Un lungo paese in poco più di otto giorni!

stato: vietnam (vn)

Data inizio viaggio: lunedì 14 marzo 2016
Data fine viaggio: martedì 22 marzo 2016

Lo scorso marzo abbiamo fatto un viaggio di 2 settimane in Vietnam e Cambogia, organizzando i voli principali per conto nostro e appoggiandoci alla Viet Prestige Travel per il tour e i voli interni. Siamo arrivati a Bangkok tramite la Qatar Airways con un volo veramente economico (445 € a testa) preso con circa 5 mesi di anticipo; con Air Asia abbiamo raggiunto Hanoi e da lì ci siamo spostati con Air Vietnam anche per raggiungere Siem Reap, in Cambogia. Abbiamo dormito in diversi alberghi, nessuno di altissimo livello, ma tutti più o meno carini e dignitosi e soprattutto tutti situati in posizioni veramente strategiche. Per la valuta, anche se loro accettano con piacere anche i dollari, abbiamo prelevato i loro dong col bancomat, con una carta di credito che prende poca spesa e che aveva uno di noi. Come in tanti altri paesi asiatici la vita costa pochissimo e per fare un solo esempio, posso dire che per mangiare in 5 abbiamo speso al massimo e raramente circa 16 € in tutto. Nonostante sia stata contenta di aver fatto questo viaggio, l’organizzazione da parte dell’agenzia locale sia stata veramente perfetta e abbiamo visto alcune cose considerate tra le più belle al mondo, in qualche modo io non sono rimasta soddisfatta come mi sarei aspettata! Innanzi tutto, tra viaggi e scali vari, in Vietnam siamo stati solo 8 giorni; secondariamente forse abbiamo sbagliato a voler inserire anche Angkor, in Cambogia e avremmo dovuto dedicarci completamente al Vietnam. Infatti, di quest’ultimo abbiamo quasi completamente dovuto trascurare il nord, forse più autentico, e quasi qualsiasi zona rurale, dedicandoci solo alle città. Inoltre, abbiamo preso ben 9 aerei in 14 giorni, francamente troppi per i miei gusti (perché oltre agli aerei ci sono gli aeroporti, con tutti gli annessi e connessi!). In ultimo, ad esclusione dei pochi giorni iniziali, trascorsi tra Hanoi e la baia di Ha Long, il clima era caldo in maniera inattesa, fino a raggiungere i 40 gradi in Cambogia..e anche questo ha sicuramente contribuito a stroncare i miei entusiasmi, soprattutto visto che non ci aspettavamo simili temperature con relativo altissimo tasso di umidità. Poi, un po’ all’americana (e ormai anche all’Europea), c’erano arie condizionate sparate all’inverosimile in molti posti chiusi e poi 40 gradi tutti umidi all’aperto..per cui siamo tornati pure pieni di acciacchetti di vario tipo.
Avevo sentito dire da più parti che il Vietnam è un paese diverso, anche se in forte espansione. Ebbene, il punto è proprio questo: questa forte e rapidissima ascesa economica, molto meno evidente ad Hanoi, ai miei occhi rende questo paese esattamente come il resto del mondo moderno..dove molti, ormai troppi paesi, tendono solamente a inseguire un sogno, quello presunto occidentale, oppure americano: dei grattacieli, dell’ordine, del benessere e dei negozi tutti uguali…che è proprio il sogno che non mi emoziona né mi interessa minimamente! Inoltre, alcune zone sono veramente delle macchine per turisti a tal punto da rovinare ogni bellezza presunta e reale. Ad esempio, è ovvio che non potevo pretendere di essere l’unica turista che partiva in barca per visitare la baia di Ha Long, ma neanche potevo immaginare che insieme alla nostra sarebbero partite altre decine e decine di altre barche..quasi contemporaneamente! Per non parlare delle costruzioni selvagge lungo tutta la costa! La baia è considerata una delle sette meraviglie del mondo naturale, le circa duemila isolette calcaree coperte di rigogliosissima vegetazione che la costellano sono veramente spettacolari, non lo nego…eppure tutta questa magia non mi ha trasmesso l’ emozione che sarebbe stato normale aspettarsi. Saigon (oggi Ho Chi Minh City, ma nessuno di loro la chiama così) è molto più moderna, pulita e occidentalizzata di Hanoi ed è per questo che, anche se innegabilmente interessante, anche dal punto di vista della storia più recente, relativa all’invasione e alla guerra con l’America, a me è piaciuta molto meno. Hanoi risente ancora del mondo comunista, è molto meno “capitalistica” e conserva ancora lati che potremmo considerare “incivili”, ma che le conferiscono un fascino reale e soprattutto “suo”..non bello perché copia altre civiltà o altri paesi. Non so come rendere meglio quello che provo al riguardo, l’unico esempio che posso fare è quello delle tante persone che hanno ancora il costume di mangiare sui marciapiedi della trafficatissima città, seduti su panchette e tavolini d plastica che sono praticamente rasoterra e serviti da presunti cuochi che cucinano lì per strada, organizzati con mezzi di fortuna di ragguardevole ingegno. Mangiano al livello dei tubi di scappamento e delle numerose blatte che vedi correre a destra e sinistra( e immagino anche topi..), eppure è bellissimo vederli: impiegati, giovani, famiglie, anziani..tutti! Nel centro di Saigon i controlli sono più serrati e l’abitudine tutta vietnamita di mangiare così sta morendo. Un’abitudine che invece fortunatamente sopravvive ancora in tutto il paese, è quella di muoversi in motorini di tutti i tipi, anche fino a 5 persone su uno stesso veicolo e con qualsiasi carico o ingombro vi possa venire in mente! Con casco o senza (soprattutto i bambini!!!), spesso dotati di mascherine dagli svariati colori e fantasie, che servono sia per lo smog che per ripararli dal sole, perché non considerano attraente la pelle abbronzata. Non corrono, ma piano piano non si fermano mai, se non talvolta col semaforo rosso(a Saigon di più!), per cui per attraversare la strada bisogna subito essere in grado di individuare il metodo giusto! Una cosa bella di questo paese è la gioventù! Ci è sembrato un paese giovane anche nell’entusiasmo e le aspettative che normalmente caratterizzano questa fase della vita. Una giovinezza ancora fortunatamente dolce, piena di attesa, ma timidamente, del tutto priva di arroganza. Nel famoso Ufficio Postale di Saigon siamo stati circondati da svariati gruppi di studenti curiosissimi di sapere da dove venissimo, di far foto con noi e di condividere la loro voglia di vivere e di “diventare”, felici di comunicare e di cimentarsi con il loro inglese. Invariabilmente sono stati tutti entusiasti di sapere che siamo italiani ed erano felicissimi di dirci che la pasta è buona o che il Tiramisù è il miglior dolce mai mangiato. Non lo so, forse avevano complimenti ed entusiasmo per i cittadini di ogni paese del mondo, ma questo non renderebbe loro meno onore! A pensarci, forse occasioni di contatto vero con le persone ne abbiamo avute troppo poche e questo ha un po’ pregiudicato la mia soddisfazione complessiva. Certo, direte voi, cosa ti aspettavi da un viaggio organizzato, seppur per sole 5 persone? Ebbene, in altri viaggi analoghi, forse anche perché avevamo avuto una sola guida per tutto il tempo, le emozioni erano state tante e fortissime. Anche se devo ammettere che c’è stato un lato positivo nel fatto di avere avuto guide sempre diverse, anche di età ed estrazione: il fatto che abbiamo visto questo paese attraverso occhi e punti di vista sempre diversi. Questo è tanto più interessante, vista la storia estremamente “in divenire” degli ultimi 50 anni di questo paese. Tornando alle cose belle o interessanti, ne abbiamo viste tante. Le città di Huè e Hoi An, con i tanti templi o cittadelle di chiaro influsso cinese, dal momento che questo paese è stato dominato per secoli dal grande nemico di sempre che è la Cina; il museo della guerra a Saigon, i tunnel di Cu Chi, non lontani da Saigon; la baia di Ha Long; il delta del Mekong, che rappresenta veramente un mondo a parte e poi Saigon ed Hanoi. Insomma, da una parte mi dispiace di aver parlato prevalentemente di cosa non mi è andato a genio di questa esperienza e vorrei ribadire che maga

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