Meraviglie di Angkor

località: siem reap, angkor, phnom penh
stato: cambogia (kh)

Data inizio viaggio: venerdì 11 agosto 2017
Data fine viaggio: martedì 15 agosto 2017

Estate 2017. Alcune compagnie aeree in crisi, difficile dar fiducia e prenotare con loro, altre compagnie han prezzi improponibili per qualsiasi combinazione ci porti fuori dal continente europeo. Considerato che le ferie della gentil consorte son solo nel mese di agosto, ed anche io ho pochi giorni disponibili, comincio a maturare l'idea di passare direttamente ad un viaggio "di fascia alta" che comunque anche in periodo di bassa stagione costerebbe una cifra notevole. Tra le varie possibilità, considerato che ancora una volta partiamo da soli, abbondiamo l'ipotesi sud africa e messico, per cui prevederemmo organizzazione autonoma e con amici al seguito, e valutiamo invece la possibilitá ti tornare ancora una volta nel sud est asiatico. L'offerta di 2 tour combinati del già sperimentato tour operator Gorgonia, ci fa propendere per Cambogia e Vietnam; rispetto all'itinerario standard, preferiamo volare da Catania via Istanbul e Bangkok a siem reap all'andata, con Turikish e Bangkok Airways, e rientrare con comodo volo Hanoi - Istanbul - Catania; risparmiando sulla coincidenza aerea rispetto alle tratte servite da Roma, staremo 2 giorni in più in Indocina, prolungando la permanenza di una notte all'andata, ed una al ritorno. Si parte il 10 agosto da Catania, alle 19:05, dopo scalo ad istanbul atterriamo a Bangkok alle 14:50 del giorno dopo; le indicazioni in aeroporto sono chiare, non abbiamo bisogno di recuperare i bagagli imbarcati con Turkish Airlines, anche se il volo per siem reap è con la compagnia Bangkok Airways; si riparte alle 17:50 per atterrare in Cambogia alle 18:45. A siem reap mettiamo indietro le lancette dell'orologio di 5 ore; controlli e visti (30 dollari il costo) effettuati in circa 1 ora, ci attende un veicolo privato per trasferimento e prima notte al Treasure Oasis Hotel. Viaggiare di notte, e arrivare in Cambogia la sera, ci permette di smaltire facilmente il fuso orario ed il giorno dopo, il 12 agosto, siamo ben riposati e pronti per la nostra prima escursione; la mattina è comunque ancora libera, e dedicata al relax nella piscina dell'albergo; alle 14 incontriamo il gruppo di italiani che ci accompagnerà in parte per la Cambogia ed il sud del Vietnam, in parte per l'intero viaggio. Il variegato gruppo è costituito da 3 coppie (due milanesi e noi siculi), una famiglia bolognese e un gruppo di 6 amici napoletani; tutti viaggeremo con il medesimo operatore turistico locale e raggiungeremo assieme Saigon in Vietnam, poi le strade si divideranno, ed in pochi proseguiranno con noi il viaggio fino alla Baia di Halong. In Cambogia è accettato dappertutto il dollaro, potrebbe anche non necessitare cambiare euro in valuta locale, il riel.

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Banteay Srey e Bantey Samrè

sabato 12 agosto 2017

Prima escursione nei templi più a nord dei siti di angkor, a 40 minuti circa da angkor Wat (che visiteremo il giorno dopo). Alle 15 siamo all'ingresso di Banteay Srey, restituito al suo splendore nel 1923 (dopo mille anni circa dalla sua costruzione), conosciuto dai locali come la Cittadella delle Donne, per via delle "devata" costruite sulle nicchie delle porte; il caldo, l'umidità, gli ampi viali in terra rossa, il contorno di pietre di arenaria rosa che costituiscono il tempio, contribuiscono ad aumentare la suggestione del luogo. Tre mura di cinta cingono il cuore del sito, ed i porticati e le numerose porte vengono prese d'assalto sia per l'ombra e la frescura che per le suggestive riprese e foto che si possono realizzare. Terminata la visita (e inzuppata di sudore la prima maglietta….) risaliamo sul bus e ci dirigiamo verso il tempio di Bantey Samre, la Cittadella dei Samrè; tale sito è per tipologia molto simile al Tempio di angkor Wat. In qualsiasi parte del mondo la sola visita di questa meraviglia varrebbe il costo di un intero viaggio, ma per noi è solo il gustoso anticipo di ciò che ci riserverà la giornata successiva.
Sfiniti dal tour di appena 2 ore (oltre spostamento in bus) rientriamo in hotel a siem reap . Appena il tempo per doccia, pochi minuti di relax e ci spostiamo verso un vicino locale dove ci attendono una cena cambogiana ed uno spettacolo caratteristico di danze Apsara (molto simili alle danze balinesi, per la verità meno interessanti e… dinamiche…)

Angkor

domenica 13 agosto 2017

Inizia il giorno più faticoso dell'intero tour Cambo-Vietnamita, con caldo e umidità da record; già per pranzo sarò costretto a comprare una maglietta e cambiarmi…
Il tour inizia alle 7:15. Dei tuk tuk (motorini cui è agganciata una carrozzella per i passeggeri) ci porteranno tutto il giorno tra i templi di angkor, Patrimonio dell'Umanità, che visiteremo a piedi, facendosi puntualmente ritrovare all'uscita di essi per accompagnarci alla tappa successiva. Seppur gradevoli, questi trasferimenti faranno si che cammineremo quasi incessamente per tutta la mattinata all'interno dei vari siti, e dopo pranzo saremo già distrutti, seppur motivati alla visita delle tante meraviglie di angkor.
La visita di angkor e dei segreti Khmer inizia prima attraversando una delle porte di angkor Thom, quindi con la passeggiata all'interno del sito di Bayon (ragnatela). Senza una macchina fotografica digitale mirrorless nuova di zecca, regalo ricevuto per il 40esimo compleanno, sarebbe stato difficile immortalare la bellezza degli interni di questo sacrario buddista , la cui caratteristica più conosciuta è la presenza di torri con i volti di Lokeshvara; il sorriso "del Bayon" è la cartolina più rappresentativa e conosciuta della Cambogia. A seguire con ritmo da maratoneti visitiamo numerosi siti di angkor, tra i quali i più conosciuti sono certamente angkor Thom e Angor Wat; di recente ha acquisito notorietà il Ta Prohm (tempio di Tomb Raider… conosciuto perchè set dell'omonimo film, la cui immagine più popolare è costituita dagli alberi che dominano il tempio, fondendosi in un tutt'uno con esso). Alle 16:30 terminiamo la visita di angkor Wat; immortaliamo con numerose foto il tempio che si specchia sui laghetti.
Seppur distrutti da una giornata di escursioni, decidiamo di ultimare la conoscenza della cultura cambogiana a siem reap visitando il Museo nazionale di angkor; ci spostiamo ancora una volta con il tuk tuk. Il museo è moderno, in 20.000 mq ci immergiamo nella storia di una delle più antiche popolazioni mai esistite; interessante, ma considerata la stanchezza accumulata durante la giornata, avrei volentieri evitato questa visita.
Di sera con un passaggio in tuk tuk alla modica cifra di 2 dollari raggiungiamo il centro città e Pub Street per immergerci nel mix di suoni, colori, musica che rende piacevole questa città. Approfittiamo anche del mercato notturno per shopping sfrenato e acquisto di magliette, parei ed altri souivenir, I cui costi si riveleranno più economici che in Vietnam; l'aver rinunciato all'acquisto di abbigliamento di marca, seppur di dubbia provenienza, sarà un cruccio che ci porteremo nei giorni seguenti, dopo le rassicurazioni forniteci dalle nostre guide e da alcuni preparatissimi compagni di ventura.

Da Siem Reap a Phnom Penh

lunedì 14 agosto 2017

Giorno 14. Di buon mattino partenza con bus privato per phnom penh. Lungo la strada visita di Kompong Khleang, villaggio galleggiante su palafitte che raggiungiamo con barca a motore ; il caos regna sovrano nel villaggio, bambini fanno il bagno immergendosi nelle acque torbide, le stesse dove probabilmente vengono scaricate le acque nere delle abitazioni; c'è molta povertà, ma allo stesso tempo dignità. Diamo degli snack ai bambini che si avvicinano incuriositi e si prestano a fare delle foto con noi, chiedendoci di visualizzare le immagini scattate sui monitor delle nostre fotocamere digitali. Esperienza coinvolgente. Torniamo all'autobus e ripartiamo . Ci fermeremo per pranzo in un hotel sulla statale, quindi a Skuon visiteremo il mercato dei ragni e degli insetti (che in Cambogia sono prelibatezze); due ragazze del gruppo non perderanno occasione per assaggiare grilli, scorpioni e altre delizie locali…
Pernottamento a phnom penh all'hotel Ohana, sul lungofiume vicino l'imbarco delle navi veloci per il Vietnam. La città non è sicura come siem reap, per cui ci viene sconsigliato la sera di raggiungere il centro. Ceniamo nelle vicinanze dell'albergo in un ristorante multietnico. E' la prima occasione per far gruppo coi nostri compagni di viaggio; a parte i giovani napoletani, il resto della ciurma si integra faclmente ed ha molto da condividere; un viaggio in Vietnam e Cambogia non è da tutti, infatti la serata trascorre lieta tra scambio di info sulle esperienze maturate da ognuno di noi negli angoli più disparati della terra. Apprendiamo che una vacanza in Iran è ben più sicura di una a New York , che il Madagascar è economicamente accessibile a comuni mortali e che i malgasci son un popolo molto ospitale, che Beirut la capitale del Libano è la città al mondo dove è più piacevole far le ore piccole… Sintesi della serata: mai come in questa vacanza dei perfetti sconosciuti si sono rivelati ottimi compagni di viaggio.

Dalle prigioni di Pol Pot al confine vietnamita

martedì 15 agosto 2017

Colazione sul tetto dell'albergo a phnom penh. Fotografiamo la città dall'alto del nostro grattacielo, e capiamo di essere a pochi passi dal Palazzo Reale. La nostra nuova guida, una reduce dei massacri dell'epoca di Pol Pot, preferisce di prima mattina allontanarsi dal centro città e visitare la prigione, per evitare lunghe code in orari di punta, per poi rientrare e visitare 3 diversi siti prima dell'imbarco per il Vietnam.
Parentesi sulla nostra guida: d'accordo avere testimonianza diretta delle atrocità commesse dei khmer rossi, d'accordo comprendere la commozione, anche a distanza di decenni, di una donna che ha perso buona parte della propria famiglia in una guerra inutile… ma il non accompagnarci all'interno del carcere S21 io non l'ho proprio gradito; il tour operator poteva anche trovare una guida che avesse una testimonianza diretta meno drammatica, ma maggiore presenza e preparazione sui siti di interesse.
S21 è una esperienza paragonabile alla visita dei campi di concentramento nazista, ma le crudeltà inflitte dai khmer rossi ai loro connazionali son molto più cruente di quelle inflitte dai nazistri agli ebrei qualche decennio prima; non l'ideologia, nè una fede , nulla ancora oggi riesce a spiegare cosa abbia spinto degli uomini a causare tante atrocità. Tutti oggi, sia in Cambogia che in Vietnam, sono convinti che in Indocina per anni si sia combattuta una guerra inutile, priva di significato, per cui gli stessi attori di ambo le parti si muovevano senza aver chiari gli obiettivi da raggiungere. Dopo 40 minuti di visita, ci spostiamo verso il Palazzo Reale, esempio dell'arte Khmer, che molto ci ricorda, seppur in miniatura, i fasti dei Palazzi di Bangkok; all'interno del sito la pagoda d'argento ospita importanti riproduzioni del Buddha. A seguire ci spostiamo verso il Museo Nazionale, dove nuovamente la guida ci abbandona inspiegabilmente ed il gruppo riesce a battere ogni record mai registrato al mondo nella visita di un intero museo… in 10 minuti la nostra fame di sapere è già stata saziata… Ci spostiamo quindi molto velocemente verso il Wat Phnom , tempio buddista in cima ad una ripida scalinata; anche qui con un 'altra coppia di viaggiatori siamo talmente sazi di sapere che precediamo abbondantemente la guida nella discesa verso il bus.
Alle 12 siamo all'imbarcadero, e la nostra solerte guida è nuovamente eccezionale nel riuscere a non spiegarci come, dove, quando partiremo verso il confine. Veniamo abbandonati forzatamente nella hall del ristorante dell'imbarcadero, con i nostri bagagli, e praticamente invogliati a consumare. La breve attesa della nave che ci porterà alla frontiera la pagheremo a caro prezzo… bibita e patatine alla modica cifra di euro 10 (tanto quanto speso nella cena della sera precedente!!!). Saremo informati a gesti da un funzionario che la nostra barca è pronta per la partenza . 4 ore e raggiungeremo il Vietnam.
Sintesi del viaggio in Cambogia: spettacolare !!! Ha alcuni tra i siti più interessanti e conosciuti al mondo, e delle bellezze paesaggistiche notevoli; inoltre ha prezzi decisamente contenuti per noi occidentali (a patto di non cadere nelle classiche trappole per turisti) ed una popolazione accogliente. Viaggio spettacolare, scrivevo, ma non per tutti!!!! Necessita un certo spirito di adattamento tenuto conto che si tratta di un Paese povero, in cui ancora i servizi sono decisamente migliorabili, in cui pochi parlano le lingue se non nei centri più turistici, in cui la cucina non è paragonabile a quella italiana, ed in cui anche le guide parlanti italiano hanno limiti notevoli nella gestione di criticità, ma a volte anche di banali situazioni (nei templi ad angkor la guida si è dimenticata di fornirci un punto di ritrovo in caso di "smarrimento"… e ciò mi ha causato 20 minuti di corsa nel sito di Tomb Raider con 35 gradi ed un notevole tasso di umidità…)