RAPPORTO MOLTIPLICANTE 6

località: oliena
regione: sardegna
stato: italia (it)

Data inizio viaggio: martedì 7 luglio 1987
Data fine viaggio: martedì 7 luglio 1987

Il settimo giorno
Queste strade bianche al mattino assumono un colore particolare, sembrano fatte per essere solcate senza dover portare ad una meta precisa, ma solo accompagnare il viandante per la sua strada.
Arrivati alla marina, cominciai ad assaporare quella atmosfera che accompagna ogni luogo di villeggiatura marino, che nulla ha da spartire con il "mare".
Anche io con una sensazione di vergogna assaporai l'atto della balneazione.
Quel delfino portato a costa dal motoscafo, non fece i conti con quell'elica bastarda che portava i villeggianti a scoprire l’ebbrezza della nautica. Al ritorno dalla loro grande impresa di piccolo cabotaggio, potranno raccontare di aver visto anche loro da vicino un grande pesce, ma loro non hanno fatto in tempo a distinguerlo per poterne precisare la specie.
Io ebbi il tempo di poter accarezzare il suo delizioso muso ancora ridente.
Ripresi il mio viaggio, mi ritrovai in un antico borgo, (Siniscola) in quel luogo risiedeva una vita che ripercorreva l’originalità' del topos. Una vecchia rideva del mio interesse alla sua gioventù oramai perduta, si faceva bella di fronte alla mia voglia di fotografare.
Tutto intorno a me era cinto da mura che delimitavano l'attenzione al luogo, un grosso arco con un giusto cancello permetteva al forestiero di non entrare liberamente, e agli indigeni di non uscire senza alcuna sensazione. Quasi come se si dovesse rendere conto ad altra autorità' della propria libertà'.
Di li chi usciva non sarebbe più' ritornato.
Alle volte il rinchiudersi per timore di non essere violati nella propria domus, corrisponde pariteticamente al non voler fare uscire null'altro da essa. Dove non si può' entrare corrisponde al non poter uscire.
Oramai potevo vedere i tanto desiderati monti del Supramonte, il loro fascino e imponenza, erano supremi. Non era il mio primo incontro con la montagna, le mie gambe avevano già' assaporato la fatica per raggiungerla. Ma questi erano particolari, si facevano vivi i ricordi della canzone.
Il primo vero guasto alla bicicletta, accade proprio al fianco di un luogo di ristoro che mi permise finalmente di assaporare quei gusti di quella cucina sarda, anche il vino bianco inebriò il mio ricordo di un mondo ormai distante. Con qualche convitato scambiammo alcune parole sui ricordi comuni. Mi parlarono di rapimenti, quasi fosse per loro un dovere, in virtù' del fatto che fossimo oramai ai confini della Barbagia.
Ascoltai le loro leggende rapito allo stesso modo dei loro protagonisti.

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