia della città, alle nostre rimostranze hanno subito optato per questo posto.
Ora Tina con altri hanno preso due taxi e si sono recati in città, mi fa ancora male il piede è meglio che non lo sforzi se non per cose o visite interessanti, solo mi auguro che non spenda troppo.

Tobruk (Libia) – Parcheggio Hotel - 378/8864 – coperto/pioggia/tempesta di sabbia.

venerdì 30 marzo 2007

Ieri sera mi è andata bene, Tina non ha speso nulla, non ha trovato quello cercava.
Partenza ore 8, direzione Saloum, confine egiziano/libico senza correre siamo arrivati a mezzogiorno, Ghead era arrivato prima per preparare i documenti necessari al passaggio di dogana, comunque per uscire dall’Egitto ed entrare in Libya, dove ci aspettava Sofian, ci sono volute 3.30 ore.
Alla dogana abbiamo incrociato un’altra compagnia di italiani, 12 camper, che effettuavano il nostro stesso giro con le nostre stesse guide, alcuni di noi conoscevano qualche partecipante dell’altro gruppo e si sono salutati attraverso una griglia che divideva l’entrata e l’uscita dall’Egitto.
Mentre si aspettava è successa una cosa molto ridicola, noi camperisti che: scavalcando montagne d’immondizia ci siamo recati presso un bidone, vuoto, a depositare i nostri rifiuti, molte persone ci osservavano sorridendo, mi auguro sia loro di esempio.
Finalmente liberi dalla polizia egiziana, scortati da Sofian e da un unico poliziotto ci siamo diretti verso Tobruk, come sosta notturna ci siamo fermati presso l’hotel che ci ha ospitati all’andata.
Nei giorni scorsi era nata una discussione tra gli equipaggi dei camper che erano in coda e quelli che erano tra i primi posti, quelli dietro venivano accusati di rallentare il viaggio e di non riuscire ha tenere il gruppo compatto, io (n° 6) ho ribadito più volte che per effetto elastico: chi sta dietro non può tenere l’andatura del primo, c’è sempre un’impedimento che ti rallenta e per riprendere il gruppo devi correre oltre alla velocità del primo, con i rischi che ne consegue, la mia proposta, come avevo fatto in altri viaggi, era di alternarci: il primo di oggi, sarà l’ultimo di domani, in modo che tutti capiscano a rotazione cosa vuol dire stare davanti e stare dietro e comportarsi di conseguenza. Capo Luisa ne ha parlato con alcune persone chiedendo solo dei pareri, l’equipaggio n° 2 indispettito, di sua iniziativa, alla partenza di ieri si è messo in coda, oggi l’equipaggio n° 3 si è messo dietro il n° 2, Capo Luisa ha tenuto a precisare che questo non è stato fatto per suo ordine ma per un’iniziativa arbitraria dei due equipaggi, in effetti tutto questo non serve più, il traffico è quasi nullo e lo stare dietro o davanti non cambia nulla, comunque il tutto è stata una scintilla che ha fatto scoppiare una discussione tra me e Tina, che avevamo proposto la rotazione dei posti e la moglie del n° 2, mi auguro finisca qui per non rompere la buona armonia che era regnata finora, anche perché non voglio litigare con Super Bruno, il marito, persona che stimo molto, non per quello che ha fatto in aiuto a me od ad altri ma per la persona in se stessa.
Durante il tragitto in Libya siamo incappati in una tormenta di sabbia e acqua, era peggio della nebbia, un vento laterale spostava i camper, il parabrezza era sporco di sabbia impastata dall’acqua, temevo far funzionare i tergicristalli che avrebbero potuto rigare il vetro, poi, spruzzando tanta acqua mi sono deciso a farli funzionare, fortunatamente è andato tutto al meglio dandomi la possibilità di vedere la strada, poi terminata la sabbia l’acqua ha pulito il tutto, rendendo chiara la visibilità.

Apollonia – Parcheggio scavi – 288/9152 – sole/coperto

sabato 31 marzo 2007

Alle 7 partenza, i due rivoltosi ritornano alle loro posizioni, tutto torna come prima, meglio così.
Prima sosta per una visita a Oasr Libiya a pochi km ci sono le rovine di due basiliche bizantine, la prima con le sue belle colonne ancora intatte, la seconda semidistrutta, da questa posizione si vede il mare, oggi mosso, che si infrange sulle scogliere, uno spettacolo bellissimo.
Seconda visita ad Apollonia, scalo marittimo di Cirene, poco estesa la visita è stata breve, ritornati ai camper, in sosta nel parcheggio del sito archeologico, abbiamo pranzato.
Visita a Cirene, circa tre ore di percorso a piedi dall’alto verso il basso fino al tempio di Apollo per poi risalire lungo la strada che fiancheggia il luogo archeologico, all’entrata il botteghino era chiuso pertanto siamo entrati senza pagare, ma, quando siamo arrivati ai camper l’omino, che al momento della nostra entrata era in preghiera, ci ha intercettati ed ha riscosso il dovuto (3 dinari a testa più 10 per poter fotografare).

Sultan – 753/9905 – Parcheggio Museo – coperto pioggia

domenica 1 aprile 2007

Lunga giornata di trasferimento, troppi chilometri, c’è stato anche un battibecco tra noi e il n° 9 che fungeva da scopa: ritardato da sorpassi vari, mi ero distanziato dal gruppo e lui, per CB mi ha sollecitato ad accelerare l’andatura, andavo già oltre i 110, il mio mezzo appesantito dalle riserve e dai serbatoi pieni non è molto veloce ed inoltre in questo traffico caotico vige il buon senso di non effettuare sorpassi azzardati, Tina gli ha risposto in malo modo, mi è dispiaciuto per tutto questo, mi ha rincuorato l’idea che altri del gruppo mi hanno dato ragione.
Siamo parcheggiati nel museo che abbiamo visitato nell’andata.


Tripoli – 511/10416 – Parcheggio nella Piazza verde – pioggia/sole

lunedì 2 aprile 2007

Ha piovuto tutta notte, partenza ore 7.30, traffico intenso, strada ondulata e piena di buche, Gino dopo aver preso in pieno una buca, sente un rumore alla ruota anteriore: prima ha pensato d’aver forato poi riscontrato che tutte le gomme erano intatte, ha proseguito, ma, il rumore continuava, di nuovo una sosta, nuovo controllo, verificato non c’è alcun danno si riparte, il rumore è svanito: probabilmente era un sasso che si è infilato all’interno della ruota che poi si è staccato o macinato.
Dopo la sosta pranzo altri 100 km e siamo arrivati nella Piazza Verde di Tripoli, sosta presso il parcheggio di un grande albergo, già usato in una predente visita in Libya negli anni scorsi, breve visita al souk e ritorno al camper, il piede continua a farmi male e si è gonfiato parecchio.

Metameur – 300/10716 – Parcheggio privato – coperto/sole

martedì 3 aprile 2007

Partenza ore 7, si va a Sabrata con le sue rovine romane, molti del gruppo fanno visita a questo sito molto interessante, noi lo abbiamo già visto e ci riposiamo, Tina sfrutta l’occasione per comprare dei tappeti in un piccolo negozio dove il venditore parla benissimo l’italiano essendo stato parecchi anni in Italia.
Si riparte alle 15, durante il tragitto, purtroppo, un sasso lanciato, non posso dire se da una persona o da un’auto, mi ha rotto il vetro d’angolo del parabrezza: ho sentito un botto ed un nugolo di schegge mi ha colpito in viso, fortunatamente avevo gli occhiali da sole e non mi hanno colpito gli occhi, per radio Tina ha avvertito Luisa che ha fermato la colonna, subito sono accorsi Luciano e Tony che con nastro adesivo trasparente e per rinforzo quello argento e marrone hanno ricoperto il buco, potendo così ripartire senza problemi, sarebbe stato molto più grave se il vetro colpito fosse stato quello centrale.
Ci fermiamo in un piccolo, ma suggestivo paesino, su una collinetta ed in cima al paese parcheggiamo nel cortile di una vecchissima costruzione caratteristica del posto, dove troviamo acqua ed allacciamento elettrico.
Alla sera si festeggia il compleanno di Angela e di Emanuele, quest’ultimo li ha compiuti nei giorni scorsi, ma, non c’è stata l’occasione per festeggiarlo: con le ultime bottiglie di vino e prosecco, un panettone, dei Pavesini elaborati e frutta secca, l’immancabile ripresa televisiva del nostro operatore Luciano si è passato in allegria la serata; Carlito ha decantato una sua poesia dedicata a tutti noi, in tono scherzoso ci ha fatto un regalo in rima, da buon toscano è stato un bravo dicitore; Tony con la supervisione di Gino e Rita per la parte letteraria e di Silvana per la grafica, ha presentato la sua opera su pergamena, elencando le tappe del nostro favoloso viaggio.


Continua su "Egitto 2007" Parte Nona