afghanistan by born2travel.it
località: kabul, herat
stato: afghanistan (af)
Data inizio viaggio:
domenica 28 giugno 2009
Data fine viaggio:
mercoledì 28 ottobre 2009
se vuoi saperne di più o vedere tutte le foto visita: www.born2travel.it
kabul (Afghanistan) 01.07.09
Dopo un atterraggio, cosiddetto “tattico”, mettiamo piede nella tanto discussa Afghanistan…
Desolazione totale… Una balla di erba attraversa la pista rotolando trasportata dal vento… Su 130 passeggeri siamo soli in tre quelli destinati alla capitale… Tutto il resto si ferma qui…
Mi aggrego a dei personaggi dell’EUPOL e la prima cosa che mi colpisce del piazzale è che tutte le bandiere sono issate a mezza asta… Un maresciallo dell’esercito osservandomi spiega,come se niente fosse, che lì ogni giorno muore qualcuno… Rabbrividisco… Peace keeping?
Mi presentano un caporale dell’esercito che due giorni prima era saltato con la sua jeep su una mina e per una serie infinita di combinazioni era ancora lì a poterlo raccontare anche se stordito e mezzo sordo…
Il maresciallo che mi accompagnava nella visita mi confessa che finora ci è sempre andata bene ma prima o poi “5 o 6 ce li portiamo a casa” (parole testuali).
Con un maggiore della Folgore e un giornalista (Andrea Angeli) riusciamo ad imbarcarci un C130 americano diretti alla nostra destinazione: kabul.
Un’ora dopo riabbraccio il mio collega di base e replacement Angelo!
kabul (Afghanistan) 02.07.09
Stamattina ho avuto il mio primo incontro reale con la guerra. Riceviamo una chiamata radio, hanno bisogno di noi per coordinare una MEDEVAC (Medical Evacuation); atterrano due Black Hawk americani da chissà dove con due feriti afghani gravi a bordo…
Abbiamo scortato le due ambulanze, (una belga e una croata) fino a quando hanno caricato i feriti.. mi ha fatto impressione vedere quei ragazzi insanguinati e pensare che poco prima erano stati sparati…
Ci ho pensato tutto il giorno…
kabul (Afghanistan) 03.07.09
Il briefing mattutino quotidiano ci illustra tutta la situazione corrente in questa terra dimenticata da Dio o da Allah,dipende dai punti di vista…
Parla di attentati, kamikaze, mine, nostri soldati (ISAF) WIA o KIA (wounded in action o killed in action) alias feriti o morti…
C’è la guerra qui…
Le bandiere sono sempre issate a mezza asta…
kabul (Afghanistan) 04.07.09
Oggi è stato ucciso un vecchio tenente colonnello britannico e un soldato di 18 anni…
La morte non guarda gradi o età!
E’ così stimolante vedere militari di tante nazioni diverse, religioni diverse, forze armate differenti, un mix di mimetiche, uniformi desertiche e non, badie e bandierine diverse lavorare fianco a fianco per un unico obiettivo: riportare la pace in questo Paese martoriato.
Vedi marines americani addestrare a soldati afghani, C130 tedeschi trasportare militari polacchi, greci collaborare con turchi; francesi, portoghesi e belgi curarci ecc. Un unico team.
Ho visto un gruppetto di bambini giocare con degli aquiloni hand made, dimenticavo di essere nella terra di Khaled Housseini e dei suoi aquiloni…
kabul (Afghanistan) 05.07.09
Mi trovavo a chiacchierare con Angelo, era circa mezzanotte, quando vediamo un signore di mezza età dalla lunga barba, indossava un giubbino tutto strappato che lasciava intravedere quello anti-proiettili al di sotto, elmetto in mano, macchina fotografica e video camere che penzolavano da una spalla, zaino tutto sporco e un piccolo box con gli adesivi aeroportuali dei posti più disparati e malfamati del mondo…
Doveva recarsi al lato opposto del nostro aeroporto e non sapeva come raggiungerlo… Gli diamo volentieri un passaggio noi… Chiacchierando in macchina scopriamo che era un fotoreporter londinese e lavorava per il giornale “The Guardian”; ci ha raccontato di avventure in Liberia, Benin, Sierra Leone, Rwanda, Iraq…
Che incontri interessanti si fanno in posti del genere…
kabul (Afghanistan) 06.07.09
L’adrenalina è a mille. Stiamo aspettando il convoglio britannico che ci porterà al Quartier Generale situato nel centro di kabul.
Sembriamo delle tartarughe ninja nei nostri giubbini anti-schegge e con i nostri elmetti ma è la procedura per girare in città…
Il soldato delle isole Fiji che ci scorterà comincia il briefing, ci mostra l’itinerario deciso per oggi, le varie parole d’ordine e contro parole d’ordine, come posizionarci nel mezzo blindato, come tenere le armi ecc.
Saliamo a bordo, la radio viene spenta, il jammer attivato, comincia la serpentina tra i cavalli di Frisia… passiamo attraverso vari check points… siamo per strada…
Ora siamo noi e loro… Intravedo attraverso i finestrini blindati e oscurati frammenti della loro vita quotidiana; bambini scalzi che si rincorrono lungo le macerie, carretti trainati da asini che trasportano sterpaglia, gente dalla lunga barba che discute animatamente in circolo, manifesti giganteschi con uomini in turbante e barbuti che invitano alle elezioni politiche… ogni tanto qualche motorino o macchina si avvicinava un po’ troppo e istintivamente rivedevo le immagini delle esplosioni kamikaze che tanto mi avevano impressionato durante il corso di preparazione a questa missione a Villafranca… prontamente uno dei soldati apriva lo sportello e facendogli segno di allontanarsi gli puntava il fucile contro… Il nervosismo e la tensione è alle stelle… Il cuore comincia a pompare più forte…
kabul (Afghanistan) 09.07.09
Oggi per la prima volta son riuscito a connettermi a facebook… Ho letto i messaggi che tanti miei amici mi hanno lasciato e per un’oretta mi ero completamente astratto dal mondo…
Mi sembrava di stare nella mia cameretta a Cesena… E’ stato strano quando uscendo fuori sono stato inghiottito di nuovo dalla sabbia e dalla polvere, decine di soldati si muovevano armati, black hawk mi passavano sopra la testa, un C130 decollava… avevo la mia laundry bag in mano e mi avviavo verso la lavanderia… sono ancora in Afghanistan
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