SU E GIU' PER L'ALBANIA IN 20 GIORNI

località: tirana-kruja-scutari-valona-dhermi-himare'-ksamil-argirocastro-berat
regione: nord-centro-sud
stato: albania (al)

Data inizio viaggio: lunedì 30 luglio 2018
Data fine viaggio: domenica 19 agosto 2018

30 luglio 2018: Partiamo da casa verso le 15.00, abbiamo il traghetto con la compagnia navale Adria con partenza alle ore 23.00 da Bari ed arrivo a Durazzo alle ore 08.00. Prenotiamo una pet cabin, ovvero cabine per due persone ed animale domestico, che passi avanti sta facendo la civilta’. Prezzo completo andata e ritorno circa 600,00 euro, incluso macchina, cane e due persone. Arriviamo a Bari verso le 20.20 e da li’ cominciano i problemi, caos gigantesco, code di macchine senza senso, facciamo il check in e scopriamo che la nostra nave si chiama Francesca. Ceniamo con due panini ed una pizza in due che sa di colla, in un bar del porto con personale molto antipatico e scortese soprattutto con gli albanesi (e questo mi è dispiaciuto parecchio), e dopo tanta attesa finalmente entriamo in nave, sono quasi le 23.00 e le macchine ed i camion sono cosi’ accalcati che non si riesce quasi ad aprire gli sportelli. La cabina, la nostra è la numero 231 è veramente spartana, con due letti a castello, un bagno e lavabo, piccola ed angusta. La nave parte con estremo ritardo, verso le 00.30 e nonostante la confusione che arriva dai passeggeri (abbiamo la stanza praticamente accanto alla doccia e quindi sentiamo ogni rumore), riusciamo a dormire almeno 4 ore di fila. 31/07/2018: Arriviamo puntuali a Durazzo, pensiamo di uscire presto, ma l’odissea comincia proprio ora! 2 ore nel garage, con le macchine che sono cosi’ incastrate che non riescono neanche ad uscire, il caldo è opprimente, lo smog ci dilania i polmoni e ci fa lacrimare gli occhi, Ugo respira in modo affannato. Il mio voto per la compagnia navale Adria è estremamente negativo! Usciamo dalla nave alle 10.20! Appena usciti partono i primi controlli, poi ci fermano perche’ dobbiamo fare l’assicurazione. In Albania le polizze assicurative italiane non coprono il territorio albanese e quindi bisogna assicurarci, 2 settimane 50 euro, altrimenti scatta un mese e sono 65 euro…noi facciamo per un mese! Sulla destra all’uscita troviamo un cambio per cambiare il denaro e finalmente possiamo cominciare il nostro tour. Ci fermiamo in un bar per due caffe’ e ci accorgiamo subito dell’estrema gentilezza delle persone albanesi, cercano in tutti i modi di aiutarci, comunque 2 caffe’ e due bottiglie d’acqua 2 euro! Partiamo per Tirana, per fortuna abbiamo comprato un navigatore che legge le strade albanesi, altrimenti sarebbero stati problemi. Arriviamo a Tirana e dopo qualche peripezia arriviamo al VILLA 27 RESIDENCE, un appartamento a 20 euro a notte, che poi diventeranno 26 per il cane. L’appartamento è abbastanza completo, non c’è l’aria condizionata come pubblicizzato su booking ma sembra comunque fresco. Puzziamo come degli ippopotami, ci docciamo e usciamo alla scoperta di Tirana. Troviamo un parcheggio super custodito nella Rruga Murat Toptani (0,80 centesimi all’ora)…un parcheggio eccezionale, con polizia e controlli…Usciamo lunga la via ed è subito pittoresca con bancarelle, pub e ristorantini e proprio in uno di questi prendiamo due insalate greche, una birra e due bottiglie di acqua, due mezze porzioni di polpette al sugo di pomodoro (piatto tipico), 2 caffe’..8 euro! Finito di mangiare ci troviamo nel vicino Museo Bunk’art 2 4 euro a testa il biglietto, un vecchio bunker, con 24 uffici adibiti oggi a mostra che ripercorre il terrore comunista in Albania. Il museo è veramente interessante. I cani non possono entrare ma la ragazza dei biglietti, vedendo Ugo si intenerisce, fa una telefonata ed ecco che Ugo è pronto ad entrare! All’uscita il caldo è infernale…il sole ti picchia in pieno..le forze sono sempre meno, entriamo nella Piazza Skanderbeg, luogo centralissimo della capitale albanese, dove abbiamo la nostra brutta sorpresa, la moschea Et’hem Bey è chiusa per restauro, proviamo ad entrare, ci fanno vedere solo qualche affresco all’ingresso ma poi niente…arriviamo sotto la Torre dell’Orologio e poi sotto l’imponente statua dell’ero Skanderbeg. Margherita è stanca e Ugo non ce la fa piu’…osserviamo l’affresco all’esterno del Museo Storico Nazionale e poi per riprendere le energie ci facciamo fare due succhi di limone e poi di arance..buonissimi! Visitiamo la vicina cattedrale ortodossa, imponente all’esterno ma piccola all’interno e passeggiamo lungo il parco Rinia, polmone cittadino, con un piccolo lago artificiale all’interno. Stanchi torniamo verso la macchina e riusciamo la sera, stanchi ed affamati, cerchiamo un ristorante tanto votato da alcuni social, ma giriamo e rigiriamo con la macchina e non riusciamo a trovarlo, alla fine torniamo alla nostra via, la Rruga Morat Toptani, con il nostro parcheggio custodito e usciti mangiamo alla Taverna Greek, con dei tavolini all’aperto e con un menu’ ridotto a solo due piatti…tutto finito…prendiamo quei due piatti rimasti, patatine fritte, spiedini io e filetto di pollo per la mia signora con insalata e poi ancora affamati feta, pomodori e spezie…birra e due acque, prezzo finale 1740 leke, circa 14 euro…Si torna nell’’appartamento stanchissimi….01/08/2018: Usciamo leggermente piu’ tardi, intorno le 10.00 e parcheggiando al solito parcheggio custodito, andiamo al Pazari i Ri, un piccolo mercato coperto, con alcune bancarelle, per la maggior parte tristi, che vendono carne, frutta e verdura ed alcuni oggetti tipici dell’Albania. Partono i primi regali, due pipe intagliate in legno, al prezzo di 1500 leke ciascuna, circa 12 euro e poi una calamita a 200 leke, circa un euro e 40 centesimi. Margherita è molto delusa dal mercato, in effetti questa nuova Tirana, pronta al futuro ha spazzato, forse un po’ troppo in fretta, la propria storia ed il proprio passato…Dopo poco piu’ di un’ora usciamo dal mercato e camminando ci troviamo in un piccolo giardino dove le nonne portano in culla in propri nipoti. Conosciamo Samia che con il suo piccolo Zac, ci chiede di Ugo e ci fa molte domande su di noi e sull’Italia….Cerchiamo il ponte dei Conciatori, prendiamo la macchina e ci mettiamo alla ricerca del luogo storico…Ci troviamo nel mezzo del traffico e dopo tanti giri, scopriamo che si trovava esattamente a 200 metri dal parcheggio custodito! Rilasciamo la macchina e visitiamo questo luogo…Il Ponte Dei Conciatori, una delle poche testimonianze ottomane di Tirana, di fronte si affacciano dei palazzi colorati, fatiscenti e coperti da alberi. Il Ponte è bello ed elegante, ma certo per un italiano e soprattutto un romano, emozionarsi per un’opera d’arte diventa sempre piu’ complicato! Vicino al sito troviamo il ristorante Fefa, con un grande spazio all’aperto…ci fermiamo e prendiamo una bottiglia d’acqua, due piatti di melanzane ripiene di filetto di pesce ed uva passa, con rughetta e rape e due abbondanti grigliate di pesce, con due caffe’…prezzo circa 28 euro…Tutto buonissimo…Torniamo in hotel…il caldo è terribile. Usciamo verso le 18.00 e dopo circa 45 minuti arriviamo sul lungomare di Durazzo…Per prima cosa andiamo a visitare l’anfiteatro romano, la piu’ grande struttura di questo tipo di tutti i Balcani…La vediamo solo da fuori perche’ è una delusione disarmante, case e palazzi sono state costruite quasi sopra del monumento…Consiglio, non entrate (il biglietto costa 200 leke, quasi due euro), non ne vale proprio la pena. Torniamo sul lungomare, una bella passeggiata con giostre per bambini, tanti bar e ristorantini. Camminiamo ed arriviamo a gustarci un meraviglioso tramonto, il sole lentamente entra in mare, lasciando il cielo pieno di colori..Meraviglioso!! Abbiamo fame e decidiamo di prendere una pizza ed insalate nel Pizza Grill del lungomare, costo circa 15 euro. Verso le 22 si torna a casa, ma prima in un supermercato vedo un cane randagio, affamato e con una zampa fasciata (il problema dei cani randagi in Albani è molto evidente), gli compro ben 4 scatolette di carne e le divora tutte!! Prima di andare via mi salta addosso e mi lecca il collo, il suo è un autentico abbraccio…Me li porterei tutti a casa!! Ugo invece fa innamorare molte donzelle di Durazzo, alcune chiedono una foto, una addirittura mi chiede se puo’ fidanzarsi con lui!! Ugo playboy..anzi playdog…alla fine si torna nell’hotel 02/08/2018: Ci svegliamo abbastanza presto e partiamo alla volta di Scutari, passando per Kruja. Prima di lasciare Tirana è doveroso dirvi che se venite qui con la macchina dovete essere super attenti e super concentrati sempre, gli albanesi guidano in un modo indegno e non rispettano affatto le regole del codice stradale, anche quelle piu’ basilari!! I peggiori sono poi i conducenti degli autobus, sono grossi e prepotenti..quindi attenzione massima!! Dopo qualche peripezia arriviamo a Kruja e troviamo con un personaggio locale il parcheggio a pagamento a 1 euro, 15 centesimi l’ora. Scendiamo e dopo un caffe’ ristoratore partiamo alla volta del pittoresco castello, con la sua torre elegante e circolare che offre bei panorami e scorci molto pittoreschi. Nel suo interno si trovano i musei di Skanderbeg (leke 250) e quello etnografico (300 leke), purtroppo i cani non possono entrare, quindi decidiamo con Margherita di dividerci, uno alla volta visitiamo i musei e l’altro rimane sotto un albero con Ugo Beddu! I musei sono molto interessanti, soprattutto quello Etnografico che ripercorre i molteplici aspetti della vita degli albanesi negli anni passati, si trovano stanze da lavoro, tappeti, arredi e molto altro..Quello di Skanderbeg è dedicato al noto eroe della storia albanese. Nel frattempo conosciamo il proprietario del Kruja Hospitality, un piccolo agriturismo familiare, con ristorante che offre solo prodotti locali, fatti in loco, con una stanza matrimoniale ed alcuni letti a castello per i turisti. CI mostrano le stanze, il giardino, gli attrezzi da lavoro, anche il distillatore di grappa, che viene fatta con l’uva locale. Ci portano una serie di assaggi di prodotti locali, tra cui il byrek, delle sfoglie ripiene di verdure, buonissime, formaggi, insalate, patatine e una birra artigianale eccezionale e dei dolci fatti con riso, uva passa e cannella, tipico di Kruja fenomenale, acque e due caffe’, 20 euro!! Se andate a Kruja, non potete non andare in questo luogo!! Proseguiamo e visitiamo la cittadella, con i suoi vicoli e mura, il tunnel segreto e il tempio bektashi, una confraternita islamica, molto meno rigida dell’islam classico. Torniamo al castello e comincia leggermente a piovere, è una pioggia fresca e piacevole…visitiamo il bazar, dove in una strada ciottolosa si affacciano bancarelle piene di tappeti, libri, maglie, monete e oggetti che vanno dall’impero ottomano fino a quello comunista. Compriamo un paio di pantofole fatte a mano per Margherita, la maglia dell’Albania per mio fratello Paolo, una penna per Alessio, e due pipe in legno…Torniamo in macchina, consapevoli di aver visto qualcosa di molto bello e partiamo alla volta di Scutari. Troviamo un po’ di traffico per via di un incidente, ma alle 16.30 siamo all’hotel Floga, (75 euro per 3 notti con colazione)dove la proprietaria mi dice di mettere il cane sul balcone…MA STAI FUORI? Ho prenotato anche per il cane e le dico che vado in un altro hotel e allora cambia atteggiamento….Andiamo nelle stanze, semplici ma comode, ci docciamo e ci riposiamo..Usciamo affamati e andiamo diretti al centro di Scutari, e andiamo all’Arti Zanave, un piccolo ristorante, con circa 6 tavolini, che fa parte di una cooperativa sociale che aiuta le donne albanesi…In questo ristorante non si ordina, loro preparano il menu’ con prodotti freschi giornalmente e ci portano le portate. Da bere acqua ed un calice di vino rosso albanese, da un buon sapore fruttato. Il primo piatto è una zuppa di patate, poi ci portano del formaggio squisito fritto nel burro, cotolette e un buonissimo pure’ di patate, dei peperoni cotti in salsa di ricotta e un piatto di un tipo di verdure che assomigliano a dei fagiolini, ma non abbiamo capito cosa siano, insalata e un piatto di pomodori..per finire torta alle mele. Prezzo euro 22…Che dire…lo consiglio a chi vuole provare cose nuove e a chi vuole spendere e sapere di aver fatto una buona causa!!! Torniamo in hotel. 03/08/2018: Colazione in hotel, dove ci portano frittata, formaggi e pomodori…oddio…rimandiamo tutto indietro, per fortuna c’è anche una ciotola di marmellata e burro e del pane, caffe’ e succo di arancia. Usciamo intorno le 08.30 e partiamo per la visita del castello di Rozafa, arroccato su di una dirupe si vede anche da lontano. Arriviamo e la strada oltre che ad essere in salita è anche ciottolosa, troppo impervia per le deboli zampette del vecchietto Ugo…quindi mi tocca prenderlo in braccio e trasportarlo, faticando e faticando…L’entrata è di 200 leke, circa 1,70 a persona, il castello è enorme, per la verita’ sono solamente rovine, ma l’impatto è notevole..I panorami sono meravigliosi, sotto della fortezza si estende il lago e la vallata di Scutari, il luogo è quasi magico…Se avete deciso di fare questa visita, preparatevi anche al grande caldo…il sole è fortissimo ed accecante!! Usciamo sudati dal castello, con Ugo che si fa trasportare anche per il ritorno e andiamo verso il lago di Scutari. Bellissimo, quasi selvaggio, si apre davanti a noi con tutta la sua ampiezza e con i suoi panorami di assoluta liberta’…Lo circumnavighiamo con la macchina e ci fermiamo poi ad una piazzetta per prendere delle limonate, fa caldo e abbiamo bisogno di energie nuove. Lasciamo il lago e partiamo per una breve gita fuori citta’, per arrivare al Ponte di Mezzo, un pittoresco ponte ottomano, secondo per fama nei Balcani, solo a quello di Mostar. Il ponte è bello e si trova nel mezzo di niente….il fiume non esiste piu’ ed in basso non ci sono che sassi e pietre. E’ passata l’una abbiamo fame e tornando a Scutari ci fermiamo al Peja Grill, dove prendiamo un piatto di riso con pollo e un piatto di verdure miste, focacce e due bottiglie d’acqua…prezzo 8 euro. Prezzo decisamente economico ma qualita’ del cibo alquanto scadente. In questo ristorante conosciamo il cameriere Klaudian, che parla molto bene l’italiano e ci consiglia di andare al lago di Koman da soli, senza agenzie, ci dice che ormai è facile arrivarci, visto che le strade sono state tutte modernizzate….sara’ vero? Ci fidiamo? Comunque con Margherita decidiamo di andare con la propria macchin…Torniamo in hotel a riposare…Usciamo nuovamente verso le 17.00 per visitare il centro di Scutari, partiamo dalla Rruga Kol Idromeno, la via pedonale centrale, che taglia la città in due, costeggiata da case colorate, bar, locali e ristorantini vari…Sinceramente ci delude un po’, troppo falsa per i nostri gusti. Visitiamo la Grande Moschea, completamente bianca, dall’architettura che sembra finta e dagli interni moderni, poi la vicina Chiesa Ortodossa, molto piu’ bella fuori che dentro e purtroppo la vicina chiesa cattolica francescana è chiusa. In questi cento metri si racchiude il segreto di Scutari…tre chiese di differenti religioni praticamente attaccate….Torniamo in hotel, ci docciamo e verso le 19.30 partiamo alla volta del celebre agriturismo Mrizi i Zanave, nel villaggio di Fshati Fishte, (occorre la prenotazione), a circa 30 km da Scutari. Si tratta di un ristorante molto conosciuto, dove si possono gustare dei prodotti e piatti tipici albanesi a km 0. Arriviamo e troviamo caprette, cavalli, galline ed oche….Ci portano vari tipi di pane, salumi e formaggi, affettati, funghi porcini, delle verdure cotte in buccia di mais, vari tipi di patate, capretto, uno spiedino enorme di maiale e ben 4 tipi di dolci, un calice di vino ed acqua, conto di solo 24 euro in due! Incredibile! Chi viene da queste parti non puo’ saltare questa tappa gastronomica!All’uscita si avvicina un signore e mi chiede quanti soldi vorrei per vendere Ugo!! IT HAS NO PRICE….NON HA PREZZO! Torniamo in hotel 04/08/2018: Ci svegliamo intorno le 06.00 e partiamo verso il lago di Koman, unico fiordo di tutto il Mediterraneo!! Il gps ci trova subito la strada e si parte..i km da Scutari sono circa 50 e si impiegano 90 minuti. I primi 30 km sono di stradine di campagna, gli ultimi 20 km sono completamente sterrati, con buche che sono voragini, (ma che ci ha detto Klaudian)?? Andate piano….anche perche’ non esistono guard-rail e ci sono strapiombi vertiginosi ad ogni curva. Lo spettacolo è pero’ fantastico, sotto di noi si aprono scenari che ricordano la Norvegia, questo fiume nel mezzo di montagne, vallate, laghi…semplicemente fantastico!! Arriviamo al lago e purtroppo il ferry che parte alle 09.00 è pieno.. Conosciamo un ragazzo che ci dice che con 10 euro a testa, con la sua barca privata ci fa fare il viaggio lui…ovviamente accettiamo…Parcheggiamo la macchina ad un parcheggio free e con un taxi (al prezzo di 2 euro) arriviamo alla partenza delle barche e ferry…Il caos la fa da padrone, chi urla a destra, chi spinge una barca a sinistra, dopo un’ora di attesa, paghiamo e ci mettono dentro una barchetta…aspettiamo e aspettiamo ma non si parte!! Arriva gente dopo di noi e partono prima di noi…allora sbrocco e dico che rivoglio i soldi indietro…e guarda caso, dopo 5 minuti partiamo…Ugo ci sorprende ancora una volta, sulla barchetta, trova il suo angolo e si riposa ed è a suo agio completamente….La barca si muove lentamente nel mezzo di montagne, su di un fiume dal colore cobalto, lo scenario è paradisiaco…scattiamo foto a piu’ non posso…la natura riesce sempre a sorprenderti! Dopo circa un’ora e mezzo di tragitto arriviamo in una zona di un piccolo ormeggio per le barche e quello che si apre davanti ai nostri occhi è a dir poco meraviglioso!! Il paradiso è in Albania?? Un ruscello limpidissimo taglia in due due montagne, delle piccole arene di ciottoli e ghiaia ai lati, l’acqua, limpidissima, dal colore azzurro è pero’ freddissima ma si puo’ comunque fare il bagno…(portatevi il costume)!! In questo luogo si trova anche un piccolo ristorante, dove io e Margherita spendendo 4 euro mangiamo due insalate, acqua e birra. Rimaniamo nell’Eden fino alle 16.00 e lentamente rimontiamo sulle barche pronti per il viaggio di ritorno….Lasciamo questo posto con la consapevolezza di aver visto uno dei luoghi naturali più belli d’Albania e uno dei migliori visti da me personalmente….Le barche sono scomode, arriva un po’ di stanchezza e qualche dolorino alla schiena e alle chiappette…Arriviamo verso le 17.30 e chiediamo a qualcuno di portarci al parcheggio, per fortuna parte un conducente delle barche proprio in quel momento e ci porta lui…Guida come un pazzo, il tragitto è di due km, ma mi ritrovo a pregare…prende le curve velocemente, entra nelle altre corsie….ma proprio cosi’ dobbiamo morire? Arriviamo sani e salvi al parcheggio e ci prepariamo per il ritorno…Arriviamo in hotel. Andiamo al Ruzafa Sea Food, ristorante di Pesce, dove prendiamo una mega insalata di tonno, patatine fritte, 3 piatti di gamberi alla griglia , acqua e calice di vino al prezzo di 25 euro!! Ci si chiudono gli occhi….stanchissimi torniamo in hotel. 05/08/2018: Ci svegliamo verso le 06.30…facciamo colazione e lo staff dell’hotel Floga ci prepara dolci, una banana, caffe’ e succo di arancia.. Partiamo verso il sud, carichiamo tutto e si parte…Tappa Valona. Arriviamo intorno le 12.30, ma abbiamo difficolta’ a trovare l’Hotel Onorato, che si trova nella via principale ma è senza numero civico…facciamo su e giu’ un paio di volte, poi chiediamo ad un taxista che ci dice di seguirlo e ci porta all’incrocio dell’Hotel. Prenotazione Hotel Onorato per due notti 70 euro con colazione. Pranziamo al ristorante Primavera, dove abbiamo preso due risotti alle verdure, acqua e caffe’…10 euro. Fa caldissimo, decidiamo quindi di far passare le ore di punta e partiamo per visitare il monastero di Zvernec. Questo luogo non è facile da trovare, perche’ si esce completamente dalle zone centrali e si attraversa prima una zona industriale in disuso e poi una pineta. Il monastero di Zvernec è collegato alla terraferma da un ponte, sopra di una laguna, lo scenario è bellissimo e quasi mistico. Passeggiamo con Ugo sul ponte, ma un prete ci fa chiari segni che i cani non possono entrare…e ti pareva che gli unici a fare problemi erano i religiosi? Comunque scattiamo qualche foto dal ponte e torniamo indietro per fermarci alla vicina spiaggia di Zvernec, lunga e sabbiosa, viene utilizzata soprattutto dalla gente locale. Il mare è pulito ma la spiaggia è abbastanza sporca…Purtroppo sul lato ambientale gli albanesi devono migliorare di tanto…Facciamo il primo tuffo nel mare albanese…anche Ugo si avvicina all’acqua bagnandosi solo le zampette…Verso le 18.00 torniamo in hotel, doccia e leggero relax. La sera usciamo sul lungomare di Valona, a proposito l’Hotel Onorato si trova in una posizione centralissima, e vediamo un viavai di gente, ragazzi, ragazze, ma soprattutto famiglie. Il lungomare è pieno di ristoranti, soprattutto italiani, ed è veramente difficile trovare ristoranti con cucina tipica albanese, bar e vari locali…noi siamo stanchissimi e decidiamo di tornare al ristorante Primavera, dove prendiamo due pizze, birra ed acqua e spendiamo circa 15 euro. In serata torniamo in hotel. 06/08/2018: Ci svegliamo abbastanza presto e dopo colazione, decidiamo di andare subito al mare, alla spiaggia di Valona, la principale, quella piu’ utilizzata dalla gente. Di mattina presto è ancora abbastanza vuota e insieme ad Ugo ce la godiamo..Il mare è pulito, ma non pulitissimo, questa spiaggia infatti si trova abbastanza vicino al porto, ma nonostante questo troviamo nei fondali molti pesci e l’acqua è comunque nitida. Verso le 10.30 riporto Ugo in hotel e torno in spiaggia e con Margherita andiamo a fare una bella passeggiata sull’arena. Dopo esserci tuffati nuovamente, verso le 11.30 torniamo in hotel, non amiamo le ore piu’ calde della giornata, ci rinfreschiamo e tutti e tre partiamo alla volta del parco di LLogara, situato a circa 40 km da Valona, si tratta di un luogo sorprendente, situato tra l’Adriatico e lo Ionio, ospita vari sentieri per trekking, per bicicletta, tantissimo verde e il meraviglioso Pisha Flamur, il Pino Bandiera, un raro monumento naturale di straordinaria bellezza, un albero dal colore arido, quasi argenteo…bellissimo!! Andando lungo la strada per il parco, vediamo un vecchietto che cammina lungo le salite, con 40 gradi e una piccola bottiglia di acqua, decidiamo di fermarci e portarlo con noi…Ci ringrazia mille volte e ci dice che ama l’Italia…Arriviamo sulla cima del Parco di Llogara dove si trova il punto panoramico e sotto di noi si apre una vista eccezionale, il mare si confonde con il cielo, montagne, isolotti vari….splendido!! Scattiamo fotografie su fotografie….un posto di una bellezza sconcertante! Al ritorno ci fermiamo in uno dei tanti ristorantini del parco, faccio scegliere Margherita e il suo istinto dice Agriturismo Dukat…e devo dire che la scelta risultera’ azzecatissima. Il luogo è molto bello e prendiamo una insalata, una grigliata di verdure squisita e mezzo chilo di agnello cotto alla brace, due caffe’ e due caraffe di acqua, dolce offerto dalla casa, al prezzo di 14 euro! Prima di tornare in hotel andiamo a visitare la moschea di Muradie di Valona, una moschea costruita nella metà del XVI secolo. Bello l’esterno di mattoni e pietre, mentre l’interno è abbastanza spoglio. Torniamo in hotel, lasciamo Ugo che è stanchissimo e verso le 16.45 torniamo al mare. A Valona le spiagge piu’ belle si trovano dopo aver passato un tunnel, che dista circa 2 km dal centro. Passiamo il tunnel e dopo qualche km arriviamo ad una bella pineta, parcheggiamo e ci catapultiamo su di una spiaggia ciottolosa ed un mare limpidissimo!! Siamo a mollo piu’ di un’ora…la sensazione è bellissima, relax e un paesaggio splendido….Verso le 19.00 siamo in hotel. Usciamo abbastanza tardi e torniamo al ristorante Primavera, dove ordiniamo una mega insalata, linguine allo scoglio, grigliata di pesce, mezzo chilo di cozze, birra ed acqua al prezzo di 30 euro. Si è fatto tardi e dopo una passeggiatina con Ugo, da buoni pensionati torniamo in hotel 07/08/2018: Dopo la colazione, salutiamo l’hotel Onorato, e partiamo alla volta di Dhermi..Ci fermiamo al primo benzinaio per mettere il gas (a proposito di gas, state tranquilli, l’Albania ne è piena e l’adattatore è il nostro) e facciamo il pieno…2500 leke di gas..circa 20 euro (la benzina ed il gas sono solo di poco meno care dell’Italia). Rifacciamo la stessa strada di ieri, attraversiamo nuovamente il parco nazionale di Llogara e stavolta riusciamo a fotografare anche il meraviglioso albero che ieri c’era sfuggito!! Il panorama è strepitoso e ti viene voglia di fermarti a fare foto e filmare ogni 100 metri…Ripartiamo e ci avviciniamo a Dhermi, piccolo paese della costa albanese, oggi diventato famoso per le sue meravigliose spiagge. Arriviamo all’HH Boutique Hotel, 124 euro per due con colazione (l’hotel piu’ caro del nostro viaggio)…La stanza è bella ed è dotata di un balcone che offre una bella veduta sul mare di Dhermi. Ci sistemiamo, facciamo abituare Ugo alla nuova dimora e usciamo a mangiare qualcosa, andiamo ad un piccolo forno vicino e compriamo due specie di fagottini salati con formaggio e prosciutto cotto, e 2 al pomodoro, due bottiglie d’acqua e due caffe’ 4,10 euro…Il cielo è leggermente nuvoloso ed arriva anche una leggera pioggia..che per fortuna dura solo una decina di minuti. Rimaniamo in hotel fino verso le 15.00 e poi, lasciando Ugo in camera che ci guarda perplesso, partiamo alla volta della spiaggia di Drimadhe, una spiaggia bellissima, lunga e protetta da montagne e dal verde, bagnata da un mare cristallino…Il sole dopo un’ora fa capolino e spazza via le nubi, i colori sono splendidi, il mare diventa blu scuro, azzurro, verde…La spiaggia a tratti è privata ma altri tratti è libera ed è quasi vuota….Margherita si bagna poco..l’acqua è decisamente fredda, io invece da buon pesciolino sono quasi tutto il tempo a mollo. Facciamo una lunga passeggiata e andiamo a scoprire qualche caletta nascosta….Bellissimo!! Verso le 18.30 torniamo in hotel, dove Ugo ci attende. Usciamo verso le 20.30 e facciamo un giro alla ricerca di un ristorante nel paesino di Dhermi, e andiamo al ristorante Harmonia, poco distante dal nostro hotel. L’ambiente è raffinato ed elegante, ceniamo all’aperto, prendiamo acqua, insalata harmonia, con melone ed aceto balsamico, dei peperoni al formaggio (piatto tipico albanese), verdure grigliate e carne alla griglia per due, prezzo circa 28 euro..La qualita’ non è proprio il massimo e sinceramente rimaniamo abbastanza delusi…Facciamo fare un giretto a Ugo e andiamo in hotel 08/08/2018: ! Sono circa le 9.00 del mattino e con la macchina andiamo alla vicina spiaggia di Dhermi, la spiaggia principale delle localita’, famosa soprattutto per le discoteche ed i locali che si trovano proprio a ridosso dell’arena…Ci incamminiamo con Ugo che ci segue da dietro e notiamo subito che la maggior parte della spiaggia è stata privatizzata, c’è una confusione enorme, macchine parcheggiate in seconda o in terza fila, persone che si catapultano alla ricerca di un metro di spazio…sinceramente non fa per noi, per carita’ l’acqua è trasparente, ma tutta questa confusione non ci va proprio a genio. Decidiamo di tornare alla spiaggia di Drymadhes, quella di ieri, viene anche Ugo e ci gustiamo un paesaggio magnifico, praticamente quasi da soli! La gente valla a capire…tutti ammassati da una parte mentre a 3 km il nulla in un paesaggio magnifico! Il sole picchia fortissimo, siamo a mollo piu’ che posso, ma verso le 11.00 lasciamo la spiaggia e ci fermiamo nuovamente al forno di ieri, dove compriamo dei fagottini al pomodoro, delle sfogliatelle al formaggio e due dolci al cioccolato, al prezzo di 3,05 centesimi di euro. Torniamo in hotel, mangiamo e ci rilassiamo nella nostra stanza, stanza che è stata pulita senza pero’ darci gli asciugamani puliti…ma un hotel del genere puo’ cadere in simili errori? Verso le 15.00 partiamo alla volta della spiaggia di Palasa. Quasi tutte le guide e addirittura Google Maps dicono che per arrivare a questa spiaggia bisogna fare alcuni km di guida e poi una passeggiata nello sterrato, non è piu’ cosi’, è stata costruita infatti una strada che scende dalla montagna ed arriva fino a ridosso della spiaggia. Arriviamo quindi con estrema facilita’ e di fronte a noi si apre una spiaggia lunghissima, ciottolosa, bagnata da un mare limpidissimo e protetta da colline e montagne…splendida!! Purtroppo vediamo anche la nascita di alcuni resort e i lavori che stanno violentando la montagna…speriamo che tutto questo non porti alla rovina di questi luoghi cosi’ straordinari. Ci tuffiamo, con la maschera vedo alcuni pesciolini e poi con Margherita andiamo a fare una passeggiata fino ad alcune calette in fondo alla spiaggia…Passiamo in completo relax e pace queste tre ore, in una spiaggia veramente poco battuta e con una grande sensazione di tranquillita’. Prima di andare via la natura ci regala una gioia immensa, alcuni pesci saltano sul mare per rientrarci velocemente…la natura è sempre un capolavoro autentico!! Andando via i colori sono tenui, il cielo si dipinge di rosso, sembra tutto un dipinto fantastico!! Arrivati in hotel ci attende Ugo Beddu che con la sua espressione da vecchietto ci saluta venendoci incontro e scodinzolando….E’ tempo di doccia e di cena!! Usciamo verso le 20.00 e andiamo diretti alla Taverna Fevan, un piccolo ristorante su strada, a gestione familiare…Su vari social ci sono opinioni contrastanti, ci parlano di grande qualita’ ma anche di grande disorganizzazione. Per noi è valsa solo la grande qualita’, sono stati rapidi e gentili nel servirci, e spendendo circa 12 euro a persona abbiamo preso due moussaka, due porzioni di feta (fatta direttamente da loro) al forno con pomodori ed origano squisita, verdure grigliate, patate con crema di aglio, e delle verdure al forno, birra ed acqua…Consigliato!! Scendendo ci fermiamo ad un minimarket…gelato (solo per me) passeggiatina con Ugo e poi a nanna. 09/08/2018 Fatta colazione partiamo alla volta di Himare, un ex villaggio di pescatori di appena 3000 abitanti, oggi trasformato in una delle localita’ turistiche piu’ in voga di tutta l’Albania. Fa caldo, il viaggio è piacevole e la strada che corre sulle montagne offre dei panorami straordinari sulla costa albanese. Il problema è all’arrivo ad Himare, abbiamo prenotato tre notti al Villa Xani al prezzo di 94 euro, ma questo hotel non lo conosce nessuno, anche la via non viene riconosciuta dal Gps. Ci troviamo nel centro della cittadina è il caos regna sovrano, macchine dovunque, pedoni che attraversano la strada senza guardare, entro in una stradina e mi ritrovo imbottigliato….Chiedo in giro ma niente, di questa Villa Xani nessuno sa niente…esisteranno? Ci fermiamo ad un camping e finalmente Sergio ed il suo collega, albanesi che parlano italiano con il loro gps ci fanno vedere dove si trova e addirittura telefonano all’hotel. Dobbiamo tornare indietro e cercare lo stadio….Seguiamo le indicazioni, arriviamo allo stadio ma di questa Villa Xani niente…neanche l’ombra, chiediamo alle persone che vivono li’ ma non sanno aiutarci, mentre torno indietro, arriva il buon samaritano su di un motorino che ci chiede dove andiamo….Villa Xani e lui seguitemi….Ci porta alla Villa Xani, esce un ragazzino e gli dico di mettere qualche cartello indicativo…insieme a noi c’è una coppia di sardi ed insieme parliamo un po’ nell’attesa che le camere siano pronte. Dopo un tre quarti d’ora di attesa entriamo e le camere sono molto belle, con un letto matrimoniale, due letti a castello, balcone, cucinino, frigo, aria condizionata e bagno completo. Sono quasi le 13 e usciamo per mangiare qualcosa di leggero, ma anche li’ il caos, tutti i parcheggi sono privatizzati, ti chiedono soldi anche per stare fermo 10 minuti. Ci riposiamo un po’ e verso le 14.30 usciamo per la vicina spiaggia di Livadhi, una spiaggia grande, con verde alle spalle, privatizzata in alcune parti, mentre in altre ancora libera. La spiaggia e il suo mare sono belli, ma non è la miglior spiaggia che abbiamo visto in Albania. Verso le 16.15, improvvisamente il tempo cambia, il cielo diventa nero e si alza un forte vento, volano degli ombrelloni fino al mare…con Margherita decidiamo di lasciare la spiaggia e di visitare Himare centro storico, un luogo poco visitato dai turisti ma che merita di essere visto. Il paesino è arroccato su di un colle, ed è caratterizzato dalle sue case in pietra, dalle rovine di un castello e soprattutto regala dei panorami sulla baia e sulle spiagge meraviglioso. Le vedute si perdono fino all’orizzonte, i colori sono accesi ed il cielo si confonde con il mare…Dopo circa un’ora torniamo giu’ alla nostra macchina, un po’ d’arte ci voleva!! Si torna in hotel…Ugo ci sta aspettando…Verso le 19.30 usciamo, facciamo una passeggiata sul lungomare di Himare e ci fermiamo a cenare alla Taverna Stoli, una taverna con dei tavolini all’aperto che si affacciano proprio sul mare. Prendiamo bruschetta, insalata greca, verdure grigliate e due linguine allo scoglio, calice di vino ed acqua e paghiamo circa 23 euro, prezzo giusto, piatti abbondanti ma qualita’ da 6. Finito la cena passeggiamo ancora un po’ con il nostro Ugo Beddu ma verso le 10.30 visibilmente stanchi torniamo in hotel. 10/08/2018 Ci svegliamo abbastanza presto e partiamo alla volta della spiaggia di Llaman, una spiaggia che dovrebbe essere vicino al nostro hotel, uso il condizionale perche’ dopo un po’ non riusciamo a trovarla mentre davanti a noi c’è l’incrocio per la spiaggia di Jala, optiamo per questa scelta. Con noi c’è anche Ugo Beddu. Questa è una delle spiagge piu’ amate dai giovani, qui infatti si trovano vari locali, pub, bar, moto d’acqua e motoscafi. La spiaggia è piccola, super affollata, ma nonostante questo è molto bella, racchiusa da due montagne, formata da ciottoli bianchi e da un bel mare trasparente. Siamo fino verso le 11.00, poi Ugo si spazientisce e ci fa capire chiaramente che vuole tornare a casa…Prendiamo due succhi d’arancia, due caffe’ al prezzo di 8 euro e poi due panini, che volevo con solo verdure e che invece ci porta con patatine fritte, ketchup e qualche pomodoro, prezzo 3 euro e 15 centesimi. Torniamo in hotel, ci rinfreschiamo un po’ e verso le 14.00, lasciando il mitico Ughetto in hotel partiamo alla volta di Porto Palermo, una piccola e splendida baia, sovrastata dal castello di Ali Pasha Telepena, che noi visitiamo (prezzo del biglietto 80 centesimi). La fortezza offre dei fantastici panorami su tutta la baia e sui dintorni. La spiaggia di Porto Palermo è piccola, non molto affollata, con scogli e sassi anche all’interno dell’acqua. Ci tuffiamo e andiamo alla scoperta dei fondali che ci regalano anche dei pesci, tutto veramente bello. Dopo circa un’ora e mezza risiamo in macchina e questa volta partiamo alla volta della spiaggia di Borsh, la spiaggia piu’ grande della costa meridionale albanese, ben 7 km di lunghezza. La spiaggia in alcune parti è privatizzata, in altre libera ed è talmente grande che si trovano anche molti spazi vuoti e di assoluta tranquillita’. L’acqua è trasparente, ma una sorgente che entra diretta nel mare la rende anche molto fredda…Ci tuffiamo e facciamo anche la conquista di questa spiaggia. Il tour del litorale non è ancora finito, andiamo anche a visitare la vicina spiaggia di Qeparo, molto più organizzata e meno selvaggia, con un bel litorale e con dei fondali sabbiosi, trasparenti e molto bassi che la rendono meta privilegiata per famiglie e bambini, vediamo addirittura due bimbe con il vestito da sirenetta immergersi in acqua. Sono quasi le 18.00 Ugo Beddu è solo in hotel è tempo di coccolarlo e di stare un po’ con lui. Verso le 20.00 usciamo per cena. Il centro di Himare è come sempre molto caotico ed i parcheggi sono al 99% privatizzati ed a pagamento. Troviamo un parcheggio dove paghiamo circa 2,50 euro, lasciamo la macchina ma il parcheggiatore vuole anche le chiavi del veicolo…mi si gela il sangue!! Che faccio? Anche Margherita è titubante, premetto che il parcheggiatore non ha un titolo, è sicuramente abusivo e non ci rilascia nessun documento!! Io vedo in giro e per tutti è lo stesso, quindi mi rassegno e lascio le chiavi al tizio. Ci fermiamo alla vicina Taverna Vironas, un ristorante locale, che offre sia piatti internazionali che albanesi…Ci mettiamo all’aperto e intanto Margherita va a controllare la macchina in un paio di occasioni, tutto tranquillo. Paghiamo circa 20 euro e prendiamo insalata verde, verdure grigliate, due porzioni di capretto al forno, acqua e mezzo litro di vino rosso locale…Usciamo e vado a controllare la macchina personalmente…e non la trovo!! Mi blocco e chiedo…mi dicono che l’hanno spostata a 20 metri per far uscire un altro, in effetti la macchina è lì…che dobbiamo fare? Facciamo un giro per il lungomare di Himare e sembra di essere in un centro commerciale nell’ora di punta…una marea di gente, ristoranti e locali strapieni…compriamo alcuni regali a parenti e conoscenti in un negozio di artigianato locale e poi compro un gelato…3 gusti 1,50 euro…Sono le 22.45 si torna in hotel.11/08/2018: Ci svegliamo verso le 07.00 e sulla finestra, per fortuna nella parte esterna, vedo un topolino che fa su e giu’ sul vetro…d’altronde il balcone si affaccia sulla campagna e quindi presumo sia una cosa normale. Facciamo colazione e verso le 8.00 partiamo alla volta della spiaggia di Gjipe, situata a nord di Himare, si tratta di uno dei luoghi piu’ nascosti della costa albanese..Per arrivarci dopo circa 11 km di strada, si esce e si percorre sempre in macchina su di una strada stretta almeno 2,5 km e poi si lascia la macchina in un parcheggio (1 euro e,50 solo il giorno, 2 euro e 50 anche la notte) e si prosegue a piedi lungo un sentiero di terra rossa che taglia il canyon scendendo verso il mare. Le vedute sono mozzafiato, il caldo si fa gia’ sentire. Dopo circa 30 minuti di cammino arriviamo sulla spiaggia di Gjipe, che si apre a noi con i suoi ciottoli bianchi, le sue montagne alle spalle, ed un mare color smeraldo di un trasparente caraibico…paradisiaco!! Purtroppo anche qui comunque è arrivata la modernita’, si trova infatti un camping, due ristoranti, per la verita’ molto spartani, e tanta gente che fa anche camping libero…Uno di questi addirittura pianta i picchetti sulla scogliera. Mi immergo nell’acqua trasparente, si nuota che è di una leggerezza che sembra di volare, affittiamo anche un piccolo motoscafo e pagando 20 euro in due ci porta a vedere una grotta vicina dove facciamo anche il bagno. Verso le 12.00 lasciamo questo piccolo angolo incontaminato e partiamo lungo il sentiero, questa volta pero’ tutto in salita!! Il sole picchia forte e ogni tanto ci fermiamo alla ricerca di ombra. Dopo un po’ di fatica arriviamo finalmente al parcheggio e accaldati torniamo in hotel.Ci rinfreschiamo e ci riposiamo un po’. Usciamo un po’ prima, verso le 19.15, vogliamo gustarci il tramonto, passeggiamo nel centro di Himare e andiamo verso la spiaggia di Potam, piccola, affollata ancora a quest’ora. Il sole lentamente cala verso il mare, ma la foschia e un po’ di nuvole coprono lo splendore di questo momento. Scattiamo qualche foto e riprendiamo un po’ e poi affamati andiamo alla vicina Taverna Velac, leggermente fuori dal caos del centro. Spendiamo 23 euro per un’insalata di olive, molto buona, ci spiegano che le olive e l’olio di oliva vengono prodotti direttamente da loro, poi seppie alla griglia, gamberi marinati e risotto ai frutti di mare, acqua e birra. Seppie buonissime, peccato per il riso che è leggermente scotto. Si è fatto tardi, tempo di tornare in hotel 12/08/2018: Dopo colazione, partiamo per Ksamil, circa 60 km di vedute panoramiche sul mare…La strada costiera albanese andrebbe annoverata tra le piu’ spettacolari d’Europa!! Arriviamo alla Villa Ideal di Ksamil, 140 euro per 4 notti. Purtroppo le stanze le stanno pulendo e dobbiamo aspettare un paio d’ore…andiamo a fare un giro e ci fermiamo a pranzare in un piccolo fast food adiacente, dove spendendo 8 euro e 10 centesimi prendiamo un panino con hamburger, tre spiedini ed insalata verde, il tutto accompagnato da acqua fresca. Torniamo in hotel e dopo una ventina di minuti di attesa la camera è pronta, il proprietario dell’hotel è molto gentile, ci aiuta a portare i bagagli, ci fa vedere la stanza, ci regala una bottiglia d’acqua fresca e due spremute d’arancia con due merendine, sono le piccole cose a fare la differenza! La stanza è graziosa, completa di frigo, aria condizionata, bagno e un bel balcone…Fino adesso confermata in modo positivo la fama di questo piccolo hotel, che si trova tra l’altro in una posizione molto centrale. Ci mettiamo in stanza, nel pomeriggio cominceremo il nostro viaggio verso le spiagge della zona. Verso le 15.00 andiamo a visitare la vicina spiaggia del Monastero, una piccola insenatura ciottolosa, con un buon parcheggio. La veduta è bella ma il piccolo lembo di terra è veramente affollato, talmente pieno di gente che con Margherita decidiamo di metterci sdraiati direttamente su di una roccia a ridosso del mare. Il mare è come sempre bello, ma leggermente mosso e quindi meno trasparente di altre spiagge che abbiamo gia’ visto su questa costa. Il tempo passa in fretta, verso le 17.40 comincia leggermente a piovere, è una pioggia passeggera. Torniamo in hotel dove il nostro Ugo ci aspetta….Ci rilassiamo un po’ e comincia il pensiero della cena…Usciamo e avendo voglia di pizza, leggiamo alcune recensioni che consigliano il ristorante Malasi, andiamo diretti li’ e la scelta sara’ drammaticamente sbagliata. Prendiamo due pizze e dopo aver aspettato un po’ ci portano due gomme, con pomodoro acido, prodotti non freschi, per tutta la notte sono stato con la pizza sullo stomaco…Assolutamente da evitare….Torniamo in hotel 13/08/2018: Partiamo la mattina e dopo una quarantina di minuti siamo alla sorgente occhio blu. Premetto che non mi sento in grande forma, la pizza di ieri è stata micidiale…Si arriva abbastanza facilmente alla sorgente, l’ingresso costa circa 1 euro e 60 centesimi per un veicolo…La sorgente si trova nel mezzo del verde, ha una temperatura poco superiore ai 10 gradi e la profondita’ non è stata ancora accertata. Qualche temerario prova a fare il bagno, noi ci limitiamo a scattare foto e a filmare, comunque per vedere tutto non ci vuole piu’ di un’ora…Prendiamo due caffe’ e ci fermiamo in un forno dove compriamo dei fagottini salati e dolci al prezzo di due euro. Ho qualche linea di febbre, quindi decido di riposare un po’…Margherita intorno le 15.30 va a fare un giro a Ksamil sul lungomare e torna accaldata e sorpresa dalla calca della gente. Usciamo verso le 20.00 e andiamo al vicino ristorante Tirana, locale abbastanza elegante con una bella terrazza, spendiamo 20 euro e prendiamo un’insalata greca, zuppa di pesce, cozze e paccheri alla spigola. Da bere acqua. Buona qualita’, un po’ lenti nel servizio ma si puo’ consigliare. Vogliamo fare una passeggiata sul lungomare di Ksamil, ma spesso va via la corrente e l’intera cittadina rimane nel completo buio….Facciamo fare una piccola passeggiata a Ugo e poi andiamo a nanna. 14/08/2018: Ci svegliamo la mattina intorno le 07.30 e andiamo alla spiaggia di Bora Bora di Ksamil. Lo scenario è molto bello, si tratta di una piccola baia, bagnata da un mare cristallino e con tre isolotti davanti, facilmente raggiungibili sia con pedalo’ che con barche o per i piu’ temerari anche a nuoto. Purtroppo la spiaggia, ma un po’ tutta Ksamil è veramente piena di gente e le piccole baie sono state quasi tutte privatizzate e gli spazi liberi sono veramente esigui. Con Margherita prendiamo un pedalo’ per un’ora al prezzo di 8 euro e andiamo a vedere da vicino le isole, che regalano spiaggette e scorci molto pittoreschi. Facciamo molte fotografie e verso le 10.30 rilasciamo il pedalo’ e decidiamo di fare una passeggiata completa del lungomare. Prendiamo due caffe’ e due succhi di frutta freschi su di un tavolino con vista sul mare, prezzo 8 euro. In un negozio di artigianato trovo anche un portafoglio molto caratteristico e lo compro per mia sorella Laura (4 euro). Per pranzo invece decidiamo di prendere 4 pannocchie alla brace (80 centesimi l’una), molti sono i venditori che si trovano sul lungomare, vendono frutta, dolci e appunto pannocchie. Si torna in hotel per riposare un po’. Questa sera si va a Saranda…Ci arriva la notizia tramite facebook del ponte crollato a Genova, rimaniamo attoniti…i pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie…la rabbia si mescola con la compassione e la consapevolezza di vivere in un Italia che si sta lentamente sgretolando…..Partiamo verso le 17.20 e dopo circa 20 minuti siamo a Saranda, la città si apre a noi con tutta la sua commercialita’, con i suoi palazzi, hotel, night club, ristoranti, sinceramente non ci fa questa grande impressione, un agglomerato di cemento sul mare…addirittura sulla spiaggia sono state costruite le giostre per i bambini. Con Margherita ed Ugo Beddu andiamo su al castello, adibito oggi a ristorante, pizzeria e bar, prenotiamo un tavolo per due e ci godiamo le meravigliose vedute che il Lekuresi Castle offre, da una parte il lago, dall’altra il mare e dall’altra ancora la baia di Saranda. Suggestivi sono i tramonti che questo luogo offre…Sono le 18.30 e con Margherita scendiamo nuovamente nella cittadina di Saranda e facciamo un breve giro sul lungomare…non fa per noi, dopo circa 100 metri torniamo indietro, della serie quando è troppo è troppo…per carita’ c’è a chi può piacere e addirittura chi cerca questo, quindi non giudico, ma la troppa folla, il troppo rumore, non fa per me…staro’ invecchiando? Noooo solo maturando…Torniamo al Lekuresi Castle e vicino al faro attendiamo il tramonto, scattiamo foto e filmiamo e anche il nostro fedele amico Ugo sembra quasi assorbito dal colore rosso del cielo e quello blu del mare…Verso le 20.00 arriviamo al ristorante e ci sediamo, l’ambiente è elegante e raffinato, prendiamo zuppa di pesce, verdure grigliate e due grigliate di pesce, acqua e calice di vino rosso, il prezzo è piu’ caro rispetto a quelli standard albanesi, infatti alla fine paghiamo 4300 leke, circa 35 euro, la qualita’ del cibo è buona, ma non certo eccezionale, quello che si paga è soprattutto il posto. Praticamente ci si trova seduti sulla terrazza di questo castello, con delle vedute magnifiche, inoltre della musica dal vivo allieva la nostra serata, e faccio i complimenti al chitarrista che è veramente bravo! Della serie quanti talenti sconosciuti ci sono nel mondo…Verso le 21.30 abbiamo finito, torniamo a Ksamil, dove facciamo fare una passeggiatina ad Ugo e poi andiamo in hotel. 15 agosto 2018 E’ ferragosto, leggiamo le notizie di Genova e i primi pensieri vanno subito alla tragedia…The show must go on…ed eccoci partire alla volta di Butrinto, distante appena 5 km da Ksamil, dove ci attende il Parco Nazionale di Butrinto, creato nel 2000 per proteggere il sito archeologico, la laguna e l’intera area naturale. Oggi patrimonio dell’UNESCO. L’entrata al parco è di 6 euro e 50 centesimi per i turisti, mentre esattamente la meta’ per gli albanesi. Arriviamo qui abbastanza presto e per fortuna non c’è ancora quasi nessuno, il parco è bellissimo, si segue un percorso ombreggiato, che tocca le principale rovine archeologiche, tra le piu’ importanti ricordiamo un magnifico teatro del III secolo a.C., una spettacolare basilica cristiana di epoca romana, la Porta del Leone di epoca illirica, le torri di guardia veneziane e molto altro, e dall’altro lato la spettacolarita’ del lago con i suoi paesaggi selvaggi…Bellissimo!! Il percorso termina con un museo, con vasi, statue, monete, ciotole e molti reperti che sono stati rinvenuti durante gli scavi di Luigi Maria Ugolini, giovane archeologo italiano, nel 1928. Se volete potete anche chiedere all’uscita ai barcaioli di farvi portare a visitare il castello ottomano fatto erigere da Ali Pasha e alcuni bunker del periodo del comunismo. Torniamo a Ksamil, la vacanza volge al termine e quindi prendiamo una serie di regali, questa volta si va sull’alcool, compriamo alcune bottiglie del cognac e brandy piu’ famose d’Albania, marca Skenderbeu e alcune piu’ piccole di Raki, la grappa più celebre della nazione. Si trovano a circa 5-6 euro l’una. Per pranzo ci fermiamo ad un forno vicino e compriamo dei fagottini alla carne e al formaggio e uno dolce alla ciliegia e torniamo in hotel dal nostro Ugo che coccoliamo un po’. I proprietari della Villa Ideal, ci portano dei dolci al cioccolato…Dobbiamo dire che siamo stati bene in tutti gli hotel, ma Villa Ideal di Ksamil è stato il numero uno per gentilezza ed accoglienza!! Verso le 15.30 andiamo alla ricerca di una spiaggia isolata di Ksamil, ne troviamo una situata proprio di fronte a quelle centrali, isolata proprio no, ma sicuramente con meno gente rispetto a quelle accalcate del lungomare…Prendiamo due ombrelloni e due lettini al prezzo di 1 euro e 70 centesimi (per due ore) e ci gustiamo la nostra ultima giornata di mare in Albania. Torniamo in hotel alle 17.30. Andiamo al vicino Fast Food Bishuki e spendendo 17 euro circa ceniamo con 3 pita, due panini greci con carne di maiale e pollo, salsa yogurt, cipolla, pomodori e patatine e 4 spiedini alla griglia (2 per Ugo), insalata greca, birra ed acqua. Facciamo una passeggiata con Ugo e torniamo in hotel. 16/08/2018 Ci svegliamo verso le 07.00 e salutando la moglie del proprietario del Villa Ideal, lasciamo Ksamil e il mare dell’Albania per addentrarci nell’entroterra: meta giornaliera Argirocastro. Arriviamo nella citta’ di Argirocastro verso le 10.00 e abbiamo prenotato al Bebej Tradicional (25 euro a notte con colazione),, dove ci attende Maradona, il proprietario dell¬’hotel, un ragazzo tutto fare, che è conosciuto praticamente da tutti e che ha l’abitudine di scorrazzare con la sua macchina gli ospiti del suo hotel a Girocastro. Questo per due motivi, uno di business, è un servizio ottimo, lasci la macchina al parcheggio dell’hotel e lui ti porta e ti prende, il secondo, non pensate di venire a Girocastro con la vostra macchina, per visitare la parte antica, è praticamente impossibile. Le strade sono tutte formate da ciottoli irregolari, sali e scendi, curve ed è quasi impossibile guidare se non si è del posto!! Girocastro, ha dato i natali al dittatore comunista Enver Hoxha ed offre un pittoresco centro storico, patrimonio dell’UNESCO, formato da tante case ottomane, visitiamo la Skenduli House, entrata di 200 leke, circa 1 euro e 60 centesimi, che ospita dell’arredamento in stile ottomano, con influenze albanesi, un bel bazar artigianale, con tanti negozi che vendono, prodotti tipici locali, compriamo gli ultimi regali per tutti, il Museo Etnografico, entrata di 200 leke, circa 1euro e 60 centesimi, simile a molti altri, che ospita costumi, attrezzi, soprammobili, sale che ripercorrono la storia della citta’ e soprattutto il bellissimo castello che sovrasta tutto il centro, entrata di 200 leke, circa 1 euro e 60 centesimi per il castello e stessa cifra per il museo, una delle fortezze piu’ belle e meglio conservate della nazione. Circondato da mura possenti, ¬¬¬¬oltre che a regalare dei panorami mozzafiato sul centro storico della citta' di Girocastro, ospita un interessante museo della armature, con cannoni e vari mezzi di artiglieria, e delle prigioni, il castello infatti è stato utilizzato dagli ottomani e dal regime comunista come sistema penitenziario. Il castello merita indubbiamente il viaggio, mentre il centro storico sinceramente a noi delude un po’, molto piccolo e forse un po’ troppo turistico per i nostri gusti. Mi intervista una televisione locale, mi chiede cosa ne penso di Girocastro, rispondo che è molto bella come è bella tutta l’Albania. Troviamo anche del tempo per passare lungo il Tunnel della Guerra Fredda, un lungo tunnel di circa 100 metri che serviva come via di fuga al dittatore e ai suoi collaboratori in caso di un attacco nemico. Maradona per pranzo e cena ci consiglia il piccolo locale centrale chiamato Odaja restaurant dove preparano dei piatti tradizionali albanesi. Per pranzo spendendo circa 18 euro prendiamo dei peperoni ripieni al riso, melanzane, formaggio fritto al sesamo e miele, moussaka vegetariana e un pasticcio di pasta. Margherita è dal primo giorno di questo viaggio che vuole provare l’agnello cotto allo yogurt, una portata tipica albanese, ma è molto difficile da trovare, chiediamo alla cucina di questo ristorante e ci dicono che per questa sera ce la preparano!! Contenta adesso? La sera, pagando qualche euro in piu’ abbiamo questo agnello allo yogurt, dal sapore tenue e delicato, birra korka, insalata greca, polpette e ripetiamo con il formaggio fritto al sesamo. All’uscita due spremute di limone e di arancia, da un ragazzo francese e Maradona e pronto a riportarci nell’hotel, dove conosciamo il padre e la madre e ci regalano dell’acqua dal loro supermercato, compriamo una bottiglia di vino tipica di Girocastro e ci regalano prima di andare via anche due banane e due mele…piccoli gesti che fanno capire la gentilezza di queste persone!! Hotel Bebej Tradicional, altro hotel da 10 e lode! 17/08/2018: Ci alziamo intorno le 07.00, prepariamo nuovamente le valigie e verso le 08.00 Maradona ci serva una abbondante colazione tradizionale formata da melone, un succo di acero, latte, dei dolci fatti dalla moglie da riempire di marmellata, uova, pomodori e cetrioli e formaggio…insomma una super colazione a confermare quanto detto gia’ prima…L’Hotel Bebej Tradicional sara’ l’hotel numero uno di tutto il nostro viaggio. Verso le 09.00 dopo la foto di rito con Maradona, salutiamo tutti e partiamo alla volta di Beret, 140 km di distanza…Sara’ un viaggio lunghissimo, impiegheremo infatti 4 ore….attenzione quindi a chi va a Beret, non ci sono indicazioni, la prima si trova a 10 km dalla citta’, le strade sono dissestate, piene di ostacoli, sia umani che animali, oggi oltre alle capre, galline e mucche, addirittura una tartaruga mi attraversa la strada, quindi programmate un bel po’ di tempo per arrivare. Noi ce la facciamo intorno le 13.15…arriviamo alla Guesthouse Niko, una guesthouse familiare, al prezzo di 20 euro a notte con colazione inclusa. Le stanze sono essenziali ma spaziose e si trova anche un buon parcheggio. Ci accoglie Niko e sua moglie e dopo aver sistemato Ugo e gli zaini, intorno le 14.00 usciamo per la visita di Beret, citta’ situata sul fiume Osum, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO è caratterizzata da un pittoresco centro storico formato da molte case ottomane che rendono questo luogo quasi magico. Con Margherita scattiamo foto dai due lati del ponte, le vedute sono veramente uniche, tutti questi edifici chiari, dai tetti neri e marroni, proprio sotto la montagna, rendono il paesaggio quasi fiabesco. Fa caldo e la camminata’ sara durissima, per arrivare al castello infatti si cammina salendo su di una strada con dei lavori in corsi, si suda e si cammina lentamente, per fortuna abbiamo lasciato Ugo in hotel, sarebbe stato troppo per lui e per noi…Prima di arrivare al castello, lungo la salita, in una piccola traversa si trova il Museo Etnografico, ingresso di 200 leke, circa 1 euro e 60 centesimi. Si tratta dell’ennesimo museo che espone costumi, attrezzi da lavoro e sale che ripercorrono la storia albanese…Usciamo dal museo e proseguiamo la salita per arrivare sul castello, premetto che per pranzo mangiamo una mela e una banana. Il castello non proprio una fortezza, ma un’antica cittadella fortificata, dove si trovano ancora case abitate, bar, locali e chiese…sembra di essere proiettati in un altro secolo!! Visitiamo il meraviglioso Museo Onufri, che espone delle Icone bizantine, opera di uno dei più importanti pittori albanesi. Il museo è splendido, appena si entra si rimane letteralmente a bocca aperta e lo spettacolo che si apre di fronte ai vostri occhi è bellissimo…Una serie di icone bizantine, incastonate che lasciano senza fiato…Usciamo dal museo e andiamo a vedere il panorama, purtroppo il castello apre le sue vedute solo sulla citta’ nuova e non su quella vecchia, troppo coperta da alberi….e quindi il panorama è vasto, spazioso, ma non certo indimenticabile. Bella è invece la chiesa che si trova quasi a strapiombo nel vuoto, formata da mattoni marroni e chiari. Con Margherita continuiamo la nostra visita al castello, mentre il cielo diventa improvvisamente nero e minaccia un temporale..Cominciamo a scendere e chiediamo un passaggio a due operai della Telecom albanese che gentilmente ci portano nel centro della citta’. Facciamo in tempo a visitare solo dall’esterno la chiesa ortodossa di San Demetrio e l’adiacente Moschea Lead, praticamente quasi attaccate, a testimonianza della liberta’ religiosa che Berat offre…Comincia a piovere e allora ci avviciniamo all’hotel camminando velocemente…Sono quasi le 17.30 e proprio mentre entriamo in hotel, fuori arriva il diluvio universale…Ci riposiamo, coccoliamo Ugo, ci docciamo e verso le 19.00 smette di piovere ed il cielo lentamente si riapre. Usciamo alla ricerca di un ristorante, facciamo una bella passeggiata lungo il centro pedonale e vediamo che la prima parte della via è dedicata a bar e bibite, mentre i ristoranti si trovano appena finita la via. Comincia la nostra ricerca di due posti ma tutti i ristoranti sono pieni…e alla fine decidiamo di fermarci all’Hell’s Kitchen un fast food situato proprio nel centro, dove con 13 euro prendiamo due piatti di carne di maiale e pollo, con insalata, patatine e salsa di yoghurt, due pezzi di feta alla grigila, e due spiedini di pollo per il nostro amico Ugo che leccandosi i baffi ci ringrazia, birra ed acqua da bere. Sono quasi le 23.00…18/08/2018: Colazione semplice alla Guesthouse di Niko e si parte in direzione Durazzo.. La strada è nuova e con circa un’ora e quaranta minuti siamo nella citta’ portuale. Ci fermiamo ad un forno, dove compriamo i soliti fagottini da portare sulla nave. Spendiamo come sempre pochissimi euro e attraversiamo il centro di Durazzo, con tutti i suoi ristoranti, locali, palazzi e il Bar Roma con tanto di lupacchiotto nel mezzo…DAJE ROMA DAJEEE! Cambiamo le leke in euro e stavolta, rispetto all’andata, l’imbarco è molto piu’ rapido. Siamo in barca verso le 12.00. Purtroppo Adria confermera’ tutti i problemi che abbiamo gia’ avuto all’andata…Si parte alle 15.00 invece che le 13.00, nessun servizio, camere piccole e poco accoglienti e arrivo invece che alle 21.00 alle 23.00 e più di un’ora nel garage, accalcati, con le macchine incastrate, a respirare smog prima di uscire. Un tedesco dietro di me è allibito..continua a ripetere: “mai vista una cosa del genere”! Lasciamo quindi l’Albania, cosa aggiungere su questo viaggio? Bello, pieno, poco rilassante…tutte le preoccupazioni che avevamo all’inizio si sono distolte in un attimo, gli albanesi sono persone cordiali, ospitali e veramente felici di accogliere gli stranieri, in particolare gli italiani. I posti sono stati meravigliosi, a cominciare dal nord, cosi’ selvaggio, per arrivare al mare del sud, forse un po’ troppo caotico…L’Albania è per tutti coloro che hanno voglia di scoprire, di tornare indietro, è per coloro che non si fermano alla prima immagine, ma vanno in fondo, l’Albania è per coloro che cercano il passato, è gioia e nello stesso tempo dolore, quel dolore dovuto da una storia recente che ha martorizzato l’intera nazione, l’Albania è ad un solo passo….Tutto questo viaggio non sarebbe stato possibile senza lei, Margherita, che mi supporta, sopporta e che mi accompagna con entusiasmo e curiosità, e senza lui, il mitico Ugo, che nonostante la sua eta’, piu' di 15 anni, non si lamenta e non si fa proprio mancare niente….Grazie a tutti…










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