Il volto romantico della provincia di Milano: un weekend a Nerviano

località: nerviano
regione: lombardia
stato: italia (it)

Data inizio viaggio: sabato 15 gennaio 2011
Data fine viaggio: domenica 16 gennaio 2011

Un impegno di lavoro dalle parti di Milano durante un weekend invernale: può non sembrare la migliore delle proposte, ma con un po’ di fantasia siamo riusciti a trasformarla in una breve, ma piacevole vacanza fuori porta. Al posto di immergerci nello smog della metropoli, abbiamo scelto di fermarci presso una storica locanda in uno dei comuni della provincia, a Nerviano. Milano era a meno di mezz’ora di auto, così abbiamo potuto dedicare il resto del tempo a delle belle passeggiate.
Ci siamo accomodati presso le eleganti stanze dell’Antica Locanda del Villoresi, e siamo usciti alla scoperta di questa cittadina dalle origini romane, come testimoniato anche dal suffisso del suo nome. Uno dei nostri amici, che si era informato prima di partire, ci ha detto che la panchina che aveva ispirato i comici Ale & Franz, potrebbe trovarsi da qualche parte a Nerviano o nei parchi circostanti, visto che Ale, al secolo Alessandro Besentini, risiede proprio qui sin dall’infanzia.
Tra le attrattive di Nerviano ci sono infatti due grandi parchi: il Parco del Roccolo, che prende il nome da una costruzione che un tempo utilizzavano gli uccellatori, e il Parco dei Mulini, lungo le rive del fiume Olona, che è una naturale espansione del Parco Castello di Legnano e attraversa diversi comuni della zona.
Passeggiando in centro si scopre la grande ricchezza artistica e architettonica del comune, grazie alla presenza di diversi antichi monumenti religiosi. Uno di questi è il Santuario Abbazia della Colorina, ricostruita a partire dal 1656, sulle rovine dell’antica chiesa del 1398. Il nome Colorina ricorderebbe i tempi in cui gli ammalati di colera pregavano qui, cercando sollievo e guarigione anche grazie a un torrente sotterraneo, ormai prosciugato, che attraversava la chiesa e nel quale venivano immersi i malati. All’interno del Santuario è custodito anche un organo del 1795, fabbricato dalla famosa famiglia di organari, i Prestinari di Corbetta. La Madonna venerata in questo Santuario è ritenuta la protettrice dei fidanzati, e sono tuttora numerose le coppie che scelgono di celebrare le proprie nozze davanti alla sua effigie.
La storia religiosa di Nerviano ha un altro importante testimone nel Monastero degli Olivetani, costruito nel 1468 per volontà del Conte Ugolino Crivelli. Il monastero fu chiuso nel 1798 da Napoleone e oggi nell’edificio, intorno al quale abbiamo ammirato il chiostro, ha sede il Municipio. Girando per le vie di Nerviano abbiamo anche visitato le costruzioni del Lazzaretto e la Rotondina, un’antica cappella campestre.
Tornando al nostro alloggio, abbiamo scoperto che anche l’Antica Locanda del Villoresi è una miniera di curiosità storiche: “Questa è un’antica costruzione ottocentesca in sasso e mattone che, fino a circa un secolo fa era una stazione di posta, ovvero un luogo dove le carrozze dei nobili milanesi si fermavano durante il loro tragitto verso le località turistiche sui laghi. Successivamente, per un periodo qui funzionò addirittura una casa d’appuntamenti”, ci racconta il signor Carmine Albero, il titolare. “Quello che vedete oggi, è il frutto di una lunga e accurata ristrutturazione, con la quale siamo riusciti a creare un grazioso hotel, pur mantenendo il tradizionale stile architettonico lombardo di una volta”. Il Ristorante del locale è conosciuto per le sue eccellenti specialità di pesce e per la cura con cui preparano tutto in casa, dal pane ai dolci. Iniziamo la nostra cena con la piovra croccante con patate e olive taggiasche, e con le cappesante cotte al forno, tenerissime, ai tre sapori: la salsa verde, il pesto rosso di pomodori secchi e mandorle, e la salsa al cetriolo. Nella scelta dei primi ci dividiamo tra un risotto ai gamberi ed erba cipollina servita nel cestino di parmigiano, le caramelle di pasta fresca ai funghi porcini con fonduta di Crotin delle Langhe e i tagliolini alla Giancarlo con gamberi, zafferano e cuori di carciofo. Quanto al secondo, scegliamo il fiore all’occhiello del ristorante, ovvero il fritto di pesce. E’ un piatto classico, ma che spicca per particolarità grazie al modo sapiente in cui viene preparato, ovvero una frittura leggerissima, molto asciutta e croccante che non dà alcun senso di pesantezza. Una nostra amica sceglie di gustare una bella orecchia d’elefante, la tradizionale cotoletta di vitello, fatta nel burro chiarificato, secondo tradizione. Annaffiamo il tutto con degli ottimi vini scelti tra tantissime etichette nazionali, della Franciacorta, del Trentino e del Veneto. La nostra cena si conclude con gli squisiti dolci della casa, altro orgoglio del locale. Prendiamo un semifreddo al pistacchio col croccante di riso soffiato al cioccolato, le millefoglie, una tarte tatin di mele, con gelato alla vaniglia, anch’esso fatto in casa, con vaniglia vera.
Altro che grigio weekend milanese: a Nerviano ci siamo trovati molto bene, e ci torneremo sicuramente alla prima occasione.

Francesca Bertha

PER INFORMAZIONI:

www.comune.Nerviano.mi.it
www.locandavilloresi.it
Antica Locanda Del Villoresi
SS 33 del sempione, 4 Nerviano (MI)
0331/559450

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