Scandinavia nord orientale

località: norimberga, travemunde, helsinki, savonlinna, oulu, inari, gallivare, stromsund, mora, falun, maribo, heidelberg
stato: finlandia (fi)

Data inizio viaggio: venerdì 7 agosto 2009
Data fine viaggio: domenica 23 agosto 2009

Viaggiando comodamente sulle autostrade svizzere (San bernardino), un breve tratto di quelle Austriache ed infine quelle tedesche, facciamo una sosta tecnica a Norimberga ed utilizziamo il pomeriggio per visitare la bella città e gustare prelibatezze locali a base di formaggio fritto e wurstel. Al mattino siamo di nuovo sulla strada, destinazione Travemunde, la più interessante località balnere del nord della germania. E'agosto ed in paese c'è la sagra di San Lorenzo: un tripudio di bancarele con ogni ben di dio, e poi musica, festa e birra...tantissima birra. Nella notte imbarchiamo noi e la nostra vettura sul traghetto Finlines che in 36 comodissime ore ci porta ad Helsinki, dove sbarchiamo di buon mattino per raggiungere l'Hotel Kataianokka, bella ristrutturazione di un carcere. La visita alla città prende un paio di giorni. Helsinki è bella soprattutto dal mare, infatti ce la godiamo al tramonto utilizzando una delle tantissime crociere che visitano l'arcipelago. Qui è Finlandia vera, come ce la si immagina di solito: isolette sulle cui coste frastagliatissime si affacciano piccole costruzioni in cui ogni finlandese possiede una sauna a fumo. Durante la permanenza ad Helsinki, approfittiamo per andare in periferia, a Vanta e guardarci Finlandia Italia di pallacanestro. In tutto il palasport saremo una decina di italiani e restiamo impressionati dall'educazione, il rispetto e la cordialità di questo popolo, che, urlante festoso, tifa la propria squadra con assoluta lealtà. Di nuovo sulla strada, verso Savonlinna e la regione dei laghi. Soggiorniamo in un bel lodge con vista sul più bel castello della Scandinavia. Purtroppo il tempo è inclemente e ci costringe a saltare la gita in battello sui canali del Saimaa, vera ragione per cui eravamo venuti qui. E dunque, via, verso nord e Oulu, una vitalissima cittadina sul golfo di Botnia. faccio bellissime saune e resto meravigliato del fatto che in ogni zona del centro vi sia il collegamento wi - fi gratuito: offre il comune. Si riparte con la solita emozione che viviamo il giorno dell'attraversamento del circolo polare artico. Questa volta avviebne a Napapiri, qualche km a nord di Rovaniemi. C'è un po' di delusione perchè l'area sembra un immenso baraccone commerciale dove una foto con Babbo Natale ( che qui sembra essere di casa) costa 17 euro. Ci limitiamo a qualche souvenir, facciamo benzina e ci prepariamo, tutti contenti, a percorrere i prossimi 300 km che ci separano dal lago Inari. si tratta di una strada favolosa, tra basse betulle, ondeggiando su e giù per collinotti. In quattro ore il tempo è variato una decina di volte: dallla pioggia, al temporale, al sole. Così ci siamo goduti un paio di arcobaleno molto distinti e perciò rarissimi. Le renne ai lati ( ed anche in mezzo, occhio) alla strada ci tengono compagnia per tutto il viaggio: quelle bianche sono le più belle, ma se ne incontrano di molti colori ed alcune sono maestose. Inari è un piccolo villaggio sul fiume. Visitiamo il museo della culture Lappone, probabilmente il più importante al mondo. La visita pernde un pomeriggio, in particolare la parte esterna è un a gran bella passeggiata nei boschi con viste sul lago mozzafiato. Il giorno seguente ci attira l'idea di visitare Kirkeness, a soli 200 km da Inari, l'ultimo avamposto norvegese al confine con la Russia. arriviamo in città a mezzogiorno, piove e dal mare artico spira un vento gelido. Il centro cittadino è deserto, non c'è un locale aperto. Solo all'ufficio turistico troviamo uno sparuto gruppetto di italiani appena sbarcati dal postale dei Fiordi, che qui fa capolinea prima di tornare a Bergen. Anch'essi, come noi, sono scioccati dall'ambiente irreale a cui si trovano di fronte. Torniamo ad Inari ed in hotel, alla sera, mangiamo una delle pizze più buone degli ultimi anni, ad appena 4000 km da Napoli. In realtà i Sami hanno una certa dimestichezza con il forno a legna, con cui producono un pane molto simile alla pizza. Io me la sono goduta con pomodoro, blu cheese, pesche e carne di renna. Da Inari, su una strada tortuosa, sconfiniamo in Svezia e soggiorniamo a Gallivare, vecchia città mineraria. Qui soggiorniamo in un bellissimo castello sotto la montagna e scopriamo che la proprietà di questo gioiello è italiana. da Gallivare comincia un la lunghissima marcia sulla Inlands Vagan, la strada interna Svedese che, come prima tappa, ci conduce a sud del circolo polare artico, a Mora (dopo una sosta tecnica a Stramsund, anonima cittadina sulla strada) sulle sponde del lago Silian. Il lago ed i villaggi che lo circondano sono esempèio puro della Svezia interna che qui, tra l'altro, ebbe origine. Compriamo i cavalli di Dala in legno e visitiamo il sito minerario di Falun, dove, sino a qualche decennio fa, si è estratto rame. Dai residui dell'estrazione, qui hanno prodotto un colore pe verniciare le facciate dele case (Rosso Falun) ed ogni casa, in legno, è dello stesso colore, con i cornicioni bianchi ed i prati verdi intorno. Il lago è sempre presente. da Falun, di nuovo a Mora e poi ancora sulla 45 verso il ponte dell'Oresund su cui diciamo arrivederci alla Svezia per entrare in Danimarca. Sosta tecnica a Maribo, nel sud del paese e la mattina un breve attraversamento in traghetto ci conduce in Germania. L'attraversiamo da nord a sud e facciamo (l'ultima) tappa ad Heidelberg. La vivacità di questa cittadina tedesca sul fiume nekar con il suo castello sarà difficile da dimenticare. Attraverso il traforo del San Gottardo, iniziamo l'ultimo mesto viaggio verso casa.

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