Il Kirghizistan di Daniele Somenzi
stato: kyrgyzstan (kg)
Data inizio viaggio:
sabato 1 gennaio 2000
Data fine viaggio:
sabato 1 gennaio 2000
Kirghizistan
Dei paesi che lo circonda, questo è il piu disgraziato,Qualcuno del nostro gruppo ha letto sulle guide che qui è pericoloso ma non constatiamo che cio avvenga durante la nostra permanenza.
Le strade con guida a destra sono per la metà fuori strada, con un passo tra i monti che, per certezza è stato solcato qualche centinaio d'anni prima da Marco Polo in persona, e ci credo, per andare verso la Cina questo è l'unico passo provenendo dalla capitale Biskek. Qui si parla il kirghizo ma anche il russo, non dimentichiamoci che è stata sotto il predominio sovietico per parecchio tempo, solo con l'arrivo di Gorbaciov al potere questo spartano paese ha riavuto l'autonomia.
Qui fare benzina è un'impresa, non ci sono distributori di benzina, solo alcuni in città, e cosi ti fermi ai bordi della strada e chiedi ai passanti, che all'istante scompaiono per riapparire qualche minuto dopo con in mano bottiglie di vetro o comunque, contenitori di ogni genere e capienza con dentro un qual cosa che assomiglia alla benzina, e cosi fai il pieno. incredibile ma vero. naturalmente gli ottani della benzina sono sconosciuti,Il famoso battito in testa è poi di norma.
Grande come l'austria il Kirghizistan è molto in alto, l'altezza media è di 2700 metri.
Dormiamo in un'albergo che chiamarlo cosi è uno schiaffo alla categoria. Una stanza con 2 letti con materasso di paglia in fondo al corridoio, e il gabinetto dall'altra parte con un water che di color bianco della ceramica non ha piu niente, sembra il cesso di una miniera di carbone, comunque poco importa la visuale importa l'efficacia, per poi non parlare della doccia, naturamente fredda con un semplice tubo appeso al muro. a proposito la carta igenica la devi chiedere giu alla reception e te ne danno un rotolino senza il tubo di cartone dove è avvolta.
In compenso visto che è agosto, giu in strada vendono delle buone angurie che dopo averne comperata una a costo quasi zero, assaporo con piacere.
Qui ci sono diverse miniere di uranio,La maggiore entrata del PIL nazionale. Il turismo è quasi nullo, anche gli aerei della locale compagnia aerea sono fatiscenti, i soliti vecchi tupolev sovietici.Altro motivo di scoraggiamento per i visitatori.
Partiamo alla mattina seguente alla volta del confine cinese,e incontriamo prima delle grandi salite,un grande posto di blocco per controllare il passaggio delle merci e magari anche un'occhiatina ai documenti. Da li a poco la strada per noi motociclisti è molto allettante anche perche la giornata non è molto fredda e c'è il sole.
Passiamo un passo e scorgiamo in lontananza altissime montagne innevate, il mio amico mi conferma che è l'inizio della catena montuosa dell'imalaya che si trova gia in Cina.
Poi scendiamo ancora in vallata e per un centinaio di km passiamo una strada non asfaltata piena di buchi, meno male che la mia Yamaha 600 tenerè è adatta per questi tracciati, un po meno quella di Giorgio a bordo di una moto bmw da strada, infatti lui poi buca la ruota, e arriva per ultimo al paesello in mezzo al niente dove facciamo l'ultima benzina prima di passare il confine con il Grande paese.
ciao ciao
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