Curiosando a Gran Canaria

regione: gran canaria
stato: spagna (es)

Data inizio viaggio: lunedì 2 agosto 2004
Data fine viaggio: lunedì 16 agosto 2004

Quindici giorni a Gran Canaria, per godere del clima e della bellezza di queste isole meravigliose.
Da Maspalomas giungiamo a piedi alla costa Meloneras, la differenza con le dune è impressionante, sassi scuri, grandi come meloni.
Abbiamo scelto di fare un’escursione organizzata, il tour dell’isola “la Presa Canaria” per capire meglio l’anima di Gran Canaria. Saliamo verso nord, la prima tappa è Telde, paesino arroccato, dove i bagni pubblici sono all’interno degli uffici comunali. Proseguiamo poi verso le montagne, scenari meravigliosi, scorgiamo il pino canario, particolarmente capace a trattenere quel poco di acqua ed umidità della zona. Svettano il Roque Nublo e il Pico de las Nieves. Si potrebbe riuscire anche a scorgere la cima del Teide, e pertanto Tenerife, ma la giornata non è tersa, in compenso si vedono in lontananza le dune di Maspalomas. Scendendo lungo un barranco ci fermiamo a pranzo vicino all’Ensamble de la Chira, un lago artificiale, ci viene mostrata la preparazione del “mojo canario” la tipica salsa. Tra mille curve arriviamo a Fataga, paesino dove l’acqua è disponibile solo di martedì.
Noleggiamo poi l’auto e andiamo alla scoperta dell’isola. Puerto de Mogan è un piccolo paesino di pescatori, pieno di bouganville coloratissime. Visitiamo la capitale dell’isola, Las Palmas, il centro storico è carino, tutto compreso attorno alla Casa Colòn, forse la casa di Cristoforo Colombo che si dice facesse tappa qui per poi proseguire verso il “Nuovo Mondo”. Bella la cattedrale, per il resto la città è un po’ caotica o siamo noi ad essere diventati “banani”? Salendo in cima a un monte ammiriamo la Caldera de Bandama dove la strada corre proprio sulla cresta del cratere del vulcano spento.
Altra tappa, sempre verso nord, Arucas, paesino dalle strade strettissime e in salita, è la patria del rum al miele. Proseguiamo verso Firgas, luogo incantevole con una stradina in salita circondata da poltrone di maiolica, una per ogni “municipio” dell’isola. Sul selciato la riproduzione in scala dell’arcipelago canario. Moya offre dei panorami mozzafiato e una bianca chiesina. A San Felipe ammiriamo le onde oceaniche, lungo la strada ci appare Galdar ed è stupefacente vedere come le case si stiano arrampicando lungo i versanti del monte. Arriviamo ad Agaete e dalla spiaggia si scorge la roccia detta “Dedo de Dios”.
La costa occidentale dell’isola è molto impervia per cui arriviamo solo fino a Mogan, incastonata tra brulle montagne. Visita al Palmito Park, poco distante da Maspalomas, qui fa proprio caldo, con il parco incanalato fra le rocce, stare sotto il sole ad aspettare lo spettacolo….sembra di essere seduti sui carboni ardenti di Lanzarote.
P.S.: a questo punto siamo proprio esperti delle Canarie, se avete bisogno di un consiglio non esitate a chiedere.
La Palma, l'isola che è una montagna, mi è stata raccontata come bellissima, ma bisognerebbe andarci in primavera, in quanto le piccole spiagge sotto la roccia hanno una sabbia totalmente nera. Andarci per fare unicamente escursioni in montagna mi sembra un po' sprecato, con le Dolomiti a un paio d'ore d'auto.


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