RODI: I nuovi invasori
località: rodi
regione: rodi
stato: grecia (gr)
Data inizio viaggio:
mercoledì 14 maggio 2008
Data fine viaggio:
venerdì 16 maggio 2008
Un ponte di pietra unendo Ovest ed Est, Rodi è la quinta essenza del Medioevo intatto e abitabile, da sempre incrocio di mille culture, invasa da popoli ingordi e avidi, sede di una delle più prestigiose e celebrate organizzazioni cavalleresche medievali, l`Ordine dei Cavalieri di San Giovanni a Gerusalemme.
L`arrivo in nave è un`emozione senza tempo: davanti a noi si allungano come tele marroni, le antiche mura medievali volute e protette dai Cavalieri dell' Ordine, una cinta intatta e impenetrabile, ricordo di molte vite perse, di molte battaglie vinte, di assedi e conquiste non completate.
Rodi ha sempre sofferto, sempre. E soffre, secondo me, anche oggi le orde dei turisti poco discreti e l'avidità nuova della sua popolazione che ha convertito il centro, in una metamorfosi comerciale bizzarra, in un bazar gigantesco, dove tutto si compra e tutto si vende...Peccato.
Il resto è un lusso inpreziosito da scorci di rara bellezza per gli occhi di un amante del Medioevo come me: impazzisco camminando lentamente lungo il vecchio e secco fossato, tra immense muraglie di pietra, le torri che fanno capolino tra una vegetazione rigogliosa, archi di roccia decorati con stile, vecchi bagni arabi, moschee turche su chiese cristiane, sinagoghe aperte per la prima volta agli occhi infedeli, macchie dell' Età del Mezzo, età crudele e senza pietà, ma base politico-religiosa e sociale di quello che siamo oggi.
Rodi ha sempre sbagliato le fondamentali alleanze della Storia: prima con Atene, non le andò bene, poi con Roma, non andò meglio, di fatto nel 42 a.C. il furente Cassio la deturpò brutalmente, rubandole 3000 orpere d' arte direzione Roma, poi fu assediata dai persiani, dai selgiucchi, dai bizantini, e dai pirati. Infine venduta dai genovesi per quattro soldi ai Cavalieri si S.Giovanni nel 1309 rimanendo qui 213 anni, facendo della città una fortezza inespugnabile, ma non per i turchi ottomani di Soleimano che nel 1522 la presero in possesso dopo un tragico ed estenuante assedio.
I turchi non la lasciarano fino a poco dopo la II Guerra Mondiale, dopo un interregno di noi italiani, per passare definitavamente nella mani del neogoverno greco.
E sorprende davvero che quasi 500 anni di dominio turco non abbiano lasciato molti segni: qualche moschea, una chiesa cristiana distrutta, altre chiesette trasformate in stalle, bagni turchi,ect ma la città è la copia fedele di quella cavalleresca. Bellissima!
Rodi, che il mito vuole creata da Zeus per il figlio Apollo a cui non era stata assegnata ancora nessuna terra, fu sede di una delle sette meraviglie del Mondo Antico, Il colosso di Rodi, mito o realtà: boh, non si sa, rimane il dubbio della sua esistenza, ma oggi a molti che giugono su queste mura non frega nulla di tutto ciò, neppure si ricorderanno del suo nome, dei 2000 ebrei raccolti e spediti ad Auschwitz, dei Cavalieri che trovarono rifugio fuggiti dal Tempio di Salomone a Gerusalemme, della maestosa via Ippoton, la via dove i cavalieri parlanti la stessa lingua incontravano ristoro nelle loro pensioni "linguistiche"..macchè, chi se ne frega, l' importante è fare gruppo, seguire una guida rantolante e gracchiante, che con il suo ombrello rosso urla di seguirla, insinuandosi tra la calca umana, cercando di far presto, di prendere i soldi e mandare stì turisti di nuovo a casa, sui barconi o in albergo, o peggio verso i negozietti di souvenir che aspettano il turista come il ragno la sua mosca....
Nonostante tutto ciò, la città e l`isola meritano una vacanza, meritano perchè qui si è fatta parte della storia della gloriosa e ingloriosa epoca delle Crociate, qui in questa aera del mondo, agli albori del Cristianesimo, si è fatta la storia della Grecia antica, dell`Impero Bizantino, dei santi Crociati, di quello Ottomano, della Turchia di oggi, della Grecia di oggi.
Rodi, nonostante i nuovi invasori siano forse il peggio visto sotto queste mura, offre ciò che realmente il viaggiatore è venuto a cercare qui, nell`isola di Apollo.
Andrea
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