A cavallo nel Bosco degli Angeli: un weekend a Cisano Sul Neva - Parte I.

località: cisano sul neva
regione: liguria
stato: italia (it)

Data inizio viaggio: venerdì 21 ottobre 2016
Data fine viaggio: domenica 23 ottobre 2016

Carri ricolmi di olio e di sale, buoi che trascinano gigantesche pietre di color grigio-roseo e che tirano grossi tronchi d’albero verso il mare: se fossimo capitati sul territorio di Cisano Sul Neva molti secoli fa, ci saremmo trovati in mezzo a questo coloratissimo viavai commerciale. Infatti, ai tempi della Via del Sale, i borghi dell’entroterra ligure, oggi angoli di pace immersi nel verde, avevano un ruolo strategico. A Cisano, celebre per la sua pietra di ottima qualità, passava la “trazonaria lignaminis”, l’antica arteria lungo la quale il legname veniva spostato dai boschi sulla costa, dove veniva utilizzato per l’armamento delle navi.
Passeggiando per le caratteristiche viuzze del centro, la storia si respira a ogni angolo. La piazza con la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, di origine medievale, e con accanto la torre civica con orologio e campana, è di una bellezza suggestiva. Accanto ammiriamo l’Oratorio, che conserva al suo interno tre gruppi lignei del Maragliano. Uno dei simboli del paese è lo stupendo ponte sul Neva, a campata unica, che si erge sopra una profondissima gola. L’abitato di Cisano ha probabilmente origini altomedievali, ma la sua posizione attuale risale al 1274, quando Albenga lo rifondò con struttura fortificata su un terreno acquistato dal Monastero dell’Isola di Gallinara.
La nostra gita continua nella frazione Conscente, il cui nome significa “confluente”, infatti, il borgo si trova tra le valli Neva e Pennavaire. Sovrastata dal cinquecentesco castello, costruito dalla famiglia Costa di Albenga, Conscente fu un paese di grande prestigio, anche grazie a Ottavio Costa, banchiere e amatore d’arte, nonché mentore di Caravaggio. Sempre i Costa fecero costruire la seicentesca chiesa di Sant’Alessandro. Appartiene al borgo anche la frazione Gombo, così chiamata perché ricca di frantoi, dove sorse il primo castello di Coscente, di cui resta un torrione.
La nostra passeggiata nella storia di Cisano Sul Neva continua in un’altra sua storica frazione, Cenesi, a suo tempo appartenuta anch’essa ai Costa e divenuta comune autonomo nel 1815, status che conservò fino al 1929. In questo caratteristico borgo si trova la nostra dimora per il weekend, l’Agriturismo Gli Angeli. Situato in centro paese, è comodissimo da raggiungere e grazie al parcheggio privato anche la sistemazione dell’auto si risolve facilmente.
Ad accoglierci con grande gentilezza è il signor Vittorio Angelo Vignola che gestisce l’attività insieme alla moglie Celina e al figlio Fabio. Se sin da subito ci sentiamo a nostro agio come se fossimo a casa è anche perché questo palazzo ultracentenario, prima di diventare nel 2007 sede dell’agriturismo, fu da generazioni la casa della famiglia Vignola. Chi l’aveva animata per decenni, chi ci faceva ritorno dopo le lunghe giornate di lavoro nell’uliveto, chi passava momenti di festa in allegria brindando col Pigato prodotto nel vigneto di famiglia è come se fosse tuttora presente in qualche modo. Il ricordo degli avi ci accompagna non solo nell’atmosfera d’altri tempi della bella casa col soffitto a volte, ma anche grazie ai nomi che portano i singoli appartamenti, ognuno arredato con un colore dominante diverso e ognuno dedicato a un famigliare: i due bilocali portano i nomi di mamma Amelia e papà Nino, mentre i tre monolocali sono dedicati rispettivamente a zia Rosa, a zio Antonio e a Erminia e Vittorio.

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