Pedalando da Trieste a Pola

località: trieste, pola, umago, rovigno
regione: italia - slovenia - croazia
stato: croazia (hr)

Data inizio viaggio: domenica 23 marzo 2003
Data fine viaggio: martedì 25 marzo 2003

Approffittando dei giorni di Pasqua e Pasquetta, affrontiamo un viaggio in bicicletta secondo una tipologia per noi fin'ora sconosciuta: bici, borsoni e tenda al seguito. Infatti, mentre gli spostamenti sono in sella alle nostre bici, il pernottamento è previsto in campeggi. L'itineriario, studiato fin nei minimi dettagli nell'inverno, ci porterà a scoprire la costa adriatica, prima italiana, slovena e croata poi, delimitata dalla italiana Trieste e Pola situata nella parte inferiore della penisola istriana. Trascorreremo tre notti nelle città croate di Umago, Rovigno e Pola.

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Trieste - Umago

domenica 23 marzo 2003

Il punto esatto della nostra parteza è Barcola, poco distante da Trieste e dove lasciamo la macchina; il parcheggio sembra sicuro visto che molta gente ammira quotidianamente il lungomare. Paesaggio fantastico che ci accompagna fino alla cittadina di Muggia dove consigliamo una sosta per ammirare sia il centro che il nuovissimo porto. La strada che ci porta al confine italo-sloveno non è molto larga ed obbliga il ciclista a particolare attenzione. Senza neanche accorgeci, arriviamo a Capodistria (Koper); il traffico si fa più intenso ma i ciclisti, per attraversare la citta, possono confidare in piste ciclabili e pedonabili ben curate. La strada non è affatto faticosa, sempre asfaltata e pianeggiante ma le soste che facciamo ci permettono di arrivare ad Umago un po' in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Essendo però la meta della giornata non rinunciamo comunque a visitarla; se la nota già in lontanaza, situata su una stretta penisola, da dove spicca il campanile circondato dalle abitazioni in pietra, il tutto racchiuso entro delle mura ben conservate.

Umago - Rovigno

lunedì 24 marzo 2003

Lasciato il campeggio alle spalle, peraltro molto bello perché adiacente alle acque limpide del mare, ci dirigiamo verso Cittanova (Novigrad). Se nel giorno prima la strada era piuttosto pianeggiante, oggi ci aspetteranno dei saliscendi che se presi con troppa foga possono trasformare la pedalata in un calvario. A cittanova sostiamo per visitare le vie del paese, anchesso come gli altri di carattere medioevale, che ci conducono verso la loggia in piazza Slodobe. Riprendiamo a pedalare partendo verso Parenzo (Porec) dove abbiamo il piacere di assistere ad una colorita processione: oggi è il giorno di Pasqua e la cittadina è animata dalla moltitudine di gente. Non ci pare vero di essere oltre confine, quando sentiamo la maggior parte delle persone parlare l'italiano; questa caratteristica la sentiremo lungo tutto il viaggio. Attraversando la cittadina di Orsera (Vrsar), giungiamo verso quello che ora è dichiarato riserva marina: il canale di Leme (Limski Kanal). Questa insenatura, larga solo 600 metri, ci costringe nel pedalare 9 chilometri solo per raggiungere l'altra sponda ma il panorama che si presenta ai nostri occhi è fantastico: la strada, se pur in salita, costeggia le pareti delle montagne che si tuffano nelle acque del canale. Ormai manca poco per arrivare a Rovigno e la strada, una volta passato il canale di Leme, è sicura e sempre in discesa. Rovigno, in lontananza, si presenta come tutte le cittadine fin qui visitate: il campanile spicca sopra i tetti delle case dalle pareti multicolere. Noi, pedalando lungo le vie della citadina, consigliamo di ammirarla dalla piazza proprio sul porto. Nelle vicinaze si possono ammirare l'Arco dei Balbi, antica porta della citta, la torre dell'Orologio e la loggia.

Rovigno - Pola

martedì 25 marzo 2003

Oggi, lunedì dopo Pasqua, il tempo non è dei migliori e crediamo, fin dalla partenza, ci riservi qualche goccia di pioggia. Ma oggi la nostra meta è anche la meta di tutto il giro e quindi non ci perdiamo d'animo. Percorriamo una strada piuttosto pianeggiante da dove, nei pressi della cittadina Valle (Bale), riusciamo ad intravedere le isole del Parco Nazionale di Brioni, isole che si possono visitare solo in gruppi accompagnati da guide locali. La piaggia diventa nostra compagna di viaggio dalla citta di Fasana (Fazana) dove, prima cerchiamo riparo nel parco antistante il porto, poi, ormai rassegnati, ci dirigiamo sul molo principale - non eravamo i soli!! - da dove, nelle belle giornate, si possono ammirare le isole Brioni. Proseguiamo verso la meta e, senza renderci conto, entriamo nella città di Pola; il viale alberato ci porta proprio ai piedi del simbolo della città: l'anfiteatro. E' immenso ed il modo in cui si è presentato ai nostri occhi, prima nascosto dalle chiome degli alberi poi, di colpo, irrompe con il suo aspetto maestoso, ci lascia quasi senza respiro; una sensazione che diffilcimente si potrà sentire percorrendo la stessa strada in macchina. Il cielo incomincia a schiarirsi e la pioggia cessa quando facciamo la foto di rito: due ciclisti, con impermeabili, bici e borsoni, davanti all'anfiteatro romano. La prima cosa che facciamo, prima della visita alla città, è informarci sugli orari degli autobus per il rientro a casa, previsto per il giorno seguente; è stato molto facile, una volta parlato con l'autista, alle 4 del mattino del giorno dopo, caricare le nostre biciclette, borsoni... nel bagaglio e ripartire verso Trieste.