La mia Giamaica
località: negril, ocho rios
stato: giamaica (jm)
Data inizio viaggio:
venerdì 30 dicembre 2005
Data fine viaggio:
sabato 7 gennaio 2006
Partenza da Malpensa per Montego Bay; il volo Neos parte con circa un’ora di ritardo; era previsto uno scalo a Varadero, ma teoricamente noi non dovevamo nemmeno scendere dall’aereo; invece, arrivati a Varadero verso le 2.00 di notte, siamo ripartiti per Montego Bay soltanto alle ore 20.00 del giorno dopo, dopo aver trascorso ben 7 ore in aeroporto senza capirne il motivo……….se proprio vogliamo trovare il lato positivo della cosa…..è che in mattinata siamo stati trasferiti all’Arenas Doradas (un all inclusive 4 o 5 stelle, molto carino) e abbiamo avuto la possibilità di trascorrere un’intera giornata, sicuramente inaspettata, sulla bianchissima spiaggia di Varadero!
In serata riusciamo finalmente a raggiungere la Giamaica: mi è piaciuta ogni giorno sempre di più, man mano che il tempo trascorre riesci a cogliere sempre più lo spirito di questa fantastica isola; il mare è stupendo, ma la Giamaica non è fatta solo di mare, bisogna viverla, vedere le mille sfaccettature che la compongono, la natura incontaminata, le sue cascate immerse nel verde, il modo di vivere dei suoi abitanti; non basta assolutamente una settimana per fare tutto questo e l’ideale sarebbe affittare un’auto e girarsela in autonomia.
Premetto che io non sono una fanatica dell’all inclusive, ma vorrei spendere due parole a favore del Point Village, a Negril, un villaggio molto informale, tra la Seven Mile e la Bloody Bay, formato da tutti appartamentini disseminati in un giardino molto bello; l’aspetto che sicuramente ho apprezzato di più di questo all inclusive è stata la possibilità di avere succhi di frutta e cocktail di vario genere a tutte le ore del giorno, che con quel caldo che fa là sono “vitali”!!! Ha due spiagge private, di cui una affiancata dalla spiaggia nudisti dell’hotel di fianco, l’Hedonism, e una piccola baia più rocciosa, con una grotta, dove è molto carino fare snorkeling (anche se di pesci non è che ce ne siano proprio tanti); inoltre di fronte c’è una piccola isoletta, carinissima, dove i pescatori locali ti portano a mangiare le aragoste appena pescate e cotte alla brace (per i più pigri, come noi, ordinandola la mattina, te la portano addirittura in spiaggia calda calda: 4 aragoste 10$!!); fare l’aperitivo prima di pranzo con aragosta e succhi di frutta locali (la pina colada è da urlo!!!) sotto il sole dei Caraibi, è il massimo!!!
E poi c’è sempre la musica di Bob Marley che ti accompagna ovunque, insieme all’odore della gangja; man mano che passano i giorni ti rendi conto che incominci anche tu a prendere il ritmo dei giamaicani ed incominci a pensare no problem anche tu!!!!
Poi se ti metti a camminare per la Seven Mile, soprattutto nei punti in cui non ci sono hotel, trovi dei tratti di mare veramente spettacolari.
Per quello che riguarda le cose da vedere sono tantissime e il tempo non è mai abbastanza; noi siamo stati a Negril, abbiamo visto il faro e fatto l’aperitivo al Rick’s Cafè (il max della nostra vita mondana!); abbiamo visto i ragazzi giamaicani che per 1$ si tuffano da altezze impressionati, in mezzo alle rocce, sono dei pazzi!!!!
Tutti parlano dei famosi tramonti al Rick’s Cafè; secondo me la Giamaica offre tramonti spettacolari da qualsiasi punto ti trovi!! Siamo stati poi alle Dunn’s river Falls; saranno anche le più turistiche ma a me sono piaciute tanto, è divertentissimo risalirle a piedi e fare l’idromassaggio naturale nelle varie pozze che si formano tra le rocce e sei immerso in una natura incontaminata, in cui è facile vedere pappagalli e persino i colibrì con la coda doppia, che sono una specie protetta che si trova solo lì; abbiamo visto la splendida barriera corallina di Ocho Rios e avuto un breve assaggio di Montego Bay, città che non mi ha particolarmente entusiasmata.
Inoltre abbiamo fatto rafting su uno dei fiumi di questa stupenda isola, cioè, più che rafting è una passeggiata su una zattera di bambù, ma ti trovi immerso nella natura, circondato da palme, banani, fiori colorati, liane e piante di bambù; durante il percorso erano appostati molti omini, ognuno che voleva vendere qualcosa, chi delle collanine, chi un massaggio ai piedi, chi del latte di cocco da bere (buonissimo!!); l’incontro più “emozionante” è stato con un uomo sulla settantina, rasta, immerso in mezzo al fiume fino a metà busto, con una canna in bocca e delle collanine tenute su entrambe le braccia, strafatto, sembrava una visione, mitico!!!
Buona Giamaica a tutti!!!YEHMAN!!!!!!!!!!!!!
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