ViAGGIO IN AZERBAIJAN
località: baku, seki
stato: azerbaijan (az)
Data inizio viaggio:
domenica 10 maggio 2009
Data fine viaggio:
martedì 12 maggio 2009
Visitato l'Azerbaijan come parte di un tour nella regione del Caucaso comprendente anche Georgia ed Armenia. Itinerario effettuato con tre compagni di viaggio. Entravamo in Azerbaijan con il treno preso a Tblisi in Georgia e diretto a Baku. Partiti la sera prima di mezzanotte eravamo alla frontiera georgiano-azera. Il treno è restato fermo un paio d'ore per i minuziosi controlli doganali azeri. Ci eravamo posti molti problemi per il fatto di provenire dall'Armenia, Paese formalmente in guerra con l'Azerbaijan ma fortunatamente ce la siamo cavata con il sequestro di un souvenir acquistato a Yerevan da uno dei miei amici. Il visto di ingresso lo avevamo acquistato on line qualche giorno prima. Io ero stato previdente e i souvenir presi in Armenia qualche ora prima li avevo lasciati in custodia alla Galleria d'Arte dei Bambini di Tblisi. Quando il treno riparte ci corichiamo sulla cuccetta. Viaggiamo in prima in due scompartimenti ognuno dei quali con due letti. In alcuni racconti di viaggio si parla di una frequente truffa a danno dei turisti ai quali a fine viaggio viene fatta pagare una federe per non averla riconsegnata al conduttore. Per evitare che ciò accada non tolgo dalla busta le lenzuola e la federa fornitami e mi addormento vestito. Al mattino al risveglio osserviamo dal finestrino un ambiente desertico punteggiato da vetusti pozzi di petrolio. Arriviamo nella modernissima Stazione di Baku dove facciamo colazione prima di raggiungere in taxi la Città Vecchia. Questo è uno dei luoghi più antichi della regione caucasica, le stradine che si inerpicano sul colle sono protette da una cinta muraria, la possente Torre della Vergine è il simbolo di Baku. Il nostro Hotel però si trova più a valle, fuori dalle mura, nel quartiere di sviluppo recente dove si trovano la lunga passeggiata pedonale e le monumentali fontane.Dopo aver preso possesso delle camere percorriamo la passeggiata pedonale contornata da attività commerciali fino al lungomare sul Mar Caspio, il Lago più grande del Mondo. Da ovunque in Città si vedono le tre Flame Tower, i tre grattaceli la cui siluette riordano tre fiamme proiettate verso il cielo- Con una mano tocco l'aqua oleosa del Caspio poi con una lunga camminata torniamo nella Città Vecchia dove ci perdiamo tra i vicoli alla ricerca del Palazzo dei Signori locali. Entriamo nel deludente Palazzo di Shirvanshak e ci rechiamo a cena in un bel Ristorante del centro storico dove mangiamo discretamente.
Avevamo letto sul web che gli azeri sono persone diffidenti e truffaldini ma noi li abbiamo trovati gentilissimi e accoglienti, hanno sempre cercato di aiutarci. Ad esempio abbiamo chiesto un informazione a una Signora che si è offerta di accompagnarci per un lungo tratto e senza volere niente in cambio Ma non è stato un caso isolato, abbiamo assistito a diversi episodi che ci fanno propendere a pensare che gli azeri sono molto ospitali. Oltre a questo c'è da sottolineare che le donne azere sono molto belle o per lo meno che la percentuale di donne belle è altissima. Nel Ristorante dove abbiamo cenato erano tutte donne bellissime. Tra l'altro l'Azerbaijan è un Paese musulmano sciita ma dopo molti anni di ateismo di Stato durante il periodo sovietico i precetti religiosi non mi sembra che siano seguiti. Qui la stragrande maggioranza delle donne non veste il velo e nei locali si serve tranquillamente la birra.
Dopo cena due miei amici prendono un taxi per vedere la Città di notte, io e l'altro mio compagno di viaggio facciamo una passeggiata fino al Caspio da dove osserviamo da lontano lo spettacolo delle Flame Tower che offrono giochi di luce che formano cascate, la bandiera nazionale e molto altro. Torniamo poi in Hotel per il pernotto..
Il mattino seguente abbiamo lasciato Baku, una Città tra Europa e Medio Oriente in cui convivono quartieri ultramoderni e un antico centro storico. Mi aspettavo molto meno da questo luogo per cui mi ha favorevolmente sorpreso. Con un taxi-van facciamo un lungo trasferimento a Seki per visitare il piccolo e deludente Palazzo del Signore locale famoso per le vetrate policrome. Questa è una tappa utile per spezzare il lungo trasferimento verso la frontiera con la Georgia ma assolutamente evitabile. Per arrivarci da Baku attraversiamo prima una regione con scarsa vegetazione poi rigogliosi boschi dove gli azeri vengono a fare pic nic. Qui ci fermiamo per vedere una donna intenta a produrre il pane con uno strano forno a pozzo in cui l'impasto viene appiccicato sulla parete per farlo cuocere. Il pane cotto e mangiato è buonissimo e croccante. Una nota negativa su questa zona periferica dell'Azerbaijan: i bagni pubblici sono privi di carta igienica perchè qui non la usano.
Da Seki in un paio d'ore siamo alla frontiera con la Georgia che, lasciato il taxi, dobbiamo attraversare a piedi. Le formalità doganali sono semplici e veloci, attraversiamo un fiume e siamo in Georgia.
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