Malta e le sue bellezze

località: la valletta, gozo, mosta, mdina rabat, marsaxlokk
stato: malta (mt)

Data inizio viaggio: domenica 1 gennaio 2012
Data fine viaggio: domenica 8 gennaio 2012

Abbiamo alloggiato all'Hotel Kennedy Nova, a Malta, nella zona di Sliema. Siamo partite con la nostra solita agenzia di viaggio. L'aereo era della Meridiana. Ci siamo trovate molto bene, anche se il bagno dell'albergo era un po' "vecchiotto". Abbiamo speso 672 euro ciascuna. Consigliamo vivamente di vedere bene La Valletta con la sua Co-Cattedrale, Gozo, siti archeologici e Marsaxlokk, paesino di mare.

Il 1° gennaio 2012, Franca ed io, ci siamo imbarcate su un aereo della Meridiana che ci ha portato all’Aeroporto di La Valletta. Ci si impiega un’ora esatta e, dato che erano le 19 passate, abbiamo deciso fin dall’Italia , di avere un “transfert2 da lì fino all’albergo, l’Hotel Kennedy Nova, situato a Sliema.
L’albergo è bello all’esterno e anche all’interno. Sembra tutto rinnovato e pulito, finché non si arriva in camera. Molto ampia per due persone, dotata di ogni comfort.

Abbiamo cenato in modo frugale in camera, anche perché avevamo ricevuto una piccola cena sull’aereo.

La mattina ci siamo sorprese nel vedere il bel tempo, anche perché avevamo trascorso la notte al freddo.
Visto che c’era il sole e le persone andavano in giro in “braghette”, abbiamo deciso di prendere un traghetto (Captain Morgan Cruises) per fare il giro completo di tutte le insenature di Malta.

La mini-crociera partiva da Sliema, dove eravamo di base, passava per il Fort Tigne, Fort Ricasoli, Vittoriosa, Fort Sant’Angelo, Senglea, Cospicua, Grand Harbour, Fort sant’Elmo, Valletta, Pietà, Gzira, Fort Manuel e ritorno.

Dopo il giro e il pranzo, abbiamo deciso di prendere un autobus e siamo andate nella capitale La Valletta, dove siamo restate fino al tardo pomeriggio.
Così abbiamo potuto ammirare la meravigliosa Chiesa di San Giovanni Battista che viene chiamata Co-Cattedrale. Fin dall’entrata si rimane stupefatti per la ricchezza della Chiesa e per il particolare stile barocco imponente e maestoso.
E’ stata per oltre duecento anni la chiesa conventuale dell’ Ordine dei Cavalieri di San Giovanni.
Bellissima la composizione in marmo bianco che rappresenta il Battesimo di Cristo da parte di San Giovanni Battista e che forma l’altare principale.
Un’altra grande impressione viene data allo spettatore dalle pareti e dai pavimenti.
I muri sono ricoperti di calcare dorato e intarsiato. Nel pavimento si contano circa 400 (!) pietre sepolcrali dell’ aristocrazia dell’ Ordine. Queste lastre di marmo sono adornate con emblemi, trofei militari, motivi religiosi e simboli.

Ogni cappella laterale è destinata a una “langue” dell’ Ordine, per cui ci sono otto cappelle ed ognuna racchiude un tesoro, poiché ci sono tombe, quadri, statue di notevole pregio.
Per citarne solo quelle che mi hanno colpito in modo particolare, una è la cappella d’Italia dove c’è il quadro di Santa Caterina d’Alessandria con la ruota dentata del suo martirio. Un’altra la cappella di Alvernia con San Sebastiano e la cappella di Aragona con San Giorgio.
Grande impressione, per la magnificenza delle decorazioni, la cappella del SS. Sacramento con una particolare Madonnina Nera rivestita d’argento in modo tale che se ne scorge appena il viso.
Poi abbiamo visto gli arazzi fiamminghi, molto belli, rappresentanti tutti i discepoli di Gesù ed altri con “Episodi della vita di Cristo”.

La parte più stupefacente della Cattedrale è l’ Oratorio poiché racchiude in sé due capolavori del Caravaggio: la “Decollazione del Battista” e “San Gerolamo penitente”.
Non ho parole per descrivere il primo quadro che già conoscevo, ma vederlo dal vivo è tutt’altra cosa.
La Co-Cattedrale è famosa in tutto il mondo per questa unica opera d’arte italiana.

A La Valletta abbiamo anche visto la strada principale della città che si chiama Republic Street, piena di gente e turisti. Poi abbiamo visto il City Gate con in mezzo la Fontana dei Tritoni, l’Auberge di Castiglia che ospitava statue e statuine di Gesù Bambino provenienti da tutta l’isola. E infine Republic Square con la statua della Regina Vittoria a ricordo dei tanti secoli di dominazione sull’isola da parte degli inglesi.

Nel tardo pomeriggio siamo andate a Marsaxlokk, un bellissimo e pittoresco paesino di mare con le barche con gli “occhi”. Dicono che servivano per poter ritornare a casa sani e salvi. Si respira un’aria di mare molto salubre. C’è sempre un mercatino molto caratteristico, con oggetti tipicamente maltesi.

La sera abbiamo cenato in un ristorantino tipicamente maltese, a conduzione familiare e, quindi, abbiamo mangiato non in modo italiano, ma abbiamo potuto apprezzare la cucina maltese.

Il giorno dopo abbiamo deciso di andare a Gozo con l’organizzazione dell’albergo.
Purtroppo il tempo è cambiato repentinamente ed è arrivata la pioggia.
Comunque, era nostro desiderio andare sull’isola di Gozo e così è stato.
Siamo arrivate a Mgarr, il principale porto di Gozo, con un battello da Malta.
Su quest’isola ci sono i resti dei “Templi dei Giganti” o “Torre dei Giganti”.
Il complesso appartiene al periodo neolitico, ovvero a 5000 anni fa. Si tratta di due templi racchiusi all’interno di un muro perimetrale. Bello tutto l’insieme.
Abbiamo pranzato a Victoria, altrimenti detta Rabat dai gozitani, capitale di Gozo.

Il giorno successivo siamo andati col solito autobus a due piani, aperto al secondo, dal quale si poteva scendere alle varie fermate, fermarsi in un posto per mezz’ora o poco più e risalire su un altro “doubledecker” della stessa Compagnia.
Infatti, questo salire e scendere veniva chiamato “hop on/hop off”.

Stavolta si trattava di fare il giro del Nord di Malta. Abbiamo visto Mosta, nel cuore di Malta. E’ una città con un fiorente mercato. Nel centro di Mosta c’è una magnifica chiesa con una grossa cupola. Si chiama la Rotunda di Mosta. Durante la seconda Guerra Mondiale venne colpita da una bomba tedesca, ma non esplose.

Poi siamo scese a Mdina che è la vecchia capitale di Maltane le sue origini risalgono al 1500 A.C. Il suo nome medievale – “Città Nobile” – è quello che le rende merito più degli altri. E’ una città straordinaria nel suo mix tra architettura medievale e barocca.

Ultimo appuntamento a Malta a Rabat e la Domus Romana. Rabat ha avuto un ruolo di prestigio nella storia di Malta. La grande città di provincia era parte della città romana di Melita. E’ molto importante per i suoi siti archeologici e storici, quali il Museo della Domus Romana, le Catacombe e la Grotta di San Paolo.
Non si può terminare la descrizione di un viaggio a Malta senza ricordare il bel sole che brilla e riscalda quasi sempre; le pioggerelline brevi, l’ospitalità delle persone maltesi e la cucina che, parlando da italiani, è veramente buona e dal gusto casalingo.


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