Serendipity? Ceilão? Ceylon? No: Sri Lanka!
stato: sri lanka (lk)
Data inizio viaggio:
mercoledì 7 agosto 2013
Data fine viaggio:
sabato 17 agosto 2013
Questi sono i nomi con cui questo paese è stato chiamato da alcuni dei suoi "invasori", rispettivamente, in ordine di tempo, arabi, portoghesi e inglesi. Ma il nome datogli dai suoi abitanti, finalmente indipendenti nel 1948, è Sri lanka, che vuol dire "prodiga terra, bella e fortunata". E il suo bellissimo significato non poteva essere così calzante!
Questo viaggio, nato veramente per caso, è stato il nostro battesimo in un paese lontano e veramente diverso da tutti quei paesi che noi europei riconosciamo come "occidentali" o, molto peggio, "civili". Ebbene, mi sono innamorata di questo paese dell'Asia, dove la povertà non sembra essere un problema a giudicare dalla serenità e dai sorrisi continui della gente, dove si apprezzano davvero tutte le piccole cose, dove regna un grande rispetto religioso e dove la natura è potente e strepitosa.
Un paese che già alcuni secoli prima di Cristo aveva degli architetti eccezionali e talmente esperti in idraulica da costruire numerose dighe, ancora esistenti, utili a contrastare la siccità di alcune aree secche e che aveva scambi commerciali fino a Roma. Paese in cui moltissima gente cammina scalza su ogni terreno, ma dove l'indice di alfabetizzazione è altissimo. Dove solo il 15 % della popolazione possiede un' automobile, il 30 una motocicletta e tutti usano i mezzi pubblici e i Tuk Tuk. Dove la gente fa posto ad uno sconosciuto sul sedile di un treno già occupato, pur sapendo che con uno se ne siederanno almeno altri 2.
Avrei così tante cose da dire, le emozioni provate sono state così tante e aricchenti , che ne voglio sintetizzare alcune, prima di dare i dettagli pratici del viaggio.
-I bellissimi cesti di frutta e i fiori di loto donati agli dei.
-Giovani che giocano a cricket su improbabili campi.
-Sull’amaca con gli occhi in su verso le fronde di una palma alta 20 metri in un piccolo albergo in stile coloniale in riva al mare dove 9 anni fa lo Tsunami ha portato morte e distruzione.
-Gli occhi nerissimi di un bambino che ti saluta gioioso.
-Un leopardo che ti passa davanti alla jeep con flemma e regalità.
-La purezza di un uomo che sistema i capelli della sua compagna in pareo, dopo che hanno appena fatto il bagno in uno dei tanti canali.
-Sul picco di una montagna che domina infinite e bellissime piantagioni di tè.
-Un elefante selvatico che ti attraversa la strada dopo aver mangiato la frutta che qualcuno gli ha gettato dalla macchina.
-Tante ragazze che sorridono continuamente alla bella ragazza italiana, loro coetanea.
-I banchetti di frutta lungo la strada.
-La dignità delle donne anziane.
-Un massaggio Ayurveda.
-Essere in piedi in mezzo alla calca di viaggiatori in un vagone di un treno di seconda classe, che corre sul crinale di una montagna, tra piante di tè e foresta tropicale.
-Farsi una camminata sui Piani di Horton alle 6 e mezzo di mattina, tra nebbia, brughiera e foresta pluviale.
-Sentire la circolazione e il cuore che pulsano al ritmo ipnotizzante dei tamburi che accompagnano le danze di Kandy, durante la processione buddhista della Perahera.
-Camminare su un viottolo in pietra che si inerpica nella giungla, che hanno costruito monaci buddhisti nel I° secolo a.C.
-Le risaie, dove ogni anno molti contadini ancora muoiono, perché ammazzati dai serpenti velenosi che le popolano.
-Gli odori e i colori delle spezie di un mercato.
-Gli innumerevoli laghetti pieni di ninfee e fiori di loto.
- Tutte le donne in Sari.
..e per concludere, l’immagine più emblematica e per me più emozionante…la bambina con le trecce che scende correndo dalla montagna, attraverso i cespugli delle piantagioni di tè, con la divisa bianca della scuola e la cartella sulle spalle…sempre col sorriso sul volto.
A proposito, tutte le studentesse "indossano" le trecce.
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Presentazione
mercoledì 7 agosto 2013
Siccome volevamo fare un viaggio grosso, diverso e lontano, che comprendesse sia cultura e natura, che mare, mi sono ricordata che Sri lanka e Maldive potevano essere abbinabili e che queste ultime non dispongono più solamente di esclusivi e proibitivi resorts, per ospitare i turisti, ho iniziato la mia ricerca, intanto del volo. Su Expedia a fine marzo ho prenotato la tratta Roma-Dubai/ Dubai-Colombo e poi Colombo-Male con rientro su Roma con scalo sempre a Dubai a 850 € a testa, dal 6 al 25 agosto complessivamente. I voli grossi erano con Emirates, l'oretta di volo tra Colombo e Male, l'abbiamo fatta con la China Eastern Airlines. In Sri lanka siamo stati 11 giorni e mi ero fatta organizzare il giro dal signor Upasena, titolare dell'agenzia Bo-Mie Tours a 500 € a testa, ma perché eravamo in 4, altrimenti avremmo pagato certamente di più, per i seguenti servizi:
- Autista sempre a disposizione.
- Mezza pensione, in alberghi che, anche se a tre stelle, sono stati in un crescendo di miglioramento della qualità.
- Accompagnamento in Jeep per il safari in 2 diversi parchi nazionali.
- Pranzo presso una famiglia che vive in una risaia.
- Viaggio di 2 ore in treno.
Note negative: l'autista non è una guida e a volte non è assolutamente la stessa cosa; abbiamo cambiato quasi sempre albergo e questo è faticosissimo; si impiega tanto tempo in macchina, perché le strade sono davvero tutte curve; i parchi nazionali e, soprattutto i siti archeologici e sono oltremodo costosi (fino a 30 dollari a testa!)
Note positive: l'accompagnatore che abbiamo richiesto e avuto, Lal, era disponibilissimo, paziente, sempre sorridente e dolcissimo; Upasena ha cercato di farmi avere davvero quello che avevo richiesto, correggendo subito il tiro, quando qualcosa non ha funzionato e seguendoci anche telefonicamente per tutto il viaggio; quando avevamo tempo libero, Lal ci aiutava a vedere come impiegarlo, organizzando all'occorrenza cose nuove.
Per entrare nel paese ci vuole un visto, che per risparmiare tempo e qualche dollaro, si può fare dall'Italia. All'arrivo in aeroporto il cambio dei soldi è economico come altrove e va fatto, perché accettano quasi sempre solo la loro moneta. Abbiamo anche acquistato una carta telefonica della Dialog, per chiamare l'Italia, che con 5/6 € dà un minimo di autonomia.
Io avevo espressamente chiesto una via di mezzo tra natura, arte, templi e anche qualche posto/situazione autentica, ossia poco turistica. Il mare non ci interessava e comunque, in questo periodo, per usufruirne, bisogna andare a Nord Est, quando noi siamo transitati esattamente per la parte opposta.
Descrizione
giovedì 8 agosto 2013
Da Colombo, in 3 ore siamo arrivati alla caratteristica città portoghese di Galle, sulla costa sud ovest. Prima notte al Girigala Hotel, sulla spiaggia di Mirissa.
Continuiamo ad andare verso sud e lungo la strada visitiamo il nostro primo Tempio, a Matara; poi andiamo a vedere il Ho-o-Maniya Blowhole, una specie di soffione marino, un po' deludente, perché il mare non è molto mosso; raggiungiamo il Peacock Reach, albergo di Tissamaharama, detta Tissa, dove ci fermeremo 2 notti. Serata alla processione e pellegrinaggio Indù di Kataragama: vediamo un'altra sola famiglia di stranieri.
Partenza all'alba per il Parco Nazionale di Yala, dove riusciamo a vedere il leopardo! E' un parco di 127.000 ettari e i felini rimasti pare siano solo una trentina! Poi, elefanti, coccodrilli, lepri, daini, macachi, manguste, cinghiali, iguana, bufale e innumerevoli, innumerevoli specie di uccelli! Colazione in riva al mare! Poi andiamo a visitare un monaco buddhista che vive in un tempio nella foresta disseminata di gigantesche rocce rotondeggianti, simili alle Meteore greche, che incontreremo ancora in tantissimi posti, a volte basaltiche, altre granitiche: atmosfera pacifica e serena. Il pomeriggio nuovo tempio all'interno dell'area del parco di Yala, Sithulpahuna. E' pieno di animali, la posizione del tempio è strepitosa e non ci sono altri turisti: suggestivo. Vediamo il nostro primo serpente, piccolo, non velenoso e ..impegnato a mangiare una rana.
Ci dirigiamo a nord, con destinazione Ella, paesino incastonato tra le montagne in cui iniziano le piantagioni di tè. Lungo la strada, visitiamo altri 2 templi non turistici: Maligawila, con 2 Buddha alti 12 metri,uno in calcare e l'altro in roccia e poi Buduruwagala, con alcune statue di varia grandezza, lievemente scolpite nella parete di roccia. Passiamo davanti alle Rowana Falls, belle cascate affollate da singalesi. A Ella stiamo allo Sky Green Hotel, fuori dal paese, ma in posizione strepitosa sull'Ella's Gap, una incantevole valle di montagna. Facciamo un paio di ore di trekking, godendo di panorami bellissimi su queste montagne, coltivate a tè e..a giungla! E' sabato e nell'aria vengono diffusi, dai rispettivi templi, canti e richiami alla preghiera che continueranno fino al giorno dopo, giorno in cui, con libera scelta, si va al Tempio. Considerato anche il posto in cui siamo, è una magia.
Andiamo ad Haputale; ormai siamo circondati dalle piantagioni del tè, costituite da filari di cespugli alti tra i 50 cm e il metro e mezzo, ordinatamente coltivati, paralleli o a esagoni vicini tra loro, che dall'alto, sembrano come il carapace di una tartaruga. Saliamo in macchina fino al Lipton Seat, picco dal quale si gode una vista strepitosa sulle piantagioni, sapientemente strappate alla foresta e rigorosamente coltivate solo da Tamil, infatti la zona è piena dei loro coloratissimi templi Indù. Riscendiamo ad Haputale, da dove prenderemo il treno per Nuwara Elija, conosciuta come Little England, altro paese di montagna, dove è molto evidente la colonizzazione inglese. Il treno sferraglia tra le montagne:il panorama è molto bello e l'esperienza ancora di più. A Nuwara Elija vediamo in breve quel che c'è da vedere e Lal riesce a organizzarci un massaggio Ayurveda : il migliore della mia vita! Albergo, The Rock, il peggiore del Tour.
Partenza all'alba per gli Horton Plains, altipiano di montagna dove facciamo quasi 10 km di camminata tra nebbia, corsi d'acqua, cascate, brughiera e foresta pluviale e un paio di "balconi" naturali su dirupi incredibili, uno dei quali, e il nome è tutto un programma, si chiama World's End! Proseguiamo per Kandy, antica capitale, dove il pomeriggio chiediamo a Lal di poter assistere ad uno spettacolo di caratteristici danzatori di Kandy: la situazione è un po' troppo turistica, ma almeno ci facciamo un'idea.
Ci rifacciamo, però, la sera, perchè vedremo la processione della Perahera, che si ripete ogni anno per 10 sere fino al primo plenilunio di agosto, in cui sfilano i danzatori tradizionali, un centinaio di elefanti bardati a festa, esibizionisti con fruste e cerchi di fuoco e suonatori di tamburo. Sapevamo che era difficile e faticoso riuscire a vedere qualcosa: ebbene, non è andata così, eravamo proprio all'uscita del Tempio del Dente, da dove uscivano tutti i protagonisti della cerimonia ed è stata una serata davvero piena di magia. Notte al Richmond Hotel, molto molto caratteristico.
Camminata al bellissimo Orto Botanico di Kandy e poi partenza per il parco Nazionele degli Knuckles,in montagna: unica cosa veramente inutile, faticosa e insulsa fatta in questo viaggio. Pomeriggio e sera un po' sprecate all'albergo sul lago a Oarutota.
Sosta in una fabbrica di cotone Batik e in un giardino di spezie, proposte con discrezione e, anche se fatte a scopo di "farci" fare affari, comunque interessanti. Tempio di Dambulla: strepitoso e nel pomeriggio safari al parco di elefanti di Minnerija.
Salita alla incredibile roccia di Sigirjia e poi pranzo presso una famiglia che vive in risaia.
Ritigala: templi abbandonati e costruiti nel I° sec. a.C. in mezzo alla giungla e Aukana, con un altro altissimo Buddha in pietra. Visitiamo una delle 2 Antiche capitali, Anuradaphura, costruita su una vastissima area e dove una guida sarebbe stata particolarmente utile, perché i 2 libri che ho non aiutano molto. Qui c'è l'albero sacro del Bho, ufficialmente l'albero più antico al mondo e tantissime gigantesche Stupa o Dastaba, sorta di campane di pietra che custodiscono qualche reliquia del Buddha e che hanno la stessa architettura, con vari nomi, in tutti i paesi che seguono questa religione nella sua forma ortodossa. Non abbiamo visitato l'altra capitale, quella di Polonnaruwa.
Il 17 mattina con calma siamo ripartiti verso Colombo, da dove abbiamo preso il volo per Malè.
Considerazioni finali.
sabato 17 agosto 2013
Sono stata oltremodo prolissa ed avrei ancora tanto da dire, perché le emozioni, come già detto, sono state fortissime.
La natura di questo paese è strepitosa, la varietà di paesaggi è grande e l'abbondanza di colori pure..
La povertà qui mi è sembrata ricchezza, la condivisione di quanto si ha anche tra estranei o tra uomini e animali e il rispetto tra le diverse fedi religiose, insegnamento.
Veramente, grazie di cuore per gli infiniti sorrisi che ci hai donato, nobile popolo di Sri lanka, popolo dalle antiche e prestigiose origini e con il sangue del leone nelle vene.