Gita nell’Alto Monferrato, dove il mare è vicino e la focaccia è buona: una giornata a Ovada
località: ovada
regione: piemonte
stato: italia (it)
Data inizio viaggio:
venerdì 6 ottobre 2017
Data fine viaggio:
venerdì 6 ottobre 2017
Da ovunque si parta, Ovada rappresenta un punto di arrivo. Si può giungere qui dal Ponente ligure o dalle grandi città del Nord, e la sensazione sarà sempre quella di un piccolo miracolo: la scoperta di un paesaggio dolce e accogliente, diverso da quello che abbiamo appena lasciato alle spalle.
Anche se il nome di Ovada può far pensare all’uva, ciò è solo un’impressione data dalla vista degli interminabili vigneti che la circondano: in realtà il toponimo Ovada viene da Vadum, a indicare il fatto che già in epoca romana la città era un luogo di transito e quindi fulcro anche del commercio. La Valle Stura, che collega Genova e Ovada attraversando anche diversi altri comuni, regala una vista mozzafiato al viaggiatore: la strada tortuosa, incastrata tra il verde degli Appennini liguri e il torrente, più o meno secco a seconda del periodo, conduce a Ovada attraverso un paesaggio selvaggio e dolce nello stesso tempo: una vera emozione da vivere.
Ma non è certo meno emozionante arrivare in questa graziosa città dell’Alto Monferrato nemmeno da Milano, esattamente come è capitato a noi, durante uno dei fine settimana ancora caldi che siamo riusciti a strappare all’autunno. Attraversando la pianura padana col desiderio di mare nel cuore, basta uscire dal primo tunnel dell’autostrada dei Trafori per sentirsi arrivati in Liguria, pur viaggiando ancora nella provincia di Alessandria. Il paesaggio cambia proprio qui e nel giro di pochi chilometri le infinite distese del Piemonte lasciano il posto alle colline e alla vista di montagne blu in lontananza. La monotonia viene piacevolmente interrotta dalla visione di case colorate, di castelli che dominano le vallate, e di tanto verde. Per arrivare al mare ci vorrebbero ancora una ventina di minuti, ma l’affascinante percorso autostradale fatto di curve e gallerie si può affrontare anche dopo: viene voglia di fermarsi proprio qui, uscendo al casello di Ovada, e di addentrarsi nei carrugi di questa città che unisce due regioni.
Ovada è ricca di monumenti e chiese di grande valore storico e culturale, come la seicentesca Chiesa di Nostra Signora Assunta, che con i suoi due alti campanili e la cupola, disegna il caratteristico skyline di Ovada. La città ha dato i natali a una serie di personaggi di spicco del mondo delle arti, tra cui il compositore ottocentesco Antonio Rebora, a cui è dedicata la Scuola di Musica della città, il direttore d’orchestra Paolo Peloso, i pittori Natale Proto, che ha lavorato alla decorazione di numerosi palazzi di Ovada, e Franco Resecco, ma anche personaggi dello spettacolo come l’artista circense Giovanni Taffone o Dino Crocco, batterista e conduttore televisivo recentemente scomparso.
In centro vistiamo anche la chiesa dell’Immacolata Concezione, gestita dai francescani dell’attiguo convento e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, fondata dai domenicani nel Quattrocento. In via San Paolo ammiriamo la casa natale di San Paolo della Croce, dichiarata monumento nazionale dal 1918.
La nostra passeggiata tra palazzi storici, graziosi giardini e caratteristici caruggi ci porta con un discreto languorino nella centralissima via Ruffini, presso la Trattoria Pizzeria Peperoncino Rosso. Noto per il pesce fresco, per le ottime pizze e le focacce, il locale è amatissimo da chi cerca la qualità a un prezzo amichevole. Ci accomodiamo nella spaziosa sala, ideale anche per feste private e compleanni, arredata con stile ed eleganza, così come anche la caratteristica sala interna dalle volte in mattoni che viene aperta durante i weekend. A contribuire all’atmosfera famigliare sono anche delle belle immagini d’epoca del centro storico di Ovada sulle pareti, oltre alle lavagnette che ci stuzzicano con i dettagli del menù. Dal nostro tavolo vediamo lo spettacolare forno a legna da cui escono sfiziose pizze e focacce una dopo l’altra.
“Fai agli altri ciò che vorresti venisse fatto a te”, è la filosofia del signor Luigi, titolare che gestisce la pizzeria ormai da nove anni. Dopo aver assaggiato le varie specialità del locale, possiamo confermare che non potremmo immaginare di essere trattati meglio. Il pesce fresco arriva tre volte alla settimana direttamente da Savona, e abbiamo la fortuna di essere qui proprio in uno di quei giorni. Così iniziamo con un bell’antipasto misto di mare e continuiamo con degli squisiti primi come i ravioli di pesce con scampi con panna e le linguine ai frutti di mare. Annaffiamo queste bontà con degli ottimi vini bianchi, sia del territorio, come il Gavi, ma non solo: le etichette cambiano periodicamente e sono presenti vini di diverse regioni. Tra i secondi di pesce assaggiamo con piacere la tagliata di spada con rucola e pomodori, il branzino al cartoccio, mentre alcuni di noi scelgono una ricca grigliata di pesce misto.
Una parte del nostro gruppo opta invece per le irresistibili focacce e pizze, gustando la mitica focaccia tipo Recco, disponibile in diverse varietà oltre a quella classica: con stracchino e gorgonzola, col prosciutto cotto, col pesto, col culatello e perfino con i porcini.
Le pizze sono lievitate a lungo, si prepara l’impasto la sera per l’indomani, cosa che le rende molto digeribili. Le nostre amiche apprezzano molto la presenza anche di pizze fatte con la farina integrale, e alla vista del menù delle pizze tutti sperimentiamo un piacevolissimo imbarazzo della scelta. Oltre ai gusti classici, troviamo molte varietà fantasiose e stuzzicanti come ad esempio la pizza “cowboy”, con pomodoro, mozzarella, salsiccia, fagioli, pancetta e cipolla, oppure la pizza “atomica”, con gorgonzola e salsiccia. Sono buonissime anche le pizze marinare, come la “Alassio” con pesci misti, quella con gamberetti e rucola, o la pizza con totani fritti. C’è una vasta scelta anche di pizze bianche per tutti i gusti, tra cui la pizza con fontina e noci, con pesto, stracchino, patate lesse e noci o la pizza “Ufo”, con crema di tartufo, panna, mozzarella, prosciutto e funghi.
Qui può godersi una bella cena anche chi è particolarmente attento all’alimentazione e alla linea. Non solo grazie alla scelta delle pizze con farina integrale, optando magari per un condimento vegetariano, ma anche scegliendo proprio uno dei “piatti light”, dei piatti unici sfiziosi e poco calorici.
Chi invece della linea preferisce non preoccuparsene proprio adesso, e si tratta della stragrande maggiornaza del nostro gruppo, può sbizzarrirsi tra una ricca carrellata di dolci fatti in casa, che rappresentano una tentazione irresistibile, a cominciare dal “dolce della casa”, a scelta tra tiramisù, panna cotta bianca, panna cotta alla nutella, torta Chantilly, catalana, e bavarese. Chi si sente ancora in estate, sceglie un buon gelato o uno dei vari sfiziosi semifreddi, ma piacciono molto anche le crepes alla nutella e gli affogati al caffè o al whisky.
Grazie a questa gita, che speriamo di ripetere presto, abbiamo imparato che l’Alto Monferrato non è solo terra di buoni vini, ma anche di ottime pizze, e quando ci si siede a tavola al Peperoncino Rosso a gustare un piatto di pesce fresco, sembra di essere in riva al mare.
Francesca Bertha
PER INFORMAZIONI:
www.comune.Ovada.al.it
Trattoria Pizzeria Peperoncino Rosso
Focaccia e pesce fresco
Aperto tutte le sere tranne lunedì
Via Ruffini, 19 Ovada (AL)
Tel.: 348/6484459
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