Provenza agosto 2006

località: graveson avignone
regione: provenza
stato: francia (fr)

Data inizio viaggio: domenica 6 agosto 2006
Data fine viaggio: sabato 12 agosto 2006

Vacanza verso Pont du Gard

Condividi questo articolo se ti è piaciuto...

Partenza

domenica 6 agosto 2006

AGOSTO 2006 VIAGGIO IN PROVENZA di Gian Anto Lara Ciano

Bisogna ammettere che queste vacanze all’insegna della cultura sono state più ricche delle nostre aspettative. L’idea di questo tour è venuta a Gian, appassionato di resti romani che in uno dei suoi viaggi in internet ha trovato qualcosa di straordinario: Pont du Gard in Francia, un acquedotto ancora ben conservato.

Domenica 06 agosto.
Siamo partiti per Graveson, tranquillo paese in una posizione strategica nel cuore della Provenza presso il b.b. “Le Mas Ferrand”. Non potevamo chiedere di meglio: tipico casale provenzale , tranquillo, ben curato con un bel giardino. I proprietari, Chistine e Jean-Paul, sono persone molto disponibili e simpatiche per non parlare della colazione: buonissime confetture fatte in casa, baguettes calde, croissants e torte.

Primo giorno

lunedì 7 agosto 2006

Lunedì 07 agosto.
Avevamo in programma di visitare Pont du Gard, ma il lunedì mattina negozi e museo sono chiusi, così abbiamo optato per una visita alle Gorges du Verdon. Il canyon è risultato alquanto deludente. La strada è stretta, con turisti che si fermano in qualsiasi posto abbia una parvenza di spazio, per ammirare il panorama dall’alto. Unica nota positiva sono stati i paesaggi ed i villaggi che abbiamo attraversato. Abbiamo percorso 450 km (giornata praticamente buttata) ma tornati alla base abbiamo fatto una doccia ristoratrice e siamo andati a cena presso un ristorante à bon marché, indicatoci da Christine. Dopo cena ci siamo diretti a Pont du Gard (a 30 km circa) per una visita notturna. Il sito è aperto fino alle 24 e lo spettacolo che ci troviamo di fronte è FANTASTICO! Voto della giornata 9.

Secondo giorno

martedì 8 agosto 2006

Martedì 08 agosto.
Dopo una colazione strepitosa ci avviamo verso Pont du Gard per rivederlo alla luce del sole. Questa imponente struttura è alta 50mt e lunga 275mt e fa parte di un antico acquedotto che portava l’acqua da Uzès verso Nimes, 35000 mtcubi al giorno. I romani impiegarono 15 anni per costruirlo. I parcheggi della riva sinistra del fiume Gard costano 3 euro ma la visita al sito è gratuita. Consigliamo di visitare il museo, molto interessante (8 euro compresa una visita guidata all’interno dell’acquedotto). Il film (3 euro per 25 minuti) è solo in francese o inglese e non vale la pena vederlo. Sotto il ponte si può anche nuotare o noleggiare un kayak. Il sito comunque è bellissimo ed ha superato di gran lunga le nostre aspettative.
Nel pomeriggio ci siamo diretti verso Uzès su segnalazione di Jean-Paul. Lungo la strada abbiamo fatto una piccola sosta al “Musée du Bon bon” dedicato ai dolciumi e sponsorizzato dalla Haribo.
Una visita simpatica ma soprattutto un sacco di caramelle e una boutique da dove non si può uscire a mani vuote.
Proseguiamo il nostro viaggio ed arrivati a destinazione visitiamo la chiesa poi ci dirigiamo all’ufficio del turismo dove ci forniscono una cartina della cittadina con la quale facciamo un bel giro, curiosando nei molteplici negozietti e scoprendo scorci molto suggestivi.
Ceniamo lungo la strada e sulla via del ritorno passiamo per Tarascona. Voto della giornata 10

Terzo giorno

mercoledì 9 agosto 2006

Mercoledì 09 agosto.
Partiamo per Arlès verso le 9:30 e a soli 2km facciamo la prima fermata presso il museo degli aromi e dei profumi dove si possono anche acquistare i loro prodotti (www.viearome.com). Attenzione ai dossi artificiali.
Arrivati ad Arlès passeggiamo per il mercato e ficcanasiamo tra le bancarelle dei prodotti tipici, le spezie e rimaniamo piacevolmente sorpresi da ambulanti che vendono un solo prodotto: o cipolle, o aglio, o meloni ecc..
Pranziamo in un negozio d’olio consigliato dalla nostra guida “Les hiules Jamard”, 46 rue des Arènes dove fanno dei panini fantastici (consigliamo “la vache folle” con salame di toro e peperoni). A fianco c’è un bar dove fanno un caffè come Dio comanda.
Visitiamo l’anfiteatro romano, ben conservato, dove si possono ancora vedere 3 delle 4 torri difensive costruite con le pietre del teatro romano, durante il medioevo, quando fu trasformato in un fortezza. Due volte l’anno vi si svolgono ancora delle corride.
Nel pomeriggio facciamo rotta per Chateaux des Baux attraversando i tipici paesaggi provenzali e costeggiando les Alpilles.
Arrivati ai piedi della roccaforte rimaniamo senza parole: vedere per credere.
Il paese ben conservato è sfruttato turisticamente al massimo. Visitiamo i resti del castello, 7 euro durata circa 3h, con audio guida; attenzione al vento sulle torri ma il panorama fino al mare è bellissimo.
Prima di proseguire stabiliamo di fare un’ultima foto ricordo con il castello sullo sfondo e ci instradiamo verso un parcheggio sulla collina a destra del paese dove ci imbattiamo in una cave ( cantina per vini e formaggi) ricavata da un cava di calcare in disuso. Il vino è buono ed anche la scenografia e molto suggestiva.
Ci dirigiamo verso St Remy dove dopo un passeggiata per il centro storico, ceniamo in una brasserie davanti all’ èglise di St. Martin. Voto di oggi 9

Quarto giorno

giovedì 10 agosto 2006

Giovedì 10 agosto.
Cortesemente Christine ci prepara la colazione 1h prima perché oggi visiteremo la Camargue.
Prima tappa Les Saintes Maries de la Mer. Qui prendiamo un battello (10 euro) e risaliamo la foce del Piccolo Rodano per una crociera tra la flora e al fauna della zona. Ammiriamo da vicino i tori e i cavallini bianchi della Camargue.
Tornati a terra visitiamo il paese dove due volte l’anno, a maggio e novembre, si riuniscono i gitani presso la chiesa di S. Sara loro patrona, riempiendo le vie di canti, musica e balli. Saliamo sul tetto della chiesa (2 euro) da dove la vista e molto bella.
Pranziamo in un ristorantino del lungomare “ Brasserie La Chamade”, che sconsigliamo visto il rapporto qualità prezzo.
Il giro prosegue per Aigues-Mortes (letteralmente acqua-morta) le cui mura sono intatte e percorribili con una passeggiata di 1,6km (7 euro). Dai bastioni meridionali si possono ammirare le saline dal colore rosato.
Sulla via del ritorno ci fermiamo a Vergèze dove si trova la “Souce Perrier”, la sorgente della famosa acqua frizzante, per visitare il museo. Sfortunatamente si entra su prenotazione e così passeggiamo un po’ per il giardino e visitiamo il chateaux.
La sera ceniamo al Nimes, cittadina un po’ deludente con un’arena che a noi di Verona sembra una brutta copia rimpicciolita della nostra. Un punto a favore per i parcheggi che qui non mancano. Voto 7,5.

Quinto giorno

venerdì 11 agosto 2006

Venerdi 11 agosto.
Dopo colazione ci prepariamo a trascorrere il nostro ultimo giorno di vacanza. Abbiamo un programma molto intenso, quindi partiamo per Orange.
La strada si snoda tra i vigneti di Chateauneuf du Pap, ben curati, la cui produzione di vino viene venduta anche con anni di anticipo, il che rende impossibile per i turisti mettere le mani sui migliori vini della regione.
Arriviamo al teatro romano: è uno spettacolo!!! Il biglietto costa 7,70 euro. Progettato dai romani per ospitare circa 9000 persone è l’unico nel genere il cui muro di scena è rimasto integro fino ai nostri giorni.
A pranzo mangiamo un panino al volo per guadagnare tempo ed entriamo in una panetteria davanti al teatro “Festival des pains”: i panini sono ottimi!
Ci rimettiamo in macchina e la prossima tappa è Vaison la Romaine. Il borgo medievale arroccato su una collina è incantevole, sembra uscito da una fiaba mentre le vaste rovine romane sono ben conservate ed interessanti (7,5 euro). Il teatro è una mezza fregatura: è completamente rifatto!
Per raggiungere Avignone attraversiamo la piana del Rodano con i bellissimi vigneti carichi d’uva e i paesini arroccati sulle colline intorno.
Parcheggiamo sotto le mura in prossimità del famoso Pont d’Avignone (Pont Saint-Bénézet).
L’originaria struttura in legno era lunga 9000 mt fu distrutta da un’innondazione. Ricostruito in pietra ebbe la stessa sorte per altre 2 volte finché gli avignonesi si stancarono e delle 22 campate ne lasciarono 4, quelle attuali.
Con il biglietto comulativo di 11,50 euro, si può accedere sia al ponte che al Palais des Papes.
Il palazzo gotico più grande d’Europa fu sede del Papato fino al 1377 e sotto i vari papi crebbe fino a diventare quello che è oggi. La visita dura circa 2h durante le quali si visitano la Grande Cappelle, le Musée de l’Oeuvre, con i plastici degli ampliamenti fatti da ogni papa e la Bouteillerie, una enoteca che offre degustazioni e si può acquistare il vino dei Papi.
Ceniamo in una brasserie della piazza i cui menù hanno prezzi contenuti ed il cibo non è male.
Voto della i gionata 8,5.

Sesto giorno

sabato 12 agosto 2006

Sabato 12 agosto.
Con la tristezza nel cuore carichiamo la macchina con non poca difficoltà. Non potevamo tornare senza le cigales di ceramica, le borse di paglia, le saponette ed i vini delle varie zone visitate.
E’ stata un’esperienza magnifica, unico rammarico i famosi colori della Provenza in quanto la lavanda era gia’ stata raccolta e la fioritura dei girasoli già passata.