L'Aquila-Capodanno 2006

località: l'aquila
regione: abruzzo
stato: italia (it)

Data inizio viaggio: venerdì 30 dicembre 2005
Data fine viaggio: lunedì 2 gennaio 2006

(Distanza da casa 128 km). Come spesso capita a chi ama viaggiare è stata l'inossidabile voglia di partire e di andare in un qualsiasi posto pur di non restare fermi a farci imbarcare per questa deastinazione. Destinazione che a primo "acchitto" sembrava appunto una zattera di salvataggio e che invece si è dimostrata come una piacevole città, certo non memorabile ma l'importante è partire no?! Trovato un'albergo alle 7 di sera e partiti alle 8 di mattina del 30 Dicembre siamo presto arrivati e abbiamo subito visitato il forte spagnolo dove sono conservati i resti di un mammuth con un nome scentifico complicatissimo. L'Aquila è caratterizzata dal numero 99: si dice infatti che oltre alla famosa fontana delle 99 cannelle abbia 99 chiese e 99 piazze. La fontana delle 99 cannelle è una cosa incredibile: ogni volta che conterete avrete un numero diverso! crederete che qualcuno vi stia prendendo in giro e che vi nasconda di volta in voltra le cannelle, per poi accorgervi che per farvi tornare il conto di 99 dovrete contare le 6 cannelle poste in un angolo e non sulla fila centrale. Da non perdere è la favolosa Basilica di Collemaggio: sembra che sia poggiata lì solo la facciata e che dietro non via sia nulla. Svegliati il 31 Dicembre ci siamo subito chesti dove allestissero un palco per la festa in piazza, ma ci hanno detto che non è consuetudine degli aquilani festeggiare in piazza ma bensì preferiscono una bella tavola imbandita a più non posso. Ci hanno consigliato per un capodanno in piazza un paesino vicino: S.Stefano di Sessanio nel quale abbiamo trascorso le fatidiche ultime ore in un borgo decisamente unico (abbiamo peraltro appurato che fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia). Atmosfere particolari in un borgo che rischiava di rimanere disabitato ma che è stato riconvertito ad un vero gioiellino. La considerazione finale è sicuramente positiva sempre partendo dal presupposto che lo spitrito con cui si affronta un viaggio è la cosa più importante.

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