Barcellona e Costa Brava
località: barcellona, playa de aro, palamos, tossa de mar
stato: spagna (es)
Data inizio viaggio:
venerdì 8 agosto 2003
Data fine viaggio:
mercoledì 20 agosto 2003
Siamo arrivati a Playa de Aro (Costa Brava) con il Camper da Milano per passare 41 giorni di mare e giri turistici (1945 km percorsi). Nella Costa Brava ci siamo spostati lasciando il Camper fermo, utilizzandolo, invece, al ritorno per visitare la Francia (vedi altro viaggio).
Le città descritte in questo racconto sono
Barcellona, Playa de Aro, Palamos e Tossa de Mar.
Barcellona 1° giorno
Dalla stazione Playa de Aro ho preso un pullman diretto a Barcelona dove mi aspettava la mia amica Catalana. Sono arrivata direttamente a Placa Catalunya e, visto che la mia amica sarebbe arrivata a casa solo in serata dall’ufficio, ne ho approfittato per fare un giro nel Garri Gotic, la zona più antica della città, il vero centro storico, dove si trova anche l’ufficio del turismo. Il nome deriva dallo stile gotico che caratterizza gli edifici. La Catedral è assolutamente impedibile, sia all’interno (vedi foto) sia il giro attorno all’edificio pieno di statue. Tra l’altro nella zona sono presenti panetterie/pasticcerie sfiziosissime per spuntini dolci e salati. Ah, la gola! Ci sono degli scorci veramente interessanti e il cortile del governatore (non sono sicura del nome ma è riportato sulle guide) merita una sosta fotografica. E’ famoso per le azuleie con cui è decorato ma, in realtà è interessante anche per tante altre caratteristiche architettoniche. Se avete una buona guida non avrete difficoltà nella visita. Dopo qualche foto lungo la Ramblas (vedi foto) passo dalla zona universitaria per individuare la casa della mia amica e cercare una pasticceria in zona. Capito per caso nella pasticceria migliore della città dove mi perdo davanti ad un bancone irresistibile, e, con grande sforzo riesco a comperare solo una torta di cioccolato, noci e pere che è uno spettacolo. Raggiungo la mia amica e passiamo la serata in casa, parlando e realizzando un poster fotografico.
Barcellona 2° giorno.
Esco di casa abbastanza presto decisa a fare un tour prettamente legato al Modernismo (Gaudí), visito, sulla Ramblas il mercato (vedi foto) dove tutto, dalla frutta al pesce, è freschissimo. Compero il mio pranzo: delle ciliegie dolcissime! E mi avvio verso il Park Guëll attraverso la Ramblas ed il Passeig de Gracia.
- Piccola digressione su Gaudí -
Il 2002 è stato dichiarato Anno Internazionale Gaudí. L’architetto e designer Antoni Gaudí i Cornet nacque nel 1852 a Reus, nelle vicinanze di Tarragona. Studiò in parte nella sua città nativa per proseguire a Barcellona dove collaborò con vari architetti spagnoli Gaudí fu una della figure più importanti del movimento Art Nouveau in Spagna, e i suoi interventi sulla città di Barcellona hanno contribuito alla creazione di alcuni degli edifici più caratteristici del paesaggio urbano della città catalana. Gaudí fu un vero pioniere architettonico, e si servì del movimento, creando strutture che sfidano il limite la forza di gravità, utilizzando colori e materiali in modo del tutto originale ed innovativo. L’esempio più immediato è il Park Guëll, situato nella parte nord della città, ma anche, casa Battlló e la celebre, e visitatissima ed incompleta, Sagrada Familia. Il suo stile, a differenza dell’Art Nouveau del centro Europa è contaminato, oltre che dal gotico anche dal moresco che si evidenzia nelle strutture e nell’utilizzo delle azuleie (ceramiche tanto usate in Spagna).
L’Art Nouveau, in Spagna prende il nome di Modernismo e Barcellona è caratterizzata da costruzioni, soprattutto lungo il Passeig de Gracia, dove si trovano le due case, visitabili, più famose di Gaudí: La Pedreira (Casa Milà) e la casa Battllò (vedi foto). Durante questa visita dalla Ramblas ho proseguito sempre diritto, superando Placa Catalunya, sul Passeig de Gracia percorrendolo tutto fino ad arrivare al Park Guëll. E’ stato abbastanza faticoso anche perché il sole a picco, in estate, è decisamente da insolazione. Consiglio questo tragitto solo agli appassionati di Gaudí e a chi conosce già bene i monumenti principali di Barcelona. Lungo questa strada si trovano case con vetrate prettamente stile Tiffany , balconi, porte, portoni in ferro battuto ed inferriate caratteristiche tipicamente dell’epoca.
Il Park Guëll è scomodo da visitare se non si prende il bus turistico oppure l’automobile perché la fermata della metropolitana è abbastanza lontana.
Il parco è grande ed ogni scorcio particolarissimo, dal colonnato storto alle case che sembrano di marzapane ecc. (vedi foto).
Per poter visitare tutto il parco è necessario dedicarci più di un’ora e mezza. All’interno ho conosciuto un gruppetto di ragazzi belgi che mi hanno dato un passaggio poi fino al centro passando dalla Sagrada Famiglia. Abbiamo fatto un po’ di shopping, visti già gli sconti. Nel pomeriggio mi sono incontrata con la mia amica, che stava cercando casa per vedere qualche appartamento, esperienza interessante. Avendo finito presto siamo andate a visitare l’interno ed il tetto della Pedrera, espressione di un’architettura ormai puramente Modernista. (vedi foto) con camini dalle forme particolari (maschere che ricordano Venezia e strutture originalissime). Dopo aver cenato a casa la sera usciamo a prendere un aperitivo con i ragazzi belgi conosciuti al Park Guell, dietro la Ramblas, dove si ritrovano tutti gli studenti e dove riceviamo inviti per vari locali.
La vita notturna di Barcelona è molto viva anche grazie alle università proprio al centro. Placa Catalunya e las Ramblas sono punti di ritrovo classici.
Barcellona 3° giorno
Purtroppo è già tempo di tornare sulla costa e, dopo aver salutato la mia amica e aver fatto un altro giro per il centro, prendo il pulman in Placa Catalunya per tornare a Playa de Aro nel tardo pomeriggio. Giusto in tempo per fare il bagno nelle acque cristalline e freddine tipiche della Costa Brava.
Playa de Aro, o Platja d’Aro in Catalano, è un paese turistico di mare. Le spiagge sono lunghe e ampie ed i divertimenti tanti. E’ frequentata da un po’ tutta l’Europa ed in base al periodo è possibile trovare più francesi, più italiani, più tedeschi ecc. In agosto, soprattutto nel periodo vicino al 15, la maggioranza dei turisti è italiana.
Il paese è raccolto ed è quindi comodo da girare a piedi, anche perché, di sera è molto difficile trovare un parcheggio. Infatti, mentre Palamos è tipica per andare a cena o shopping ecc Platja si riempie dalle 20:00 in poi con una movida molto affollata. E’ presente una strada principale, dove passano le macchine e dove c’è il municipio e l’ufficio turistico dove ci sono i bar, i pub e qualche negozio. Nella strada pedonale parallela ci sono i negozi turistici che rimangono aperti fino alle 22:30/23:00 di sera.
Durante la settimana del 15 di agosto c’è la Festa Major, ossia manifestazioni in diverse piazze con balli, concerti ecc. Ritirate il depliant presso l’ufficio turistico, è interessante.
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