Victoria Falls
località: victoria falls
stato: zimbabwe (zw)
Data inizio viaggio:
martedì 14 maggio 1996
Data fine viaggio:
sabato 18 maggio 1996
Giunti in Zimbabwe come principale tappa di un Tour in Africa Australe insieme ad un amico. Arrivati con un volo South Africa Airlines da Johannesburg (Repubblica Sudafricana). Lo Zimbebwe è dopo la Somalia uno dei due Stati più fallimentari del Mondo, un tempo era prospero e considerato la Svizzera dell'Africa ma da quando il Presidente Mugabe con un Apartheid all'inverso ha espropriato i terreni agricoli ai bianchi, i neri non sono stati in grado di conservarne la produttività. In seguito a questo il Paese è andato in default e la valuta locale si è svalutata a tal punto che il Governo è stato costretto a sostituirla con il Dollaro Statunitense. Chiusa la Zecca di Stato attualmente circolano le banconote americane e le monete sudafricane.
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Crociera sullo Zambesi
martedì 14 maggio 1996
Dopo le brevi formalità doganali nel piccolo Aeroporto ubicato a una ventina di minuti da Victoria Falls, trovavamo ad accoglierci un tassista con tanto di cartello con i nostri nomi. Ci trasferivamo al The Villa Victoria, un affitta camere dove abbiamo prenotato quattro pernotti, trasferimenti da e per l'aeroporto e tour nei dintorni. La camera è ubicata in una villetta circondata da giardino dove abbiamo a disposizione una cucina attrezzata (frigorifero, tostapane, forno a micro onde ecc.), un soggiorno dove mangiare e vedere la televisione satellitare e una cassaforte. All'esterno ci sono una piccola piscina, un gazebo e il barbecue che non utilizzeremo. I proprietari di origine europea sono gentili e ospitali anche se sono presenti solo in orario di ufficio. L'alloggio è ubicato su una strada secondaria non molto lontano dal centro che si raggiunge con una passeggiata di 10 minuti o con tre USD di corsa in taxi. Al The Villa Victoria gli unici altri ospiti sono una coppia di Livorno che in serata si unisce a noi per una breve crociera sullo Zambesi, uno dei più lunghi e famosi fiumi africani. Con un taxi ci portano fino all'imbarcadero da dove saliamo su una chiatta a motore. Ci portano prima in prossimità dell'inizio delle rapide che precedono le Cascate Vittoria di cui si distingue chiaramente la nebulizzazione, poi in senso opposto solchiamo le calme acque in attesa del tramonto. Avvistiamo un piccolo gruppo di ippopotami che osserviamo da vicini mentre comodamente seduti ad un tavolo ci vengono offerti bibite, pop corn e una serie di antipasti. Dopo il tramonto sullo Zambesi torniamo all'imbarcadero e ci facciamo condurre dal taxi nel piccolo centro di Victoria Falls. Un tempo qui c'erano molti più turisti ma i disordini e la crisi economica degli ultimi anni hanno fatto si che i viaggiatori diretti alle Cascate preferissero soggiornare nella dirimpettaia Livingstone sul lato dello Zambia. Il piccolo centro è buio e scarno, vi si trovano diversi Tour operatores, un supermercato, il parcheggio dei Taxi, un Fast Food e un Internet Point che con la sua modernità stona quasi con il resto delle strutture del paese. Nel supermercato acquistiamo pane da tostare e marmellata per la colazione di domani poi con un taxi torniamo al The Villa Victoria per il pernotto.
Le Cascate Vittoria
mercoledì 15 maggio 1996
Il giorno successivo, in compagnia della coppia livornese, dopo una discreta camminata raggiungevamo il Victoria Falls National Park per vedere finalmente le celebri Cascate. Siamo nel periodo di maggiore portata d'acqua dello Zambesi, un milione di litri al secondo si precipita nella gola sottostante dopo un salto di circa cento metri nebulizzando nell'aria una grossa nuvola. Percorrendo i sentieri nel Parco ci bagnamo come sotto a un diluvio, la pioggia della nebulizzazione è talmente forte che riesce a penetrare nonostante gli impermeabili che abbiamo indossato. Siamo fradici e riusciamo a vedere le cascate solo a tratti, la nebulizzazione è più forte di un banco di nebbia in Val Padana e per di più piove a dirotto su di noi. Nonostante il disagio e la scarsa visibilità raggiungiamo dopo un primo tentativo fallito il Danger Point dove però non si vede proprio niente. Andiamo anche in prossimità del Victoria Falls Bridge che da qui però si può solo osservare senza raggiungerlo. Tornati all'ingresso del Parco ci spogliamo dei nostri indumenti bagnati e li mettiamo ad asciugare sui rami di un albero. Qui apprendiamo da un custode che è possibile attraversare il ponte con un permesso speciale rilasciato alla frontiera per raggiungere la sponda dello Zambia. Usciti dal Parco attraversiamo il posto di confine dello Zimbabwe dove ci viene rilasciato un talloncino che ci consentirà di attraversare il Victoria Falls Bridge a metà del quale si trova il cartello che dà il benvenuto in Zambia (vedi itinerario relativo). Al rientro dallo Zambia ci viene consegnato un talloncino d'uscita. Con una passeggiata andiamo al famoso Victoria Falls Hotel, lussuosa struttura in stile vittoriano la cui terrazza si affaccia su un curatissimo prato all'inglese al di là del quale si vede il profilo del ponte e la possente nube delle cascate. Nel giardino dell'Hotel si aggirano indisturbati due facoceri. Attraversata la linea ferroviaria presso la vecchia stazione dei treni andiamo in centro per comprare al supermercato qualcosa per il mattino successivo. Qui i nostri amici di Livorno ci lasciano per rientrare al The Villa Victoria mentre noi ceniamo al Fast Food con pizza e pollo fritto. Dopo la cena torniamo in taxi all'alloggio per il pernotto.
Cena al Boma
giovedì 16 maggio 1996
Ci svegliamo presto, facciamo una veloce colazione e iniziamo il Chobe Day Trip, tour all inclusive acquistato al nostro arrivo dai proprietari dell'alloggio. Con un elegante taxi raggiungiamo il posto di confine a Kazungula, località su cui si affacciano quattro Stati: Zimbabwe, Botswana, Zambia e Namibia. Qui si trova anche la confluenza del fiume Chobe nello Zambesi. Alla dogana ci fanno riempire un modulo di uscita dal Paese e incontriamo il Tour Operatore del Botswana che ci porterà a Kasane (vedi itinerario relativo). Dopo la visita al Chobe National Park nel tardo pomeriggio, dopo aver compilato un ulteriore modulo, rientriamo in Zimbabwe. Al posto di frontiera ci attende lo stesso tassista di questa mattina che in circa un ora ci riaccompagna al nostro alloggio. In serata andiamo a piedi nel centro di Victoria Falls e da qui in taxi al Ristorante Boma presso il Victoria Falls Lodge. Il Boma, come il Carnivore di Nairobi, è celebre tra i viaggiatori per la carne esotica offerta a volontà a buffet. L'ambiente è tipicamente africano, o per lo meno come gli occidentali immaginano o idealizzano l'Africa. All'ingresso ci fanno indossare una specie di tunica colorata e ci viene pitturata una guancia con dei segni blu. Nel grande tukul di legno dove ceniamo un gruppo folkloristico danza al ritmo dei tamburi. Assaggiamo coda di coccodrillo, carne di facocero e numerose altre specialità. La serata si chiude con un estemporaneo concerto di percussioni a cui tutti i commensali forniti di tamburo sono invitati a partecipare. Al termine della cena con il microbus del Boma percorriamo le poche centinaia di metri che ci separano dal Lodge vero e proprio dove entriamo per dare un'occhiata. Anche qui tutto è in stile safari africano. Con il microbus del Lodge torniamo nel centro di Victoria Falls e da qui in taxi al nostro alloggio per il pernotto.
Giornata di relax.
venerdì 17 maggio 1996
Il giorno seguente non abbiamo impegni per cui cerchiamo di viverlo in modo abbastanza rilassato. Ci svegliamo tardi, facciamo colazione e a piedi attraversiamo il Victoria Falls Bridge recandoci in Zambia ma senza attraversare il Posto di frontiera zambiano (vedi itinerario relativo). Rientrati in Zinbabwe prendiamo un taxi nei pressi della Frontiera e ci facciamo poprtare prima al Big Tree, un enorme baobab, poi sul lungofiume presso le rapide che precedono le cascate. Sulla strada avvistiamo un gruppo di grossi elefanti. Nel centro di Victoria Falls ceniamo al Fast Food poi in taxi torniamo all'alloggio. Da quando sono partiti i livornesi la camera attigua alla nostra è occupata da un viaggiatore anglosassone. Guardiamo un po di televisione poi ci ritiriamo per dormire.
Lasciamo lo Zimbabwe.
sabato 18 maggio 1996
Al risveglio prepariamo i bagagli, facciamo colazione con fette tostate e marmellata acquistati al supermercato e andiamo alla recepcion a saldare il conto. Con il taxi raggiungiamo il piccolo aeroporto e dopo aver effettuato le procedure doganali prendiamo il volo South Africa Airlines per Johannesburg (Repubblica Sudafricana).