guatemala by born2travel.it

località: guatemala city, antigua, chichicastenango, santiago de suchitlan, panajachel
stato: guatemala (gt)

Data inizio viaggio: martedì 1 gennaio 2013
Data fine viaggio: mercoledì 16 gennaio 2013

tratto da www.born2travel.it

01.01.2013 antigua (Guatemala)

[Stefy]: “Atterriamo nella capitale: Guatemala city. Molti scorci mi hanno ricordato la cittadina filippina di Cebu. La gentilissima Claudia ci accompagna ad antigua e lungo il tragitto noto una piccola famiglia che, seduta in cerchio, prega in un parco; donne dagli abiti coloratissimi mi sorridono; bimbe dagli occhi grandi color pece giocare nascondendosi sotto le vesti delle mamme. Che sensazione di pace!

Purtroppo arrivati ad antigua scopriamo che i signori dell’ “Hotel Dionisio” non hanno mantenuto la nostra prenotazione e ci ritroviamo il primo gennaio sera, dopo 14 ore di volo senza un albergo!
Gli imprevisti ci piacciono! Dopo 2 ore di ricerca eccoci in una alberghetto molto spartano e poco dopo già in giro con Claudia tra mercatini di artigianato, le stradine coloniali e l’aria natalizia!”


02.01.2013 antigua (Guatemala)

antigua… con i suoi vicoletti coloniali di acciottolato con le mura color pastello… Questa città alle pendici di ben tre vulcani (Agua, Fuego e Acatenango) è stata capitale del Guatemala fino al 1773 anno in cui fu rasa ala suolo da un terremoto devastante.


03.01.2013 chichicastenango (Guatemala)

Chichi, come la chiamano i locali, ci ha proprio rapiti!
I suoi colori, i suoi rumori, la sua gente, la sua storia, l’aria magica che si respira mentre sei seduto sui gradini di St. Thomas ed osservi i “quiche” recitare i propri rituali religiosi facendo bruciare della resina di coppale o mentre passeggi tra le tombe colorate del “Cemeterio General”.

Le donne dagli abiti multicolori e dai lunghi capelli corvini affollano le stradine vendendo di tutto e noi ci incantiamo ad ammirare la quotidianità che ci scorre dinanzi agli occhi come un appassionante documentario.

Nel pomeriggio raggiungiamo panajachel, ospiti di Sandra e della sua bella famigliola!


04.01.2013 panajachel (Guatemala)

“Pana”, così com’è chiamata dai locali, è una tranquilla cittadina sulle sponde del lago di Atitlàn, oggi partiamo proprio alla scoperta dei suoi “puebli”.

San Juan la Laguna. Piccolo paesino di artigiane tessili; gironzoliamo senza meta intrufolandoci nel suo intimo rimanendo incantati dalla pace che ovunque si respira.

[Stefy]: “Dopo venti minuti di navigazione siamo a San Pedro la Laguna ed una lunga ma piacevole salita ci conduce nel centro del piccolo pueblo. Mercatini di frutta colorata e verdura o di abiti usati vendono a nostalgici hippies.

Santiago de Atitlàn. All’interno della cattedrale una trentina di donne in ginocchio dinanzi l’altare recitano il rosario tra preghiere e canti suggestivi.

Seguendo la Lonely Planet partiamo alla ricerca di “Maximòn”, un pupazzo, frutto di vecchie credenze Maya, molto venerato qui.”


05.01.2013 panajachel (Guatemala)

È già ora di andare. Dopo una colazione luculliana a base di pancake preparata dalla dolce Sandra, partiamo alla volta di Guatemala city, da lì sarà tutt’un’avventura fino ad Ahuachapan.
Per una lunga serie di combinazioni ci ritroviamo a bordo di un vecchio taxi coccolati da Ricoberto e la moglie Liliana che per 100 dollari (mai pagato così tanto!), ci conducono, tra mille avventure fino al confine con l’El Salvador.

I 120 km che separano la pericolosa capitale guatemalteca alla frontiera di Villa Nueva sono parecchio tempestosi… Prima ci fermiamo incolonnati perché stanno rifacendo il manto stradale e qui, quando succede, l’ANAS locale risolve il grattacapo semplicemente chiudendo per due ore entrambi i sensi di marcia! Caldo soffocante e preoccupazioni varie visto che alle 17.00 la frontiera chiudeva e da lì in poi era tutta un’incognita!
Finalmente ripartiamo ma poco dopo sentiamo un fischio provenire da fuori… Ricoberto rallenta, poi le quattro frecce… è come temiamo… abbiamo forato… Scendiamo subito (fortunatamente aveva una ruota di scorta… mai vista una ruota messa così male…) e ci mettiamo all’opera anche perché insieme a noi s’era fermato un pick up con tre uomini poco rassicuranti che ci osservavano a mò di squali… Liliana tremava già di paura… e meno male che vive nella zona più pericolosa di Guatemala city.

Ecco in lontananza la frontiera. I due ci lasciano perché non possono proseguire oltre e tra mille raccomandazioni li salutiamo mentre veniamo assaliti da mille rigattieri, taxisti e farabutti vari.
Ma un angelo custode viene in nostro aiuto: Daniel, un religioso spagnolo che vive in Centroamerica da 15 anni e che ci aiuta a raggiungere la nostra meta finale. Siamo esausti!


continua su www.born2travel.it

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