Viaggio in rosa tra le terre del Pavese dall’Oltrepò alla Lomellina - Parte IV.

località: varzi, rivanazzano terme, volpedo, salice terme
regione: lombardia
stato: italia (it)

Data inizio viaggio: domenica 25 giugno 2017
Data fine viaggio: domenica 25 giugno 2017

Nella città stregata a gustare i piatti tipici con Angelmina e Debora

Proseguiamo il nostro viaggio rigenerati nel corpo e nell’anima per giungere in una delle città più belle e interessanti dell’Oltrepò, Varzi. Bastano pochi passi per essere avvolti dal fascino delle sue atmosfere medievali: le torri, il castello e le mura che ammiriamo oggi, furono costruiti nel secolo XIII. Varzi presto divenne una delle principali giurisdizioni dell’Oltrepò e il suo centro era pieno di uffici, negozi e magazzini, ma non solo: c’era “spazio” anche per qualche strega e ai misteri a loro connessi. Infatti, uno dei primi edifici che visitiamo è il castello, nella cui robusta torre, detta “delle Streghe”, nel 1460 fu rinchiuso un folto gruppo di persone accusate di stregoneria, successivamente bruciate nella pubblica piazza.
Ma misteri e leggende avvolgono anche la vita religiosa della città, e proprio grazie al patrono San Giorgio. Nella chiesa parrocchiale sono conservate le reliquie del braccio e della mano destra del santo, portate in città tra il 1473 e il 1479. Si narra che una volta a un ladro, che tentò di rubare la reliquia si sia staccato il braccio. Ma non solo: tempo fa sul piazzale della chiesa c’era un enorme castagno d’India, chiamato in vari modi: l’albero delle streghe, del diavolo, ma anche del ladro della reliquia di San Giorgio, perché pare che il malvivente corresse intorno al castagno cercando di farla franca dopo il furto, ma proprio lì fu preso. In seguito l’albero cadde al suolo sradicato.
Molte di queste curisosità stregate e non, le possiamo scoprire grazie alle visite culturali organizzate dall’Agriturismo La Sorgente, un’oasi fiorita facile da raggiungere e molto accogliente a cominciare dall’ampio parcheggio coperto col fotovoltaico. Ad accoglierci con grande gentilezza è Angelmina, originaria da generazioni del territorio varzese che gestisce l’attività insieme alla figlia Debora e alla mamma Maria. ”L’azienda agricola era dei miei bisnonni, ho proprio la terra nel dna, mentre l’agriturismo l’abbiamo aperto ormai 16 anni fa”, ci racconta Angelmina mentre facciamo un giro nell’ampia struttura. I nostri alloggi, arredati con mobili d’epoca, sono dei comodi mini appartamenti con cucina e anche gli animali sono i benvenuti. Non potrebbe essere diversamente, dato che qui gli animali sono di casa: nella fattoria didattica i bambini possono fare amicizia con anatre, polli, oche, caprette, pony e perfino con un simpaticissimo asinello. Possono diventare dei bravi contadinelli imparando a raccogliere la legna e a seminare dei fiori da raccogliere poi in un secondo momento.
Gli spazi, tutti finemente restaurati dell’antica casa padronale si prestano benissimo per eventi come matrimoni e cresime, ma c’è anche una bella sala meeting. Prima di pranzo possiamo fare un tuffo nella piscina immersa tra i fiori o ammirare la ricca mostra di antichi attrezzi della vita contadina che la famiglia di Angelmina ha allestito con oggetti recuperati negli anni. Mentre i bambini si divertono nel parco giochi, prendiamo un fresco aperitivo nell’ampio dehor in attesa di concederci un fantastico pranzo all’insegna dei sapori tradizionali di cui Angelmina è una vera e propria esperta e custode. Ne abbiamo conferma appena assaggiamo il ricco antipasto a base di squisiti salumi preparati appositamente per l’agriturismo da un macellaio del luogo con una stagionatura all’interno di vecchie cantine sotterranee con il solo uso di sale e spezie. Anche il pane cotto nel forno a legna è delizioso insieme a tutte le altre bontà, dalla verdura ripiena alle focaccine e alle torte salate, tutto preparato con ingredienti eccellenti di stagione. Proseguiamo con i tipici ravioli per poi gustare una bella tagliata e infine, degli sfiziosi dolci fatti in casa che ci daranno anche il buongiorno a colazione.

Alle terme sognando già gli itinerari di Tra le Terre

Quando la nostra vacanza volge al termine, non è per niente facile congedarci dall’agriturismo di Angelmina e Debora, così come non lo è dover pian piano salutare l’Oltrepò Pavese. Prima di lasciare però queste splendide colline ci resta ancora da visitare l’eremo di Sant’Alberto di Butrio, ornato da affreschi originali. Il santo, che visse lì dal 1030 è famoso per diversi miracoli tra cui quello di aver guarito un bambino muto e di essersi recato a piedi dal papa per trasformare, davanti a lui, dell’acqua in vino.
Sulla via del rientro in città ci fermiamo ancora a Rivanazzano Terme, a Salice Terme e a Volpedo, città celebre per il dipinto ”Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Quando torneremo qui in estate, seguendo magari uno degli itinerari proposti dalla Rete Tra le Terre, non dimenticheremo di assaggiare le famose pesche di Volpedo e non rinunceremo nemmeno alle coccole delle terme.
L’Oltrepò Pavese rimarrà sempre nel nostro cuore e sorseggiando un buon vino di questa zona ci verrà sempre voglia di far ritorno in questo ricco territorio a forma di grappolo d’uva.

Francesca Bertha

PER INFORMAZIONI:
www.traleterre.it

Olevano di Lomellina
Agriturismo Tenuta San Giovanni
www.leonedilomellina.it
www.comuneolevanolomellina.it
Tel.: 0384/51207

Casteggio
Agriturismo e centro cinofilo Il Biancospino
www.ilbiancospino.it
Tel.: 0383/83000
www.comune.casteggio.pavia.it

Santa Giuletta
Azienda Agricola Biologica Vini Montini
www.biomontini.com
Tel.: 0383/899231
www.comune.santagiuletta.pv.it

Montalto Pavese
Agriturismo Cella di Montalto
www.celladimontalto.com
Tel.: 0383/870117
www.comune.montaltopavese.pv.it

Zavattarello
Bioagriturismo Olistico Valtidone Verde
www.valtidoneverde.it
Tel.: 0383/589668
www.zavattarello.org

Varzi
Agriturismo La Sorgente
www.lasorgenteagriturismo.it
0383/53295
www.comune.Varzi.pv.it

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