Giro dell'Islanda
località: laguna blu, selfoss, hveravellir, vik, skaftafell, seydisfjordur, borgarfjordur, myvatn, snaefellsnes
stato: islanda (is)
Data inizio viaggio:
giovedì 17 giugno 2010
Data fine viaggio:
sabato 26 giugno 2010
Islanda 17 al 26 giugno 2010
Le immagini di questo viaggio: paesaggi lunari, la lava e i muschi, i cieli e le luci, le cascate, le fumarole, i geyser.
Top five: Myvatn e dintorni, Dettifoss, Hveravellir, la penisola di Snaefellsnes, la laguna glaciale.
Giovedí 17 giugno
Si parte da Milano Malpensa con volo SAS per Copenhagen. In due ore di volo raggiungiamo Copenhagen, avendo circa 6 ore di sosta ne aprofittiamo per visitare il centro cittá. Una giornata magnifica con circa18º - 20º. Dall’aeroporto raggiungiamo il centro cittá in metro (circa 10 minuti). Scendiamo a Crhistianhavn, visitiamo Cristiania con le sue case colorate, gli atelier degli artisti, i banchettini con l’hashish esposto. Panino alla bresaola, lungo il canale, visita alla zona del palazzo reale (Crhistianborg) e della zona pedonale sino a Koniglatz.
Copenhagen é invasa dalle biciclette, ce ne sono di tutti i tipi e dimensioni, con carrellino, con rimorchio, tandem e chi piú ne ha piú ne metta.
Ritorniamo in aeroporto ed alle 19:45 ci imbarchiamo per Reykjavik con volo Iceland air, circa 3 ore di volo. Atterraggio all’aeroporto di Keflavik, pioggerellina e 10º.
Ritiriamo l’auto alla budget, prenotata attraverso “autoescape”, comperiamo una carta telefonica, recuperiamo il materiale informativo all’ufficio informazioni e ci dirigiamo all’Hotel Keilir, situato nella via principale di Keflavik, 2 camere con vista mare e su un tramonto rosso verso l’una di notte, quando le nuvole aprono uno spiraglio su una speranza di sole per il giorno successivo.
Venerdí 18 giugno
Keflavik – Selfoss – 170 km
Colazione abbondante all’Hotel Keilir, cambio in banca 1 EUR = 153 ISK.
Spesa per la giornata al supermercato 10/11 e si parte alla scoperta della penisola di Reykjanes. Si imbocca la strada in direzione Hafni, tra campi ripieni di fiorellini azzurri (lupino blu), erica e rose di mare. Subito l’Islanda si fa sentire con i suoi paesaggi desolati e lunari. Prima sosta al “Ponte tra i due continenti” dove le due placche tettoniche dell’America e dell’Eurasia si incontrano. Dopo qualche barlume di raggio di sole il cielo si incupisce di nuovo e scende una pioggerellina leggera. Giunti a Grindavik prendiamo la deviazione per la Blue lagoon. Si tratta di una sorgente geotermale ricca in silicio, mineralia e microalghe, che donano all’acqua una colorzaione azzurra lattiginosa. L’acqua della zona termale si trova a circa 38º - 40º. Il biglietto di ingresso di 28€ a persona da diritto all’accesso alle vasche e alle saune (secca e umida).
La temperatura all’esterno è di circa 13º, ma dentro all’acqua si sta divinamente.
Uno spuntino al caffé dello SPA, foto di rito dal terrazzino con vista sull’intera zona geotermale e soi riparte in direzione Hverageroi.
Hverageroi é situata in una zona di attivitá geotermale, diverse fumarole e solfatare si vedono sbucare dalle pareti della montagna che sovrasta la cittadina. Alla fien della strada principale un’enorme campo di golf, si estende tra le varie fumarole. Passeggiata a piedi ai bordi delle pozze di acqua ribollente. Arriviamo a Selfoss al Fosstun Apartements verso le 20:00. I mini appartamenti sono dotati di cucina attrezzata, ne aprofittiamo per prepararci una pasta al salmone.
Sabato 19 giugno
Selfoss – Selfoss 380 km
La giornata é dedicata alla visita al cricolo d’oro. La giornata inizia con uovole basse e a tratti una pioggerellina leggera, rendendo ancora piú ovattata l’atmosfera. Dirigendoci verso Pingvellir, costeggiamo le rive di un enorme lago. Giunti a Pingvellir visitiamo il sito partendo dal parcheggio vicino alla chiesa si sale nella spaccatura soprastante che divide la placca geologica americana da quella eurasiatica, giungiamo nel punto piú alto da cui si gode di una fantastica vista panoramica sul lago. L’interesse maggiore del sito risiede comunque nel fatto che qui, nel 930, si é costituito il primo parlamento europeo, inoltre nel 1944 é qui che é stata creata l’attuale repubblica d’Islanda. Proseguiamo il nostro itinerario in direzione Geysir, la famosa zona ricca di fumarole e getti di vapore dove sino al 1930 era attivo il famoso “Geyser” che ha dato il nome a questi fenomeni naturali. Attualmente Geysir é inattivo, ma un suo parente prossimo lo Strokkur, é tuttora in funzione con getti regolari ad intervallo di circa 4 minuti. La frequenza del getto dipende dalla velocitá dia afflusso dell’acqua nella camera sotteranea e quindi puó variare nei diversi periodi dell’anno. Oltre allo strokkur nella zona ci sono altre pozze di acqua ribollente. Zuppa calda al ristorante della stazione di servizio a lato del parcheggio e nel frattempo le nubi si sono diradate lasciando spazio ad un cielo intensamente azzurro. Abituati come siamo a pagare sempre tutto, la cosa che ci colpisce é il fatto che in Islanda l’accesso ai parchi e alle aree di interesse naturale e turistico sia completamente gratuito. Con il sole il paesaggio acquista un’altra luce e i campi azzurri di lupino contrastano con le sagome scure delle montagne. Il lupino blu sta praticamente invadendo l’Islanda e a parte l’effetto cromatico fantastico, soprattutto nelle giornate di sole, sta costituendo un serio problema per la conservazione della biodiversitá. Giungiamo a Gulfoss, una casacata imponente e molto scenografica. Poco dopo Gulfoss la strada 35 che attraversa l’Islanda da sud a nord diventa sterrata, ma comunque in buone condizioni. Attirati dalla bellezza della zona e soprattutto dalla descrizione della zona di Hveravellir, decidiamo di proseguire sino a questa localitá situata circa 90 km a nord di Gullfoss. Con la nostra auto normale dobbiamo comunque fare attenzione ai sassi sparsi sulla carreggiata che potrebbero danneggiare seriamente l’auto. Entriamo cosí nei primi territori dei trolls e elfi. Le leggende islandesi sono molto sentite, la cartina dell’Islanda che si puó trovare all’aeroporto indica nei dettagli tutte le zone poplate da trolls, fantasmi e elfi. Purtroppo questi personaggi leggendari circolano nei loro territori solamente nel periodo notturno, ma nel mese di giugno non esiste notte in Islanda, il sole si abbassa sotto la linea dell’orizzonte verso l’una di notte per riapparire qualche ora dopo, ma tutto rimane chiaro come in pieno giorno. Quindi, per noi poche possibilitá di incontrare fantasmi, elfi e trolls. In ogni caso sono numerosi in questa zona i trolls che incautamente si sono esposti alla luce del giorno e si sono quindi trasformati in pietre. Poco prima di Hveravellir ci imbattiamo anche in un cartello che indica la presenza di fantasmi. Hveravellir é una zona geotermale in pieno deserto, vi si giunge dopo aver atrraversato estesi campi di lava e distese di sabbia. Sul posto un campeggio, una camerata nel rifugio e una piscina di acqua termale. I colori della zona variano dal bruciato al giallo zolfo, al nero vulcanico, da un cono di terra fuoriesce con potenza un getto di vapore. Dopo una camminata tra le fumarole e una pausa caffé riprendiamo la via di ritorno verso Selfoss. Il sole che si abbassa verso le 8 e 9 di sera danno al paesaggio dei colori e giochi d’ombra incredibili.
Domenica 20 giugno
Selfoss – Smyrlabjorg 390 km
Giornata di sole, si parte. Prima tappa alla cascata di Seljalandsfoss, affascinante il sentiero che passa dietro la cascata. Siamo nella zona della recente eruzione dello Eyafjallajokull, nuvole di polvere trasportae dal vento invadono l’ambiente, in alcuni tratti sembra di essere nel mezzo di una tempesta di sabbia. Il paesaggio é suggestivo intere zone sono ancora ricoperte dalle ceneri vulcaniche. Sosta alla cascata di Skogarfoss, l’effetto del sole da l’impressione di camminare dentro un arcobaleno. Riempiamo i sacchetti di cenere vulcanica e ripartiamo verso Vik ed il parco nazionale di Skaftafell. Prima
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domenica 20 giugno 2010
Purtroppo non c’é tempo sufficiente per l’escursione con i cani da slitta che organizzano nei pressi di Vik, sul ghiacciaio dello Myrdalsjokull. L’immensa sagoma del ghiacciao di Vatnajokull appare all’orizzonte con le sue lingue glaciali e le distese immense di sabbia. La distesa dello Skeidararsandur é di circa 1000 kmq. A Skaftafell passeggiata alla cascata di Dettifoss (1,5 ore) suggestiva perché cade in anfiteatro di basalto colonnare nero. Spuntino con vista sul ghiacciaio e ripartiamo verso la fattoria Smyrlabjorg, ma la lunga giornata non é ancora terminata, il sole che si abbassa crea una luce speciale sulla catena montuosa e quando giungiamo alla laguna glaciale le
Lunedi 21 giugno
Smyrlabjorg – Hallorstamdur 420 km
Giornata di sole. La colazione alla fattoria é stata sa noi classificata come la migliore in Islanda. Diversi prodotti fatti in casa tra cui un eccellente arrosto di agnello, un paté di merluzzo e marmellate mitiche. Ritorniamo sui nostri passi verso la laguna glaciale per avere una visione con una luce diversa. I blocchi di ghiaccio galleggiano nella laguna sino a che le loro dimensioni consentono di passare lo stretto passaggio che collega la laguna al mare. Sulla spiaggia grossi blocchi di ghiaccio arenati su cui si infrangono le inde del mare.
Ripartiamo verso i fiordi dell’est, lungo la strada avvistamento delle balene nei pressi della laguna di Lon, poi numerosi cigni, anatre del piumino, sterne artiche, gabbiani, beccaccie e beccaccini. La strada che costeggia l’oceano offre ad ogni angolo viste panoramiche. La sosta per il pranzo é in una posizione da sogno, la scogliera a picco sotto di noi e sulla spiaggia nera centinaia de anatre del piumino (Eider) che a turno si spostano sui banchi di pesce. Qualche balenottera spunta di tanto in tanto. Abbandoniamo la N1 per prendere la 939. In pochi chilometri passiamo dall’oceano ad un paesaggio d’alta montagna con neve ai nostri lati. Riprendiamo la N1 e prima di giungere a Egilsstadir, deviamo a sinistra verso il lago di Lagarfljot, dove si dice viva un mostro, lontano prente di quello di Lockness.
Ci sistemiamo nella guesthouse dell’Hallormastadur Hotel e considerando che sono solo le 7 decidiamo di fare un’escursione serale al fiordo di Seydisfjordur. Per raggiungere Seydisfjordur si transita da un passo circondato da lagune gelate, nonostante sia il mese di giugno la temperatura esterna é ancora di 6 gradi. La discesa al villaggio é tra uno scenario di cascate e cascatelle, le immancabili pecore fanno da contorno. Il villaggio ha un nucleo centrale con una ventina di case in legno che sono state recuperate. Cioccolata calda al caffé dell’Hotel Snaefell e rientro a Hallormstandur.
Martedí 22 giugno
Hallormstandur – Myvatn 410 km
Nuvoloso, ma con ampie schiarite. Prima destinazione di oggi Borgarfjordur per una visita alla colonia di pulcinella di mare. Le pulcinella di mare arrivano su questa scogliera tra aprile e maggio per la riproduzione, scavano nidi nella terra e verso metá o fine giugno nascono i pulcini. Nei pressi del porto cé un isolotto considerato riserva naturale su cui ci sono un enorme quantitá di pulcinella in un frenetico andirivieni alla procura di cibo per nutrire i pulcinotti. Ritornati sulla statale 1 prendiamo una deviazione a sinistra sulla pista che conduce al cratere Haskja. Dopo 8 km raggiungiamo il caffé Fjalladyrd di Modrudalur, dove ci concediamo la famosa zuppa di montone.
Ripartiamo in direzione nord e dopo circa 40 km imbocchiamo la pista a destra 864 che ci porta alla cascata di Dettifoss. Impressionante!! Il cielo grigio cupo, l’acqua color catsano scuro, che si scarica con un fragore tremendo in una gola di pietre basaltiche, sembra proprio essere la fine del mondo. Poco piú a monte della Dettifoss si trova la cascata di Selfoss, con una serie di cascate a forma di anfiteatro, non molto alta, ma maestosa. Ripercorriamo il sentiero che ci conduce al parcheggio nei pressi della Dettifoss e ripartiamo per quel di Myvatn. Prima di valicare l’ultima collina per poi discendere a Myvatn sulla sinistra si apre lo spettacolo infernale di Namafjall (Hverir) con le sue pozze di fango ribollente e fumarole. Ci sistemiamo alla Guesthouse Helluhraun, una casa privata con 3 stanze per ospiti. La proprietaria é una signora molto accogliente che ci lascia la cucina per preparare una spaghettata. Decidiamo di fermarci 2 notti, potremo cosí visitare con calma tutti i meritevoli dintorni di Myvatn.
Mercoledí 23 giugno
Myvatn – Myvatn 95 km
Giornata dedicata ai dintorni di Myvatn. Prima tappa della giornata il cratere Viti, situato sopra la stazione geotermale, un enorme cratere con terreno ancora ribollente e tonalitá che variano dal giallo al rosso al nero.
Scendiamo alla zona di Leirhnjukur con le sue enormi lingue di lava, pozze di fango ribollente e fumarole che sbucano da ogni parte, in alcune zone il terreno é ancora caldissimo. Ritorniamo verso Reykjahlid e facciamo sosta allo spettacolare sito di Namafjall (Hverir), solfatare e pozze in ebollizione, il cielo terso e colori incredibili dal giallo all’arancio al grigio. Il vapore esce un pó dappertutto. Si ritorna a Reykjahlid per il pranzo nella Gamli Baerinn, per provare il piatto tipico locale: la smoked char con il tipico pane cotto nella lava. Nel pomeriggio il tempo si deteriora, vento forte e leggera pioggerellina, saliamo sul cratere di Hverfjall, poi ci immergiamo nell’atmosfera fiabesca del Dimmuborgir, proseguiamo poi per il giro del lago con la zona dei pseudo crateri, le grotte di Grjotagja e reintro a Reykjahlid per bissare con il ristorante Gamli Baerinn.
Giovedí 24 giugno
Myvatn – Grundafjordur 520 km
Grande tappa di trasferimento per raggiungere la penisola di Snaefellsnes. Prima sosta per la visita alla cascata di Godafoss. Giunti a Varmahlid deviamo verso la fattoria glaumbaer, un complesso di edifici in torba con varie stanze che ricreano l’atmosfera di vita rurale della vecchia Islanda. A lato della fattoria non si puó mancare l’Askaaffi con il suo favoloso buffet di dolci, di prosciutto d’agnello, trota affumicata e l’immancabile Skyr. Si riprende la corsa verso ovest e raggiungiamo la penisola di Snaefellsnes, con una luce fantastica. Breve sosta a Stykkisholmur per poi continuare verso Grundarfjordur dove ci sistemiamo all’Hotel Framnes, abbastanza caro in relazione al servizio offerto (20500 ISK la doppia). Foto al sole di mezzanotte (anche se di fatto tramonta quasi all’una di notte).
Venerdí 25 giugno
Grundafjordur – Keflavik 315 km
Giornata dedicata alla penisola di Snaefellsnes. Prima sosta alla spiaggia di Djupalon con i suoi sassi neri ed i resti del peschereccio inglese arenatosi nel 1947. Pranziamo a Arnarstapi, terrazzo all’aperto sulla spiaggia di sassi. Visita alle scogliere di basalto colonnare e di nuovo sulla costa sud della penisola. Ripartiamo verso Reykiavik per una breve visita serale. Iniziando dalla cattedrale scendiamo verso il centro, dove ceniamo all’Austur, niente male! Ripartiamo per Keflavik per la nostra ultima notte in Islanda all’Hotel Keilir.
Km totali 2700
Sabato 26 giugno
Keflavik – Milano Malpensa