Giro delle città imperiali

località: marrakech, casablanca, rabat, meknes, fes, marrakech
stato: marocco (ma)

Data inizio viaggio: martedì 9 gennaio 2001
Data fine viaggio: martedì 16 gennaio 2001

Partiamo io e la mia amica Tiziana per il Marocco con una gita organizzata. Avremmo preferito un viaggio fai -da- te ma non ci piaceva molto l'idea di due donne sole e bionde in giro alla ventura per il Marocco. Ebbene sì, siamo state vinte da un forte (non so se sano ) pregiudizio verso il mondo islamico per questo abbiamo preferito un gregge di circa trenta italiani che forse ci rendeva un pò ....ovini ma tanto più sicuri! Arriviamo a Marrakech nel pomeriggio e veniamo portati in albergo. Subito la guida marocchina, una simpatica e intelligente ragazza che smentirà durante il viaggio molti nostri pregiudizi e luoghi comuni, ci illustra quale sarà il nostro itinerario: l'indomani mattina partenza subito per Casablanca, Rabat con pernottamento, gita a Volubilis, Meknes, Fes e ritorno a Marrakech dove staremo per due giorni per una visita.
Non starò a descrivere precisamente le tappe del viaggio perchè su questo sito c'è chi lo ha già fatto molto meglio di come potrei fare io e dato che le destinazioni sono le stesse, rimando a quelle descrizioni (ottime e circostanziate ) per i dettagli e le meraviglie dei vari posti visitati. Vorrei scrivere circa le impressioni che ho avuto da questo viaggio .
Casablanca: una città molto moderna, funzionale e molto simile alle nostre. L'unica cosa che la rende diversa è la bellissima moschea che si trova in riva al mare e che credo sia una delle più grandi del mondo musulmano.
Rabat: è la capitale, sede del regno ed una città che comincia a darvi l'idea di quella che sarà l'architettura che incontrerete nel viaggio. Interessante e fascinosa la medina, con tutte quelle stradine strette, le casette bianche e la rocca che è posta nella parte alta della città. Qui si trova anche la parte più vecchia ed interessante che se visitata in "gregge" non fa paura , ma da sole.....non mi sarei sentita così tranquilla. (Maledetti pregiudizi) L'albergo a Rabat è un 5 stelle e a parte le non rare prese elettriche penzolanti dai muri come strenne natalizie,e l'odore di muffa nella camera, lo si poteva definire un posto davvero lussuoso. Assaggiamo un meraviglioso the' alla menta che non troverò più neanche con la menta essiccata acquistata e cotta in Italia al ritorno. Non provateci, farete una ciofeca. Meglio berlo in Marocco, altrimenti fatevelo raccontare.
Meknes: bellissimo il mausoleo dedicato a Moulay Ismail e le scuderie.
VOLUBILIS: grande testimonianza della presenza dei Romani anche in Marocco. E' una grande costruzione che non ci aspetteremmo davvero di trovare in questa nazione! Viaggiare serve anche a acculturarsi. Durante il viaggio verso il nord mi meraviglio di vedere quanto verde ci sia intorno. Non ci aspetteremmo di trovare in Marocco tanti pascoli rigogliosi e verdissimi. A giudicare anche dalle numerose mandrie di bovini incontrate, avevamo la sensazione di essere in Svizzera d'estate e non a gennaio in nord Africa.Anche questo era un aspeto che non immaginavo ci fosse in Marocco.
Fes: città straordinaria. Le cose che più colpiscono: le stradine strettissime della medina, affollate di asinelli montati da contadini che continuano a gridare Belek! Belek! che dovrebbe permettere loro di farsi strada. Un'altra cosa questa volta però terribile, la visita alle concerie dove l'odore nauseabondo è assolutamente insignificante rispetto alle condizioni iglienico sanitarie nel quale lavorano i conciatori. Una vergogna a cielo aperto contro ogni più misero diritto umano. Invito i turisti che si recheranno là a vedere quanto lavoro ci sarebbe da fare per un qualsiasi sindacalista! In quella situazione però più che di diritto del lavoro, bisognerebbe parlare di diritti umani e civili di base. Forse vedere dal vivo certe realtà, si prende coscienza del fatto che nel mondo ogni uomo dovrebbe avere gli stessi diritti.....
Marrakech:la più affascinante e ammaliatrice. Quella città raccoglie il fulcro della magia che abbiamo respirato in tutto il viaggio. Sembra di essere i protagonisti di una di quelle favole sonore che andavano di moda quando ero una bambina e che iniziavano sempre con una canzoncina che diceva: - A mille c'è nè, di sentieri e di favole per te........-
CONCLUSIONI
Il Marocco è un paese affascinante e incantatore. Cucina fantastica (se aboliamo il cumino dalla tavola), pasticcini meravigliosi. Nell'Islam è uno dei più moderati ma ciò non toglie che quando andiamo a visitarlo dobbiamo portare il massimo rispetto per gli usi e i costumi. Certamente c'è ancora da fare molta strada per quanto riguarda i diritti del lavoro in alcuni posti, ma sono convinta che gli scambi culturali tra i popoli riescano con il tempo, a fare miracoli senza imporre niente a nessuno. Godetevi il Marocco

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