Un paese a misura d'uomo: Gita tra le colline di Parodi Ligure
località: parodi ligure
regione: piemonte
stato: italia (it)
Data inizio viaggio:
giovedì 28 aprile 2011
Data fine viaggio:
giovedì 28 aprile 2011
Il candore brillante di un’enorme croce bianca che inonda della sua luce misteriosa le colline coperte da campi, vigneti e folti boschi, tuttora quasi incontaminati e popolati da animali selvatici come caprioli, cinghiali, volpi e faine. Il blu scuro di cui la sera si vestono i monti dell’Alto Monferrato, che contrasta con questo bianco divino: erano esattamente queste immagini suggestive ad attirarci per la prima volta a Parodi Ligure, una sera dell’estate scorsa, dopo una giornata trascorsa al mare.
Stavolta siamo tornati di giorno, in modo da poter visitare tutte le bellezze del paese, iniziando proprio dal “Crocione”, collocato sul punto più alto del comune. E’ dal 1929 che veglia sul Monumento ai Caduti, ma una grande croce di legno era presente nello stesso luogo già da molti anni prima, come si vede nelle foto di inizio Novecento. La sensazione di essere partecipi di un momento sacro viene accentuata dal panorama mozzafiato in cui si distingue perfino il Monviso.
Poco distante visitiamo i resti del Castello, conteso già novecento anni fa tra i marchesi di Parodi e Genova, per poi venire distrutto nel 1625, nel conflitto tra i franco-savoiardi e Genova.
Ed è sempre questa ampia vista panoramica a fornire una chiave di lettura di ciò che è oggi Parodi Ligure: nonostante il numero di residenti si sia ridotto durante gli anni, e anche il territorio, un tempo confinante perfino con Pegli, sia ormai molto più contenuto, l’orizzonte culturale e artistico del comune è sempre restato molto ampio. Ciò è dovuto anche alla voglia di mantenere vivi i ricordi di una volta, come dimostra la Festa degli Antichi Mestieri, che si svolge ogni anno nel mese di Agosto e consente di rivivere le atmosfere del passato facendo un salto dal barbiere che per quel giorno riceve nel suo antico negozio, così come dal fabbro, lo scrivano, o il ciabattino.
Parodi Ligure diede i natali a più di un doge, tra cui Nicolò Guarco, doge di Genova verso la fine del Trecento. Anche se gli ampi spazi di Palazzo Guarco, appartenuto alla famiglia di Nicolò, sono al momento in disuso, si fa ammirare la splendida garitta e anche un balcone dove un tempo si affacciava il doge.
Arriviamo così al monumento più importante del paese, la Chiesa Parrocchiale dei Santi Rocco e Sebastiano. Benché la storia parrocchiale di Parodi affondi le sue radici nel lontano 1143, anno di fondazione del Monastero di San Remigio, l’erezione della Parrocchiale odierna risale al 1845, ed avvenne per volontà dei fedeli che spesso facevano fatica a raggiungere San Remigio, in posizione un po’ isolata.
All’interno della chiesa dei S.S. Rocco e Sebastiano, recentemente ristrutturata, si ammirano numerose preziose opere d’arte, a cominciare dall’affresco raffigurante il ritorno dei soldati parodesi dalla Prima Crociata, che hanno portato in paese una reliquia della Santa Croce. Dalla statua marmorea della Madonna con Gesù bambino, posizionata sull’altare, fino alla statua lignea di San Rocco e ai dipinti, la chiesa è piena di meraviglie.
Dopo questa bella passeggiata, raggiungiamo il Ristorante Agriturismo Al Ghiottone, e per la gioia dei bambini, andiamo subito a visitare gli animali: delle simpatiche mucche della razza cabannina, autoctona delle Capanne di Marcarolo, delle vivacissime galline che si avvicinano a noi curiose, e un bellissimo cavallo bianco. “Questo locale è nato vent’anni fa, grazie ai nostri genitori, mamma Luciana e papà Giancarlo, che hanno realizzato il sogno del nonno Savino, il quale voleva avviare un’osteria nell’entroterra genovese, ma qualche giorno prima di aprire, aveva invitato alcuni amici che hanno fatto fuori tutto il vino. Così dell’osteria non se n’è fatto più nulla”, ci racconta Simona che gestisce il locale insieme ai genitori, alla sorella Paola e al marito Tony. Iniziamo la nostra cena all’insegna dei sapori parodesi con un’insalatina al tartufo condito con lo yogurt fatto da Simona, una selezione di formaggi con miele di castagno e della marmellata di porri e dolcetto. Gustiamo anche una galantina di pollo con pomodoro fresco e uno sformato di ortiche con la fonduta di crescenza. Continuiamo con i tipici ravioli al tartufo e con i tagliolini fatti in casa con i funghi. Facciamo seguire queste bontà da un filetto di maiale con i funghi e dal petto di pollo con la crema di formaggio e tartufo. Avendo prenotato prima, abbiamo anche il piacere di gustare un piatto sfiziosissimo da veri ghiottoni: il vitello in crosta, che viene fatto cuocere in forno a legna, avvolto in una pasta di pane. Annaffiamo il tutto con del Cortese di Gavi e del Dolcetto di Ovada, prodotti da aziende della zona.
Coroniamo questa piacevolissima giornata con un tris di dolci fatti in casa: la panna cotta con un caramello di agrumi, la bavarese con lo yogurt e della salsa di sottobosco, e il malaga, un’invenzione di Paola, simile alla zuppa inglese, ma fatto con il Moscato al posto del liquore.
Francesca Bertha
PER INFORMAZIONI:
www.comune.parodiligure.al.it
Ristorante Al Ghiottone
Località Cadegualchi
0143/681213
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