Sapore di mare tra il castello, il santuario e la casa degli elfi: una giornata a Truccazzano
località: truccazzano
regione: lombardia
stato: italia (it)
Data inizio viaggio:
giovedì 7 marzo 2013
Data fine viaggio:
giovedì 7 marzo 2013
Un borgo medievale immerso nel verde del paesaggio fluviale del Parco Adda Nord, dove le testimonianze storiche e artistiche convivono con quelle della vita contadina di una volta in un piacevolissimo contesto naturale: ecco come si presenta oggi Truccazzano, comune situato nella Martesana, a pochi chilometri da Milano. Se oggi questo grazioso luogo è anche meta di molte famiglie per una tranquilla gita domenicale in bicicletta, ben diversa era la situazione nell’antichità: chi ci aveva preceduto da queste parti, ci era venuto a bordo di canoe preistoriche, visto che un ampissimo territorio tra l’Adda e il Serio era coperto dal Lago Gerundo, un vasto specchio d’acqua salmastra. Nel lago viveva un terribile drago di nome Tarantasio il quale, quando gli veniva fame, si avvicinava alle rive e faceva strage di uomini mentre il suo alito asfissiante ammorbava l’aria circostante. Il drago, ucciso non si sa bene se dal capostipite dei Visconti o da San Cristoforo, è ricordato da diversi toponimi della zona.
Pare ci fosse ancora il lago, quando nel 1158 Federico Barbarossa, in procinto di assediare Milano, attraversò l’Adda con il suo esercito al guado di Corneliano, oggi frazione di Truccazzano. Successivamente il Barbarossa ci tornò e per un breve periodo si accampò nella località di fondazione romana e sede di una pieve. Tra le prime mete della nostra gita è infatti il castello di Corneliano Bertario, edificato nelle sue parti più antiche, come la torre quadrata sull’angolo della piazza, verso la fine del Trecento, mentre il resto del suggestivo edificio fu costruito tra il Quattro- e il Cinquecento. Il borgo medievale, dove visitiamo anche la pieve risalente al VII secolo, ogni anno ospita una rievocazione storica con cortei in costume e tornei.
Spostandoci verso il centro di Truccazzano, scopriamo che la vicinissima frazione Rezzano è sede di un importante Santuario, menzionato già in un documento del 1570. Diversi anni prima infatti, nei dintorni ci fu un’apparizione mariana. A vedere la splendida signora discesa dal cielo furono due poveri contadini, a cui la Vergine chiese di andare dal parroco e di dirgli di collocare presso Rezzano una sua sacra immagine. Il parroco, all’inizio diffidente, credette all’apparizione solo quando i due contadini tornarono da lui con in mano un rametto secco, raccolto da terra dalla Madonna, che una volta data al prete, fiorì.
Nella piazza centrale del paese una simpatica pecorella gialla, logo dell’Associazione Pro Berot, ci attira in un mondo favoloso che piace moltissimo anche ai bambini che sono con noi. Si tratta di una sorta di museo della vita contadina, allestito in un portico del 1860 con ex stalle e fienile, dove si possono conoscere gli attrezzi utilizzati una volta nei campi e anche imparare come si munge la mucca.
Dopo questo bel giro nelle tradizioni locali è un vero piacere accomodarci presso i tavoli del vicino Ristorante Da Fosca, in via Lombardia. Le accoglienti sale, arredate con stile e con quel tocco marinaro che lascia immaginare gli autentici sapori mediterranei che accompagneranno la nostra serata, insieme alla gentilezza dei titolari, ci mettono subito a nostro agio. “Crediamo nel valore del piacere della buona tavola e della convivialità. Per le nostre specialità di pesce scegliamo materie prime genuine, di qualità, tutelando anche la varietà della cucina tradizionale marinara. Il buon cibo trasmette piacere, conoscenza e benessere”, ci spiega la signora Fosca, che gestisce il ristorante da sei anni insieme al marito Antonio, il cuoco. “Oltre a cenare alla carta, da noi è anche possibile prendere un aperitivo al bar, pranzare a prezzo fisso o addirittura organizzare delle feste e cerimonie con menù personalizzabili”, aggiungono.
Iniziamo con l’antipasto Fosca, che comprende cinque sfiziosi assaggi tra cui il polipo con le patate, le alici marinate, il salmone, il pesce spada e il tonno affumicati della casa, oltre alle capesante gratinate. Su prenotazione sono anche disponibili crudità, zuppe di pesce e catalane. Proseguiamo con la chitarra allo scoglio e con gli spaghetti con vongole e bottarga di Muggine. I nostri amici optano invece per il risotto alla pescatora, ma anche le linguine all’astice fanno proseliti. Continuiamo con una vera prelibatezza della casa, il misto di crostacei alla catalana, mentre il resto del gruppo sceglie delle ricche grigliate miste di pesce e il fritto misto con verdure.
Infine, cediamo volentieri alla dolce tentazione dei dessert fatti in casa, tra cui il tiramisù e lo squisito salame di cioccolato con le mandorle.
Tra i tanti motivi che ci faranno presto ripetere questa bella gita fuori porta, per i bambini c’è sicuramente la visita alla Casa degli Elfi presso l’ex fienile, mentre per i grandi saranno irresistibili le serate gastronomiche del Ristorante da Fosca, che l’ultimo giovedì di ogni mese invitano a compiere un viaggio culinario nelle varie regioni italiane.
Francesca Bertha
PER INFORMAZIONI:
www.comune.Truccazzano.mi.it
www.ristorantedafosca.com
Ristorante Trattoria Da Fosca
Via Lombardia, 13 Truccazzano (MI)
Tel.: 02/95838338
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