Djerba e il Sahara in 4x4

stato: tunisia (tn)

Data inizio viaggio: sabato 3 luglio 1999
Data fine viaggio: sabato 17 luglio 1999


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1° giorno: In generale

sabato 3 luglio 1999

Milano - Djerba
Arrivo e trasferimento in hotel.

Chi si aspettava che la Tunisia fosse così bella? Una paese così vicino all'italia (poche centinaia di km dalla Sicilia), una delle destinazioni più economiche del mondo, ma un paese profondamente diverso dalla nostra cultura, con scenari naturali incredibili, un ottimo servizio alberghiero e la porta dello splendido e temuto deserto del Sahara.
Il tour in 4x4 permette di raggiungere località estremamente affascinanti, come l'oasi di Ksar Ghilane, dove si pernotta in un campo tendato in pieno deserto, circondati dalle gialle dune del Sahara e da un cielo stellato che forse non ho mai visto da nessun altra parte.
Certo bisogna un pò adattarsi: le tende beduine non sono un hotel a 5 stelle, non ci sono camere doppie e si dorme in 6, le brandine un pò scomode, le coperte pungono, i servizi sono in comune e maleodoranti, le valigie trovano posto solo sulla sabbia dietro alla brandina.
Ma la sensazione di trovarsi in un posto sperduto, di dormire con un piede nella fresca sabbia del deserto, di cenare con la carne di montone appena cotta sul fuoco e di ascoltare i canti berberi attorno ad un fuoco, ripagano totalmente di una notte passata senza le nostre comodità.
Le temperature in estate si avvicinano ai 40°, molto secchi e ben sopportabili, con la speranza di non incontrare la settimana di scirocco (circa una volta ogni 40-50 giorni), quando le temperature e l'innalzamento dell'umidità rendono la calura insopportabile.
Da non perdere l'escursione facoltativa a Douz: il tramonto sulle dune di sabbia del Sahara, a dorso di dromedario.
Per finire l'isola di Djerba: un clima perfetto anche in piena estate, sempre ventilata, spiagge bianche circondate da palme, acque calde e turchesi. L'unico neo le alghe, che spesso infestano il mare (almeno quello davanti al Palm Azur), che sono parecchio fastidiose.

2° giorno: Djerba - Ksar Ghilane

domenica 4 luglio 1999

Attraversando il ponte romano che collega il sud dell'isola alla terraferma si raggiungeranno Medenine e Metameur con visita delle "Ghorfas", gli antichi granai collettivi che caratterizzano la regione. Si prosegue addentrandosi nella regione degli Ksour, antiche fortificazioni berbere: sosta a Ksar Hallouf e Zamour.
Nel pomeriggio partenza per Ksar Haddada e visita del villaggio berbero di Chenini, arroccato sulle montagne (la salita, per quanto breve, è molto faticosa per via del caldo torrido, ma ne vale la pena).
Continuazione su pista per Ksar Ghilane, con visita della sorgente e dell'oasi. Possibilità di fare un bagno in una sorgente calda, a pochi passi dalle alte dune del deserto. Quindi passeggiata nelle dune in attesa del tramonto.
Cena e pernottamento in accampamento con sistemazione in tende berbere da 8/12 posti letto.

Il campo è assolutamente raggiungibile solo in 4x4 dopo diverse ore di piste nel deserto. E' composto da una zona dove si mangia in tavoli di legno sotto i tendoni, da una zona con i servizi igienici, e da diverse tende da 6-8 persone in stile beduino, ovvero alte nel mezzo e bassissime ai lati. Naturalmente il pavimento è fatto di finissima sabbia del deserto. La sensazione di dormire sulla brandina con un piede che accarrezza la fresca sabbia del deserto è una cosa indescrivibile.
Certo bisogna un pò adattarsi: le tende beduine non sono un hotel a 5 stelle, non ci sono camere doppie e si dorme con persone sconosciute, le brandine un pò scomode, le coperte pungono, i servizi sono in comune e maleodoranti, i bagagli trovano posto solo sulla sabbia dietro alla brandina.
Ma la sensazione di trovarsi in un posto sperduto, di dormire con un piede nella fresca sabbia del deserto, di cenare con la carne di montone appena cotta sul fuoco e di ascoltare i canti berberi attorno ad un fuoco, ripagano totalmente di una notte passata senza le nostre comodità.
Una volta raggiunto il campo ci si sistema nelle varie tende, con altre 4-6 persone che non si conoscono fino a quel momento, ma che diventeranno per forza di cose amici dopo l'esperienza. Il panorama è mozzafiato sulle alte e gialle dune del deserto, che verso sera, all'ora del tramonto, si tingono di rosso. Col buio inizia la grande festa beduina: la cena. Carni di montone cottte sul fuoco, minestre piccanti e gli immancabili datteri, che solo qui si possono assaporare nella loro vera essenza. Finita la cena, gli autisti delle jeep si trasformano in artisti del deserto, e danno vita a uno spettacolo semplice ma straordinario, con chitarre e tamburi che accompagnano i canti e i balli berberi attorno al fuoco ai quali anche tu sei invitato. Ma basta spostarsi di poche centinaia di metri per scoprire i veri silenzi, sdraiati sulla sabbia ad osservare una indimenticabile stellata che resterà unica nei miei ricordi.


3° giorno: Ksar Ghilane - Douz

lunedì 5 luglio 1999

Partenza alla volta di Douz, attraverso suggestivi paesaggi desertici. Nel pomeriggio visita alle Oasi di Nouail, Sabria e Zaafrane, con possibilità di passeggiata facoltativa a dorso di dromedario.
L'escursione in dromedario è d'obbligo, perché resterà uno dei momenti più affascinanti dell'intero viaggio; ci si addentra nel deserto vero, tra altissime dune di sabbia finissima circondate da rari palmeti; quindi si passeggia fino a raggiungere la cima di una duna per ammirare il tramonto: un'esperienza indimenticabile.

4° giorno: Douz - Tozeur

martedì 6 luglio 1999

Partenza da Douz alla volta di Nefta, costeggiando il lato meridionale dello Chott El Jerid, un enorme lago salato che emerge dal nulla in pieno deserto; l'effetto del sale asciugato dal sole dona all'acqua dei colori innaturali, dal viola all'azzurro. In questa zona, guardando all'orizzonte, si possono vedere i famosi "miraggi".

5° giorno: Tozeur

mercoledì 7 luglio 1999

Arrivo a Nefta, visita della città e della famosa "Corbeille", un vasto palmeto che si percorre in calesse, per ammirare le varie coltivazioni che si possono fare in un'oasi.
Ritorno a Tozeur e visita della Medina. Dopo cena, visita al museo etnografico "Dar Cherait".

6° giorno: Tozeur - Tamerza

giovedì 8 luglio 1999

Partenza per la tappa paesaggisticamente più affascinante della Tunisia: le oasi di montagna di Chebika, Tamerza e Mides, in un paesaggio insolito di sorgentie gole profonde con vista della "Grande Cascade". Dal Tamerza Palace, un hotel con una splendida vista sulla città antica di Tamerza, circondata da splendide montagne rocciose, una breve passeggiata porta alla scoperta delle sue rovine.

7° giorno: Tamerza - Djerba

venerdì 9 luglio 1999

Partenza alla volta di Matmata e visita della zona punteggiata dalle caratteristiche abitazioni troglodite scavate nella terra, set naturale del film "Guerre Stellari". Si visita l'interno di alcune abitazioni, dove la gente vive ancora; qui si può apprezzare il fresco degli interni delle case rispetto alla calura esterna.
Nel pomeriggio ritorno a Jerba con traghetto e sosta a Guellala, caratteristico villaggio noto per le sue ceramiche e Houmt Souk, capoluogo dell'isola.

8° - 14° giorno: Djerba - Hotel Palm Azur

sabato 10 luglio 1999

Uno dei migliori complessi di Djerba, apprezzabile per la qualità della cucina, per la struttura, per i servizi offerti ad un prezzo contenuto.
La spiaggia è molto bella, di sabbia bianca e circondata da palme; l'accesso al mare è un poco scomodo per la presenza di piccole rocce tra la sabbia; il mare, caldo e turchese, è infestato da parecchie alghe.
Sinceramente ho trovato migliore il mare presso la spiaggia principale dell'isola (dove sorgono i più numerosi alberghi), dove nel mare non erano presenti le alghe. Bisogna poi vedere se questa è una carattestica costante o se dettata dal periodo specifico in cui ho soggiornato.