Il nostro MAROCCO

località: rabat, fes, errachidia, merzouga, tinghir, skoura, ouarzazate, ait ben haddou, marrakech, essaouira, tifnit, agadir
stato: marocco (ma)

Data inizio viaggio: sabato 5 agosto 2017
Data fine viaggio: lunedì 14 agosto 2017

Partendo da Rabat, abbiamo noleggiato una macchina e attraversato tutti i luoghi simbolo di questo Paese che si è rivelato meraviglioso per le sue bellezze artistiche, le sue città uniche e suoi panorami mozzafiato. Aspettative soddisfatte e superate.

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L'arrivo a Rabat

lunedì 8 maggio 2017

Siamo atterrati nel tardo pomeriggio a Rabat con un volo diretta Ryanair proveniente da Roma e siamo andati subito a ritirare l'auto noleggiata dall'Italia. Lo stesso noleggiatore ha preferito fornirci la categoria SUV gratuitamente quando ha saputo il tipo di itinerario programmato. Leggendo vari forum, abbiamo scelto di pagare per l'assicurazione totale in loco, liberandoci così da ogni pensiero su furti a comando e viaggiando in ogni caso più tranquilli.
Qualche premessa/considerazione/consiglio di viaggio prima di entrare nel dettaglio del nostro tour:

1) Il Marocco si può visitare tranquillamente da soli, è sufficiente tenere qualche accortezza maggiore rispetto ad altri posti e conoscere il francese vi concede sicuramente una marcia in più per le zone meno turistiche.

2) Si guida benissimo e senza problemi, le strade principali sono tutte in buone condizioni. Al sud è necessario mettere in conto qualche sterrato, comunque percorribile con tutte le auto. Menzione a parte merita Marrakech, caotica e piena di traffico, dove è necessario fare attenzione, soprattutto a non entrare nell'area della Medina. Ma venendo da Roma....ci si sente quasi a casa. La Polizia stradale, così temuta e su cui si sente dire un po' di tutto, è assolutamente dalla parte del turista. Sono numerosissimi i check.point, praticamente all'ingresso di ogni centro abitato, ma nessuno ci ha mai fermato per i controlli ne ci sono stati chiesti soldi in alcun modo. Assolutamente necessario avere con se un buon navigatore, soprattutto per alcune aree in cui i cartelli stradali erano solo in arabo!

3) Il Paese è assolutamente sicuro. Solo in alcuni momenti ci siamo sentiti particolarmente all'erta. Nelle città la Polizia turistica in borghese è presente ovunque e sarà sufficiente un secco, perentorio e ad alto tono di voce "NO, MERCI" per allontanare tutti i seccatori e procacciatori in cerca di turisti sprovveduti o spaesati nei dedali delle Medine.

4) Legandoci al punto precedente, bisogna ammettere che i marocchini sanno diventare piuttosto pesanti e cercheranno di spillarvi soldi praticamente ovunque: da chi vorrà spingervi nel suo negozio, a chi vorrà accompagnarvi inventando strade chiusi o labirinti inesistenti, che vorrà farvi da guida alle attrazioni turistiche per spiegarvi la vera storia del luogo, da chi inventerà false attrazioni imperdibili per condurvi fuori da zone più controllate e approfittare della situazione e, infine, tutti quelli che correranno a chiedervi soldi per aver scattato una semplice fotografia...
Noi non abbiamo dato nemmeno un euro, ma a volte è necessario alzare la voce.

5) Il clima in Agosto: andare o non andare? Per effettuare il tour in auto è assolutamente necessario evitare l'inverno, quando l'Atlante può diventare impercorribile. In agosto è scontato dire che in Marocco è caldo, ma possiamo garantire che è assolutamente gestibile e non così caldo come potevamo immaginare. Le aree costiere sono sempre fresche e la sera, sia a Rabat che ad Essaouira, abbiamo dovuto usare la felpa. Marrakech è paragonabile all'Italia. Le zone sull'Atlante e quelle attorno a Ouarzazate sono sopra i 1000 metri e il caldo è sempre secco e non eccessivo. Le uniche eccezioni, dove abbiamo veramente sofferto sono state la città di Fes e la nottata trascorsa nel deserto.


Impostato il navigatore, direzione Rabat, abbiamo raggiunto il nostro primo Hotel, l'Hotel Kasbah des Ouadaias, in posizione ottimale, di fronte alla Kasbah des Oudaias e a due passi dal lungomare della città. Uno di loro ci ha accompagnato a parcheggiare l'auto nel parcheggio di fronte (20 MAD/1,80 € al giorno) e portato i bagagli in stanza. Hotel in stile marocchino, molto pulito e con personale gentilissimo. Abbiamo trascorso la nostra prima serata sul lungomare affollato della città, per una prima immersione nella vita quotidiana dei marocchini. Da subito uno spaccato di vita e un'atmosfera che colpisce. Da subito catapultati in una realtà così diversa dalla nostra, che qui sa già di Africa. Abbiamo cenato al LE DHOW, un bellissimo ristorante su un barcone ancorato al molo. Piuttosto lussuoso per la media del posto, cibo nella norma, ma ci ha permesso di godere di una bella birra fresca assaporando insieme l'odore dell'oceano, brindando alle vacanze iniziate.

Le meraviglie di Fes e il viaggio per Errachidia

sabato 8 luglio 2017

La prima gioia del mattino è una colazione da favola servita a bordo piscina nel patio del Riad. L'intera mattinata è ancora dedicata a Fes e alle sue meraviglie, volontariamente non incluse nel tour con guida. Chiedendo consiglio sugli spostamenti del mattino per limitare al massimo i tempi, il ragazzo del Riad si è offerto di venire con noi, evitando così i "fastidiosi disturbatori" di Fes (e non c'è stato verso di regalargli qualcosa, è stato incorruttibile nell'accettare qualsiasi forma di ringraziamento)

Abbiamo raggiunto a piedi la porta BAB JALOUD, il più famoso ingresso alla Medina, dalla quale si scorge il bel minareto della nostra destinazione, la MEDERSA BOU INANIA, una scuola coranica che ci è permesso visitare (ingresso 10 MAD/1 Euro). E' ancora presto e non c'è nessuno. La meraviglia del cortile e delle sue decorazioni ci lascia a bocca aperta. Attraversiamo un altro pezzo della Medina e lungo le mura cerchiamo un taxi che ci conduce dalla parte opposta per andare a visitare le più famose concerie della città: le CONCERIE DI CHOUWARA. Accediamo a una terrazza in cima a un negozio di pellami, come succede per qualsiasi altra terrazza, e restiamo qui per circa mezz'ora restando assolutamente rapiti da una scena che sembra uscire dalla macchina del tempo. Ci tengo a sottolineare che la visita alle concerie è gratuita e a sfatare il mito del rametto di menta sotto il naso per sopportare la puzza del luogo. C'è puzza, è vero, ma nulla di così atroce come solitamente viene raccontato. Altra piccola nota è da dedicare al negozio che vi ospiterà: è naturale che cercheranno di vendervi qualche cosa, mostrandovi orgogliosi i cinque piani di esposizione... ma con enorme gentilezza, tanti complimenti al loro lavoro e facendo leva sulla crisi che attanaglia l'Europa siamo riusciti a uscire senza spendere nemmeno un euro!
Dalla terrazza è possibile vedere le vasche dove le pelli inizialmente vengono sbiancate nella calce, poi lavate e successivamente tinte nelle vasche a colori naturali. E' incredibile osservare questi uomini che utilizzano lo stesso processo da secoli, immergendosi a gambe nude nelle vasche. Definirla bellezza sarebbe inappropriato per la fatica e le condizioni di vita che avete davanti agli occhi, ma rappresenta una diversità così forte che non potrà che lasciarvi ammaliati.

Riprendiamo un taxi per tornare al Riad, dove abbiamo ancora il tempo di un bagno in piscina e una doccia prima di lasciare a malincuore la nostra stanza dei sogni. Ci rimettiamo in viaggio, destinazione Errachidia, a 341 Km da Fes. Da qui l'autostrada non esiste più e appena lasciata la città, cominciamo a scoprire il vero Marocco, quello dei villaggi arroccati sui monti dell'Atlante e quello dei panorami mozzafiato che ci accompagnano per l'intero viaggio. Attraversiamo Mouzzer du Kandaar, Midelt e ancora più a sud le meravigliose Gole dello Ziz. Da qui scopriamo l'arte della pazienza, poiché la strada a corsia singola è percorsa da mezzi di ogni tipo... camion, carri, carretti, asini e persone a piedi. Così ci godiamo i panorami, osservando senza parole piccoli insediamenti dove il tempo si è fermato.
Raggiungiamo Errachidia che sono quasi le 19:00, ne approfittiamo per un bagno nella bella piscina del Riad, dove trascorriamo la serata con aperitivo e cena.


Le bellezze di Rabat e il primo assaggio di Fes

domenica 6 agosto 2017

Sono le 05:00 quando siamo svegliati dalla preghiera proveniente da un Minareto che sembra confinare con la nostra stanza e alle 8:00 siamo già sulla terrazza per una ricca colazione vista mare e con un bel panorama sulla Medina e le bellezze di Rabat.

Prima di lasciare l'hotel, andiamo a piedi a visitare la KASBAH DES OUDAIAS, prima attrazione imperdibile della Capitale. Entrando si ha l'idea di essere catapultati in un mondo ovattato e passato, di fare un salto nel tempo. Non c'è praticamente nessuno, ad eccezione di qualche anziano a passeggio e molti gatti che la popolano. Un dedalo di vicoli pitturati in bianco e blu, dove fanno bella mostra antichi portali. Dalla piazza si gode un bel panorama sulle immense spiagge di Rabat e della dirimpettaia Salé.Ritorniamo verso l'ingresso percorrendo altri vicoli, rapiti dalla pace del posto e da begli scorci fotografici (e ad essere estremamente sinceri anche dalla puzza non esattamente definita che si respira!)

Ripresi i bagagli e la macchina ci dirigiamo verso il complesso della TORRE DI HASSAN e del MAUSOLEO DI MOHAMMED V, situato in una bella zona residenziale. Sicuramente il luogo più bello della città. L'intera area è vigilata dalle guardie reali in alta uniforme e a cavallo. La Torre di Hassan è il simbolo stesso della città, si staglia alla fine di una mare di colonne rimaste a testimonianza dell'enorme moschea incompiuta. Di fronte alla torre c'è il Mausoleo di Mohammed V, perfetto esempio architettonico della dinastia Alawita, dove è sepolto il sovrano tanto amato. Bellissimo. Entrando all'interno e vedendo in basso la tomba del Re, il pensiero è andato a Les Invalides di Parigi e dal confronto immediato qui Napoleone ne esce perdente...

Torniamo in macchina e ci mettiamo in marcia in direzione di Fes, con 215 chilometri da percorrere per arrivare alla meta. Questo tratto è coperto interamente da autostrada, con aree di servizio attrezzate, pulite ed enormemente curate. Prima delle 13:00 siamo già a Fes, a ridosso della Medina, dove parcheggiamo nei pressi del nostro riad (20 MAD/1,80 € per 24 ore). Entrando al Palais Sheherazade ci sembra di entrare in paradiso... è un po' più caro della media, ma i 120 Euro a notte sono strameritati! Un lusso che in Europa non avremo potuto concederci. Posizionato ottimamente al confine della Medina, consente di essere raggiunto in auto e di parcheggiare comodamente.
Dopo approfondite ricerche sulla Medina di Fes e spinti dalla proibitiva temperatura di 48°, chiediamo al Riad una guida ufficiale per visitare le zone più complesse della Medina. Per circa 4 ore abbiamo speso 25 euro, con una guida ufficiale accreditata all'Ufficio del Turismo. Il consiglio è di non prenotarla in anticipo, costa di più, sarà sufficiente chiedere all'arrivo a Fes.

Alle 17:30, dopo esserci goduti i lussi del nostro riad, puntualissimi partiamo per il tour della Medina. Prima in taxi siamo saliti sulle colline circostanti, per avere uno sguardo d'insieme sulla città vecchia e sulla Medina più grande del Marocco e poi finalmente siamo all'interno...il primo commento è che la guida qui serve davvero. Soprattutto se non avete un'intera giornata in cui cercare il senso di orientamento in un labirinto che senso non ha. Non vediamo altri turisti, non ci sono negozi per turisti, ma una città che pullula di vita vera. L'impatto è forte, anche per chi come noi aveva già visitato altri paesi arabi. La Medina di Fes è difficile da descrivere...vi entra dentro, nel bene o nel male. La amerete o la odierete, ma non potrete dimenticare i suoni, i colori, gli odori. Vi entra dentro. Abbiamo girato per circa 3 ore, soffermandoci all'esterno della Moschea Karaouine, del Mausoleo di Moulay Idriss (entrambi non consentono l'accesso ai non musulmani, ma riuscirete a scattare qualche bella foto). Per quanto accreditata, anche la nostra guida ha i suoi amici e ci mostra una cooperativa in cui si produce olio di argan e un negozio di tessuti in cui si lavora la fibra dell'agave. Ci addentriamo ancora di più e andiamo a visitare le concerie più antiche della città, in un'area della Medina conosciuta come "scioccante". Sono le concerie di Moulay Abdellah. Lo spettacolo del sole che cala dietro i minareti e sulle vasche colorate ci regala una cartolina bellissima. Riprendiamo il cammino ed è già quasi notte quando rientriamo distrutti e soddisfatti al Riad.
Ceniamo al Palais Sheherazade, con Tajine e spiedini accompagnati da un buon vino di Meknes.