Trekking e surf tra arte e buona tavola
località: levanto
regione: liguria
stato: italia (it)
Data inizio viaggio:
domenica 15 luglio 2012
Data fine viaggio:
domenica 15 luglio 2012
Se fossimo capitati qui molti secoli fa, avremmo potuto assistere allo spettacolo delle galee che entravano e uscivano dal porto, avremmo visto i commercianti che con i loro muli carichi di sale, il bene prezioso proveniente dalle saline di Levanto, si accingevano a raggiungere la Pianura Padana attraverso le mulattiere, le “creuza de ma” immortalate nella canzone di Fabrizio de Andrè. Se le voci popolari sono attendibili, forse avremmo addirittura potuto percorrere quei passaggi sotterranei che a quanto si dice, si diramerebbero dal castello collegando l’antico maniero con la Chiesa della Santissima Annunziata, con il convento e con la spiaggia.
Il passato avvolto nei misteri della storia oggi cede il posto a una ridente località balneare alle porte delle Cinque Terre, sulla Riviera Ligure di Levante, dove lo spettacolo del mare e della natura, così come del fascino dei monumenti antichi è più interessante che mai.
Levanto è, ad esempio, un paradiso dei surfisti da onda. In certi momenti dell’anno, soprattutto quando spirano venti di libeccio e di maestrale, grazie ai fondali dell’ampio golfo, misti tra sabbiosi e rocciosi, capita che si formino delle onde molto alte, anche di circa tre metri: ciò ha reso possibile l’organizzazione di manifestazioni surfistiche di alto livello per gli amanti dei “big waves”, le grandi onde. Ma la magia del luogo conquista anche gli amanti del trekking, visto che il Parco Nazionale delle Cinque Terre è facilmente raggiungibile da Levanto sia in treno che in traghetto.
Stavolta decidiamo di affrontare un meno impegnativo trekking urbano, che si rivelerà un emozionante viaggio nel tempo. Partendo dalle antiche mura, in parte ancora ben conservate, si scopre che furono costruite a partire dal 1265, a seguito dell’invasione delle truppe imperiali di Federico II. Sebbene il merito di aver contrastato con successo quegli attacchi fosse del castello esistente già nel 1165, nel periodo della dominazione dei Malaspina, successivamente la Repubblica di Genova ne costruì un altro nell’area strategica dell’antico maniero. Nella struttura, ben conservata, si notano i merli ghibellini e il suggestivo torrione circolare. Restiamo immersi nelle atmosfere medioevali anche visitando la duecentesca Loggia comunale, ricostruita sul finire del XVI secolo. Originariamente la loggia, costruita sulla sponda dell’antico porto-canale, era al centro della vita commerciale della città, ma successivamente era stata interrata dai materiali trasportati a valle dai torrenti. Dopo la sua ricostruzione, fu adibita ad archivio comunale fino al Settecento.
Tra i numerosi splendidi edifici religiosi della città e delle sue frazioni visitiamo l’antichissima Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, edificata nel 1222, ed ampliata circa duecento anni dopo. La sua caratteristica facciata a strisce bianche e nere di marmo bianco e serpentino locale rende inconfondibile questo monumento dell’architettura gotica. Non sappiamo se i leggendari corridoi sotterranei esistessero o meno nella realtà, così nel dubbio raggiungiamo in superficie la Chiesa della Santissima Annunziata, di origine quattrocentesca che conserva al suo interno due preziose tele di Pier Francesco e di Bernardo Strozzi.
Il fascino del centro storico ci conquista anche nel momento di scegliere il luogo dove concederci una cena all’insegna dei sapori del territorio, ed eccoci quindi presso il Ristorante Antico Borgo, nel cuore della città, in via Garibaldi. Nonostante la posizione centrale, vicino al locale è facile trovare parcheggio, e durante il breve percorso fino al ristorante, si possono anche ammirare sui muri “le grottesche”, dei ritratti degli avventori di una locanda duecentesca che si trovava in zona. “Un tempo qui c’erano dei magazzini e delle abitazioni mercantili. Questo locale è stato ristrutturato dieci anni fa e sono ormai tre anni che a gestirlo siamo io e la mia compagna Marisa, oltre all’importante contributo degli ottimi cuochi Giancarlo e Damiano”, ci racconta il titolare, il signor Valter.
Iniziamo con un antipasto misto di mare, le cozze ripiene, la zuppa di seppioline alla ligure e le acciughe di Monterosso all’ammiraglia. Facciamo seguire questo squisito antipasto dalle tagliatelle Antico Borgo al profumo delle Cinque Terre, specialità del locale, ma assaggiamo anche i tagliolini verdi all’astice, i fagottini bianchi e verdi in salsa di pesci e le immancabili trofie al pesto. Annaffiamo queste bontà con dei vini liguri, principalmente delle Cinque Terre, ma sorseggiamo anche qualche altra etichetta nazionale. Tra i secondi ci deliziamo con una bella grigliata di pesce, gustando anche il coniglio in umido alla ligure e delle orate e branzini al cartoccio.
La nostra serata si conclude in gran dolcezza, grazie alla sfogliatina, la Coppa Rubino e alla delizia al cioccolato: motivi più che validi anche questi per tornare presto nel Levante, per visitare Levanto.
Francesca Bertha
PER INFORMAZIONI:
www.comune.Levanto.sp.it
Ristorante Antico Borgo
Via Garibaldi, 49 Levanto (SP)
Tel.: 0187/800159
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