Una giornata tra pescherecci, pirati, santi e buona tavola: gita a Santa Margherita Ligure - I.

località: santa margherita ligure
regione: liguria
stato: italia (it)

Data inizio viaggio: venerdì 4 maggio 2018
Data fine viaggio: venerdì 4 maggio 2018

Un’isola arrivata da lontano che alla fine decise di ancorarsi alla terraferma: nella fantasia di Friedrich Nietzsche Santa Margherita Ligure si presentava così, e non bisogna essere necessariamente dei fan del filosofo per essere d’accordo con lui sulla bellezza di questa località rivierasca. La straordinaria ricchezza storica e artistica del comune s’inserisce in un paesaggio mozzafiato, nella parte più interna del Golfo del Tigullio, in una conca chiusa del promontorio di Portofino. Dalle alture ricoperte di boschi di pini marittimi, castagni e uliveti, si apre un meraviglioso panorama sulla Costa dei Delfini.
Il territorio, compreso nel Parco Nazionale Regionale di Portofino, offre diversi itinerari naturalistici, tra cui quelli del Golfo Paradiso, di San Fruttuoso e del Golfo del Tigullio. Anche i fondali marini sono pieni di tesori da scoprire: nell’area naturale marina protetta esiste un particolare habitat di praterie di posidonia oceanica e di formazioni coralline e grotte semioscure, oltre a innumerevoli specie di pesci.
Se oggi questo splendido mare incanta i turisti, in passato era anche fonte di pericolo, per colpa delle frequenti scorrerie saracene. Per difendersi dai pirati, in particolare dal tremendo Dragut che aveva seminato terrore lungo tutta la costa ligure, nel 1550 anche Santa Margherita Ligure si dotò di una fortezza. Il castello, situato sul lungomare, è stato progettato da Antonio de Càrabo, lo stesso che un anno dopo avrebbe realizzato il castello di Rapallo. Adiacente al castello visitiamo anche la chiesa dei frati Cappuccini, edificata nel 1608 insieme al convento. Un altro castello, del 1626, si trova nella suggestiva frazione Paraggi, sulla strada per Portofino. Sempre lungo il tratto di costa che raggiunge Portofino si può visitare la Cervara, ex monastero benedettino risalente al 1361.
Secoli fa, un bel giorno gli abitanti del borgo di Santa Margherita Ligure notarono un’imbarcazione entrare nel porto e suscitare subito l’interesse della gente che iniziava ad affollarsi sulla banchina. Qualcuno pensò che il fermento fosse dovuto a qualche pesce di straordinarie dimensioni catturato dai pescatori, ma quella volta la già celebre tradizione marinara del luogo c’entrava poco. I navigatori portarono invece nel borgo una splendida immagine mariana, in cui la Vergine teneva in mano una rosa. Da qui nasce il culto che sin dal Medioevo è vivo in città, come dimostra il nome del santuario di Nostra Signora della Rosa, già basilica di Santa Margherita d’Antiochia, dove è custodita la sacra immagine. Nella basilica è conservata anche una preziosa statua settecentesca di Anton Maria Maragliano, raffigurante San Giovanni Nepomuceno.
Oltre alla Madonna, a proteggere questa splendida città del Golfo del Tigullio è, appunto, Santa Margherita, patrona delle partorienti, vissuta tra il 275 e il 290, anno in cui a soli quindici anni subì il martirio per la propria fede cristiana.

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