Viva la vida...viva Madrid!

località: madrid, toledo
stato: spagna (es)

Data inizio viaggio: martedì 28 aprile 2009
Data fine viaggio: sabato 2 maggio 2009

(Distanza da casa 1987 km). Pochi luoghi mi sono rimasti nel cuore come Madrid. E' difficile spiegarlo o capirlo, l'unico modo per farlo è andare in questa meravigliosa città che ha da offrire moltissimo e tutto con una spensieratezza ed un'allegria unica, che difficilmente ho trovato in altri posti. Sarà questa simpatia che a pelle sentiamo reciprocamente con gli spagnoli ma mi sono già riproposto, avendo visto praticamente tutte le maggiori attrazioni, di organizzare un'altra puntatina nella capitale spagnola. Molto economica: basta sapere i giorni nei quali le entrate ai musei e alle maggiori attrazioni sono gratis per organizzarsi e spendere una cifra fattibile. Ottimo il cibo e grande comodità per girare la città con i mezzi molto funzionali. Dovunque si giri, in ogni angolo della città c'è un parco, una fontana, immagini che allietano le pause necessarie dopo le lunghe e sfaticanti camminate che sono necessarie per vivere meglio la città.

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Partenza

martedì 28 aprile 2009

Partenza all'alba dall'aereoporto di Ciampino con volo Ryan Air con partenza alle 6.40. Arrivati all'Aereoporto di Barajas ci meravigliamo di dover aspettare solo pochi minuti prima di poter ritirare il nostro bagaglio. Ancora maggiore è la sorpresa quando ci rendiamo conto che con una metropolitana efficentissima nel giro di mezz'ora siamo nel cuore di Madrid dove abbiamo prenotato il nostro ostello il Conchita II situato proprio ditero il Teatro Reale. La stanchezza ha la meglio e così schiacciamo un pisolino per riprendere un pò le forze e dirigerci immediatamente verso Plaza Mayor incontrando per strada il Palazzo Reale. Osserviamo da fuori la maestosità del palazzo e voltandoci vediamo la cattedrale dell'Almudena dove decidiamo di entrare. L'architettura molto paricolare, frutto della lunga durata dei lavori, colpisce e uscendo vediamo la statua di Giovanni Paolo II posta a ricordo dell'inaugurazione della cattedrale. Ci spostiamo verso Plaza Mayor attraversando Plaza de Villa e fermandoci in un bar de Tapas per un panino con i calamari fritti. L'entrata in Plaza Mayor è spetacolare: ci si ritrova circondati in questo scenario che sembra finto. Appena messo il naso in giù per ammirare i palazzi che circondano la piazza si ha subito l'impressione che la piazza sia un pò troppo turistica: camerieri che si aggrappano alle braccia per spingerti nel loro locale. Decidiamo di allontanarci per Via di Cava Baja incontrando numerosi locali molto più carini e caratteristici e ci spingiamo tra vicoli come consigliato dalla Guida della national Geographic. Dopo oltre due ore di cammino, ci ritroviamo nel parco del Buen Retiro dove decidiamo di attendere fino alle 17:00 quando nel Museo del Prado sarà possibile entrare in manierea gratuita. Sarà la stanchezza, ma anche l'atmosfera di calma che regna nel parco, casco come un bambino in un sonno tra le braccia più comode e care del mondo. Il Prado ha una esposizione veramente incredibile:i dipinti del Goya hanno lasciato maggiormente il segno. Ci dirigiamo non dico distrutti ma quasi verso l'albergo...e ci fermiamamo a mangiare in locale a dir poco spettacolare come il cibo: agnello alla madrilena e minestra della casa. La giornata è stata veramente lunga e intensa e così prendiamo la strada del letto finalmente.

1° vero giorno madrileno

mercoledì 29 aprile 2009

Appena alzati e fatta una colazione in camera con le cose comprate nel pomeriggio al centro comemrciale Cortes Englais, usciamo di "prima" mattina, poco prima delle dieci. A quanto ho capito in questi giorni, le 10 è un orario prestissimo: infatti entriamo nel palazzo reale (il mercoledì tutti i cittadini dell'unione europea non pagano) senza fare un minuto di fila e all'uscita circa due ore dopo troviamo una fila allucinanate che sicuramente ci avrebbe desistere dal voler entrare quel giorno. Gli interni del palazzo sono molto belli, in particolare la sala usata per i pranzi nei riceviementi uffciali, la sala del trono e la scalinata che conduce ai piani superiori (molto simile a quella della reggia di Caserta). Usciti dal palazzo ci dirigiamo verso una meta alla quale, un esagerato appassionato di calcio, non penserebbe minimaemnte di saltare a Madrid: il Santiago Bernabeu, il palcoscenico dove hanno recitato i maggiori talenti che il gioco del calcio abbia visto. L'entrata è un po cara (15€) ma ne vale la pena: un percorso guidato porta sugli spalti, negli spogliatoi, a bordo campo, in panchina: veramente unico. E' un'esperienza che ti lascia rifletetre sulla situazione degli stadi in Italia dove è quasi impensabile per un padre portare un bambino a vedere una partita di calcio, si ha l'impressione di entrare in un luogo che appartenga veramente ai tifosi. Per non parlare dell'organizzazione che hanno nel cercare di farti lasciare un bel pò di soldi: dal classico negozio di souvenir, alle postazion iper fare le foto con la coppa campioni, con le riproduzioni dei giocatori.... Usciti dallo stadio, ci dirigiamo verso una delle istituzioni di Madrid: la cioccolateria San Gines dove ci rifocilliamo con una tazza di cioccolata ed una porzione di churros (simili a ciambelle allungate da inzuppare nella cioccolata) una esperienza assolutamente divin aper il palato. Sazi e appagati dalla meravigliosa merenda, prendiamo la strada per Plaza de Espana dominata dal monumento dedicato a Cervantes con le statue di Sancho Panza e don Chisciotte letteralmente assalita dai turisti giapponesi o cinesi (io ancora non riesco a distinguerli): dobbiamo lottare per una mezzoretta per riuscire anche noi a salire ai piedi della statua e scattare qualche foto. Ci incamminiamo lungo la Gran Via per raggiungere un locale specializzato in paella (la Reina de la Paella) nel quale mangiamo una paella squisita che ci lascia uscire molto soddisfatti dal locale e con la voglia ancora di camminare anche per smaltire. Facciamo una passeggiata notturna in Plaza Mayor e ormai esausti rientriamo in ostello.

Toledo

giovedì 30 aprile 2009

Avevamo prenotato su internet già nella fase dei preparativi del viaggio i biglietti del treno per Toledo. Arrivati in stazione i nostri bagagli vengono passati nel metal detector e cirendiamo conto che solo chi ha il biglietto può avvicinarsi ai treni: conseguenza degli attentati che hanno colpito prioprio la stazione di Atocha. Che dire del treno: puntuale, pulito e comodissimo per un viaggio di un'ora scarsa al termine della quale giungiamo a Toledo in una stazione arabesca molto suggestiva: sembra di essere sbarcati come minimo in Marocco. Con un comodo autobus giungiamo nel centro città e ci wequipaggiamo per partire alla scoperta della città. Completamente diversa da Madrid: i lineamenti moderni dell'attuale capitale vengono sostituiti da quell imedievali della vecchia capitale della Spagna. Qui Cervantes con i suoi famosi personaggi la fanno da padrone insieme alla cattedrale, al ponte sul Tago, al monasteiro del Los Reyes, alla sinagoga bianca....Sfiniti dopo una lunga passeggiata dal centro di Toledo alla stazione, decidiamo per questa soluzione per effettuare scatti alla città dal basso, ci fermiamo in un bar de tapas per uno spuntino. Aspettiamo il treno e dopo aver subito la stessa trafila di controlli dell'andata prima di cena siamo a Madrid. Dopo una veloce doccia andiamo a cena alla Casa Mingo dove mangiamo e beviamo la specialità della casa: pollo arrosto e sidro. Avevamo sottovalutato Toledo: caratterizzata da continui sali e scendi siamo letteralemnte distrutti e il letto ci pare la soluzione migliore per concludere la serata.

Un primo maggio da ricordare

venerdì 1 maggio 2009

Oggi ci attende la visita della parte nuova della città e puntiamo con decisione verso il nuovo Ministerios, Plaza de Castilla, Paseo Castellana, Paseo Recoletos, Plaza de Colon, Faro de Madrid....La prima tappa però la facciamo alla Plaza de Toros per prendere i biglietti della corrida del pomeriggio: i prezzi variano dai 2 ai 200€ e noi optiamo per uno da 7€. Ci dedichiamo qualche minuto per le foto di rito e poi ci dirigiamo verso Plaza de Cibeles dove decidiamo di proseguire per un tratto a piedi sul Paseo Recoletos finio ad arrivare in Plaza de Colon dove facciamo colazione ad uno Starbucks. Con un'autobus arriviamo fino in Plaza de Castilla dove ci dedichiamo qualche minuto alle foto di rito e quando saliamo sull'autobus e ci accingiamo a pagare il biglietto ci rendiamo conto che una leggerissima mano ha trovato fortuna in una delle nostre borse. Presi dal panico data la presenza nel portafogli dei documenti d'identità, fermiamo una pattuglia della polizia che in maniera molto gentile ci accompagna al commissariato più vicino per effettuare la denuncia. Ora vorrei sapere chi può "vantarsi" di essere scortato dalla polizia il 1° maggio senza aver commesso nulla. Sia ben chiaro, ne avremmo fatto volentieri a meno ma una volta che è successo ....buon viso a cattivo gioco e si riparte! L'arrabbiatura maggiore è che sono saltati i programmi per la giornata visto il tempo perso per fare la denuncia e così decliniamo il faro di Madrid per andare al Parco del Buen Retiro per rilassarci. E' uno spettacolo: una marea di gente invade i viali e ad ogni angolo artisti di strada intrattengono la gente. Affittiamo una barca sul laghetto e per un'oretta riusciamo a smaltire la rabbia per l'imprevisto della mattinata. Nel Parco giriamo a zonzo incontrando il palazzo di cristallo, il roseto ed una infinità di fontane e laghetti che creano un'atmosfera veramente rilassante. Prima delle conque riprendiamo la strada per la Plaza de Toros dove assistiamo alla corrida. Spenderò pochissime parole per questo "spettacolo" che personalmente non consiglio a nessuno:lo strano è vedere le famiglie che portano ada assistere i bambini a questi spettacoli barbari e avvilenti. Certo, sapevamo a quello che andavamo in contro prendendo i biglietti ma dopo due spettacoli prendiamo l'uscita disgustati. La giornata è stato un saliscendi di stati d'animo e allora per dimenticare, per la nostra ultima sera madrilena ci lasciamo trasportare nel quartiere di S.Ana dove meravigliosi bar de tapas accompagnano la nostra passeggiata. Un nome su tutti: la cerveceria Alemana, un vero spettacolo poter mangiare al bancone squisitezze accompagnati da un'ottima birra fredda. Dopo tanto girovagare torniamo al nostro ostello passando per Plaza Sol dove stanno allestendo il palco per la festa cittadina dell'indomani.

Hola Madrid

sabato 2 maggio 2009

Oggi sarà l'ultimo girono e così decidiamo di ripassare quello che ci è rimasto veramente impresso e cominciando dalla colazione decidiamo di ripetere la deliziosa esperienza della ciooccolateria S.Gines: cioccolata y churros. Partenza verso il templo di Debod, tempio egizio donato dalle autorità alla Spagna come riconoscimento dell'aiuto prestato per la tutela dei vari templi disseminati in Egitto. Da fuori è uno spettacolo, dentro a mio modesto parere potrebbe anche essere saltato. Prossima direzione i quartieri di Chueca (il quartiere gay di Madrid) e Malasana dove sono in corso i festeggiamenti in Plaza 2 de Mayo per la ricorrenza dell'insurrezione della città nei confronti dei francesi occupanti all'epoca di Napoleone. Pranzaimo alla spagnola: saltando da un bar de Tapas all'altro (abbiamo ormai scoperto che è una figata) e ci dirigiamo verso ilMuseo Reina Sofia, casa della Guernica di Picasso. Dopo un'oretta di fila causata dall'entrata gratuita che ha attirato tantissima gente, entriamo per farne altrettanta solo per vedere il quadro più famoso di tutto il museo: da rimanere senza fiato la bellezza e la comunicazione emotiva di questo quadro di Picasso.Usciamo soddisfatti e ci rechiamo nella stazione di Atocha per vedere il giardino tropicale che è curato all'interno della struttura della stazione. Uccelli, tartarughe e una rigogliosa e verde vegetazione fà da sfondo al gran via vai di gente. La giornata è bella che andata e così come salmoni diligenti prendiamo la strada fatta appena cinque giorni fà verso l'aereporto lasciandocialle spalle un soggiorno che porteremo dentro per molto tempo, almeno fino alla nostra prossima visita.