Andalusia città e mare in 8 giorni
località: siviglia, granada, jerez de la frontera, costa de la luz
regione: andalusia
stato: spagna (es)
Data inizio viaggio:
domenica 5 agosto 2012
Data fine viaggio:
lunedì 13 agosto 2012
Per la nostra “Vacanza estiva” abbiamo deciso di visitare l'Andalusia, contro il parere di tutti quelli che ce lo sconsigliavano per via del caldo di Agosto e contro il parere dei nostri figli quindicenni che, invece di una vacanza “cultural-itinerante”, sognavano solo spiagge, mare ed un pallone per giocare a calcio.
Contro di noi invece, giocava il fatto che avessimo solo 8 giorni a disposizione e la necessità di accontentare un po' tutti, così la soluzione è stata quella di accorciare il percorso saltando Cordoba e inserendo 3 giorni sulla Costa de la Luz in modo da sfruttare le spiagge immense per riposarci (gli adulti) e giocare a pallone in spiaggia o in acqua (i ragazzi).
Abbiamo prenotato con Ryan air Bologna-Siviglia A/R e con Rentalcars un'auto 7posti per 5 giorni. Tramite Booking poi, gli alberghi a Siviglia (3 notti), Granada (2 notti) e Jerez de la Frontera (3 notti) a prezzi che in Agosto, in Italia, non ci sogneremmo neppure.
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domenica 5 agosto 2012
Si parte per Siviglia, da Bologna, comodi comodi alle 9,25 ed entro le 13 siamo in Albergo. L'hotel Don Paco si trova nel centro di Siviglia, non lontano dalla stazione dei treni; è un albergo con piscina scelto per via del “terrorismo climatico” che tutti ci hanno fatto e che in realtà sarà un “non-problema” per tutta la vacanza. Noi che abitiamo a Bologna, abituati al clima della Pianura Padana possiamo tranquillamente sopportare senza alcun contraccolpo, qualsiasi tipo di clima...anzi la mattina a Siviglia “era anche freschino....”.
Comunque per prima cosa, dopo aver appoggiato le valige ci avviamo a cercare un locale per pranzare. Vicino all'hotel si trova uno dei tanti Patio San Eloy, tutti caratteristici ma non tutti buoni. Qui abbiamo mangiato abbastanza bene ma il servizio ha lasciato decisamente a desiderare...Eravamo in sei e hanno scritto ordinazioni per tre (!?!) e quando glielo abbiamo fatto notare, dopo un'attesa speranzosa ma infruttuosa, hanno preso le altre tre ordinazioni ma non hanno minimamente pensato di farle passare avanti e tentare di rimediare all'errore, ma le hanno portate dopo le ordinazioni di tutti gli altri clienti. Finalmente alle 15,30 usciamo e ci avviamo verso il centro, attraverso le stradine deserte (è domenica) del quartiere di Santa Cruz. Alle 17,10 arriviamo alla Cattedrale ma, poiché in questa settimana c'è una “non so quale Vergine” alla quale i pellegrini vengono a fare il “besamano”, le visite turistiche chiudono alle 17,00 anziché alle 19,00 e la mattina aprono alle 11,00 anziché alle 9.00. Così ci catapultiamo verso l'Alcazar, di fronte, per mettere a frutto il pomeriggio. Come noi anche altri hanno avuto la stessa idea e dopo 15 minuti di fila iniziamo la visita tra le sale, i giardini, il labirinto e i boschi. Una volta usciti ci dirigiamo verso il centro e ci sediamo in un baretto per il nostro primo drink della vacanza (chi birra, chi mojito, chi sangria e chi coca cola). Visto che c'è ancora molta luce, riprendiamo il nostro giro per il centro e prendiamo una carrozza in 6, che ci porterà con un giro panoramico, a Plaza d'Espana. E' bellissima, la luce del tramonto la rende ancora più accogliente e mi stupisco nel vedere che un posto del genere sia visitato solo da turisti e non vissuto a pieno dai sivigliani, come invece, altre parti della città. La giriamo e la fotografiamo tutta, ammirando i coloratissimi azulejo con scene e mappe di ogni provincia e nel frattempo si è fatto buio e si accendono le luci che illuminano di giallo tutto il complesso, la piazza e la fontana. Il tramonto, in estate, è decisamente il momento migliore per godersi questa immensa Piazza.
Lasciamo Piazza d'Espana e ci incamminiamo alla ricerca un ristorantino consigliato da una rivista, che troveremo però chiuso, come accadrà altre volte nel nostro viaggio. Così ci avviamo lungo la Avda. San Fernando ammirando l'Antigua Fabrica de Tabacos e ci fermiamo in una Taperia dove mangiamo vari tipi di montadito, non proprio gustosi.
Come prima giornata non c'è male! A detta di Fabiano, potremmo anche già partire per il mare!! Ma vah! Ci sono ancora un sacco di cose da vedere!
lunedì 6 agosto 2012
Visto che la Cattedrale apre alle 11,00, partiamo di buon'ora e ne approfittiamo per saccheggiare il negozio sportivo del “Betis Siviglia” comprando pantaloncini e magliette sportive a prezzi bassissimi. Arriviamo alla Cattedrale in perfetto orario e dopo circa 20 minuti di fila entriamo nella più grande cattedrale gotica del mondo. Purtroppo l'altare che è un pezzo particolarmente pregiato è in restauro ma ci sono tante altre opere molto importanti e interessanti, tra le quali il monumento a Cristoforo Colombo, la Capilla Mayor, la sala Capitular di forma ovale. Concluso il giro di visita alla Cattedrale, saliamo sulla Giralda, la torre campanaria che in origine era il minareto della moschea e che oggi è il simbolo della città. Si arriva in cima dopo 35 rampe leggermente in salita (senza gradini) e ampie tanto da permettere il passaggio di 2 guardie a cavallo. Il panorama è notevole, osserviamo il Guadalchivir che taglia la città, la Plaza de toro e tanti altri edifici e monumenti. All'uscita si attraversa il Patio de los naranjos che era l'originaria entrata della moschea.
Da qui percorriamo le strade del centro moderno della città; lungo la pedonale Calle Sierpe guardiamo i negozi e giungiamo fino a Piazza Campana. Nelle vicinanze pranziamo al bancone di un “bar-taperia” molto caratteristico e poi, visto l'orario e il caldo, prendiamo il bus e andiamo a goderci la piscina del nostro albergo.
Rigenerati da una bella nuotata, verso le 17,30 andiamo a passeggiare per il Barrio Santa Cruz e troviamo la Casa di Pilato che decidiamo di visitare. Il biglietto, comprensivo di audioguida, lo si può fare per il piano basso e i giardini o anche per il piano superiore. La visita è interessante, ma il giro del piano terra e dei giardini è più che sufficiente.
Nel nostro girovagare tra viuzze e piazze arriviamo in c/Mateos Gago nei pressi della cattedrale e decidiamo di cenare in uno dei tantissimi locali che la zona offre. Dopo una gustosa ed economica cena alla “Sacristia”, ancora una passeggiata e poi ci dirigiamo sempre a piedi, verso l'albergo.
martedì 7 agosto 2012
La colazione di oggi è quella tipica ma non proprio estiva (infatti non tutti i bar la offrono) di churros (una frittella o bombolone, a forma di passatello gigante) con cioccolata calda. E' buona ma è meglio non esagerare! Pieni di energie e calorie cominciamo la nostra passeggiata verso il centro e da lì, verso il fiume. Arriviamo prima alla Plaza de Toro e ci limitiamo a dare un'occhiata all'entrata e alla zona aperta a tutti dove si trovano la biglietteria per le visite guidate e la zona di attesa; poi ci dirigiamo sul lungofiume, saggiamente ombreggiato e fornito di panchine in modo da poterlo percorrere anche nelle ore più calde per poi riposarsi all'ombra. Sulla riva opposta si vedono i tantissimi ristorantini con terrazza sul fiume e individuiamo anche quello che ci è stato consigliato da una mia collega e verso il quale ci dirigiamo dopo essere passati davanti alla Torre dell'Oro e aver superato il ponte...Anche questo ristorante...CHIUSO! Guardando anche i locali vicini capiamo che alcuni sono chiusi per ferie mentre gli altri sono aperti solo di sera, così entriamo in uno dei pochi aperti a pranzo, sul lato della strada che non dà sul fiume. Ci gustiamo comunque un buon pranzo tutto a base di pesce e poi torniamo sui nostri passi, arriviamo in hotel e ci prepariamo per la serata dedicata ai ragazzi. Come promesso prendiamo il bus che ci porterà all'ISLA MAGICA, parco tematico di divertimenti, praticamente in centro a Siviglia sull'isola Cartuja. Entriamo dopo le 17,00 a prezzo ridotto e rimaniamo fino alla chiusura alle 23,30. Il pomeriggio è molto caldo ma ovunque si trovano fontanelle per bere e ci rinfreschiamo facendo tutti i giochi d'acqua che troviamo. Dopo cena assistiamo anche allo spettacolo di chiusura con la danza dei cavalli andalusi e poi di nuovo con il bus, in albergo.
mercoledì 8 agosto 2012
Oggi si parte. Andiamo alla stazione dei treni a ritirare l'auto prenotata prima di partire e ci mettiamo in viaggio verso Granada.
Siviglia ci è piaciuta moltissimo, chissà se Granada potrà reggere il confronto.... Arrivati in città troviamo subito l'hotel prenotato, nonostante i lavori stradali e alcune strade chiuse ma.......l'albergo Don Juan è dall'altra parte della strada e in mezzo c'è lo spartitraffico, quindi niente inversione. Proviamo un po' più avanti ma la strada è a senso unico...- vai ancora avanti e vediamo se c'è un incrocio - no qui ho l'obbligo di andare a destra - e ora? Qui non si può girare e a sinistra è solo per bus e taxi!! AIUTOOO!! Cominciamo così una serie di giri in tondo e di giri attorno alle rotonde fino a quando, dopo 15 minuti e disperati, decidiamo di fregarcene e prendiamo la strada riservata ai bus e taxi. Riusciamo così con uno stratagemma classico da italiani in vacanza, ad arrivare all'albergo, scaricare i bagagli e “sotterrare” l'auto in un parcheggio con la ferma intenzione di riprenderla solo al momento di ripartire.
Dopo aver preso possesso delle camere ci buttiamo nel caldo di Granada e cediamo alla richiesta dei ragazzi di pranzare al Mc Donald, vicino all'hotel. Nel pomeriggio giriamo per il centro e arriviamo alla cattedrale. Visitiamo un po' di negozietti di souvenir nei dintorni e poi andiamo a prenotare per la sera successiva, i bagni arabi. L'Hammam “Al Andalus” si trova dietro Plaza Sant' Ana nella calle omonima. Troviamo posto per le 18,00, per una normale seduta a 31 euro che prevede 1 ora e mezza di bagni, la sauna e 15 minuti di massaggio (schiena e/o gambe), tutto annaffiato da Tè alla menta a volontà.
Proseguiamo il nostro giro e superando la cattedrale ci troviamo tra stradine strette strette che ci “proiettano “ in un'atmosfera araba. In c/Caldereria Nueva sembra di essere in un souk tra negozietti e teterie con entrate in stile arabeggiante, nelle quali ci ripromettiamo di andare domani sera.
giovedì 9 agosto 2012
Questa mattina con il bus n. 30 che parte da Plaza Nueva andiamo al centro del quartiere dell'Albaicin: viuzze strette, case bianche arroccate sulla collina di fronte all'Alhambra e molti Mirador dai quali ammirare la città sottostante. Qui di sera sono aperti tanti locali all'interno di “grotte” dove vengono messi in scena spettacoli di flamenco di vario tipo. La mattina purtroppo abbiamo solo potuto leggere le locandine. Dopo una serie di giri arriviamo al Mirador di San Nicolas da dove ammiriamo le imponenti mura dell'Alhambra, proprio di fronte a noi. Una volta scesi, dopo un pranzo veloce, prendiamo il bus n.32 che ci porta all'Alhambra per la quale abbiamo l'ingresso alle 14,00. Alle 13,15 siamo lì. Cerchiamo le “macchinette evita fila” che rilasciano i biglietti acquistati in internet, ma di quelle, nemmeno l'ombra. Non c'è ombra nemmeno sulla fila di persone che, compreso noi, deve stare in piedi ad attendere che 2 bigliettaie alle casse emettano i biglietti che abbiamo comprato, per entrare. Arrivata alla cassa mi tolgo una curiosità e chiedo alla signora dove sono le “macchine “ dei biglietti (le faccio vedere anche la foto stampata dal sito) e perché abbiamo comunque dovuto fare la fila....appena vista la stampa la signora si è fatta una risata e ci ha guardato come dei poveri illusi.....forse ad Agosto, vista la moltitudine di persone, faticano e gestire la situazione per cui fanno passare tutti dalle biglietterie! Chissà! Questo fatto però ci ha fatto perdere comunque oltre 20 minuti così cominciamo dai Giardini del Generalife, poi andiamo verso il palazzo di Carlo V e vediamo purtroppo frettolosamente l'Alcazaba, per essere pronti e di nuovo in fila per entrate alle 16,00 ai Palazzi Nasridi. Il sole ed il caldo non tolgono nulla alla bellezza e delicatezza dei palazzi che fotografiamo in ogni parte e da ogni angolazione. Finita la visita, scendiamo a piedi attraversando la porta delle melagrane e ci dirigiamo verso il nostro meritatissimo HAMMAM!! Che bello! Ci immergiamo nella vasche di acqua calda, tiepida e fredda, tra un passaggio e l'altro alterniamo o una sauna o un sorso di te e qualche caramellina e attendiamo che ci chiamino per il massaggio. Anche i ragazzi ne sono entusiasti e una volta fuori, ormai totalmente cotti e rilassati, andiamo a svegliarci con un buon mojito in un barettino lungo il fiume. Più tardi percorriamo, lungo il fiume verso Sacromonte, la Carrera del Darro, piena di locali e arriviamo sotto l'Alahmbra. Qui ci fermiamo a guardare uno spettacolo di un artista di strada e poi decidiamo di goderci il panorama, cenando in uno dei ristoranti che occupano la piazza. Sulla via del ritorno però torniamo nella “Zona araba” per gustarci un tè alla menta o al cocco e dolcetti vari, nella teteria Kasbah.
venerdì 10 agosto 2012
Oggi si parte per il mare per la gioia dei ragazzi....piccoli e grandi, direzione Costa de la Luz. L'albergo però lo abbiamo prenotato a Jerez de la Frontera. Dopo parecchie ore di viaggio arriviamo a La Linea da dove si intravede, per via della nebbia (sì, proprio della nebbia!) la Rocca di Gibilterra, identificata probabilmente come una delle colonne d'Ercole. C'è talmente tanta foschia che facciamo fatica vedere la rocca, figuariamoci l'Africa di là dal mare! Dopo una breve sosta ci rimettiamo in marcia e percorrendo la strada panoramica verso Tarifa, riusciamo a intravedere le coste del Continente Nero. Ci fermiamo nell'assolata e ventosa Tarifa con l'atmosfera tipica delle cittadine costiere-vacanziere e pranziamo in uno dei tanti ristorantini dove mangiamo una serie di tapas buonissime. Di quello con il tonno al sugo con cipolla facciamo pure il bis. Dopo pranzo decidiamo di cominciare la mini vacanza marina evitando il vento delle spiagge di Tarifa e godendoci invece, il pomeriggio sulla bellissima spiaggia di Bolonia...non prima però, di avere comprato un PALLONE! A fine vacanza i ragazzi hanno fatto la classifica delle spiagge in base al vento e alla possibilità di giocare a pallone e Bolonia ha ottenuto un punteggio elevato.
Verso le 18 dobbiamo avviarci perché abbiamo ancora 70-80 km per arrivare a Jerez all'hotel Al Andaluz, quindi seppur a malincuore, si va. Jerez ci accoglie con 40°C e un'umidità elevatissima, in più la nostra camera ha il condizionatore che fa solo aria tiepida...Aiuto!! Il portiere ha detto che chiamerà il tecnico e così dopo una doccia veloce scappiamo dalla camera, sperando che al nostro ritorno la situazione sia decisamente migliorata. Jerez è una cittadina abbastanza grande, l'hotel Al Andaluz è nel centro storico per cui raggiungiamo a piedi in 5 minuti Plaza Arenal, ampia con tanti ristoranti pronti a sfamare 6 buone forchette. Un giro per smaltire tapas e pajella e poi a letto...con il condizionatore finalmente riparato!
sabato 11 agosto 2012
Oggi solo mare.
La mattina comincia con la spiaggia di Zahara de Los Atunes. Alle 10,30 arriviamo in spiaggia , visti gli orari degli spagnoli, la troviamo vuota, tutta per noi. Ci posizioniamo verso la riva, arieggiata ma non troppo, con alle spalle della spiaggia una “corona” di pale eoliche a ricordarci che siamo particolarmente fortunati, visto che soffia solo una leggera brezza che non solleva sabbia e ti permette di stare sdraiato senza esserne ricoperto. Questa forse è la spiaggia che ha ottenuto il primo posto nella classifica.
Ci mettiamo in movimento verso l'ora di pranzo, risalendo la costa verso Barbate dove ci fermiamo per il pranzo e al pomeriggio stendiamo i nostri teli sulla bellissima spiaggia de La Barrosa. La battigia, bagnata dalle lunghe onde dell'oceano, è l'ideale per sedersi e farsi massaggiare dall'acqua e poi un bel bagno, facendosi “sbattacchiare” di qua e di là dalle onde che si rompono a riva. Un po' di riposo ci voleva proprio!
Rientrati belli cotti in albergo per una doccia, ci prepariamo per passare la serata a Cadice. Arrivati in auto nella città nuova, parcheggiamo in un garage 24h e il gestore ci dice che per il centro storico abbiamo mezz'ora di cammino o il bus n.1. Optiamo per il bus che passa ogni 2/3 minuti e iniziamo a girare per le viuzze antiche. Tranne i ristoranti, nelle tante piazze che si aprono alla fine di stradine lunghe e strette, i negozi sono quasi tutti chiusi....è un peccato perché la gente che passeggia è davvero tanta. Ceniamo in Plaza San Juan de Dios di fronte al Municipio con la torre e l'orologio che suona una musichetta carina ad ogni ora. La cena è buonissima a base di pesce alla griglia, pesce fritto e il “cazon en adobo” che volevo assaggiare dall'inizio della vacanza! Si tratta di palombo marinato col limone, impastellato e fritto. Buono, ma non esaltante.
Proseguiamo il nostro giro perdendoci tra le viuzze del Barrio del populo e poi arriviamo nella Piazza della cattedrale nuova, dove sui gradini della cattedrale stessa è in scena un concerto di musica “etno-pop” tra luci colorate sulla facciata e gente che balla e ascolta, in un'atmosfera tipicamente di vacanza.
Al momento del ritorno scesi dal bus n. 1, la nostra attenzione si porta su una moltitudine di ragazzi e famiglie che si dirigono verso la spiaggia...non ci resta che seguirli e la sorpresa è tanta. Davanti a noi, sulla lunga spiaggia lungo il Paseo Marittimo, la più grande grigliata mai vista! Ci raccontano che una volta all'anno, il sabato prima di Ferragosto, tutte le famiglie e i gruppi di amici si danno appuntamento con griglie da campeggio più o meno grandi per una Maxi Grigliata. Passeggiamo sulla spiaggia in mezzo a centinaia di gruppi per la maggior parte con barbeque fumanti, altri anche solo con il cibo pronto per un pic-nic notturno in spiaggia, ma in nessun caso mancano le bottiglie o lattine di birra che, a fiumi, accompagnano la cena, così come i canti e le musiche del folclore locale. Ci dispiace non averlo saputo prima altrimenti avremmo potuto unirci anche noi a questa festa, ma ci bastano venti minuti per sentirci come se fossimo dei salsicciotti cotti sulla carbonella, visto l'odore di affumicato che porteremo addosso fino al nostro ritorno in albergo.
domenica 12 agosto 2012
La mattina alle 11,00 visitiamo la Bodega di Tio Pepe. La visita è strutturata bene, tra le varie cantine, con le botti firmate da personaggi famosi, le botti storiche e dedicate alle famiglie reali, i diversi tipi di vini e la loro produzione e altro ancora. Interessante anche l'assaggio finale di alcuni tipi di Cherry dall'oloroso al dulce, produzione tipica di questa zona che esporta cherry in tutto il mondo.
Per il pomeriggio l'idea era quella di passarlo sulla spiaggia di San Lucar de Barrameda dove, al tramonto, ci sarebbe stata la corsa dei cavalli sulla spiaggia. Arrivati là però, visto il forte vento che impediva quasi di stare in spiaggia, decidiamo di spostarci e cercare una spiaggia un po' più riparata. Ci dirigiamo quindi verso Roda e troviamo, prima di entrare nel paese, una zona riserva naturale con le dune che si ergono dietro la spiaggia quasi a proteggerla, dove riusciamo a stare – ma soprattutto a giocare - fin quasi al tramonto. Quasi...perché nonostante la nostra intenzione fosse di goderci il tramonto sorseggiando un fresco mojito, siamo stati costretti ad abbandonare tale idea x via del vento freddo che si era alzato. Raggiungiamo per la cena il paesino di Roda e per la prima volta ci dobbiamo coprire per il fresco!!!
lunedì 13 agosto 2012
Oggi è il nostro ultimo giorno. Caricate le valigie ci dirigiamo verso...l'ultima spiaggia. La più vicina è Puerto de Santa Maria. La spiaggia che si trova prima dei due campeggi è molto carina. Il lungomare è stato trasformato in una specie di percorso salute con tutti gli attrezzi per la ginnastica mattutina. La spiaggia è grande, profonda, con tutti i servizi (bagni e docce pubblici) e 2 o 3 ristorantini sul fondo, uno dei quali ci ha fatto penare per la lentezza del servizio, mettendo a rischio il nostro arrivo in orario all'aeroporto di Siviglia per la riconsegna dell'auto.
Riusciamo però ad arrivare in tempo per non pagare penali e poi...veloci verso l'aeroporto per il ritorno.