Tour in Marocco
località: rabat, fes, meknes, marrakech, ait ben haddou, ourzazate, erg chebbi
stato: marocco (ma)
Data inizio viaggio:
domenica 16 ottobre 2005
Data fine viaggio:
venerdì 28 ottobre 2005
Giunto in Marocco con bus di linea partito da Viareggio e diretto a Marrakech. In compagnia di Dorina siamo arrivati a Tangeri attraversando lo Srtretto di Gibilterra dalla spagnola Algeciras. Da qui con il solito bus a Marrakech dove abbiamo visitato la bella città murata ricca di moschee dal minareto a campanile, madrase, antichi palazzi imperiali.Il cuore di Marrakech è però tra la Piazza centrale dove si esibiscono giocolieri,mangiafuoco,cantastorie ecc.e il variopinto suk pullulante di gente e ricco di merce ed odori esotici. Dopo aver pernottato in un Hotel con patio interno e terrazza affacciata sulla Piazza centrale, il mattino seguente con un escursione organizzata in microbus abbiamo attraversato l'Alto Atlante dai maestosi paesaggi. Discesi dalle montagne abbiamo visitato Ait Benadou, caratteristico villaggio di case di fango dal colore ocra abbarbicate su una spoglia collina raggiungibile solo in groppa a un mulo che attraversa un fiume. Proseguendo il Tour abbiamo pranzato ad Orzauzate davanti alla sua kasba di terra rossastra e a poca distanza dagli studi holliwoodiani d'Africa. Nel pomeriggio risalendo la valle del Dades abbiamo dormito in una specie di chalette di montagna presso le omonime gole che si raggiungono con una strada che si inerpica tra villaggi circondati da palme e strane formazioni calcaree. Il mattino seguente alle più interessanti gole di Todra, uno stretto canyon presso il quale abbiamo pranzato.Abbiamo proseguito poi con i nostri compagni di escursione di diverse nazionalità attraversando zone sempre più deserte interrotte solo da qualche rado villaggio situato in verdeggianti oasi.La sera siamo giunti ad Erg Chebbi ovvero il deserto come te lo immagini fin da bambino: alte dune di sabbia dorata, accampamenti nomadi di tende e cammelli. Parcheggiato il microbus in una specie di campo base siamo saliti su cammelli che ci hanno condotto in un accampamento berbero. Gli "uomini blu" ci hanno offerto i prodotti della loro cucina, cantato qualche cantilena e fatto dormire nelle loro scomode tende.E' stato bello vedere nel deserto il tramonto, la notte stellata e, al rientro al campo base la mattina seguente, l'alba. Dal campo base siamo ripartiti in microbus alla volta di Marrakech. Durante il percorso a ritroso ci siamo fermati a Tinehir per assistere alla lavorazione dei tappeti e per visitare le piantagioni di questa oasi. Tornati a Marrachech per il pernotto, il giorno seguente in treno siamo andati a Rabat. La stazione è nella città moderna ma basta raggiungere la kasba e il suk per scoprire che anche la capitale del Marocco ha un'anima antica.Dopo aver ammirato l'Oceano dall'alto delle mura della fortezza siamo scesi sulle sponde del fiume per prendere una barchetta diretta nella città di fronte, Salè, antica residenza dei pirati. Tornati a Rabat per la visita del suk vi abbiamo pernottato.Il giorno dopo, ancora in treno visto che in Marocco è un mezzo pulito ed efficente, a Fes. Tra le città imperiali questa è la più bella, ha un enorme suk che occupa tutta una collina tra madrase, moschee e antiche fontane.Avendo fatto questo viaggio nei giorni di Ramadam rispettiamo le loro regole alimentari ma qui col calar del sole è grande festa: musica, giostre e libagioni.Il giorno dopo è la volta di Meknes che tra le città imperiali è la più ordinata, ha bei palazzi, porte antiche che si aprono sulle mura, verdi giardini che osserviamo su una carrozzella a cavallo.Basta però uscire dalle mura ed entrare nel suk per ritrovare il Marocco più vero. Non avendo ancora trovato il bus per il rientro a casa andiamo a Kenitra dove vive un marocchino conosciuto sul bus da Viareggio che lavora in Garfagnana.Gli telefoniamo dalla stazione e lui viene a prenderci. Passiamo a Kenitra tre giorni dormendo in hotel e mangiando con lui e i suoi familiari. Abbiamo così l'occasione di entrare in contatto con il Marocco più autentico. Oziamo tra le spiagge,il centro città, la periferia, il porto dei pescatori. Da Kenitra in bus torniamo in Italia con un diretto per Genova.
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