Zambia in selfdrive
località: lusaka, south lwangwa, north luangwa, kasanka, livingstone
stato: zambia (zm)
Data inizio viaggio:
venerdì 21 ottobre 2016
Data fine viaggio:
giovedì 10 novembre 2016
5200 km, 800 litri di benzina. Temperatura massima 48 gradi centigradi.
Monete:
Zambia: Kwacha zambiano 1 USD = 9,9 ZK
Malawi: Kwacha del Malawi 1 USD = 730 MK
Zimbabwe: in uso il Dollaro americano
Ethiopia: Bir 1 USD = 22 Bir
Ghana: Sedis 1 USD = 3,98 GHS
Top five: North Lwangwa National Park, Victoria Falls (Zimbabwe, South Luangwa National park, Lake Malawi Cap Mc Lear, il leopardo all’entrata del wildlife camp nel South Lwangwa.
Zambia e Malawi, anche se preparato un pó di corsa senza avere avuto il tempo sufficiente di documentarsi, una sbirciatina su internet aveva lasciato intendere che lo Zambia non era un Paese facile da visitare in selfdrive, inoltre la guida Bradt era anche un pó allarmista sulle condizioni delle strade e sulla possibilitá di affrontare alcuni itinerari con un solo mezzo. Abbiamo cosí raccolto di volta in volta lungo il percorso le informazioni necessarie sulle condizioni di transitabilitá delle strade e tutto sommato non abbiamo incontrato difficoltá e le strade si sono presentate in migliori condizioni del previsto. In ogni caso é un itinerario che non si deve affrontare con leggerezza e soprattutto si devono evitare rischi gratuiti in zone in cui il transito é limitato a 1 o 2 veicoli alla settimana. Indispensabile quindi avere un veicolo in ottime condizioni e assicurarsi delle condizioni di transitabilitá soprattutto nei guadi perché non é tanto simpatico rimanere infangati in acque infestate da coccodrilli.
21/10/16
Partenza da São Tomé volo TAP per Accra, pernottamento ad Accra Hotel airport view, 130 USD, nonostante fossimo solo in transito, ma dovendo uscire dall’aeroporto ci hanno richiesto il visto (50 USD a testa).
22/10/16
Volo con Ethiopian Accra – Addis Ababa e Addis – Lusaka arrivo a Lusakaalle 0h35 del 23/10, speravamo poco di riuscire a prendere la coincidenza ad Addis Abeba con il volo per Lusaka avendo meno di 30 minuti di tempo, ma il servizio della Ethiopian é molto efficiente e praticamente siamo passati da un’aereo all’altro senza nemmeno entrare in aeroporto, dubitavamo per i bagagli, ma a Lusaka gradita sorpresa: tutto arrivato regolarmente. All’una di notte prendiamo un taxi (30 USD) per il Cresta View Hotel (95 USD prenotato via booking)
1º giorno 23/10/16
Prima gironata a Lusaka per organizzare la logistica del viaggio ed attendere i nostri compagni di viaggio in arrivo dall’Italia, qualche spesa al centro commerciale di East Mall e Arcades, dove possiamo visitare il mercatino dell’artigianato che si tiene ogni domenica nel parcheggio del centro commerciale. Si trovano pezzi interessanti, soprattutto ebano, teak e mogano, i prezzi sono abbastamza abbordabili soprattutto dopo una buona contrattazione che é d’obbligo. A fine pomeriggio ci consegnano il fuoristrada, un Toyota surf, affittato da City Drive rent a car (175 USD al giorno), dotato di due tende sul tetto e tutta l’attrezzatura da campeggio, che occupa quasi completamente il portabagli, obbligandoci ad un esercizio di riduzione del nostro bagaglio che deve essere limitato al minimo indispensabile. L’auto é in buone condizioni con un motore 2800 cc a benzina e cambio automatico, dotata di un GPS che si rivelerá di grande utilitá visto che i cartelli stradali sono praticamenti inesistenti nello Zambia, soprattutto quando si viaggia in zone remote e dove sorprendentemente anche le piste minori sono mappate nel GPS. Aria condizionata obbligatoria per affrontare le temperature che oscillano dai 35 ai 40 con una punta massima di 48º. Pernottamento al Cresta golfview.
2º giorno 24/10/16
Lusaka – Kasanka National Park
Dopo la colazione al Cresta di Lusaka, breve sosta per l’acquisto di una cartina dello Zambia (centro commerciale Arcades) e si parte imboccando dal centro di Lusaka la Greath North Road. La periferia di Lusaka si estende per alcuni cilometri con un susseguirsi di mercati e di zone di servizi. Transitando da Kabwe, Kapiri Mposhi, sul confine con la RDC, dopo Serenje raggiungiamo la deviazione verso nord in direzione del lago Bangwelelu ed il Kasanka park, famoso per la migrazione dei pipistrelli fruttivori che a partire da metá ottobre migrano dalle foreste del vicino Congo Democraticoper alimentarsi dei frutti selvatici degli alberi della Mushito Forest che maturano in questo periodo, tutte le sere offrono uno spettacolo unico arrivando in gruppo nella piana e oscurando completamente il cielo. Allo Waza lodge ci dicono che é possibili vederli anche il mattino all’alba, quindi programmiamo una levataccia alle 4h00 per arrivare nella piana poco prima dell’alba. Pernottiamo al campsite Pontoon (25 USD a persona). a circa 10 minuti dallo Waza Lodge, ci preparano il fuoco e l’acqua calda per la doccia. Il campeggio é situato nelle prossimitá del letto del fiume e nelle pozze restanti si sentono echeggiare i primi ippopotami, come nel resto dei campeggi nello Zambia, non esistono recinzioni e gli animali selvatici frequentano regolarmente le zone di campeggio, qualche rumore improvviso nel buio piú totale ci fa sobbalzare, ma la notte procede tranquilla.
3º giorno, 25/10/16
Kasanka National Park a North Lwangwa National Park,
Sveglia prima dell’alba per l’avvistamento dei pipistrelli, la piana dove si possono vedere regolarmente si trova a circa 10 minuti dal campeggio, arrivati sul posto un ranger armato ci accompagna nella zona paludosa solcata dalle orme degli ippopotami, questi animali se avvicinati troppo in zona scoperta possono costituire un grave pericolo e questo giustifica la presenza del ranger armato. Purtroppo apprendiamo che lo spettacolo dello sciamare dei pipistrelli é visibile solo alla sera e quindi con un pó di delusione osserviamo qualche decina di pipistrelli che ritornano verso le zone in cui passano la giornata, ma niente a che vedere con la sciamatura dei circa 5 milioni di pipistrelli che sembrano essere presenti in questa zona. Ci consoliamo con una lauta colazione al Waza Lodge ben localizzato su una pozza d’acqua piena di ippopotami e coccodrilli. Per il resto il Kasanka non offre la possibilitá di vedere molti altri animali tranne qualche impala e altre antilopi, il parco é caratterizzato da una boscaglia abbastanza densa di miombo (Brachystegia).
Continuiamo il nostro viaggio verso nord a Mpika pranziamo e al mercatino locale troviamo le larve di caterpillar fritte, a quanto sembra una prelibatezza locale, li assaggio e non sono male, simili ai gamberetti ma molto piu salati e saporiti. Cerchiamo di informarci sulle condizioni delle strade che attraversano il North Lwangwa NP, riusciamo con fortuna a contattare George, uno dei responsabili della gestione del Natwange ommunity Camp che ci assicura della transitabilitá delle strade in tutta la zona non essendo ancora iniziate le piogge e essendo tutti i fiumi ancora completamenti asciutti. L’unico guado sará quello del fiume Lwangwa che puo essere affrontato a Chifunda o a Chiweza. Qualche km dopo Mpika prendiamo quindi la deviazione a destra (non riportata nelle mappe del Tomtom) e iniziamo la pista in terra (circa 90 km) che ci porterá sino all’entrata del parco nelle prossimitá del villaggio di Natwange.
Il Natwange Community camp site (15 USD a persona) é situato 500 metri circa dopo l’entrata del Parco sulle rive di un fiume, anche qui ci preparano l’acqua calda ed il consueto fuoco. Il camp é estemamente basico, ma la temperatura notturna ottima, risveglio con un concerto di canti d’uccello.
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mercoledì 26 ottobre 2016
4º giorno 26/10/16
Natwange, North Lwangwa NP a Chifunda NLNP, community camp 15 USD a persona
Ci inoltriamo nel North Lwangwa NP (4634 km²), uno dei parchi considerati tra I piu selvaggi d’Africa, in effetti il Parco si trova in una zona molto remota e poco visitata, inoltre una buona parte del Parco non é visitabile. Dall’altipiano scendiamo nella scarpata della Rift Valley, la temperatura aumenta consderevolmente e raggiungiamo i 39 gradi, alcune aree sono infestate dalla mosca Tse-tse e in molte zone hanno installato bandiere blu e nere inzuppate di permetrina, che attirando le mosche con il colore scuro ne provocano poi la morte. La strada attraversa numerosi corsi d’acqua che sono completamente secchi in questo periodo, ma lascia intendere le difficltá che si possono trovare dopo le prime piogge. Il paesaggio é molto bello ma estremamete secco e con diversi incendi boschivi, l’annata é stata particolarmente secca ed il verde praticamente scomparso, le pozze completamente prosciugate e gli animali ritirati tutti nelle prossimitá del fiume Lwangwa nella parte orientale del parco. Nell’intera giornata non incontriamo nessun veicolo, avvicinandoci al fiume Lwangwa gli animali si fanno piu numerosi, i primi elefanti, vari gruppi di antilopi, facoceri, ippopotami e coccodrilli. Raggiungiamo il guado di Chiweza in una zona molto remota e senza nessuna presenza umana, nel fiume, dopo una zona di sabbia é rimasto ancora un tratto molto fangoso. Essendo con un solo veicolo non arrischiamo a guadare e preferiamo dirigerci al guado di Chifunda circa 40 km piu a nord e situato presso l’omonimo campsite, qui in caso di problemi possiamo contare con l’appoggio di qualcuno. A Chifunda dovrebbe funzionare in teoria una chiatta per il passaggio dei veicoli, ma probabilmente per il livello molto basso del fiume la chiatta é inoperante e l’unica soluzione é il guado. Scendendo nel letto del fiume scendo a verificare le condizioni del guado, un’enorme Kudu ci osserva a pochi metri, dopo circa un centinaio di metri di sabbia con diversi segni di insabbiamento di altri veicoli si raggiunge il fiume che ha comunque una profonditá ridotta, inneschiamo le 4 ruote ridotte e passiamo senza problemi sia nel tratto sabbioso sia nel fiume. Ci accampiamo nei pressi del guado nel camp comunitario di Chifunda, anche questo molto basico e con l’acqua aspirata direttamente dal fiume Lwangwa. In questi camps non si trova assolutamente nulla e bisogna quindi essere completamenti autonomi per quanto riguarda cibo e bevande, nel camp si aggirano molti babbuini quindi dobbiamo fare attenione a non lasciare il cibo a loro portata.
5º giorno 27/10/16
Chifunda a Mfwue South Lwangwa National Park,
Lasciamo il camp site al guado di prima mattina, il ritmo qui é scandito dal sole che in questo periodo si alza alle 5 e tramonta verso le 18.00. Continuiamo sulla pista in terra che si allontana dal fiume ed inizia ad attraversare una serie di villaggi costituiti da poche capanne in fango e paglia con i rispettivi granai, qui la lamiera non à ancora arrivata e nemmeno i segni del commercio, nessun negozio, solo alcune biciclette e qualche incontro con agricoltori che si recano nei campi, sono zone molto remote e dove il tempo sembra si sia fermato. Attrversiamo il Luambe NP e nelle vicinanze del villaggio di Yakobe incrociamo il primo veicolo dopo due giorni di viaggio. Arriviamo cosí all’entrata del settore est del Parco South Lwangwa (Nsefu sector). Le prime giraffe, molti erbivori (vari tipi di antilopi, zebre gnu), in una pozza di acqua ricca in minerali, troviamo un numeroso gruppo di gru coronate, i facoceri non mancano mai e corrono con il codino in aria appena si avvicina qualcuno. L’attraversata del North Lwangwa ed il percorso sulla pista dal North al South Lwngwa ci costa 4 supporti del portapacchi e raggiungiamo Kakumbi e la strada afaltata dopo 3 giorni di piste con i soli due supporti anteriori. Troviamo un meccanico che pur non avendo i pezzi da sostituire ci prepara 4 nuovi supporti con una lamiera di 3 mm, molto migliori degli originali. Un’altra conferma che in Africa pur con la mancanza di mezzi si trova sempre una soluzione. Ci sistemiamo in 2 chalet al Track and trail lodge (55 USD a persona). Al nostro arrivo al Track and trail, impossibile raggiungere la reception perché un gruppo di elefanti stava mangiando nel giardino a lato della stessa. In questi camp non si deve lasciare nessun cibo in auto o nei bungalows, soprattutto frutti perché l’olfatto estremamente sensibile degli elefanti li identificherebbe con spiacevoli conseguenze per il veicolo o per la camera. La sera si deve verificare bene con la torcia la presenza di animali e si viene scoratti dai guardiani in tutti gli spostamenti.
6º giorno 28/10/16
Visita a South Lwangwa National Park,
Giornata dedicata alla visita del Parco che si estende per oltre 9000 km². Iniziamo la visita nel settore a sud di Mfwe lungo il Lwangwa River, in questa zona si concentra il maggior numero di animali. Molti impala, kudu, waterbuck, facoceri, ippopotami e coccodrille,sul letto del fiume un gruppo di leoni. Risalendo dal letto del fiume sulla sponda rimaniamo con la ruota posteriore sinistra bloccata in una buca non vista e con l’anteriore destra sollevata dal terreno a pochi passi dai leoni. Come fare? Riusciamo a sbloccarci grazie all’intervento di un ranger che scendendo guardingo dalla sua auto riesce ad attacare una fune ed a trainarci fuori. Una volta a distanza di sicurezza dai leoni sganciamo la fune e proseguiamo il giro. La temperatura ´abbastanza elevata e viaggiamo sempre tra 1 38º e i 41º. Nel pomeriggio incontro con un leopardo proprio a pochi passi, si alza tranquillo e passando dietro la nostra auto si allontana.
Notte al Track and trail lodge
sabato 29 ottobre 2016
7º giorno 29/10/16
Visita a South Lwangwa National Park, Wildlife campsite , 15 USD a persona
Di nuovo una giornata di visita al South Lwangwa, questa volta ci inoltriamo ancora di piú nella zona sud del parco dove dopo vari incontri ravvicinati con gli elefanti ci troviamo nel bel mezzo di una mandria di bufali. Sosta al lodge xxxxxxxxxxxxxxxxx dove misuriamo la temperatura massima di questi giorni 48º. Ritorno passando nel settore nord per il tramonto. Giá con il buio raggiungiamo il Wildlife camp, pochi metri prima dell’entrata di nuovo un incontro con un leopardo sul ciglio della strada che si dirige a bere nella pozza d’acqua a lato del camp. Tuoni in lontananza e alcune gocce annunciano l’imminente arrivo delle piogge. Dopo aver montato le tende, un barrito a pochi metri ci fa sobbalzare e c’é chi salta velocemente in auto, un gruppo di leefanti sta passando a pochi metri da noi nel bel mezzo del camp. Il Wildlife campé probabilment una delle migliori soluzioni per campeggiare nella zona di Mfwe, situata a circa 6 km dalla strada principale in un ansa del fiume é spesso frequentato da animali ed é facile scorgere leoni che si abbeverano nelle pozze circostanti.
8º giorno, 30/10/16
Da Wildlife NP a Lilongwe
Lasciamo Mfwe ed il South Lwangwa NP in direzione Malawi. Dopo circa un’ora e mezza raggiungiamo Chipata e subito dopo il confine. Le pratiche doganali ci prendono 40 minuti circa ed entriamo in Malawi, un temporale si profila all’orizzonte e prima di raggiungere Lilongwe siamo nel bek mezzo di una prima scrosciata di pioggia. A Lilongwe campeggiamo al Woodland camp site (10 USD a testa) dove c’e anche un ristorante con specialitá della cucina indiana.
9º giorno 31/10/16
Lilongwe a Liwonde, Mvuu lodge camp site
Lasciamo Lilongwe e ci dirigiamo verso il Liwonde NP, arriviamo nel primo pomeriggio e dopo una prima visita raggiungiamo il Mvuu Lodge camp site, situato a circa 30 km dalla porta di entrata. Lungo il percorso due grosse mandrie di bufali, elefanti e antilopi. Il camp é situato in riva al fiume e anche qui gli elefanti non si fanno attendere, la sera passano a pochi metri dalla nostre tende e rimaniamo un pó apprensivi avendo scordato in auto un sacchetto di manghi e banane. Dopo aver abbattuto la recinzione che separa la piscina se ne vanno tranquillamente.
10º giorno 1/11/16
Liwonde
All’alba abbiamo organizzato un safari in barca sul fiume Shire, un emissario del lago Malawi che si butta nello Zambesi. Molti ippopotami, coccodrilli, elefanti e antilopi. Vediamo per la prima volta un Elan e le antilopi delle sabbie. Nel pomeriggio completiamo la visita nella parte nord del parco con una serie di incontri ravvicinati con gruppi di elefanti.
Notte al Mvuu Lodge camp site anche questa volta in compagnia degli elefanti e facoceri.
11º giorno 2/11/16
Liwonde a Cap McLear, Chembe lodge campsite, cena al lodge Cap Mc Lear
Partiamo da Liwonde con destino il lago Malawi e una prima sosta a Cap Mc Lear. Un villaggio dall’atmosfera rilassata situato sulla punta del promontorio che si addentra nel lago Malawi. Pranzo al Banapaya in un ambiente Rasta e campeggio al Chembe lodge camp site. La sera si solleva un forte vento da est che ci costringe a rinforzare gli ancoraggi delle tende.
12º giorno 3/11/16
Da Cap Mc Lear a Nkhotakhota
Il mattino escursione in barca all’isola di Thumbi, con il Mama Afrika un piccolo catamarano a vela. Le acque del lago sono cristalline ma il rischio di Bilarziosi che esiste in tutto il lago Malawi e soprattutto nella zona di Cap Mc Lear ci fa desistere dalle velleitá di immergerci. Nelle prossimitá dell’isola di Thumbi che si trova nel Parco nazionale del lago Malawi riusciamo comunque a vedere diversi ciclidi dagli svariati colori. Questi pesci d’acqua dolce sono spesso ricercati per gli acquari. Al rientro prosegyuiamo verso il nord del lago e raggiungamo Nkhota Khota, dove alloggiamo presso il Pottery Lodge, qualche km a sud. Una spiaggia magnifica di sabbia fine e bianca e un ambiente molto rilassante. Nel lodge funziona una fabbrica di ceramica e la maggior parte degli utensili e degli arredamenti sono realizzati in ceramica prodotta sul posto. Nkhotakhota Pottery Lodge, 15 usd a testa x camp.
13º giorno 4/11/16
NkhotaKhota a Livingstonia, Mushroom farm
Dopo una lauta colazione al Pottery Lodge con marmellate e pane fatto in casa proseguiamo il nostro percorso lungo le rive del Lago Malawi, breve sosta a Nkhata Bay con visita al mercato locale e poi attraverso Mzusu raggiungiamo il villaggio di xxxxxxxx e la deviazionew per Livingstonia, una strada tortuosa di 15 km si inerpica sulle partei verticali della falesia della valle del Rift con viste spettacolari sul sottostante Lago Malawi, raggiungiamo la Mushroom farm qualche chilometro prima di Livingstonia dove una coppia di californiani ha aperto una farm dedicata alla permacultura ed un camp per back paper, la farm sostiene una serie di progetti comunitari e tutto é basato sulla sostenibilitá, latrine di tipo vietnamita per il riutilizzo degli escrementi per il compost, energia solare, riutilizzo delle acque di scarico. Tre simpatici cagnoloni tengono lontani i babbuini che arranpicandosi sulla falesia tentano di invadere la zona del campeggio. La vista dalle tende e dalle piazzole é spettacolare anche se purtroppo una coltre di foschia non permette di vedere tutta l’immensitá del lago. Cena vegetariana al mushroom.
14º giorno 5/11/16
Livinstognia a Luwawa (Viphia plateau)
Purtroppo il tempo che inizia ad essere corto non ci permette una visita al vicino parco montano di Nyika. Una visita alle Cascate Manchewe all’entrata di Livingstonia costituite da due bracci che precipitano in un baratro di 125 metri nella sottostante Valle del Rift, che sono le piu alte del Malawi. Visita a Livingstonia con le sue case stile vittoriano qui costruite dai missionari presbiteriani intorno al 1870 dando origine alla prima missione sul lago Malawi a cui diedero il nome di Livingstonia in onore del famos esploratore che qualche anno prima aveva per primo percorso queste zone. Proseguiamo sulla pista in terra in direzione di Rumphi, lunghi tratti in fez fez ci avvolgono in una nuvola di polvere, la strada comunque in corso di riabilitazione, nonostante piu lunga dell’altra é senz’altro in migliori condizioni e snodandosi sulle creste scende gradualmente a valle in una zona dedicata alla coltivazione del tabacco. Dopo Mzusu risaliamo sul Viphia Plateau una enorme foresta artificiale di pini che purtroppo per vaste zone é completamente devastata dagli incendi. Lungo il percorso sono ancora numerosi gli incendi in corso. Prendiamo quindi la deviazione a sinistra per il Luwawa Forest Lodge, situato pochi km dopo il villaggio di Luwawa su una pista polverosa a circa 10 km dalla strada principale. La vicina diga e annesso laghetto rendono la zona lussureggiante. Il lodge stile country offre piatti a base di prodotti locali molto ben confezionati.
15º giorno 6/11/16
Da Luwawa a Lusaka.
Ci attende una grande tappa di trasferimento per avvicinarci alle victoria Falls meta finale del nostro viaggio, Percorriamo cosí 880 km per una sosta notturna a Lusaka al Pioneer lodge campo tendato 80 USD a tenda. Situato ad una quindicina di km da Lusaka al termine di 6 km di pista polverosa il Pioneer da l’impressione di un camp in piena boscaglia, facendo dimenticare di essere nelle prossimitá di una grande cittá, situato inoltre a pochi chilometri dall’aeroporto é un’ottima soluzione per una prima o ultima notte.
lunedì 7 novembre 2016
16º giorno 7/11/16
Lusaka a Livingston, Victoria Falls 550 km,
Altra grande tappa di trasferenza. Arriviamo a Livingstone verso le 15h30 ancora in tempo per una visita alle cascate Vittoria dal versante zambiano, in questo settore c’é pochissima acqua e questo ci permettte di inotrarci a piedi sino sull’orlo delle cascate e di avvicinarci all’isola di Livingstone, impensabile quando la portata é al suomapice. Cena e notte al Victoria Falls Water front, con una quantitá indescrivibile di zanzare. L’entrata al parco dal versante zambiano costa 20 USD a testa
17º giorno 8/11/16
Di buon mattino smontiamo le tende e ci avviciniamo alla frontiera, parcheggiamo l’auto ll’ingresso del parco versante Zambia e proseguiamo a piedi verso la frontiera, il tempo di riempire i formulari di forntiera e passiamo sul ponte sullo Zambesi che segna il confine tra Zambia e Zimbabwe con una magnifica vista sulle gole sottostanti sul cui fondo corre lo Zambesi. Dopo il ponte formalitá di frontiera dello Zimbabwe dove dobbiamo pagare il visto d’entrata (30 USD). L’entrata al sito delle Cascate Vittoria é solo 200 metri dopo la dogana ed iniziamo la visita alle cascate Vittoria dal versante Zimbabwe, entrata 30 USD. Dopo la colazione al caffé delle cascate percorso a ritroso tra le due frontiere, recuperiamo l’auto e trasferimento a Lusaka Pioneer lodge
18º giorno 9/11/16
Dopo la colazione al Pioneer Lodge visitiamo il mercato artigianale di Lusaka, pranzo al Rapsody Arcades centre, e dopo aver accompagnato i nostr compagni di viaggio all’aeroporto ritorniamo per la consegna dell’auto e per la notte al Cresta Golfview.
19º giorno 10/11/16
Volo per Addis Ababa, notte all’Hotel Nazra
20º giorno 11/11/16
Volo Addis Ababa ad Accra, di nuovo il visto di entrata (50 USD), visita al mercato artigianale dove acquistiamo 2 tavolini con intarsi metallici. Notte al Novotel.
21º giorno 12/11/16
Volo Accra a São Tomé