Sognando l'Aurora
località: reykjavik, penisola di snaelfess, vik, hofn, jokursarlon, fludir, geysir, gulfoss, krisuvik
stato: islanda (is)
Data inizio viaggio:
lunedì 3 gennaio 2022
Data fine viaggio:
martedì 11 gennaio 2022
Ogni promessa è debito, dice il proverbio. E noi eravamo in debito con questa terra magica che avevamo lasciato poco più di un anno fa. E così eccoci di nuovo qui, stavolta in Inverno per scoprire un lato diverso-, fatto di colori diversi alla ricerca delle luci del nord nel suo lunghissimo buio. E l'Islanda ci ha stregato di nuovo. Il paragone fra estate e inverno è impossibile. Due viaggi diversi entrambi indimenticabili.
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Reykjavik ci aspetta
lunedì 3 gennaio 2022
Sono le 4.00 del mattino quando arriviamo all'aeroporto di Fiumicino e dotati di Green Pass e tampone puntualissimi ci imbarchiamo sul volo KLM che ci porterà ad Amsterdam dove abbiamo la coincidenza Icelandair per Keflavik. Sembra incredibile ma di nuovo il nostro viaggio in Islanda arriva in altro momento caratterizzato da un picco della pandemia e ci sembra tutto un dejà-vu. Alle 15:30 tocchiamo la terra islandese e sta già facendo notte. In tempi brevissimi siamo fuori, accolti dal solito salto climatico e andiamo subito a ritirare il nostro 4x4 nello stesso ufficio della scorsa volta. Direzione Reykjavik. Dopo circa un'ora siamo in città e ci sistemiamo nell'appartamento scelto per stanotte, affacciato proprio su Skolavordistigur. Il tempo di aumentare gli strati di lana e siamo già in strada per ricominciare da dove avevamo interrotto. Dedichiamo il resto della giornata a Reykjavik ripercorrendo a piedi i punti strategici della città, stavolta avvolta nel buio ma addobbata in veste natalizia. L'atmosfera le dona un fascino diverso e sicuramente più bello del grigiore estivo. Facciamo anche subito un salto da Icewear per sostituire subito i nostri cappelli con qualcosa di più adatto all'Islanda. Alle 22:00 siamo già a letto pronti alla strada che ci aspetta
La Penisola di Snaelfess
martedì 4 gennaio 2022
Alle 07.30 siamo pronti a partire, avvolti dallo stesso buio che avevamo lasciato. La temperatura esterna segna -15 gradi e così il viaggio diretto senza soste ci porta fino a Borgarnes dove cominciamo ad avvistare il chiarore dell'alba. Ci fermiamo per un caffè e per la spesa al supermercato che ricordavamo grande e fornito. E via di nuovo verso la Penisola di Snaelfess. Sono le 11:00 quando arriviamo al bivio con la 56 e il sole compare all'orizzonte presagendo una giornata limpida e fredda. Abbiamo previsto un giro contrario e così proseguiamo sulla 56 per raggiungere Kolgrafarfjörður e Grundafjordur. Il sole e la luce rallentano il nostro viaggio che ora è costellato di soste seppur veloci visto che la temperatura non accenna a salire! Questa volta il Kirkjufell si staglia all'orizzonte con tutto il suo magnetismo e così raggiungiamo le cascate gelate da cui godere della miglior vista su un paesaggio così strepitoso da sembrare uscito da un regno di ghiaccio. Proseguiamo lungo la penisola in direzione antioraria fermandoci a Olafsvik, Helissandur, Saxholl, Londragar, Arnastapi fino a ritornare alla chiesa nera di Budir. E la luce se ne va...ancora parecchi chilometri ci separano da Baer, dove si trova il cottage prenotato per stanotte. Arriviamo intorno alle 18:00 e ci attende una villetta meravigliosa, riscaldata a dovere dal proprietario che ha provveduto anche a riempire per noi la hot pool in giardino. Ancora non paghi della giornata andiamo nella vicina Reykholt per vedere la pozza di Snorri e nell'area geotermica di Deildartunguhver. E' notte e non è semplice vedere le solfatare ma ci accontentiamo delle nubi di vapore che ci avvolgono e della vista dei Krauma Bath. Oggi saltiamo visto che la hot pool ci attende in giardino, anche se il bagno serale si rivelerà una vera impresa considerando le raffiche di vento a -13! Andando a letto cominciamo a essere preoccupati visto il repentino cambio del meteo e i tanti chilometri da percorrere domani.
In viaggio verso Hof
mercoledì 5 gennaio 2022
436 Km ci separano dalla nostra destinazione odierna così alle 06:30 siamo già svegli. Il vento che ulula accompagna la nostra colazione e raffiche di vento e neve ci accompagnano fino a Borgarnes. Da qui in giù il viaggio si fa veramente duro. Le raffiche sono così forti da spostare il SUV. Road.Is continua a darci la strada aperta seppur segnalando il forte pericolo vento. Eravamo preparati ma forse non fino a questo punto. Superata Reykjavik comincia ad albeggiare e la luce ci restituisce un breve conforto visto che comincia a nevicare così forte da rendere in pochi minuti la strada una sentiero bianco. Il vento continua sempre più impetuoso. Non siamo nemmeno arrivati a Selfoss quando cominciamo seriamente a pensare di dover modificare il nostro itinerario. A Selfoss pausa caffè, che ci restituisce lo sprint giusto per continuare...in fondo...this is Iceland. Dopo Hella il vento si calma e la neve continua a cadere più soffice e calma. E' l'ora di pranzo quando raggiungiamo Vik, dove ci prendiamo tempo per la sua spiaggia nera e per acquistare qualcosa da Vinbudin a supporto dei prossimi aperitivi serali. Consultando Road.Is siamo di nuovo in tensione visto che nuovamente non ci attendono condizioni favorevoli, così tenendo sempre in mente il famoso proverbio ci sbrighiamo a rimetterci in marcia. Pur dovendo essere ancora giorno siamo avvolti comunque da una non luce, raffiche di neve gelata. La strada principale d'Islanda è deserta e sembra ormai una pista da fondo. Anche aprire gli sportelli diventa un impresa perché si rischia davvero che volino via. Siamo quasi arrivati quando la situazione sembra migliorare un pochino e il vento si ferma di nuovo. Facciamo così sosta al ghiacciaio Svínafellsjökull per una breve camminata sgranchisci gambe. Ed è di nuovo buio quando sotto una nevicata spettacolare varchiamo la soglia del Fosshotel Glacier Lagoon. Finalmente doccia calda e relax. Una giornata certo non per tutti, ma, nonostante la tensione, a noi è piaciuta!
Jokursarlon e le Grotte di Ghiaccio
giovedì 6 gennaio 2022
Oggi colazione in hotel e una calma diversa. Solo poca strada ci separa dalla laguna glaciale di Jokursarlon dove arriviamo che è ancora notte. Non c'è più vento ma ancora nevischio misto a pioggia. Il primo tour per le grotte di ghiaccio è in partenza ma decidiamo di prendere i biglietti per quello delle 13:00, rischiando sul meteo ma desiderando almeno un pò di luce. Abbiamo così la mattinata a disposizione per goderci la Diamond Beach, la laguna glaciale e la vicina Fjallarson. Siamo fortunati e il meteo ci assiste. Alle 13:00 partiamo alla volta del ghiacciaio senza sole ma con una splendida giornata comunque, consci di quello che poteva riservarci. Il truck ci mette circa mezz'ora a raggiungere l'area dalla quale proseguiremo a piedi fino alla bocca del ghiacciaio. Il tour si svolge con una guida e circa 8/10 persone al massimo (solo in inverno). Costa ma ne vale davvero la pena. Si accede ad un altro mondo incredibilmente bello e senza dubbio non facile poter osservare altrove. Un'esperienza unica da inserire senza alcun dubbio fra quelle da ricordare per sempre. Quando torniamo al parcheggio sta facendo notte e così riprendiamo la nostra macchina e percorriamo i chilometri che ci separano da Hofn. Abbiamo prenotato una questhouse all'ingresso della città e visto che siamo gli unici ospiti possiamo approfittare dell'intera casa. Ad ogni modo stasera ristorante (visto che almeno qui c'è!) perché la zuppa di aragosta di Hofn ci è rimasta nel cuore.
Da Hofn a Vik
venerdì 7 gennaio 2022
Oggi si inverte la marcia e la giornata è dedicata al rientro a Vik. Come di consueto usciamo che è ancora buio ma l'aria fredda e secca sotto il cielo stellato ci fa intuire fin da subito che oggi il sole ci farà compagnia rendendo tutto più bello e regalandoci i panorami innevati che all'andata erano sotto la bufera. Prima tappa Hoffel, poi il belvedere di Eskey e ancora Jokursarlon dove fatichiamo ad andar via perché oggi la cartolina invernale è a dir poco spettacolare. La sosta successiva è al Parco Nazionale di Skaftafell e ancora lungo la strada verso Kirkjubæjarklaustur. Sembra incredibile ma in 5 minuti il sole lascia posto alla neve e così il paesaggio cambia di nuovo. Ci fermiamo a Fjaðrárgljúfur e poi proseguiamo in direzione Vik salendo al Cimitero in atteso del momento migliore per una delle foto simbolo d'Islanda. La neve aumenta e anche le raffiche di vento, ma stavolta siamo arrivati, alloggiamo di nuovo al Black Beach Suites e ci godiamo il calduccio della nostra stanza.
Cascate e Bagni Caldi
sabato 8 gennaio 2022
Una vera bufera ha imperversato tutta la notte e al mattino la situazione non è migliore. Attendiamo il chiarore dell'alba per uscire considerando che la visibilità e il vento rendono le condizioni davvero pericolose. Ma poi la strada ci attende e allontanandoci da Vik la situazione migliora. Questa volta niente sosta a Dyrholay, la strada è proprio chiusa e così la nostra prima tappa è a Skogafoss. La sua imponenza è immutata e il ghiaccio la rende sempre bella ma onestamente qui è l'estate la stagione regina. Discorso simile vale per Seljandfoss, dove in questa stagione non è possibile percorrere il sentiero alle sue spalle. La cascata nascosta di Gljufrabui resta invece imperdibile e ci regala un altro scatto epico da incorniciare. Prima di lasciare l'hringvegur facciamo sosta nei pressi di Hella alle cascate Aegidufoss e alla chiesa con il tetto rosso di Oddi. A Selfoss il nostro percorso piega a nord sulla 30 e il sole torna a splendere. Prima di arrivare a Fludir andiamo a vedere la piccola piscina naturale di Hrunanalaug ma decidiamo di non fare il bagno visto che è già occupata da 2 coppie islandesi che abbiamo la netta sensazione di disturbare. Così sistemiamo le nostre cose nella guesthouse di Fludir e preparato lo zaino con costume e ciabatte siamo all'ingresso della Secret Lagoon alle 16:30 in punto. E qui trascorriamo il nostro pomeriggio, cullati dall'acqua calda di questa piscina naturale mentre il buio ci avvolge. E' una sensazione spettacolare sguazzare a 40 gradi mentre fuori sei a -10! Rientriamo in guesthouse per la cena e finalmente verso le 21.00, mentre già eravamo al calduccio e in pigiamone, la nostra app Aurora Forecast impazzisce.. cominciano ad arrivare così tante segnalazioni che non abbiamo intenzione di ignorarle. E così ci rivestiamo e con l'aiuto delle diverse app meteo cominciamo ad allontanarci in direzione nord alla ricerca di cielo sereno. E così mentre siamo su una strada sconosciuta da qualche parte nel nulla islandese la magia si fa realtà. E' lei. L'aurora. Scendiamo dall'auto e ci godiamo uno di quegli spettacoli che tolgono il fiato e regalano una gioia incontenibile. Capiamo perché si dice che danzi ed è effettivamente così. Grazie Islanda.
The Golden Circle
domenica 9 gennaio 2022
Oggi ci attende una giornata più rilassata, dedicata alle attrazioni del circolo d'oro. Lasciamo la guesthouse e andiamo a fare colazione a Laugavartn, ammirando così un'altra della famose SPA islandesi. Proseguiamo con la visita del sito di Geysir e con un po' di shopping nel suo bel centro adiacente. Mentre siamo qui il tempo volge di nuovo al peggio, il vento si alza e ricomincia a nevischiare. Quando raggiungiamo le cascate di Gulfoss il vento è fortissimo e fatichiamo a godere del panorama mozzafiato e gelato. Pranziamo qui e ci rimettiamo in strada verso sud lungo la 35 sotto la neve. Raggiungiamo il nostro cottage in orario perfetto per il check in e finalmente abbiamo un intero pomeriggio di relax. Abbiamo scelto i Blue View Cabins, soluzioni indipendenti nei pressi di Reykholt. Il nostro cottage è piccolino ma perfettamente studiato e curato. Ha delle enormi vetrate su un panorama pazzesco e la hot tube esterna è un plus per le gelide serate islandesi. E così oggi pomeriggio va così...un the con vista sotto la neve, aperitivo con bagno bollente circondati dalle intemperie. Cena a casa mentre fuori imperversa la bufera.
Reykjanes e SKY LAGOON
lunedì 10 gennaio 2022
Stamattina ci alziamo di nuovo presto, felici di constatare che il cottage sia ancora intero. La nottata è stata particolarmente agitata visto che il vento non ha mai smesso di ululare e sembrava portasse via anche la casa. Dopo la colazione siamo dispiaciuti di salutare questo adorabile chalet ma partiamo per la nostra ultima giornata on the road. Partiamo verso sud sulla 35 e poi ancora a sud fino a prendere la 427 verso la penisola di Reykjanes. Sostiamo alla Strandakirkja, che merita la deviazione necessaria. Pieghiamo poi sulla 42 e dopo un'altra sosta al Gígvatnsvatn raggiungiamo Krisuvik. Quest'area geotermica è una dimostrazione in miniatura della potenza islandese. Pozze di fango bollenti e fumarole accompagnano lungo il percorso in salita fra i vapori di zolfo mentre intorno c'è la neve.
Riprendiamo la marcia attraversando la zona dell'eruzione del Fagradalsfjall. Sfioriamo poi Grindavik e riprendiamo la strada verso la capitale. Ma stavolta non entriamo in città.. la nuova SkyLagoon ci attende e non potevamo resistere a dedicare l'ultimo pomeriggio islandese a questa meraviglia. Stavolta non è stata la natura ma l'uomo che ben l'ha sfruttata creando il sito termale a nostro dire più bello del Paese. Assolutamente imperdibile. Trascorriamo qui l'intero pomeriggio prima di tornare necessariamente a Reykjavik per effettuare i tamponi Covid necessari a rientrare in Italia. Mancava un ulteriore assaggio della proverbiale organizzazione e lo testiamo agli ambulatori dedicati: 1 minuto per l'accettazione dell'appuntamento preso on-line, zero attesa, 10 minuti per la mail di risposta con QRCode per il volo e tutto a titolo totalmente gratuito per i turisti.
Ci godiamo l'ultima cena in città prima di rientrare a Keflavik per il pernottamento nei pressi dell'aeroporto.