Incontro a sorpresa
località: port elizabeth, hermanus, cape town
stato: sud africa (za)
Data inizio viaggio:
sabato 9 agosto 1997
Data fine viaggio:
venerdì 15 agosto 1997
Dopo circa 12 mesi su di un isola equatoriale nel bel mezzo dell’atlantico, la voglia di vedere grandi spazi é immensa.
Appena giunti all’aeroporto di Johannesbourg ritiriamo la nostra auto prenotata via Internet e via di corsa nelle sterminate distese del Sudafrica. Sono giá le 15 ma la voglia di spazio ci rende quasi invisibili i 500 km che ci separano da Bloemfentein.
Qualche settimana prima ci siamo dati appuntamento con dei cari amici in un Hotel scelto a caso sulla guida in quel di Port Elisabeth, chissá se l’Hotel esiste veramente e chissá se i nostri cari amici sono riusciti a superare incolumi tutti gli imprevisti che ti si possono presentare durante un viaggio. Lo scopriremo domani, intanto ci attendono altri 700 km: bevuti come un bicchiere d’acqua. Le strade sudafricane impeccabili e praticamente senza traffico ti permettono anche questo. Alle 16.30 giungiamo a Port Elisabeth dopo aver visitato il Mtn Zebra Nat. Park. L’appuntamento é per le 18, cerchiamo l’Hotel, trovato!! Esiste per davvero!! Alla reception chiediamo informazioni relativamente ai nostri amici, sono arrivati!! Ah dimenticavo di dirvi che la sola a conoscenza del nostro arrivo era Anna, mentre Cesare era all’oscuro di tutto!! Alle 18.00 ci facciamo trovare come da accordi al bar dsell’Hotel, solo qualche minuto di ritardo e vediamo spuntare la famigliola, Cesare rimane letteralmente di stucco ed immobile per qualche secondo, non puá credere ad una casualitá di questo tipo un incontro fortuito a circa 10 000 km di distanza: è troppo! Comunque una grandissima e piacevole sorpresa. Il giorno successivo proseguiamo il viaggio insieme, per lo meno sino a Cape Town, percorrendo tutta la costa meridionale sull’oceano indiano. Nottata a Knysna e poi a Hermanus, le ultime balene si trovano ancora nella baia e ogni tanto si accostano agli scogli per grattarsi un pó.Il vento di Capo buona Speranza é indimenticabile, il commiato dagli amici e proseguiamo verso nord, Stellenboch, Chamonix (sembra di essere in Francia o in Svizzera) qualche fetta di strudel in localino stile tirolese, (ma dove siamo?) e poi sosta obbligatoria sulla strada dei vini con nottata a Paarl. Il giorno seguente dirigiamo decisi verso nord il Namaqualand e poi la frontiera con la Namibia. Il Fish River Canyon è la nostra prossima meta namibiana. L’incontro ravvicinato con l’otocione ormai all’imbrunire sará l’immagine che ci accompagnerá nei prossimi giorni.
Condividi questo articolo se ti è piaciuto...