La Tunisia di Daniele Somenzi

stato: tunisia (tn)

Data inizio viaggio: sabato 1 gennaio 2000
Data fine viaggio: sabato 1 gennaio 2000

Tunisia
Giovanni, che ha una agenzia viaggi, mi chiede se son disposto a giugno ad andare a Jerba in Tunisia per una settimana per dare supporto alla ragazza che accompagnava il gruppo, io accetto, cosi a Roma Fiumicino parto con una parte del mega gruppo di un'ottantina di persone che hanno vinto questo viaggio del tour operator ,going.
L'aereo è un boeing 727 della tunis air. a bordo c'è anche Orso maria guerrini ,attore italiano che si sta recando nel paese arabo con la sua troupe per girare alcune scene di un suo film, mi chiede anche se sono disposto a fare da comparsa qualche giorno dopo, io dico di si, ma poi non si fanno piu vivi.
Arriviamo all'aeroporto di Jerba, e qui scendiamo dall'aereo con la scaletta, e proprio lì sulla pista, ci sono tutte in fila le valigie di tutti i passeggieri. non esiste sdoganamento , passiamo senza nessun controllo, un bus ci porta in uno degli alberghi resort, il nostro si chiama Telemaque club resort.
Mi assegnano una stanza, Alla sera c'è l'animazione, la spiaggia non è il massimo, certo qui non siamo ai caraibi o meglio ancora alle maldive, ma per prendere il sole, va bene, io preferisco stare alla piscina.
Alla sera siamo tutti in un grande salone a mangiare, si mangia molto bene, poi in discoteca fino a tardi,
Quando all'indomani mi si chiede se preferisco restare per supporto li in albergo o andare a fare il tour delle oasi, chiaramente opto per il tour, io sono un'aquila che vola libera in cielo, e stare nel villaggio una settimana, non è da me,
Cosi il giorno dopo con 2 bus pieni, partiamo per l'imbarco al traghetto, si perche Jerba è un'isola. al piccolo porticciolo, i tunisini pescano pesci con le barche, una cosa che mi viene subito all'occhio,macinando km con i pullman, e passando nei paesini, è la mancanza assoluta di donne o comunque di homo sapiens del sesso femminile, sono tutte rinchiuse in casa mi si dice.
Arriviamo ai bordi delle dune di sabbia del deserto del sahara, e molti dei nostri fanno il giro con i cammelli, e io divertito filmo con la mia telecamera le scene, purtroppo però mi capita una cosa spiacevole, sento tra gli ingranaggi della mia telecamera, appoggiandoci l'orecchio, dei brutti cri-cri. un po di sabbia ha mandato in tilt gli ingaranaggi rompendola. Per la miseria dico, ma proprio ora? non poteva rompersi alla fine della vacanza? questa sabbia è cosi fine che sembra polvere.
A pranzo mangiamo tutti sotto le tende dei beduini a gambe incrociate, il tutto molto tunisino, peccato che il proprietario di queste tende non è un beduino ma un'italiano.
Le rose del deserto, sono su tutte le bancarelle del mini mercato che visitiamo, dove io compero un completo in miniatura di tazzine e con moka da caffe, e anche un cappello in pelle.. Quella notte dormiamo in un bel albergo ai bordi del deserto. Siamo circondati da palme da datteri.
Il giorno dopo visitiamo un'abitazione grotta, case scavate in vari buchi profondi nel terreno attualmente abitati da anziani tunisini, una cosa tipica del posto. Uno degli autisti alza una pietra e sotto un bello scorpione fa mostra di se, peccato che all'autista stanno antipatici, cosi in un secondo è diventato piatto come un foglio di carta. Ultima tappa ad un mercato, io nemmeno scendo dal bus, troppa la confusione.
A sera rientriamo a jerba e passo i rimanenti giorni in albergo, visto che fuori c'è il deserto e siamo isolati.
All'aeroporto, ancora ci imbarchiamo sull'aereo senza nessun controllo, se avevo una bomba a mano in tasca, no problem a portarla a bordo, robe da matti.
ciao

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