Macedonia d'estate - 2018
località: skopje, bitola, ocrida
stato: macedonia of (mk)
Data inizio viaggio:
domenica 19 agosto 2018
Data fine viaggio:
giovedì 23 agosto 2018
L’idea del viaggio in Albania era già stata più volte sollecitata dalla gentil consorte, avendone sentito ben parlare , mentre a me già da anni stuzzicava l’idea di vedere la capitale macedone skopje. Non potendo quest’anno per problemi familiari prenotare in anticipo il solito “viaggione”, l’idea di partire in auto e sfruttare il traghetto da Bari direzione Albania si fa largo rispetto a qualsiasi altra possibilità; a 20 giorni dalle agognate ferie finalmente abbiamo conferma che possiamo lasciare i nostri cari senza alcuna preoccupazione per goderci una meritata vacanza, ed in pochi minuti il piano di attacco del territorio prende forma. I prezzi per i traghetti su Montenegro e Grecia , che ci avrebbero permesso di rivisitare il Montenegro, e spingerci a sud fino alle Meteore, hanno ormai prezzi troppo alti, e le distanze peraltro sarebbero eccessive per permetterci del tempo adeguato a gustarci la meta principale del viaggio, l’Albania. Leggendo la vecchia ma fedele Lonely Planet scopro che in Macedonia sarebbe presente la meta più interessante degli interi Balcani, ocrida; pochi giorni a disposizione, 13 forse, e tante cose da vedere; situazione stradale in Albania non delle migliori; utilizzare il confine macedone da ocrida sia in andata che al ritorno significherebbe rinunciare alla Albania del Nord, quindi comincio a cercare un varco che ci permetta di estendere il nostro viaggio, evitando le strade peggiori, magari alla ricerca di siti Unesco poco conosciuti. Su alcuni diari di viaggio leggo che il confine tra Albania e Kosovo è percorso da una moderna autostrada; in merito alla sicurezza, evitando le zone vicino il confine Kosovo-Serbia e le strade meno trafficate, non dovremmo aver problemi; inoltre anche il confine Kosovo Macedonia è sicuro, anch’esso percorso da autostrada, che porta fino a skopje. L’itinerario è quindi pronto, verifico la presenza di traghetti disponibili, blocco il Bari-Durazzo del 15/8 e purtroppo sono costretto a prenotare il rientro (durazzo/Bari) il 26/8 perché altre date sono già sold out. Solo il traghetto a/r costa 588 euri…. Budget limitato, tempi ridotti, decido sì di visitare il primo giorno Scutari, ma di non farmi incantare dal suo lago (visiteremo il più rinomato Lago di ocrida sul lato macedone); decido inoltre che anche Tirana non meriti una lunga visita rispetto ad altri siti di interesse. Dormiremo quindi le prime due notti a Kruje, in un affittacamere dentro le mura del castello, quindi partiremo per il Kosovo dove dormiremo a Prizren (che valuto non a torto ben più interessante di Pristina), per spostarci il giorno dopo (19/8) a skopje (dopo una breve visita al Monastero di Gracanica, Patrimonio Unesco). Il 21 agosto ci spostiamo verso ocrida, dove dormiremo 2 notti, sostando qualche ora a bitola. Il 23 agosto rientriamo in Albania.
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Skopje vista dall'alto
domenica 19 agosto 2018
La Macedonia è uno stato piccolo e ben poco conosciuto dell’ Europa, sicuramente difficile da concepire come meta di vacanze, ma siccome i Balcani ci han già più volte stupito, partiamo convinti che anche stavolta troveremo qualcosa che non ci farà pentire della scelta. Cercando di trovar conforto alle mie intuizioni sfogliando la Lonely Planet, troviamo nella storia riferimenti utili ad accrescere la nostra considerazione verso il paese. Da Filippo II e dal figlio Alessandro Magno deriva la fama del popolo macedone, che giunse addirittura ad estendere il suo impero fino all’India ! Statue dei due condottieri son ben in mostra al centro di skopje. Madre Teresa di Calcutta ha portato la sua missione anche oltre i confini del “fu” grande impero.
Arriviamo alle 13:30 a skopje e perdiamo parecchio tempo per trovare la strada che ci porti su fino al nostro hotel, il Macedonian Village, fantastica rievocazione di villaggio tipico macedone (tutto squisitamente tradizionale, fatta eccezione per le favolose crepes alla nutella servite al ristorante che prenderemo la sera!!). Di fronte il villaggio nel week end parcheggio a pagamento fino alle 16, poi gratis; sempre libero nei giorni feriali; appena arrivati lasciamo la macchina davanti ingresso del resort, e veniamo trasportati con golf car fino alla nostra stanza; il tempo di ammirare anche gli interni della nostra sistemazione e, considerato l’orario, pranziamo velocemente e ci spostiamo subito dopo verso il vicino parco da cui si prende la funivia per raggiungere il Millennium Cross. I locali avventori trascorrono giornate nel parco, noi siamo solo interessati a raggiungere la cima della montagna prima che sopraggiunga il maltempo, come preavvisato dagli operatori; paghiamo 100 dinari a testa e in 5 minuti siamo già sotto la croce; in realtà il tempo si manterrà sereno e ci permetterà di fare delle suggestive foto della città di skopje.
Considerato che il tempo è clemente, ed il sole ancora alto, decidiamo di scendere in città in avanscoperta, per focalizzare i punti da visitare il giorno dopo, capire come muoverci e dove parcheggiare l’auto. Alle 17.30 parcheggiamo davanti la fortezza, ben motivati a visitarla prima del tramonto. In realtà restiamo delusi dalla devastazione degli interni, in contrasto rispetto all’aspetto integro e maestoso delle sue mura di cinta, che si apprezzano anche dal basso dall’esterno, dalle piazze principali della città. Mestamente usciamo dalla fortezza e facciamo qualche passo a piedi; visitiamo la vicina Moschea di Mustafa Pasa e ci godiamo qualche minuto la pace del sito; rimandiamo la visita del bazar e considerato che è domenica e che non c’è molta confusione in strada, decidiamo di dirigerci in auto verso il centro cittadino e visitare anche la splendida Chiesa Ortodossa Macedone , notevole sia per il moderno aspetto esteriore, che per i magnifici affreschi interni.
Distrutti dalla lunghissima giornata risaliamo la periferia di skopje per raggiungere il nostro villaggio. Ci rilassiamo passeggiando nei dintorni e ammirando una vicina chiesa, quindi ceniamo e andiamo a dormire.
Skopje
lunedì 20 agosto 2018
Giornata dedicata a skopje. Facciamo colazione al villaggio alle 8; siamo soli e ancora i camerieri son alle prese con l’allestimento della sala. Ne approfittiamo per fare qualche foto in giro. Alle 9 siamo già in auto e scolliniamo verso la città; valutiamo conveniente parcheggiare gratis davanti la fortezza, e da qui raggiungere prima il bazar, quindi il centro di skopje. Il bazar , al contrario di quelli visitati in giro per il mondo, di prima mattina sembra essere ancora dormiente, e ne avremo conferma quando nel pomeriggio ripasseremo per far merenda e troveremo parecchia confusione. Abbiamo difficoltà a trovare un posto dove far colazione, ma con più facilità troviamo negozi di souvenir e compriamo le immancabili calamite, una guida aggiornata, delle mandorle dolci, e soddisfiamo con pochi euro le nostre necessità da turisti. Ci spostiamo verso il centro, convinti di dover affrontare una lunghissima giornata di esplorazione, ma già raggiunta la prima piazza ci rendiamo conto che il 90% delle attrazioni della città è a vista, e già si intravvede piazza Macedonia con l’imponente statua equestre di Alessandro Magno; a vista altre statue rappresentano importanti altri patrioti; sul fiume fa bella mostra il ponte di pietra, e da una sponda son ben visibili i musei della città, mentre sulla sponda opposta numerosi ristoranti son pieni di turisti. Solo il museo di Madre Teresa di Calcutta non è a vista , ma si raggiunge con una piacevole e breve camminata. Alle 15 la pioggia ci impone di aumentare il passo, raggiungere la nostra auto e ritirarci in albergo.
In sintesi, la capitale macedone è una città in cui è facile trovarsi a proprio agio, impone ritmi decisamenti lenti, visitabile comodamente in un giorno, economicamente a portata di tutte le tasche; la maestosità della sua piazza principale e della statua di Alessandro il Macedone viene sminuita dalle dimensioni ridotte del minuscolo contesto del centro storico. Devo dare definitivamente ragione alla Lonely Planet nel considerare Ohrid come meta principale di un viaggio in Macedonia, relegando skopje al secondo posto.
La sera la passiamo nuovamente al villaggio, cenando con la solita buonissima crepe ...
Da Skopje a Ocrida
martedì 21 agosto 2018
Sveglia all’alba, attendiamo le 8 per far colazione, quindi lasciamo il villaggio per dirigerci a sud verso bitola; l’obiettivo ultimo della nostra giornata è ocrida, città sull’omonimo lago, dove abbiamo prenotato hotel per 2 notti. Dopo una sola sosta tecnica, alle 11.30 siamo nelle vicinanze di bitola; considerati i margini di tempo ampi rispetto al tour prefissatoci, ci è possibile visitare la vicina Heraclea Lyncestis. Troviamo con difficoltà la strada di accesso al sito, quindi paghiamo l’ingresso 100 dinari e ci troviamo davanti ad un mini-sito romano, completo di tutto, dalle terme a 2 basiliche, ad un anfiteatro ed un palazzo episcopale, per finire con degli splendidi mosaici, ma tutto in dimensioni ridottissime, praticamente il sito è grande quando un campo di calcio con l’anfiteatro a far da spalti!! Terminata la visita in pochi minuti siamo a bitola; parcheggiamo non senza difficoltà in centro. La piazza centrale di bitola segue l’esempio della capitale macedone , raggruppando moschee, terme, torre dell’orologio, statua equestre nello spazio di neanche 100 metri; sinceramente rimango deluso dalla cittadina, che mi aveva affascianto maggiormente dai diari di viaggio e dalle foto-cartolina trovate su internet. Fatichiamo anche con cartina alla mano a trovare alcuni siti di interesse, specialmente le chiese; non degno di nota il bazar, anzi per nulla caratteristico. Anche la via pedonale, ricca di negozi, ristoranti e self service non ci entusiasma. Pranziamo nel fast food di Luigi, l’amico di Super Mario Bros…. quindi alle 14 partiamo per ocrida. Alle 15.30 siamo già al nostro hotel, Villa Bisera, su una collina con splendida vista lago, a 10 minuti in auto dal centro di ocrida, a 100 metri da una spiaggia attrezzata (che si trova all’incrocio tra il lungo lago e la stradina che sale verso la villa). La villa è veramente notevole, con 2 piscine, di cui una superiore a sfioro, con alle spalle un boschetto; nelle zone comuni ci sono una terrazza attrezzata con tavoli e sedie, una cucina, attrezzi da palestra, tavolo da ping pong… il posto ideale dove rilassarsi dopo giorni di tour tra Albania , Kosovo e Macedonia! Decidiamo di rilassarci un paio di ore in piscina.
Alle 18.30 siamo già pronti per raggiungere la perla dei Balcani, le aspettative sono altissime e rimaniamo fin da subito piacevolmente colpiti dalla città. Parcheggiamo l’auto nella parte alta, appena fuori le mura di ingresso alla città vecchia, a pochi metri dal teatro e dalla salita per la fortezza. Le imponenti e alte mure e l’ottimo stato di conservazione delle abitazioni al suo interno sono un ottimo biglietto da visita , e ben ci predispongono per il seguito della visita. Affrontiamo velocemente la salita che ci porta alla fortezza, per aver il tempo di visitarla prima della chiusura; con disappunto troviamo il custode che litiga con una ragazza giapponese, avendo anticipato l’orario di chiusura del sito. Pur delusi, capiamo che è inutile insistere, e ci dirigiamo quindi tra i boschi in cerca del Monastero di Pantaleone, dedicato a San Clemente. Le imponenti costruzioni che stanno per circondare il sito rappresentano un obbrobrio come raramente visto in giro per l’Europa; a nulla vale la considerazione che il nascente polo universitario sorgerà in onore di quella che fu la più importante ed antica università slava , costituita già nel medioevo, se non addirittura in periodo ancora precedente. Tralasciata questa divagazione, il Monastero di San Pantaleone a Palosnik da solo vale il viaggio ad ocrida; la costruzione è tanto perfetta ed elegante , perfettamente integrata in una cornice unica al mondo, da lasciare senza parole. Ripeto, peccato potrebbe essere deturpata dalla nascente Università! Continuando la nostra esplorazione di ocrida per raggiungere St John at Kaneo scendiamo attraverso un non ben segnalato sentiero nel bosco, sbiriciando ogni tanto il tramonto sul lago, fino ad arrivare ad un punto panoramico, il punto da cui vengono scattate le migliori foto del lago. ocrida è Patrimonio Unesco, e vale ogni riconoscimento, anche quello di perla dei Balcani; lo confermo anche io, che i Balcani con quest’ultimo viaggio in Macedonia li ho visitati tutti in lungo ed in largo; la veduta dall’alto di San Giovanni Caneo, con lo sfondo del lago di ocrida, e sulla sinistra della omonima cittadina, lascia senza fiato. Foto a go go, quindi scendiamo gli scalini per raggiungere la chiesa; gli interni non sono decisamente nulla di che. Il sole è ormai tramontato, scendiamo ancora verso il lungo lago, e percorriamo stradine e passerelle, tra spiaggette e ristoranti, fino ad arrivare in centro. Rimaniamo impressionati dagli esterni della Chiesa di Santa Sofia, ennesima bellezza di ocrida, e decidiamo che vada visitato anche il suo interno di giorno (la scelta l’indomani si rivelerà sbagliata, la parte più apprezzabile è la struttura esterna). Stanchi, scegliamo un ristorante dove mangiare una pizza; più che una scelta, un obbligo, considerato che i prezzi di una cena si rivelano da città occidentale, e le nostre finanze dopo una settimana di tour ci impongono moderazione !! Stanchissimi, dopo cena, all’idea di risalire verso il parcheggio; fortunatamente troviamo una comoda scorciatoia che in pochi minuti ci fa arrivare alla “Gorna Porta”.
In 15 minuti di auto raggiungiamo l'hotel, stanchissimissimi, ma soddisfatti per la bella e intensa giornata trascorsa.
Ocrida ed il suo lago
mercoledì 22 agosto 2018
Il lago di ocrida non è solo ocrida. Il ragazzo della reception di villa Bisera, probabilmente il gestore, aveva cercato già al nostro arrivo di invogliarci a prenotare un tour , in particolare un trasferimento in barca verso San Naum, e da qui con una barca più piccola in direzione della sorgente che lui ci spiegava essere fantastica, limpida…. pompando il tour in maniera da dissuadermi assolutamente dal prenotarlo. Motivo della mia diffidenza? Perchè ciò che mi veniva tanto decantato non veniva “quotato” da blogger e viaggiatori su ogni spazio disponibile su internet? Decidiamo quindi di primo mattino di visitare senz’altro il Monastero di San Naum, ma di spostarci con la nostra auto e di valutare con i nostri occhi in loco se raggiungere la sorgente (ma sorgente di cosa??? a 50 metri dal mare…). Impieghiamo 40 minuti lungo una strada panoramica per raggiungere St.Naum dal nostro hotel; troviamo un comodo parcheggio e ci rilassiamo con una breve passeggiata nel lungo lago, dopo ci son spiaggette attrezzate da un lato del viale principale, e bancarelle che vendono souvenir dal lato opposto. Giungiamo fino al piccolo lago da cui si prenderebbero le barche per risalire la sorgente, l’acqua è veramente limpidissima, ed invita anche ad un tuffo, ma desistiamo per la temperatura glaciale; vediamo ben pochi turisti interessati, e conosciamo alcuni italo-macedoni che neanche menzionano il tanto decantato (dal nostro albergatore) giro in barca; tralasciamo questa sosta, solo passeggiamo alcuni minuti lungo il laghetto, alla ricerca di qualcosa di interessate, che sì troviamo, ma a terra e non in acqua: una splendida chiesetta al cui ingresso alcuni pavoni si pavoneggiano…
Saliamo verso il Monastero ortodosso dedicato a San Naum, fondato nel 905, e rimaniamo colpiti ancora una volta dalla architettura tipica macedone, ed in particolare del lago di ocrida ; il sito è decisamente un’oasi di pace. Con calma prendiamo la via del ritorno, ripercorriamo il lungo lago e bagniamo i piedi; peccato non avere i costumi !!
In macchina impostiamo il gps su ocrida, ma veniamo colpiti lungo la strada dal panorama prima, e da numerose auto parcheggiate in un punto particolare a breve distanza da una caratteristica chiesa; anche l’organizzazione ed il costo anche del parcheggio ci fan capire che trattasi di sito di interesse notevole, anche se non segnalato in alcuno dei diari di viaggio letti; scopriremo in pochi minuti, seguendo la massa, che la meta del peregrinaggio non è la chiesa, bensì la vicina e spettacolare spiaggia di ciottoli… foto da cartolina, paesaggio da Maldive !! Soddisfatti anche da questa breve escursione ci rimettiamo in strada; facciamo una breve pausa per vedere dall’alto il Museo del Mare, quindi alle 13 arriviamo ad ocrida. Parcheggiamo nuovamente vicino le mura alte e la porta di ingresso della città vecchia; diamo una veloce occhiata all’Anfiteatro, che si trova appena davanti l’ingresso, quindi saliamo verso la Fortezza, il fu Castello dello zar Samuele. Il sito di per se non ha nulla di interessante al suo interno, ma la ottima tenuta della cinta muraria, la sua altezza e maestosità , e la veduta eccezionale del lago di ocrida lo rendono certamente apprezzabile. Dalle mura avvistiamo una chiesa degna di visita, peraltro a breve distanza, segnalata dalle nostre guide, e certamente con un belvedere di tutto rispetto; in pochi minuti ci troviamo all’ingresso della Chiesa di San Clemente, oggi Galleria delle icone, dove per 100 dinari ammiriamo dei notevoli affreschi, prima di dedicarci a 10 minuti di fotografia paesaggistica ….
Non sazi, né di cultura e bellezza, né di cibo di cui non si è vista ancora neanche l’ombra, scendiamo verso la Chiesa di Santa Sofia. Dopo la breve visita agli spogli interni decidiamo di continuare la passeggiata sul lungo lago da dove era stata interrotta la sera precedente, fino ad arrivare alle vie dello shopping. Stanchi della maratona, decidiamo di non indugiare tra i negozi, preferendo tornare in albergo per trascorrere del tempo in piscina; raggiungiamo Villa Bisera alle 17, dopo 8 ore di tour.!!
Trascorriamo le ultime ore ad ocrida riposandoci, cenando in un locale vicino la Villa, oziando in camera la sera, pianificando gli spostamenti del fine settimana verso la costa albanese.
bye bye Macedonia
giovedì 23 agosto 2018
All’alba salutiamo il lago di ocrida con la promessa di fermarci prima del confine albanese (preferibilmente a Struga) e spendere gli ultimi dinari per un buon caffè; passata la periferia della piccola città e non trovando alcun posto che ci invogli a fermarci, decidiamo di posticipare la sosta; ahinoi ci ritroveremo in pochi minuti al confine, e senza neanche la possibilità di spendere le nostre monete nei distributori automatici alla dogana.