nicaragua by born2travel.it
località: leon, granada, moyogalpa, ometepe
stato: nicaragua (ni)
Data inizio viaggio:
giovedì 17 gennaio 2013
Data fine viaggio:
giovedì 31 gennaio 2013
tratto da www.born2travel.it
17.01.2013 leon (Nicaragua)
Alle 5 del mattino comincia la nostra avventura verso Leòn. 250 km li copriamo in 10 ore! That’s Central America!
Prima un bus verso Choluteca, paesino ad un’ora dal confine dove non c’era neppure l’asfalto! Solo bancarelle e confusione.
A bordo di un minivan, con una coppia di olandesi: Martin e Maria raggiungiamo il confine con il Nicaragua per la solita passeggiata piacevole tra un ufficio dell’immigrazione e l’altro.
Timbro di salida dell’Honduras, cambio i lempiras in cordoba da uno dei tanti rigattieri per strada, attraversiamo il ponte che divide le due nazioni quando un grande cartellone ci dà il “Bienvenido in Nicaragua”.
Gli scortesi agenti dell’immigrazione nicaguarensi ci fanno pagare 12 dollari a testa per l’ingresso senza darci ulteriori spiegazioni e giusto in tempo per correre alla fermata dei piccoli bus per Leòn… magari… possiamo proseguire solo per Chinandega, paesino di snodo nell’entroterra, da lì finalmente riusciamo a raggiungere la nostra agognata meta.
Alloggiamo in una piccola oasi “Casa Ivana”, a due passi dalla piazza centrale e nonostante la stanchezza, lasciati gli zaini e dopo una rilassante doccia ci immergiamo nelle stradine di questa cittadina “dal fascino coloniale decadente” così come la Lonely Planet la definisce.
Ovunque murales a testimonianza del recente passato della rivoluzione e della guerra civile.
In serata, al cinema, “La vita di Pi”, tradotta in spagnolo con “Una aventura extraordinaria” ci riporta indietro nel tempo in quell’India da noi tanto amata.
18.01.2013 leon (Nicaragua)
[Stefy]: “Museo del Leyendas y mitos. Un ragazzo ci ha fatto da guida narrandoci le vecchie leggende leonesi fino alle descrizioni delle cruente torture e oltraggi ai diritti umani che si sono perpetrati fino al 13 giugno del 1979, quando il comandante Tellez aprì un varco nelle difese di Somoza, liberando tutti i prigionieri.
Ci spostiamo verso la “Basilica de la Asunciòn” e proprio dinanzi ad essa s’erge il “Museo de la Rivoluciòn”, decidiamo di fermarci a visitarlo. Ci fa da guida Marcelo, un guerrigliero combattente per la rivoluzione di Leòn libera.
Marcelo ci spiega nei dettagli tutta la storia del Nicaragua a partire dal generale Sandino, la sua vita, le sue gesta, le sue battaglie ed il sogno di rendere libera Leòn, l’amore per la sua Patria ed il suo popolo, la salita al potere della dinastia dei Somoza, i rivoluzionari uniti con un solo scopo, le donne combattenti, le barbarie, la violenza, la sofferenza ma con esse la grande speranza di essere liberi, di camminare sereni per le strade del proprio paese, di esprimere il proprio pensiero. Ecco perché Marcelo all’età di 16 anni ha impugnato l’arma. È stato commovente vedere quell’uomo parlare di guerra, una guerra vissuta in prima persona con il cuore e con l’anima.
Viva la revoluciòn, viva Leòn libera.”
19.01.2013 leon (Nicaragua)
[Stefy]: “Che fortuna! Oggi si celebra l’inaugurazione della nuova piazza centrale e c’è pure il discorso d’insediamento del nuovo sindaco! La Basilica de la Asunciòn illuminata e a festa è ancora più bella! Hanno allestito un palco sul quale si sono esibiti tanti ballerini nelle danze folkloristiche nicaguarensi con maschere e fuochi d’artificio.”
20.01.2013 leon (Nicaragua)
Decidiamo di restare un altro giorno per goderci ancora di più questa deliziosa cittadina!
Sveglia senza orario, colazione in relax con yogurt e frutta in giardino, passeggiata senza meta per le vie caratteristiche della città, capatina alla cattedrale e sulla sua cupola; pranzetto al solito posto “Asados de Pelibuey” e lunga visita al Museo “Ortiz Gurdian”, famoso perché racchiude la più importante collezione di dipinti del Centramerica.
In serata ci immergiamo nella gioiosa e festosa Leòn e si sente nell’aria questa voglia di rivincita e di spensieratezza!
21.01.2013 granada (Nicaragua)
[Stefy]: “Dopo un cambio fugace nella capitale Managua proseguiamo alla volta della vecchia granada. Poco dopo siamo già comodamente seduti nella piazza principale a gustare un ottimo “vigoron” (yuca in purè, verdura leggermente piccante e cotenna di maiale fritta)!
Con un “raspados” (una sorta di granita alle spezie o frutti tropicali) in mano ci incamminiamo per le viuzze di questa graziosa cittadina coloniale.
Le chiese si susseguono una dopo l’altra, tutte con delle facciate molto pittoresche ma alquanto scarne all’interno.
Visitiamo la casa in cui visse suor Maria Romero Meneses, prima santa del Centro America.
Terminiamo la giornata nella piazza centrale dove un gruppo musicale alla buona suona vecchie canzoni mentre i senzatetto e barboni vari ballano felicemente. Che sensazione di pace e di unione, sembrava proprio che i pregiudizi e le differenze non esistessero.”
22.01.2013 moyogalpa (Nicaragua)
Classica giornata di trasferimento. Vari autobus, qualche ora di trasferimento ed eccoci al porto di San Jorge pronti ad imbarcarci alla volta di moyogalpa, nell’isola di ometepe.
Pranziamo con “pollo asado con arroz y frijoles” nel ristorantino “Tiburon” a due passi dal Lago Nicaragua.
Gironzoliamo un pochino in bicicletta per le vie di questo tranquillo paesino prima di ritirarci nella nostra oasi di pace “Soma hotel” nel verde più lussureggiante a preparare i nostri prossimi spostamenti.
Veniamo a sapere che il “Rincon de la Vieja”, vulcano del nord della Costa Rica è in piena eruzione ecco perché siamo costretti a cambiare tutti i nostri programmi… ma questo è il bello dei viaggi on the road.
23.01.2013 moyogalpa (Nicaragua)
Noleggiamo uno scooter e partiamo alla scoperta di quest’isola che ci ospiterà in questi giorni.
Decidiamo di cominciare dalla sponda est , dalla Playa di Santo Domingo. Per strada ci incantiamo ad ammirare lo scorrere tranquillo della vita degli isolani, centinaia di mucche e cavalli liberi e selvaggi ci osservano un po’ perplessi, tante scene da “La vecchia fattoria” con porcellini, chiocce, pulcini…
Un’oretta e mezzo dopo ci ritroviamo nella cittadina di Altagracia… - “Cavolo, siamo andati un po’ troppo oltre”… chiediamo info al solito isolano sorridente e disponibile e 15 minuti dopo parcheggiamo il nostro scooter sulle rive dell’agitato lago, siamo a Playa Santo Domingo.
I nostri occhi si riempiono di meraviglia: “Ojo de Agua”. Una vera e propria piscina naturale nel cuore della jungla alimentata da acqua sulfurea, vulcanica con i suoi fondali dai colori così particolari che solo la Natura sa dipingere. Trascorriamo così diverse ore in completo relax sonnecchiando sotto una palma o godendoci quest’acqua così fresca.
Costeggiamo le pendici dell’imponente Vulcano Conception fino a raggiungere il Charco Verde.
Un tragitto nella natura più selvaggia lungo le sponde di una laguna di mangrovie e del maestoso Lago Nicaragua.
Che sensazione sedersi sulla battigia del lago in tempesta, gli alberi piegati dal vento che si tuffavano con le loro cime in quelle acque così torbide mettevano inquietudine.
Sembravamo due naufraghi.
Punta Jesus Maria. L’incontro di due piccole baie. Il vulcano Conception ci osserva severo dall’alto, le acque rosse dal sole sembrano danzare, una piccola lingua di sabbia nera vulcanica si sporge timidamente verso la lontana sponda opposta… un airone solitario sembra ammirare il sole che ci saluta lentamente…
Noi, estasiati, scattiamo così tante foto e video che, quasi per magia, entrambe le batterie ci consigliano di godere di quello spettacolo con il cuore e con gli occhi, imprimendo quelle immagini nella nostra anima invece che su una pellicola…
In serata incontriamo per l’ennesima volta i due simpatici olandesi (Martin e Maria) e tra racconti di safari africani e avventure tra
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