Libyan Grand Tour
località: sabhrata, ghadames, sebha, germa, idhan murzuk, mathkandush, akakus, lakes, tripoli, leptis magna
stato: libyan arab jamahiriya (ly)
Data inizio viaggio:
domenica 18 gennaio 2004
Data fine viaggio:
martedì 3 febbraio 2004
Che bel viaggio, iniziato anni prima da Bologna, una mia amica un giorno mi presento Abdul, titolare della ALAWY TOURS COMPANY di Sebha (LIBYA). Abdu - ormai chimato affettuosamente - cercava un bravo grafico che seguisse l'immagine coordinata della sua Agenzia Turistica. Ed ecco allora, biglietti da visita, brochures, adesivi, e soprattutto il sito internet.
Ma un bel giorno ecco l'occasione, andare a visitare la Libia con la ALAWY TOURS COMPANY, per poi fane una bella presentazione all'edizione 2005 del BIT (Salone del turismo) a Milano.
12 giorni immersi nella storia, nell'avventura, in un contesto paesaggistico favoloso e mozzafiato quale può essere il deserto del Sahara.
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Arrivo in Libia
domenica 18 gennaio 2004
Un incontro particolare, una cultura diversa, una società diversa.
Abdu aspetta mia moglie e me all'aereoporto di Tripoli. Assieme alla guida "Velocista", il mitico Bilghasem, ci dirigiamo verso l'albergo, per poi preparaci ad un primo contatto con la cultura Libica, cominciamo benissimo, un ristorante stratosferico dove degustare in compagnia di musica tradizionale, tutte le specialità di questo sapiente paese.
La costa libica e Sabhrata
lunedì 19 gennaio 2004
Di primo mattino, temperatura non troppo mite, partiamo per Sabhrata, la storia Romana ci attende.
Diretti a Ovest, dopo una discreta svagonata di Km, percorsi sulla strada costiera arriviamo a Sabhrata. Che incanto, la civiltà romana in uno dei suoi periodi fiorenti si stabilì qui ed edificò meravigliose città, Sabhrata è una di queste. Tutto ciò che si può chiedere a delle rovine romane ben tenute è qui, la sabbia ha salvaguardato molti edifici, una occhiata al museo attiguo e poi... via...partenza verso l'interno della Libia.
La nostra simpatica guida Bilghasem (soprannominato subito Bel) macina Kilometri su Kilometri. attraverso le montagne Nafusa, ci fermiamo lungo la via per Nalut a visitare le fortificazioni berbere dove questo popolo usava immagazzinare grano ed olio durante i loro lunghi trasferimenti nelle nuove terre a cercare acqua e vegetazione, di seguito, l'arrivo in Ghadames, ceniamo e pernottiamo in un pittoresco hotel.
Ghadames
martedì 20 gennaio 2004
il giorno intero è dedicato alla visita di Ghadames situata all'inizio del Sahara, Un antico centro carovaniero, le abitazioni tradizionali in Libia è la risposta degli uomini alle condizioni ambientali dure ed alla necessità di mantenere l'organizzazione sociale e rispettare la tradizione sociale e culturale, la vecchia città di Ghadames nella bellissima Libia è definita "un ponte vivente fra architettura tradizionale e contemporaneità nel paese intero ".
Ha un'area totale di 75 ettari, compreso le costruzioni, boschetti di palme e i giardini, l'oasi di Ghadames parte della regione secondaria di Gharyan, una delle cinque regioni secondarie della regione de Tripoli. Inoltre, è uno degli itinerari commerciali più importanti, collegando l'Africa centrale con il litorale di mare mediterraneo.
La storia registra che dei viaggiatori arrivati dallo Yemen attrraversarono la valle in cui Ghadames è situato, sono rimasti una notte notte e quando si mossero, al sopraggiungere della mattina, dimenticarono le loro provviste.
Successivamente si sono ricordati delle loro provviste e che le avevano lasciate indietro dove avevano pranzato il giorno precedente. Un uomo a cavallo è quindi ritornato indietro per recuperare i viveri, il cavallo ha scavato con lo zoccolo nella terra e l'acqua è fuoriuscita, per questo motivo, la fonte attuale è denominata la fonte del "cavallo" (el Faras Di Eyn).
Questa storia spiega l'origine del nome Ghadames che significa il "pranzo di ieri". Il nome arabo contiene due parole Ghada che significa "pranzo" o "alimento" ed Ames che significa "ieri". L'oasi di Ghadames è stata colonizzata da molti paesi come altre parti del paese.
Nel pomeriggio ci spostiamo di qualche kilometro per assaggiamo le prime dune del Sahara, ci appostiamo per guardare uno spettacolare tramonto sul deserto. dopo tutte queste emozionanti visioni abbiamo un posto prenotato in un tipico ristorantino nella nuova Gadhames...ragazzi che abbuffate!!!
Gadhames - Sebha
mercoledì 21 gennaio 2004
Altra svagonata di kilometri e ci troviamo in mezzo alla libia in un crocevia a Shuerif, a mangiare altre prelibatezze libiche e a fumare il narghilé, subito dopo, partenza alla volta di Sebha, la nostra porta per l'avventura desertica, arriveremo lì in serata.
Sebha - Germa - Idhan Murzuk
giovedì 22 gennaio 2004
eccoci, alla mattina presto, salutiamo Bel, la nostra guida velocista, con cui abbiamo condiviso i pochi metri cubi del suo furgoncino e allestiamo il Toyotone della guida che ci farà scorrazzare per le dune del Sahara, Saad, un omone che in altre circostanze potrebbe sembrare un personaggio poco affidabile, in questo caso si rivelerà una guida sicura a cui affidare la propria vita in un luogo così inospitale come il deserto, con lui c'è il cuoco, il riservatissimo Bilel, un giovane Tuareg, che ci rimpinzerà di manicaretti libici anche in mezzo al deserto.
E' giunto il momento, partiamo alal volta di Germa, dove nel museo nazionale, facciamo conoscenza con i luoghi che andremo a visitare, dalal loro storia alla loro geologia.
Visitato il museo, è la volta buona...prendiamo la strada...quale strada...una lingua di asfalto...che da un momento all'altro si trasforma in sabbia, dopo qualche chilometro in una pista..che vede solo Saad ... ci fermiamo e mia moglie ed io abbiamo il primo contatto con degli spazi assurdi...che in tutta la nostra vita non avevamo ancora visto..dopo pranzo..di nuovo in macchina e via...verso le dune dell'Idhan Murzuk per installare in nostro primo e vero campo sulle dune del Sahara.
Idhan Murzuk - Mathkandush - Messak
venerdì 23 gennaio 2004
Dopo la prima colazione, partiamo con il 4x4 verso il wadi Matkandush. Passando attraverso le dune di sabbia gialle di Uan Kasa, la distesa di Messak Mellet dalle pietre bianche e di Messak Settafet, la distesa di pietre nere affilate, per visitare le belle roccie preistoriche intagliate dagli antichi abitanti della zona. Incredibile vedere intagliati sulle rocce animali che vivevano cnel Sahara circa 10.000 anni fa. Trascorriamo la notte tra alte e dune di sabbia rosse in Idhan Murzuq.
L'Akakus
sabato 24 gennaio 2004
Arrivati in prossimità dell'imponente quanto affascinante catena dell'Akakus ci immettiamoattraversiamo le gole del Teschuinat e del Fozzigiarein, qui troviamo immense sculture della natura come l'arco grande poi, ancora, pitture rupestri incredibili che raffigurano battute di caccia e vita sociale degli antichi abitanti dell'Akakus, incredibile: gazzelle, giraffe, buoi, prova che questa una volta, 10.000 - 4.000 anni fa, era una regione verde, con fauna e con insediamenti umani. Soltanto 4000 anni fa il tempo cambiato e a poco a poco i fiumi ed i laghi sono diventati asciutti ed inospitali, passiamo una notte nell'Akakus, attrezzando il campo protetti da alte formazioni rocciose. PAssiamo vicino al sito denominato Addad (il dito), una curiosa formazione rocciosa a forma di dito, usciamo dall'Akakus da Awiss verso Alwenat per dirigerci poi verso Ubari.
Lakes - Sebha
martedì 27 gennaio 2004
Incxredibile amici, che giornate indimenticabili, ora siamo però rientrati nella civiltà, il primo avamposto umano dopo 5 indimenticabili giorni nel deserto.
Percorriamo la strada che da Al Awinat si dirige verso Sebha, ci fermiamo a degustare un autentico Caffè arabo a casa della nostra guida Saad e, successivamente ci dirigiamo verso le dune di Awbari per pernottare. Alla mattina ci dirigiamo all'interno del mare della sabbia di Awbari e su e giù l'oceano delle dune, divertentissimo!!!! arriveremo alla regione bella di Duada: una zona punteggiata dei palmes ed i laghi salati in cui le dune intorno si specchiano. Troviamo il lago Gabroun, Mafu, Mandara, Oum-Al-MA. Pernottiamo e la mattina seguente facciamo visita ai rimanenti laghi dove ci aspettano forsennate corse su è giù per ledune, la sera di nuovo a Sebha, la mattina seguente ci dirigiamo verso l'areoporto locale, ed imbarcati su un favolosi Antonov stile Indiana Jones ci dirigiamo alla volta di Tripoli
Tripoli - Leptis Magna
giovedì 29 gennaio 2004
Arrivati a Tripoi con un volo clamoroso, siamo attesi da Bel, per andare stavolta verso Est, veso Leptis Magna, cominciamo con l'arco di Septimio Severopoi il Cardo Maximo, dove questo interseca la via ad ovest il Decumano Maximo e dedicato a Severo costruito in 203 A.D per celebrare l'arrivo dell'imperatore, tutto attorno, palestre, saune, negozi, templi e bagni poi il museo ed infine il bellissimo anfiteatro. Alla sera Bel ci nvita a casa e sua moglie ci prepara e ci insegna tutti i isegreti di un buon cous-cous libico.
Tripoli - Italia
domenica 1 febbraio 2004
Tutta la mattina è dedicata allo shopping nei vari mercatini di Tripoli, dopo aver acquistato spezie, the verde e vario vasellame, ci dirigiamo verso l'aeroporto dove salutiamo tutti i collaboratori di Abdu, per poi imbarcarci sull'aereo che ci riporterà a casa.