Tour in Sicilia

località: scaletta zanclea, taormina, giardini di naxos, zafferana etnea, acireale, catania, siracusa, corleone, monreale, palermo, cefalù, milazzo, lipari, stromboli, vulcano, segesta, selinunte, mazara del vallo, agrigento
regione: sicilia
stato: italia (it)

Data inizio viaggio: martedì 1 gennaio 2008
Data fine viaggio: martedì 1 gennaio 2008

Arrivato in questa regione traghettando dalla Calabria a Messina, proseguivo in autovettura fino a scaletta zanclea dove alloggiavo in un piccolo hotel a due passi dalla spiaggetta. Il giorno dopo proseguendo per il sud della costa orientale passando per località balneari quali Alì Terme e Roccalumera raggiungevo taormina. Nel centro storico di questa graziosa cittadina non è possibile entrare con il proprio mezzo che si lascia in un grande parcheggio coperto per poi proseguire in navetta. taormina è molto caratteristica con le sue strade contornate da negozietti dove puoi trovare di tutto, dal pupo, al tamburello, alla miniatura del carretto siciliano. Il vero pezzo forte della città è ovviamente il teatro greco, tutt'oggi utilizzato per spettacoli, da cui si gode uno splendido panorama sul mare e sull'Etna. Proseguendo a sud facevo una breve sosta a giardini di naxos per cercare un ragazzo conosciuto in Romania che però non trovavo. Poco dopo deviavo nell'interno per risalire le prime pendici dell'Etna e fermarmi a zafferana etnea per vedere una vecchia colata lavica che distrusse una parte di territorio del paese. Tornavo sulla costa ad acireale e da qui continuavo per Aci Trezza e Acicastello per poi parcheggiare al porto di catania da dove una nave mi avrebbe portato a Malta.
Al ritorno da Malta in aereo atterravo all'aereoporto di catania e da qui ottenevo un passaggio per il porto dove avevo lasciato la vettura. Il mattino seguente proseguivo per il centro storico di catania per visitare frettolosamente la piazza del Duomo con la celebre fontana dell'elefante quindi mi dirigevo a siracusa. Giunto alla città di Archimede visitavo gli scavi archeologici della greca Neapolis che presentano tra l'altro un grande anfiteatro, l'arena e il celeberrimo orecchio di Dionisio, un anfratto nella roccia in cui la voce riecheggia in modo particolare. Da qui lungo trasferimento nell'interno dell'isola dove, dopo aver attraversato aspre montagne, pernottavo in un motel vicino a Lercara Friddi. Il giorno dopo passando nei pressi di Prizzi raggiungevo corleone, città che non presenta niente di particolare se non il fatto di essere la sede delle maggiori famiglie mafiose. Da qui attraversando Piana degli Albanesi posta in un ambiente davvero bello arrivavo a monreale per vedere esternamente la celebre Cattedrale senza purtroppo entrare nel chiostro moresco. Da qui proseguivo per palermo dove andavo a trovare un medico che aveva fatto il militare con me dopodichè visitavo il centro storico con la bellissima Cattedrale e i "Quattro Canti", un caratteristico incrocio stradale con case smussate da tempietti monumentali. Non mancavo di assaggiare i buonissimi arancini siciliani e la cassata, due specialità regionali. Lasciata palermo passando di fronte al Teatro Massimo e al lungomare giungevo in serata a cefalù dove venivo ricevuto da un commilitone del tempo del militare. Dopo la sistemazione in un bell'albergo venivo da lui invitato in una pizzeria a cenare con la sua famiglia ed alcuni amici. Prima di andare a dormire l'amico mi portava a vedere la piazza della Cattedrale illuminata. Il giorno dopo con lui ancora nel centro storico, stretto tra un colle roccioso su cui si trova una rocca e il mare. cefalù è molto carina, bella la sua Cattedrale Normanna, i suoi vicoli, le strette volte che conducono alla pittoresca caletta, che alterna sabbia a scogli, dove sono ormeggiati i gozzi dei pescatori. Lascio cefalù, che mi è molto piaciuta, per raggiungere milazzo dove lascio la vettura per imbarcarmi sul traghetto per le Eolie. Sbarco a lipari e cambio di imbarcazione per stromboli. Arrivato sull'isola trovo un alloggio in un affittacamere nei pressi del porticciolo poi con un sentiero vado verso le pendici del vulcano. La strada mi dicono che è lunga per cui mi limito ad osservare il piccolo isolotto di Strombolicchio poco lontano dalla costa. Rientro in paese dove le strade sono così strette che un automobile non potrebbe percorrerle, i locali si spostano con piccoli autocarri e ciclomotori. Dopo il pernotto riprendo il primo traghetto per lipari. L'imbarcazione gira intorno all'isola e si ferma davanti a Ginostra, l'altro centro di stromboli raggiungibile solo via mare ma dove non c'è il porticciolo così i traghetti ancorano a largo e una lancia prende i passeggeri e la merce che devono scendere. Il traghetto si ferma a Panarea poi a lipari dove cambiamo per vulcano. Quest'isola è affascinante, a due passi dal porticciolo ci sono le polle di acqua bollente e con un escursione di un ora si arriva in cima al vulcano e si scende nel cratere. Torniamo al porticciolo e prendiamo il primo traghetto per milazzo, qui riprendo la vettura per raggiungere Messina dove mi imbarco per la Calabria.
Prima di questo tour ero stato altre due volte in Sicilia in compagnia di un collega operatore di ripresa, tre giorni, alloggiando allo Shereton Hotel, a catania per commentare come cronista una gara di ginnastica artistica internazionale e successivamente una settimana a mazara del vallo per il Campionato Italiano di scherma. In quest'ultima occasione visitavo i templi greci di selinunte, segesta e della Valle dei Templi di agrigento. La Valle dei Templi è in realtà un colle dove sono ubicati una serie di templi della Magna Grecia.

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