ANDALUCIA: il fascino dell'influenza araba
località: ronda, siviglia, cordoba, granada
regione: andalucia
stato: spagna (es)
Data inizio viaggio:
domenica 10 aprile 2005
Data fine viaggio:
domenica 8 maggio 2005
Terra ricca di fascino e alquanto suggestiva, l'Andalucia racchiude in sè l'influenza del Cristianesimo con l'impatto dell'arte moresca.
La ricchezza culturale e architettonica dell’Andalusia, con i suoi palazzi, il flamenco, l’arte e la letteratura, è immensa. Gli edifici sopravvissuti al Cristianesimo sono pochi, ma quelli rimasti (la Mezquita a Córdoba, l’Alhambra a Granada e la Giralda a Siviglia) sono tra i più belli del mondo.
L’Andalusia non sarebbe tale senza il flamenco. Questa espressione di musica e danza originaria della regione cominciò a essere suonata dai gitanos alla fine del XVIII secolo ed esprime la loro condizione di emarginazione. L'Andalusia ha ispirato molti compositori (Manuel de Falla, nato a Cádiz, Albéniz e Granados) e artisti (Zurbaran, Velasquez, Goya, a Picasso).
DA VISITARE:
Ronda:
splendida cittadina letteralmente divisa in due dalo strapiombo detto "El Tajo". Bellissima anche la Plaza de Toros famosa per chè l'unica in tuta la Spagna ad avere il parapetto in pietra anzichè in legno.
Siviglia:
Terra di flamenco e corride, ricca di monumenti islamici e di bellissimi giardini, Siviglia è la città più grande dell’Andalusia: un capolavoro storico e artistico abitato da gente che adora divertirsi e in cui è difficilissimo annoiarsi.
Da visitare assolutamente è la vastissima cattedrale, costruita sul sito dove un tempo sorgeva la grande moschea almohade, e la famosa Giralda, l’antico minareto costruito in mattoni alto 90 m, sul quale si trova un anemoscopio in bronzo che rappresenta la Fede, simbolo della città. Da poco l’originale, deteriorato dal tempo, è stato sostituito da una copia.
A sud della cattedrale si erge il palazzo dell’Alcazar, dimora di molti re di Spagna, che accoglie il Museo de Bellas Artes, in cui sono esposti dipinti del periodo d’oro spagnolo.
Se preferite, potrete lasciarvi sedurre dalle vecchie viuzze del quartiere medievale ebraico, il Barrio de Santa Cruz, un tempo abitato dai gitani e ora totalmente rinnovato, dove si allineano locali e caffè alla moda.
Da non perdere: il quartiere della Macarena; l'Archivio delle Indie che conserva i documenti del Nuovo Mondo; la Torre dell'Oro così definita in quanto, un tempo, le sue facciate erano rivestite di azulejos dorati che ne riflettevano la luce; il Parco di Maria Luisa; la Plaza de Espana costruita in occasione della Esposizione Ibero Americana del 1929; la Cartuja (polo tecnologico della città) e il Parco tematico dell'isola magica.
Cordoba:
Bagnata dal fiume Guadalquivir, la provincia di Cordova è la più settentrionale di tutte le province andaluse e dista da Granata circa 166 Km.
La Moschea Maggiore rappresenta il più famoso monumento dell’epoca musulmana. L’opera venne iniziata nel 780 da Abd Al Rahman I per poi essere nel tempo ampliata in più riprese. La Moschea si caratterizza per la presenza di semplici colonne che rappresentano per l’edificio l’unicabase di sostegno. Ciò che nella Mezquita colpisce in modo particolare è il fatto che i soffitti, raggiungendo i 13 metri, erano più alti di quanto potesse essere qualsiasi colonna. Il problema fu risolto sovrapponendo un ordine di archi sopra l’altro e poggiando una colonna o un pilastro sopra un’ altra colonna. Nella Mezquita si contavano 850 colonne e forse più mentre oggi, dopo lo scempio attuato all’interno della Moschea per costruirvi un altare cristiano, ne restano circa la metà. Le colonne si susseguono in file ordinate simili ad alberi in una piantagione. Predominano gli archi a tutto sesto e manca l’arco acuto che, altrove è tipico dell’architettura islamica. La straordinaria bellezza di questo edificio risiede proprio nel misurato rapporto di dimensioni e proporzioni.
Da non perdere:
•L’Alcazar dei Re cattolici, a breve distanza dalla Moschea, fu fatto costruire nel 1328. Si presenta come una fortezza quadrata con torri negli angoli
•La sinagoga (l’unica presente in Andalucia) ubicata nel quartiere della Juderia
Granada:
Capoluogo dell'omonima provincia dell'Andalusia, Granada sorge alle falde della Sierra Nevada lungo il fiume Darro.
La Alhambra e il Generalife costituiscono il percorso della passeggiata che dal centro della città va verso la collina rossa, nella quale si trova il più bel complesso d'arte ispanico-araba della cultura nazarita costituito da un complesso fortificato, una volta residenza reale, posto sull'altura principale che domina la città. (visite dalle 9am alle 18 (inverno) o le 19 (estate) ).Il Generalife, eretto nel 13th secolo come residenza estiva dei sovrani arabi, è famoso sopratutto per i suoi giardini incantati.
Per l'Alhambra bisogna salire lungo la cuesta de Gomèrez; la Porta delle Melagrane, costruita nel 1536, possiede tre archi. Attraversata questa, si arriva al pioppeto dell'Alhambra, dove nascono tre sentieri scoscesi. Seguendo quello di destra si giunge alle Torri Vermiglie, la fortezza più vecchia di Granada. Il sentiero al centro conduce al Generalife e quello di sinistra davanti a una bella fonte chiamata Pilar di Carlo V. Accanto al Pilar, la Porta della Giustizia, entrata principale dell'Alhambra nel lato meridionale. Una volta attraversata la porta, si erge il Palazzo di Carlo V, edificio massiccio nel più sobrio stile rinascimentale. È sede del Museo dell'Alhambra e di quello di Belle Arti. La Porta del Vino è quella che dava accesso alla parte alta dell'Alhambra, l'arco a sesto acuto della sua facciata principale è rivolto verso l'Alcazaba, o Cittadella.
L'Alcazaba è, insieme alle Torri Vermiglie, la costruzione più antica del complesso dell Alhambra. Qui sorgono diverse torri, la più famosa è la Torre della Vela, che misura 16 metri di lato e 25 d'altezza, le cui campane indicavano i turni di irrigazione della fertile pianura circostante.
Il Generalife, residenza estiva dei sovrani nazariti risale al XIV secolo, circondato da giardini disposti a terrazza, zampilli d'acqua e fontane. Percorrendo le passeggiate dei Cipressi e degli Oleandri si giunge fino al Palazzo, un edificio formato da due padiglioni uniti attraverso una galleria e alcune delle stanze. Al centro si trova il Patio de la Acequia, o cortile del canale.
La passeggiata che collega il Sacromonte e l'Albacìn incomincia nella Piazza Nuova e continua attraverso la Piazza Santa Anna, dove è ubicata la chiesa omonima, edificio d'influsso mudèjar. Il fiume Darro scorre qui parallelo alla via e gli edifici della destra sprofondano lungo la sua sponda.
Per salire verso il Sacromonte e l'Albacìn bisogna prendere la Cuesta Chapiz. Alla sua destra si erge il Palazzo dei Cordoba. Nelle vicinanze si trovano le case del Chapiz, quartiere popolare abitato tradizionalmente dai gitani. Sono case scavate nella montagna e in alcune di queste grotte hanno luogo spettacoli di danza e canto conosciuti come 'zambras'.
CENTRI MINORI DI INTERESSE
PUERTO BANUS: detta la "Montecarlo" dell'Andalucia. Ricca di boutique e locali alla moda.
NERJA: splendida cittadina famosa per il "Balcon de Europa" da cui si gode di favolose panoramiche.
MIJA: classico pueblo blanco in uno spazio senza tempo.
La visita di questa regione richiede almeno due settimane di soggiorno e il noleggio di un'auto. Per la visita dell'ALHAMBRA si consiglia di prenotare i biglietti con largo anticipo in quanto gli ingressi sono consentiti in gruppi e dorari ben definiti. Estremamente rigorosi nei controlli.
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