1974 Praga e Polonia

località: ptaga-wroclav-varsavia-cracovia-auswitz-budapest-porec
regione: cecoslovacchia-polonia-ungheria-austria-yugoslavia
stato: polonia (pl)

Data inizio viaggio: sabato 29 giugno 1974
Data fine viaggio: martedì 16 luglio 1974

Attraversiamo ancora una volta la Baviera e passando per Pilsen giungiamo a Praga. La città ci appare un po’ meno austera e silenziosa di quando siamo stati qui nel 1970. In piazza San Venceslao c’è perfino un Mc Donald’s. Si può ancora girare tutta la città in automobile. Una sera siamo in piazza Vecchia con la chiesa del Tin, la statua di Giovanni Huss e la torre con l’orologio che quando battono le ore appare la sfilata della danza macabra. Quando siamo stanchi ci dirigiamo verso la macchina che avevamo lasciato in prossimità della piazza. Non riusciamo a trovarla, qui le strade non si intersecano ad angolo retto, da ogni incrocio partono più strade. Dopo più di un’ora di ricerche, quando per strada non c’è più nessuno ed eravamo ormai disposti a farci portare in campeggio da un taxi, finalmente la troviamo. Non entreremo più in centro con la macchina. Poi domani si parte per la Polonia. Passiamo da Wroclav che noi conosciamo come Breslavia, conosciamo delle ragazze che ci ospitano per la notte: La madre naturalmente vuole essere ricompensata. Queste ragazze non sognano altro che sposare un occidentale per trasferirsi da noi. Il giorno dopo partiamo per Varsavia. Le strade, percorse dai caratteristici carretti polacchi, sono strette ma almeno qui sono diritte. A Varsavia ci fermiamo in un campeggio molto ben organizzato e frequentato quasi esclusivamente da persone dell’est. La città e tutta nuova dopo la distruzione effettuata dai nazisti, purtroppo le costruzioni sono in stile staliniano e ci appaiono molto tristi. Stanno ricostruendo il castello. La tomba del milite ignoto si trova sotto due arcate rimaste in piedi di un porticato distrutto. Le ragazze sono alte e molto belle e quando incontrano dei ragazzi questi fanno il baciamano. Visitiamo un verdissimo parco dove si trova la statua di Fryderyk Chopin e una bellissima villa con tanti arazzi. Da Varsavia ci dirigiamo verso Katowice e poi Cracovia dove alloggiamo in un campeggio. La città ci piace molto. Visitiamo la piazza del mercato con il mercato coperto, la vicina università e il castello del Wawel, il quartiere ebreo di Kazimierz. Alla fine non riuscivamo più a orientarci, impossibile comunicare. Per tornare alla piazza del mercato ho dovuto improvvisarmi suonatore di tromba per imitare quello che sul campanile della chiesa di Santa Maria scandisce le ore troncando di netto il suono in ricordo di un avvenimento antico, quando Cracovia assediata dai turchi fu svegliata dal suono di una tromba su quel campanile, suono che fu troncato di netto da una freccia nel collo del suonatore. Il giorno dopo andiamo ad Auschwitz. Che dire è come precipitare nell’inferno. Il campo vecchio e quello nuovo di Birkenau dovrebbe essere visitato da tutti per toccare con mano dove può portare la pazzia degli uomini. Tornati a Cracovia visitiamo le miniere di sale di Wieliczka. Si scende per oltre 300m.in profondità, ci sono gallerie, sale grandissime con pareti pavimento e tetto di salgemma molto scuro. Statue, candelabri, altare tutto e di sale. Nel ritorno riattraversiamo la Cecoslovacchia e poi l’Ungheria con Budapest che avevamo già visitato nel 1970. Passiamo il confine con la Yugoslavia e giungiamo in Istria dove a Porec ci riposiamo al sole dell’Adriatico. E’ stato un viaggio molto interessante, specialmente Varsavia e Cracovia che abbiamo visto per la prima volta. Auschwitz ci lascerà un ricordo molto triste e indelebile. Speriamo che gli uomini siano tanto saggi da non ripetere mai più quegli orrori

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