Provenza inedita: tra medioevo e grotte

regione: provenza
stato: francia (fr)

Data inizio viaggio: mercoledì 10 agosto 1994
Data fine viaggio: domenica 21 agosto 1994

Visita delle grotte e delle rocche provenzali

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dalla Costa Brava alla Francia

mercoledì 10 agosto 1994

Dopo 10 giorni di vita da spiaggia è; ora di tornare a casa, o meglio, è ora di visitare qualcosa: un po' di Costa Brava, Spagna, e poi la Francia.
Al mattino alle 8 partenza dal Playa de Aro (Costa Brava- nord di Barcellona) , visita di Palamos: è una paesino di mare abbastanza turistico, con un bellissimo e lunghissimo lungomare. Il paese si sviluppa su di un’altura, essendo d'origine medioevale, e la strada principale è carina e piena di negozietti artigianali. Negli ultimi anni si è decisamente dedicata al turismo, ed, infatti, ne approfittiamo per fare gli ultimi acquisti (dall’abbigliamento ai liquori - Carlos III e Fundador). Sulla strada per Gerona ci fermiamo nel paese delle ceramiche per eccellenza: La Bisbal d'Empordà. Credo che il 99% dei negozi lungo la strada principale, sia dedito alla vendita di ceramiche di tutte le forme e colori prodotte nella zona. Acquistiamo qualche vasetto e proseguiamo la strada ma arriviamo a Gerona per le 12:30 ed i negozi sono già chiusi, riapriranno alle 16:30!
Decisiamo, quindi, di proseguire per la Francia via autostrada fino a Carcassone verso Mezamet la strada è paesaggisticamente bella ma tortuosa e con lunghe salite : passiamo per la fitta foresta della Montagne Noire, sotto la pioggia e in discesa prima di Mezamet facciamo una sosta improvvisa in uno slargo: patè artigianale!!! Sarà che io adoro il patè… ma la zona è proprio quella giusta.
Arriviamo ad Albi verso le 19, e ci fermiamo in un campeggio alla periferia della città, il Camping Caravaning du Languedoc ,93 Ff, in un bel bosco di piante secolari. Il parco è collegato alle piscine coperte di Albi, una struttura di cristallo, acciaio e legno immersa nel bosco….incredibilmente suggestivo!
Dopo cena alla reception recuperiamo la piantina della città e informazioni sulla strada che dovremo affrontare, i proprietari, gentili, ci consigliano di visitare il paesino di Cordes.

Cordes sur le Ciel e Rocamadour

giovedì 11 agosto 1994

Partenza dal campeggio alle 8:00. Al centro , troviamo da parcheggiare nella piazza della cattedrale. Parcheggio a pagamento fino alle 14. Visitiamo della Cattedrale di Sante Cecile. Bella la statua della Santa e gli affreschi del 500 di Donella di Carpi. Visita del palazzo della Berbie, giro dei giardini e bastioni sul fiume Tarn, all'interno visita al museo Toulouse-Lautrec, molto ricco. Sono esposti la maggior parte dei suoi i manifesti sugli spettacoli parigini di can can e non solo. Nel museo è presente anche una mostra di pittori e scultori contemporanei. Usciti, visita della cittadina. E’ il periodo dei saldi e curiosiamo nei negozi, troviamo tante cartoline da collezione. Peccato che, nonostante quanto riportato dalla guida, la parte storica delle case a graticcio è quasi inesistente. Risaliti sul camper, pranziamo poi ripartiamo. Visitiamo dopo pochi chilometri Cordes sur le Ciel. Il paesino si trova su di un’altura nel mezzo della pianura e l’effetto è proprio di stare sopra le nuvole, merita sicuramente una visita. Si accede al paese attraverso una salita a piedi sulle sue ripide strade (consigliate scarpe comode), visita della città medioevale e del museo delle costruzioni artistiche in zucchero. Cordes è famosa per i suoi dolci “ossi da morti”, veramente fantastici. Si riprende il viaggio per Figeac, Gramat e si arriva alle 19 a Rocamadour., campeggio 101 Ff, Relais du Campeur, separato da un muricciolo come si usa in montagna. In attesa della cena facciamo un giro per fare la spesa. Il campeggio è collegato alla città antica da una balconata e un sentiero antico pedonale romanticissimo, con tatno di panchine e lampiondicni sulla vallata e su Rocamadour illuminata. Dopo cena, a piedi scendiamo al paese e visitiamo i negozi che si affacciano sulla strada che attraversa il paese. I negozi sono specializzati in lavorazione della pelle (da semplici astucci e gunati a giacconi) e paté. Visitiamo poi il lato religioso della città: il santuario dedicato a St Amadour mentre il castello, data l'ora, non era possibile visitarlo internamente. La salita e la discesa è stata fatta utilizzando l'ascensore.che dal paese porta al santuario e poi al castello. Quì di giorno ci sono dimostrazioni di caccia con il falcone e con l'aquila che si alzano in volo sulla vallata e richiamati dal fischio dell'istruttore. Il ritorno di notte al campeggio lungo la romantica strada è abbastanza affollato da coppiette e famiglie.

le grotte

venerdì 12 agosto 1994

Partenza dal campeggio alle 8.00; dobbiamo scendere nella valle. Sulla strada incontriamo diversi allevamenti di anatre e di oche: ecco da dove arrivano tutti quei fantastici patè e terrine de canard. Iniziano le grotte, indossiamo scarpe comode e abbigliamento meno estivo per inoltrarci nelle viscere della terra.
Le prime sono le “grottes de La cave”, (120 Ff), siamo tra i primi visitatori della giornata. La discesa si effettua con un treno elettrico ed ascensore. E’ un’immensa caverna con laghetti e sentieri , stalattiti con forme di animali: l'elefante, il coccodrillo , la farfalla , il ragno, c’è anche una grotta illuminata da luce nera, che riceve la luce al tramonto dall'esterno. La guida parla in un francese molto stretto.
Ritorniamo a Rocamadour per raggiungere le “Guffre de Pedirac”, arrivando circa a mezzogiorno, negli enormi piazzali dove pranziamo con fritas del chiosco. Dopo il pranzo veloce ci mettiamo in coda, fortunatamente più ridotta di quella precedente(140 Ff). Per raggiungere la grotta ci si immerge in una voragine di 35 m di diametro coperta di vegetazione in cui scendiamo in ascensore a 103 m di profondità: è veramente impressionante. Si raggiunge il fiume sotterraneo ed in barca si percorre il fiume, procedendo poi a piedi. Si raggiunge la salle du Grand-Dome alta 91 m . La grotta merita veramente una visita. Sfortunatamente non è possibile scattare fotografie e all’uscita non siamo riusciti a trovare del materiale decente.
Riprendiamo il viaggio in direzione di Brive-la - Gaillarde in mezzo al traffico, molto caotico in città. Facciamo qualche sosta per fare gasolio e per la spesa lungo la strada. Proseguiamo poi per Eygurande Ci fermiamo in un campeggio di strada tra fianco dei campi da golf equitazione e lago del fiume Dordogne, VAL - Les Vacances Nature 123Ff.

i vulcani spenti

sabato 13 agosto 1994

Partenza dal campeggio alle ore 9 in direzione 'le Mont Dore'. Il paesaggio è molto bello e rilassante. A Mont Dore provvediamo ai rifornimenti e ne approfittiamo per chiedere all'Azienda Turistica informazione e documentazione sul Puy de Sancy da dove sborga la famosa acqua minerale francese. Decidiamo di non salire sul Puy in quanto meno caratteristico di quello di Dome. I vulcani sono stati poi scavati dai ghiacciai perdendo, quindi, la caratteristica forma conica. Proseguiamo per luoghi di montagna molto belli fino all’autostrada, incompleta, che da Clemont-Ferrand va verso Montpellier. A St-Germain-du-Teil troviamo lunghe code, e, decisiamo di seguire la strada che attraversa il Parco Nazionale delle Cèvennes. La strada è terribile per la tortuosità, la pendenza ed il traffico tanto che arriviamo ad Alès sconvolti. Prendiamo l'autostrada a Nìmes e facciamo sosta in autostrada alla prima area di servizio per cenare e dormire.

Nimes, Arles, Avignone

domenica 14 agosto 1994

Alla prima uscita dell'autostrada Remoulins, ritorniamo verso Nìmes, per strada statale, per visitiare il Pont-du-Gard, bella testimonianza di costruzione romana.
A Nìmes, dopo aver parcheggiato al centro in piazzetta all’ombra dei platani, vorremmo visitare l'anfiteatro romano Arenès ma, causa concerto rock della sera prima è inagibile per la pulizia. Ci rifacciamo visitando il tempio Maison Carrè e i giardini della Fontaine, con la Tour Magne , torre di guardia dell'epoca di Augusto, da dove si domina tutta la città. Visitiamo i giardini, le piscine e bagni termali romani. Al ritorno al camper , pranziamo. Ad Arles facciamo una visita esterna del teatro e anfiteatro, c'è la corrida nel pomeriggio. Bello il portale e la facciata di St Trophine. Acquistiamo qualche maglietta con quadri di Van Gogh, molti sono, infatti, i quadri ispirati da questa regione al limite della Camarque. Ai giardini dell'Alyscamps rinunciamo di entrare visto l'abbandono del luogo, erano giardini che avevano ispirato poeti e pittori. Poi partenza per Avignon, Vicino alla città , sull'altra sponda del Rodano , ci fermiamo nel campeggio comunale 110.80 Ff/giorno, Camping Municipal Saint Bénézet. Dopo cena io facciamo una visita rapida della città, dal palazzo dei Papi seguiamo il tramonto.

Avignone

lunedì 15 agosto 1994

Visita di Avignone: giardini Rocher des Doms, gradinate , laghetti , volatili, piazzali panoramici. Visita al palazzo dei Papi con guida italiana. Acquistiamo dei souvenir nel negozio del museo, in città giro dei negozietti e aqcuisti provenzali.

Valance, Grenoble,Chambéry, Albertville, Megève, Chamonix

martedì 16 agosto 1994

Permanenza dal campeggio in mattinata
Valance, Grenoble,Chambéry, Albertville, Megève (molto bella), Chamonix.
Campeggiamo al Ile des Barrats 152 Ff/giorno.
Alla sera, dopo cena facciamo un giro in città , visita negozi. Illuminazione del ghiacciaio. Si pensa di visitare la mer de Glace ma il tempo è brutto, pioviggina e continua a lampeggiare e a tuonare.

Chamonix

mercoledì 17 agosto 1994

Giro per spesucce a Chamonix, acquistiamo salami e formaggi.

Chamonix, Courmayeur, Torgnon

giovedì 18 agosto 1994

Partenza da Chamonix, Traforo del Monte Bianco 175 Ff, Giriamo a Courmayeur, autostrada prima di Aosta. Usciamo per il paesino di Torgnon dove archeggiamo all'area Pique Nique. Qui pernottiamo.

Torgnon

venerdì 19 agosto 1994

Spesa a piedi in paese, passeggiate e bagni di sole attorno al campo di calcio

Torgnon

sabato 20 agosto 1994

Andiamo per funghi , il terreno è troppo secco e la luna è sbagliata, i funghi che si trovano sono molto vecchi

rientro in Piemonte

domenica 21 agosto 1994

da Torgnon ci rechiamo a trovare i nonni in Piemonte.
terminano così le vacanze